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Autore: Valu Valonsa    02/07/2012    1 recensioni
Incontrare due stronzi nella vita non è sempre un male!
AVVERTENZA: presenza di parolaccie :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Più o meno un anno e mezzo dopo il tradimento mi svegliai una mattina con la voglia di bruciare quella scatola.Dalla prima uscita in quel pub erano passati altri mesi e ormai la questione Luis era ufficialmente chiusa,ma dovevo renderlo palese bruciando anche quella scatola. Non era stato difficile farlo,come già detto erano solo oggetti ormai,non avevano più nessun ricordo o valore affettivo,ma era un gesto che dovevo compiere. Quella sera stessa decisi di festeggiare alla grande ed invitai Lisa,Carla e Alberto in discoteca.Alberto era la new entry delle mie amicizie,fin da subito ci eravamo capiti al volo e da subito eravamo diventati amici.Lui mi raccontava le sue travagliate avventure con quello che da 2 mesi era il suo ragazzo ufficiale ed io gli svelavo piano piano le paure più recondite.
“Tes tu non puoi capire! E’ scomodissimo farlo in spiaggia…avevo tutta la sabbia nelle mutande!Fortuna che poi in acqua si fa meglio…”
Mi raccontò quel pomeriggio dopo che ero tornata dalla mia piccola missione.
“L’ho accontentato per lo meno adesso è felice e soddisfatto”
Sorrideva.
“Ma dimmi a te com’è andata?Volevo venire con te lo sai vero tes?”
Mi disse con gli occhi lucidi.
Sì lui voleva venire con me,ma fortunatamente l’avevo convinto a cedere alla richiesta di Luke assicurandolo che sarebbe andato tutto bene.
“Lo so che volevi venire,ma non ti devi preoccupare.Ormai è passata e non ho provato niente bruciando tutta quella roba,anzi ho deciso di andare a festeggiare.Stasera vi porto in discoteca,quindi parla con il tuo principino e digli che stasera sei mio!”
Gli avevo risposto sorridendo.


“Tranquilla l’avevo già avvisato che per stasera poteva starsene a casa buono e tranquillo.”
Mi rassicurò abbracciandomi.
Potevo quasi affermare che fosse uno dei miei migliori amici.
Per quella serata in discoteca indossai un vestitino celeste,ormai avevo smesso di chiedere consigli perché ogni volta sembravo o un’animale selvaggio o una specie particolare di albero.Capii che per farle contente bastava indossare qualche abitino ogni tanto e il gioco era fatto. Anche loro erano bellissime tutte con un vestitino:Lisa rosa,Carla bianco,mentre Alberto aveva indossato un paio di pantaloni in pelle e una maglietta con scritto:”Sono il più figo di tutti!”. A lui piaceva far impazzire di rabbia Lisa e Carla e poi ogni volta che andavamo in discoteca e succedeva raramente,indossava  vestiti molto da “truzzi”.


“Mi prendo gioco di loro teees!Non crederai mica che mi piace questa roba!”
Mi confessò la prima volta che mi porto in discoteca ed io scoppiai a ridere.

Non mi piaceva molto la musica house,ma una volta al mese era obbligatorio andare per Alberto,perché così la sua autostima aumentava a dismisura e in effetti avevo notato anche io un netto miglioramento.Vedere delle oche mezze nude strusciarsi addosso a milioni di ragazzi diversi, senza sapere nome o altro e poi cercare di dialogare senza però risultati soddisfacenti,faceva di me una persona migliore e felice.E’ forse brutto da dire,ma non potevo farci nulla se mi sentivo intelligente a discapito loro.Comuque queste pippe mentali le tenevo solo per me,anche se Alberto qualcosa l’aveva intuito.
Quella sera c’era la serata “Do you wanna bet?”,tutta dedicata a scommesse che si potevano fare tra i partecipanti,una stronzata per divertirsi in modo macabro.
Carla ci aveva abbandonato prima di entrare nel locale dicendo che doveva correre da un amico del liceo che aveva bisogno di lei,ma io avrei scommesso che correva da Stefano,il ragazzo con cui stava ormai da parecchi mesi.Era uno dei ragazzi del pub,uno di quelli che ci avevano offerto da bere,ma sinceramente non sapevo chi fosse dei tre e neanche ci tenevo a saperlo.Fatto stava che si frequentavano ufficialmente adesso e lei,a parer mio, sembrava innamorata.Secondo il restante del gruppo lo tradiva.
Pessimisti!
Avevo deciso comunque di divertirmi con o senza Carla e così presi Alberto e lo trascinai in pista,mentre Lisa subito svaniva trascinata via da un ragazzo biondo. Ci stavamo scatenando a ritmo di quella musica ripetitiva facendo movimenti scoordinati e assurdi,eravamo un caso perso questo era certo,ma con lui mi divertivo un mondo.Peccato avesse altri gusti. Mentre continuavamo a comportarci da perfetti cretini mi scontrai con qualcuno alle mie spalle,come era successo già in precedenza,ma questo qualcuno aveva in mano qualche bevanda che si era rovesciata sul retro del mio vestitino. Alzai lo sguardo solo per vedere cosa fosse caduto,ma sospirai felice notando che era acqua.
“Scusami,ero distratto e non ti avevo vista.”
Esordì il ragazzo.
Non lo degnai di uno sguardo ancora intenta a gestire il freddo dietro le mie spalle,ma analizzando la stupidaggine detta non potei stare zitta oltre.


“So che sono invisibile a molti,ma qui siamo circondati da persone come hai fatto a non vedermi?Comunque non ti preoccupare è solo acqua!Si asciugherà subito.”
Risposi accennando un sorriso nella suo direzione incontrandomi così con il suo volto.
Aveva una faccia simpatica,di quelle che appena le vedi pensi subito che vorresti essere loro amico.Alto,moro,due occhi blu e un sorriso da mozzare il fiato,non era male bisognava ammetterlo!! Mentre scrutavo la sua faccia per la prima volta e alternavo il mio sguardo tra lui e la maglietta,notai che lui continuava a fissarmi imperterrito.Aveva puntato i suoi fari blu nei miei e mi sorrideva in modo strano,come se volesse dirmi altro.
Mi dispiaceva per lui,perché io non avevo la minima idea di cosa significasse quello sguardo misterioso così sorrisi l’ultima volta e mi allontanai cercando Alberto,che era sparito all’improvviso.


“Ehi scusa…per farmi perdonare posso offrirti da bere?”
Chiedeva una voce alle mie spalle.
Mi voltai e ritrovai quei fari blu di nuovo a fissarmi,il ragazzo non aveva perso tempo!Comunque visto e considerato che Alberto era sparito nel nulla accettai la proposta del moro,avrei fatto tutto pur di non restare da sola,anche chiudermi in bagno,come di solito facevo.
Ci sedemmo al bancone e ordinammo 2 succhi.
“Devo guidare!”
Si giustificò lui sorridendomi.


“Sono astemia e devo guidare.”
Avevo risposto secca non sapendo che altro dire e come mantenere viva la conversazione.Notai subito però che lui era parecchio bravo a farlo.


“Comunque piacere Roberto.”
Si presentò allungando la mano.
Gliela strinsi e risposi
“Piacere mio Roberto,io sono Isabella.”
 
Parlammo per tutta la sera credo.In realtà non feci caso al tempo che volava,mi sentivo stranamente a mio agio con questo ragazzo e parlare con lui mi risultava molto facile.Mi aveva detto che frequentava Biologia,che aveva 25 anni,la stessa età di Carla pensai, ed era single. E ovviamente quella era la notizia che m’interessava di più,ascoltavo ogni cosa che diceva...ero diventata una spugna!
“Beh tu invece?Cosa fai nella vita?”
Mi aveva chiesta con un tono pieno di curiosità.
 
“Beh la donna invisibile qui presente frequenta lingue,ha 22 anni ed è single da un anno e mezzo”
Notai due reazioni diverse in lui:la prima quando mi ero presentata come donna invisibile aveva spalancato gli occhi come se fosse incredulo.Probabilmente era scioccato dalla mia consapevolezza di essere anonima e la seconda reazione quando avevo detto da quanto tempo ero single.E potrei giurare che era la stessa emozione che avevo provato io ascoltando la sua stessa informazione.
Verso l’una e mezza iniziai a radunare il gruppo e gli diedi appuntamento vicino l’auto nel parcheggio del locale,perché sarebbe stato impossibile beccarli all’interno di quel casino.Salutai Roberto augurandogli un buon proseguimento di serata e mi avviai in direzione dell’auto.Mentre camminavo,pochi secondi dopo uscita dal locale,una voce ormai familiare mi fermò.
“Isabella aspetta!”
Mi chiamò Roberto che aveva corso per seguirmi.Me.La donna invisibile.Sicuramente avevo lasciato qualcosa dentro e lui gentile com’era me l’aveva riportata,così iniziai a cercare le varie cose che avevo portato con me quella sera.
“Cosa cerchi?”
Chiese perplesso e confuso.


“Quello che ho dimenticato dentro e che tu mi hai gentilmente riportato”
Affermai certa delle mie supposizioni.
“Mi dispiace deluderti,ma ero uscito per chiederti il numero.Ma se vuoi mi prendo qualcosa e te lo restituisco.”
Disse sorridendo e leggermente imbarazzato.
“Quale numero?”
Chiesi ancora scioccata.
“Il tuo numero di cellulare nel caso in cui volessi chiamarti per invitarti ad uscire,cosa che credo succederà sicuramente.”
Rispose sicuro di sè continuando a fissarmi negli occhi come aveva fatto per il resto della serata.
“Ah…ok.Se mi dai il cellulare te lo segno lì ok?”
Chiesi incerta e imbarazzata,anche se lievemente convinta che fosse tutto uno scherzo.Così ci scambiammo i numeri e prima di salutarci ulteriormente mi diede un bacio sulla guancia e corse via dagli amici.
Aspettai l’arrivo degli altri appoggiata alla macchina,sembravo una stupida lo sapevo.Sapevo che avevo la faccia da pesce lesso,come una cretina,ma non riuscivo a smettere di ridere come una scema ripensando a tutta la serata.Quando arrivarono i sopravvissuti subito notarono la mia faccia sognante e non aspettarono che entrassi in macchina per tartassarmi di domande.
“Oh mio Dio.Tes sembri una cretina!Cosa ti ha fatto quel bel ragazzone?”
Esordì per primo Alberto.

“Un ragazzo?che ragazzo?”
Continuò Lisa che in effetti non aveva avuto l’occasione di ammiralo essendo sparita quasi subito.Così durante il tragitto gli raccontai della serata,delle informazioni ricevute,del numero e del bacio sulla guancia.Avevano tutti e due gli sguardi sognanti e già sapevo che stavano pensando al mio vestito del matrimonio con un perfetto sconosciuto,che sì era carino e gentile,ma restava uno sconosciuto.Dovevo farli ritornare con i piedi per terra,cosa che dovevo fare anche io,prima di spingermi troppo in là.
“Ragazzi tornate sulla terra!E’ stata una bella serata non lo metto in dubbio,ma non è successo nulla.Quindi evitiamo di riempirci la testa di pippe mentali ok?Grazie”
Conclusi fiera del mio discorso e felice che mi avessero ascoltato,visto che poi spostarono l’attenzione su Alberto sparito,Lisa scappata e in procinto di organizzare una vacanza studio in Spagna.
A fine serata non potevo lamentarmi,mi ero divertita come era stato pianificato quindi tutto era perfetto…
Certo c’era adesso un ragazzo favoloso a riempire parte dei miei pensieri,ma non dovevo e non potevo partire già in quarta.
Felice e serena mi addormentai,sognando due fari blu.
  

   
 
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