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Autore: valy chan    17/01/2007    2 recensioni
Fan Fiction su Jin Akanishi e Kamenashi Kazuya dei Kat-Tun. Tokyo. 4 Anni dopo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Jin, Kazuya
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Tokyo. Ore 16;35. Dopo 4 anni ero tornato in Giappone. Non è cambiato nulla…
Sono Akanishi Jin. Nel 2006 ho lasciato il Giappone per trasferirmi in America. Volevo sentirmi libero. Ormai ero troppo occupato, ed avevo bisogno di respirare aria nuova e conoscere posti nuovi. Adesso che sono tornato qui in Giappone, vorrei riprendere da dove ho interrotto. Certo, so che la band di cui facevo parte, i KAT-TUN hanno resistito anche al mio abbandono, ma li ho seguiti anche dall’America. Sono diventati piuttosto famosi.
Ed eccomi qui. A camminare per Shibuya, ricordando la mia giovinezza. Oh ma come parlo…?! Sono passati solo 4 anni, ma mi sono sembrati un’infinità… Ah…
Questo è il luogo in cui io e Kame…

« Quindi, entrambi dovete baciarvi. » Disse un uomo con, in mano, una macchina fotografica e dietro di lui varie apparecchiature. Insomma io e lui, Kamenashi Kazuya, dovevamo darci a vicenda un bacio sulla guancia.
Non bastavano gli ultimi gossip che stavano girando, di un rapporto tra me e lui. Ora c’era pure questo fotografo rompicoglioni che voleva che ci baciassimo per SUO volere, anche se, io e lui, eravamo nettamente contrari.
« Non posso farlo! »
Ma quella persona non accettava scuse. Alla fine siamo stati costretti.
« Uaah! Ho appena sentito il suo respiro sulla mia guancia! » Esclamai io.
« Non dirlo in quel modo! E’ disgustoso! » Replicò lui.
Divenni rosso come un peperone, e naturalmente se n’accorse. Cominciò a deridermi.
Mi pareva ovvio…


Al moretto scappò una risatina. Erano dei ricordi buffi. Continuò a camminare e si ritrovò davanti una folla di ragazze urlanti. Quando si girarono verso di lui, le urla si fecero più acute.
« Ma che succede…?! » Esclamò il ragazzo, non si accorse che in contemporanea a lui, qualcun altro aveva detto le sue stesse parole. Si voltò dietro di se. Alle sue spalle comparve un ragazzo dai capelli castani più o meno della sua stessa altezza.
« J…Jin? – Cominciò a guardarlo stupito – Cosa ci fai qui a Tokyo?»
Jin era leggermente imbarazzato. Non si aspettava di incontrare proprio LUI.
« Ka… Kame… »
Passò qualche secondo i due si guardarono negli occhi, dietro Kazuya comparvero altri ragazzi, che abbracciarono Jin una volta dopo averlo visto.
«…»
« Jin! Perché non ci hai avvertito del tuo ritorno? » disse Junno dando una pacca a Jin facendogli versare tutto l’aperitivo.
Erano in una sala Karaoke, che in quel momento era la sede di ritrovo dei Kat-Tun. C’erano proprio tutti. A Jin fece molto piacere d’altronde odiava stare da solo.
« Allora? Com’era l’america? » disse Maru sorridendo.
« Oh… E’ tutta l’opposto di Tokyo, insomma… E’ rumorosa, volgare e girano molte persone armate… »
Kazuya si bloccò. « P…Persone Armate…? »
« Si! Oh, non è che mi sia imbattuto in malviventi visto che ero quasi sempre a casa con Rachel… »
« Rachel? » disse il gruppo in coro.
« Ah! E’ stata la persona che mi ha fatto compagnia per questi due anni… Sapete, è il classico tipo di donna americana, bionda, occhi azzurri… Dovete sapere inoltre che a casa arrivavano tantissime lettere di pretendenti indirizzate a lei… »
« ABITAVATE INSIEME? » Rispose il gruppo sorpreso.
« In verità… Si… Ma eravamo in un College, quindi era normale… » rispose risoluto Jin. Dopo li fissò un po’ incredulo. « Che state pensando? Idioti… » All’ultima affermazione fece una faccia strafottente.
« Ti sei divertito? » disse Kazuya che apparentemente era tranquillo.
« Molto… – Il ragazzo sfoderò un sorriso – Ma sappiate che qui mi diverto ancora di più… »
«…»
“Ah, la mia casa… Quanti ricordi…”
Jin era disteso nel letto di casa sua. Attorno a lui c’era il buio completo e regnava il silenzio. Avevano appena finito di festeggiare il suo ritorno e si sentiva un po’ agitato. Anche perché aveva bevuto un po’. Dopo qualche minuto si alzò dal letto e si diresse nel bagno. Senza accendere la luce naturalmente… Una volta arrivato nel corridoio andò a scontrarsi con qualcosa. Anzi… Qualcuno.
« Ahia! »
Una voce a lui familiare.
« Jin, capisco che hai bevuto, ma andare a sbattere contro la gente, dai… »
Anche se non c’era luce, poteva benissimo riconoscere quei tratti del viso. Kamenashi Kazuya.
« K…Kame? Perché sei qui? » disse Incredulo Jin rialzandosi dal ragazzo
« Che? Non ti ricordi che dormiamo tutti qui? » rispose Kazuya indicando il Salone.
« Ah… già… Scusami… » Si posò una mano sulla fronte.
«… Vuoi Parlare fuori? » gli chiese subito dopo girando la testa verso la porta che era accanto a lui.
Jin annuì.
«…»
« Allora? Come va? » chiese Kazuya una volta disteso su parquet.
Erano solo loro due. Seduti sul ripiano di legno del giardino. Faceva stranamente caldo quella notte, secondo Jin. Che sia per colpa dell’ alcol?
« Beh… Come dovrebbe andare… Sono tornato dall’America… »
« Non intendevo questo. » La voce era cambiata. Era diventata secca e schietta.
« Cosa intendi allora? »
Kazuya si rialzò e lo fissò negli occhi.
« Tu ti tagli ancora? »
Jin fu sorpreso dalla domanda posta dal ragazzo, tanto che spalancò gli occhi.
« … » Adesso però non sapeva cosa rispondergli.
Kazuya gli prese con forza il braccio sinistro e lo portò a se.
« S…Sono di un annetto fa… Giusto? » disse con un tono di rimprovero.
« … »
“Così rendi tutto più difficile…”
« RISPONDI! » urlò alla fine il ragazzo esasperato.
“BASTA!”
« Pensa ai fatti tuoi, piuttosto! » Rispose Jin con un tono molto amaro. Si alzò.
« Che stai dicendo, scusa? » Si alzò anche lui.
« Per esempio perché stai qui? – rispose ancora in tono acido – Vai dal tuo amato che ti aspetta…»
« E chi sarebbe il mio amato scusa?! » Rispose Kazuya con un tono veramente incazzato.
« Inutile che fai il finto tonto…! Yamapi no? Hai presente? YAMAPI! »
« Yamapi è solo un collega, piuttosto parlami di Ryo… Cos’è sta storia che dormivi con lui? Eh? »
« Ryo è un amico. Punto. »
Si fermarono lì. Non parlarono più. Jin si voltò ed andò in camera sua, lasciando Kazuya da solo.

// Fine 1° Capitolo ~
   
 
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