Crossover
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Autore: Justice Gundam    02/07/2012    2 recensioni
(Pretty Cure - Magical Girl Lyrical Nanoha - Arcana Heart) Sono passati pochi mesi da quando Re Jyaku è stato sconfitto, e la minaccia di Doutsuku è stata sventata... ma mentre Nagisa e Honoka si apprestano ad affrontare il loro primo anno di liceo, sulla Terra incombe la terribile minaccia dell'Impero del Male di Dark Fall, intenzionato a distruggere ogni cosa! Nello stesso momento, misteriose creature mitologiche, provenienti da un luogo sconosciuto, cominciano ad apparire sulla Terra, e nuovi pericoli si prospettano all'orizzonte... il che significa che per le Pretty Cure e per Shiny Luminous è il momento di combattere ancora! Ma non da sole, visto che nuove eroine incroceranno la loro strada, e un'organizzazione segreta che controlla la continuità dello spazio e del tempo cercherà l'aiuto di queste ragazze per risolvere la crisi. Assieme alle nuove alleate Saki, Mai, Heart, Nanoha e alle loro compagne, le Pretty Cure saranno protagoniste di una nuova, straordinaria avventura alla ricerca dei Jewel Seed, gli artefatti che possono dare una risposta al mistero...
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Pretty-Cure-Lyrical-Arcana-026

FUTARI WA PRETTY CURE LYRICAL ARCANA

Una fanfiction crossover (Futari Wa Pretty Cure / Pretty Cure Splash Star / Magical Girl Lyrical Nanoha / Arcana Heart) scritta da: Justice Gundam

Eccomi di ritorno, ragazzi! Immagino che fosse ora che anche questa storia venisse aggiornata, vero? E infatti... io sono qui per fare esattamente questo, dopo una pausa che è stata dovuta ai miei numerosi impegni e alle tante storie che sto cercando di aggiornare nel frattempo! Adesso credo che sia il turno anche delle nostre amiche Magical Girls di divertirsi un po', anche se questo sarà un po' un capitolo di transizione. Ci sarà una nuova minaccia all'orizzonte, anche se credo che molti non se l'aspetteranno! E non sarà neanche una gran cosa, rispetto a quello che le nostre affronteranno più avanti... ma immagino che sarà una piacevole diversione, almeno per i capitoli che durerà!

Beh, in effetti, non ho molto da dire... prima si farà un po' di riassunto della situazione, in modo da visualizzare la situazione in cui si trovano le tre fazioni in lotta (Precia, Dark Fall e la TSAB)... e poi, una delle Maiden ci riserverà la sorpresa di cui vi parlavo! Preparatevi ad una bella battaglia! Ma ovviamente, prima bisogna rispondere alle vostre recensioni, cosa che farò con celerità!

Anonimo9987465: Bentornato al mio crossover, e grazie della tua recensione! E le mazzate ci sono state in abbondanza... ma stai tranquillo che non sono finite, e ce ne saranno un bel po' tra pochissimo! Quindi, ci sarà da divertirsi! Sì, in effetti devo ammettere che da quando ho visto l'ultimo episodio di Splash Star in cui sono apparsi, sono stato un discreto shipper di Kintolesky e Shitataare!

Più che la tecnologia, diciamo che... beh, capirai in questo capitolo a cosa si deve il livello tecnologico della nostra Mei-Fang! Del resto, beh... in fondo non c'è una gran differenza tra Golem e Androidi, sono entrambi due tipi di macchina, a tutti gli effetti... con l'unica differenza che i Golem sono animati dalla magia! Per quanto riguarda Mike, beh... cosa ci si può aspettare da uno che si autodefinisce il Grande Re dei Demoni? Non certo un esempio di virtù! ^o^

Bene, il prossimo capitolo è qui, spero che ti piacerà! Grazie ancora, e a presto!

Killkenny: Bene, eccoti qui anche tu! Sì, mi rendo conto che come coppia è alquanto strana... il fatto è che è praticamente canon (uno dei pochi esempi in Pretty Cure), come il loro ultimo episodio può dimostrare. Gooyan? Heheheee... sì, ci sono un bel po' di piani su di lui, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima che vengano alla luce! Comunque, grazie per il voto, e a presto!

Perfetto, ci siamo tutti! Non mi resta che augurarvi buona lettura... e buon divertimento! A presto, e lasciatemi una recensione!

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Capitolo 26 - Un genio alle elementari?

La giornata era stata piuttosto impegnativa... e per Mildred Avalon, comandante della branca inglese della TSAB, il lavoro non era ancora finito, dal momento che in quel preciso istante, quando ormai tutta la città di Tokyo cominciava ad avviarsi verso il meritato riposo, l'elegante donna bionda era seduta davanti al suo computer, intenta a fare qualche calolo e a tirare le somme della loro situazione attuale. In effetti, si poteva dire che la TSAB e i nemici contro cui stava combattendo fossero più o meno in una situazione di parità, o almeno di stallo. La TSAB aveva al suo attivo otto Jewel Seed, tra quelli che erano stati recuperati da Nanoha, e quelli che i loro maghi cercatori erano riusciti a ritrovare. Era confermato che l'impero di Dark Fall ne aveva due, mentre Precia Testarossa ne aveva sei. Tutto sommato, ne restavano ancora sei da ritrovare, e probabilmente erano dispersi chissà dove attorno alla conta di Tokyo. Per il momento, la priorità doveva essere quella di respingere gli attacchi degli Elementali e di Dark Fall, e poi cercare di recuperare i Jewel Seed mancanti.

Mildred salvò le modifiche che aveva fatto ai suoi file e annuì tra sè, con un sorriso soddisfatto sul suo volto sereno. Tutto sommato, la situazione era buona. Ora, era tutta questione di intensificare le ricerche e cercare di trovare quei Jewel Seed mancanti, prima che il nemico riuscisse a metterci mano. Comunque, con l'aiuto delle Pretty Cure, di quella nuova maghetta combattente di nome Nanoha, e delle Maiden, la cosa sembrava più che fattibile.

"Molto bene..." disse tra sè Mildred, mettendo a schermo una mappa della contea di Tokyo. "Possiamo dire che per adesso è tutto sotto controllo. Vediamo un po' dove potremmo concentrare le nostre ricerche..."

"Ehm... mi scusi, milady? Non la disturbo, spero..." disse una timida voce di bambina dall'ingresso del suo studio. Mildred, per niente contrariata e anzi contenta che fosse venuto qualcuno ad interrompere la monotonia del lavoro, alzò la testa dallo schermo e si voltò, sorridendo gentilmente a Fiona, che era in piedi sulla soglia con tra le mani un vassoio sul quale erano poste due tazzine di porcellana bianca e una teiera fumante. "Perdoni il disturbo, milady, ma... mi sono permessa di pensare che le avrebbe fatto piacere interrompere un po' il lavoro per prendere una tazzina del suo tè preferito. Qualità Earl Grey, come sempre..."

"Certo che mi fa piacere, Fiona. Ancora di più se ti vuoi trattenere un po' con me." rispose Mildred, facendo cenno alla sua protetta di entrare. Fiona annuì e mosse un passo all'interno dello studio... solo per inciampare un attimo dopo e incespicare in avanti, con il vassoio del tè ancora tra le mani!

Ma Mildred non si scompose nemmeno. Prima che il tè caldo potesse rovesciarsi sul pavimento o sui mobili, la donna fece un gesto con la mano, facendo apparire davanti al palmo un cerchio magico... e il vassoio, con tazzine e teiera, si bloccò a mezz'aria come se la forza di gravità avesse improvvisamente deciso di ignorarlo! Persino il liquido contenuto nella teiera si fermò, creando unostrano effetto a mezz'aria... e mentre Fiona si alzava imbarazzata, sfregandosi il naso dolorante con una mano, Mildred fece un altro gesto, e il vassoio tornò indietro come se il tempo stesse andando al rallentatore, finendo di nuovo tra le mani della piccola cameriera come se nulla fosse successo!

"Stai più attenta, Fiona." disse Mildred, con tono di rimprovero bonario. "Non vorrei che tu ti facessi male. Questo tè è molto caldo."

Per un attimo, Fiona guardò stupefatta il vassoio che le era di nuovo finito tra le mani, con gli occhi spalancati dalla meraviglia! Certo, sapeva che Mildred era una maga molto potente... ma fino a quel momento non l'aveva mai vista fare davvero un incantesimo, e ora che era in grado di vederlo, beh... doveva ammettere che era davvero incredibile! Tuttavia, il senso di colpa per aver quasi mandato all'aria il servizio da tè per colpa della sua distrazione si fece sentire quasi subito, e la ragazzina si avvicinò a Mildred a testa bassa, come un cane bastonato. "Uuuuuh... chiedo scusa, milady, sono davvero un'imbranata!" esclamò. "Mi... mi dispiace, cercherò di stare più attenta, la prossima volta... anche quando vivevo qui sulla Terra ero sempre un disastro!"

Mildred, comunque, non sembrava essersela presa per il momento di goffaggine della sua protetta. Dopo essersi alzata dalla sua sedia, ricevette il vassoio da Fiona e lo appoggiò sul tavolo accanto a sè, poi appoggiò una mano sulla testa della ragazzina per rassicurarla. "Non importa, Fiona, non te la prendere tanto. L'importante è che tu faccia del tuo meglio e impari dai tuoi errori." affermò. "Sono sicura che anche la tua amica Saki ti direbbe la stessa cosa. L'ho vista, sai, alla riunione della TSAB. E devo dire che mi sembra una ragazza molto forte e gentile. Esattamente il tipo di persona che farebbe subito amicizia con te."

Il viso di Fiona si illuminò a quelle parole. "Beh... sì, milady, Saki è sempre stata così! Un po' mi rimproverava perchè ero sempre così imbranata, però era sempre comprensiva... e devo dire che mi manca molto..." mormorò, incupendosi verso la fine.

Mildred le sorrise, facendole un cenno affermativo con la testa. "Non essere triste, Fiona. Non appena questa crisi sarà risolta, come ti ho promesso, farò in modo che tu e la tua amica Saki possiate rivedervi. Credo che sarà un giorno memorabile, non solo per te! Quindi... abbi solo un po' di pazienza, e vedrai che tutto si sistemerà!" affermò.

"Grazie, milady!" esclamò allegramente la bambina castana. "Sì, ha ragione... io ho fiducia in lei, milady, sono sicura che troverà un modo!"

"Brava, Fiona. Sei davvero una brava ragazza." concluse Mildred, per poi indicare le tazze di tè fumante con un cenno del capo. "Ora, però... credo che sarebbe il caso di dedicarci un po' al tè che tu hai preparato, giusto? Sarebbe un peccato berlo freddo."

"Ehm..." mormorò Fiona, per poi guardare le tazzine... e accettare quella che Mildred le stava porgendo. "Sì, ha ragione, milady! Grazie infinite, lei è sempre così gentile con me!"

"Non c'è di che, Fiona cara." rispose tranquillamente la donna bionda, prima che entrambe prendessero la loro tazzina e se la portassero alle labbra, bevendo un sorso del delizioso tè dal gusto dolce e aromatico. Con un cenno di assenso, Mildred deglutì e si complimentò con la sua giovanissima cameriera. "Ottimo come sempre. Grazie per il pensiero, Fiona, apprezzo molto le tue premure."

"Grazie, milady!" rispose Fiona, dopo aver preso a sua volta un sorso di tè. "E' davvero il minimo che io possa fare per ripagarla..."

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"Aaaah... sono sfinita!" mormorò una stravolta Saki Hyuuga, afflosciandosi sul suo letto come un sacco vuoto non appena fu tornata nella sua stanza. Morfeo, il suo grosso gatto Maine Coon, che in quel momento si stava godendo un momento di relax sul cuscino del letto della sua padroncina, alzò gli occhi con espressione vagamente infastidita sentendo qualcosa che disturbava il suo sonno del giusto, ma si addolcì quasi subito vedendo che si trattava pur sempre di Saki-H, e decise che per quella volta poteva anche lasciar correre. Tanto più che la promessa del softball sembrava davvero molto stanca... chissà cosa era successo...

Del resto, Saki Hyuuga aveva molto a cui pensare in quel momento. L'attacco di Dark Fall alla sede centrale della TSAB giapponese aveva fatto stancare molto sia lei che le sue compagne, e non era stato per niente facile respingere quei due comandanti... se non altro, le cose erano andate bene, e nessuno dei Jewel Seed già in mano alla TSAB era stato trafugato. Ma una cosa era certa, quella gente non si sarebbe arresa tanto facilmente, e sarebbero presto tornati all'attacco.

"Spero solo che alla TSAB riescano a trovare presto quei Jewel Seed che ci mancano... e che riusciamo a trovae queste Sorgenti e a liberarle dall'influsso di Dark Fall!" mormorò Saki, riuscendo ad alzarsi, seppur un po' intorpidita, dopo essere rimasta distesa e aver ripreso fiato per un po'. Solo allora si accorse del grosso gatto dalla vaporosa pelliccia che stava beatamente accoccolato sul suo cuscino. "Uuugh... hey, Morfeo, so che mi vuoi bene, ma ti ho già detto di non metterti a dormire sul mio cuscino. Non per niente, ma non è che mi piaccia molto avere tutto il pelo di gatto in faccia mentre dormo..."

Il Maine Coon guardò la sua padroncina, muovendo leggermente la coda... e dopo essersi dato un'energica scrollata, si rimise disteso come niente fosse, e iniziò a fare le fusa! Capendo che a quel punto nulla avrebbe impedito al gattone di godersi il suo sonnellino sul suo cuscino preferito, Saki-H sospirò e decise che a quel punto tanto valeva alzarsi e cercare di tenersi un po' occupata... magari facendo i compiti per il giorno dopo. Anzi, ora che ci pensava...

"Hey, Flappy, tutto okay dalle tue parti?" chiese, ad occhi semichiusi, tirando fuori il piccolo congegno elettronico in cui l'abitante del Giardino delle Sorgenti si era trasformato. "Ehi, Flappy, tutto bene?" chiese Saki, tirando fuori quella sorta di cellulare in cui il suo "animaletto" si trasformava solitamente, e aprendolo per vedere come stava Flappy. Ridacchiò divertita quando si accorse che il simpatico folletto si era addormentato, e stava anche russando in maniera alquanto sonora! Non si sarebbe mai detto, considerando le sue ridotte dimensioni, che l'abitante del Giardino delle Sorgenti fosse in grado di produrre un rumore simile a quello di una segheria a pieno regime! "Ehm... direi di sì, tutto bene! Cavolo, immagino che anche per te e Choppy sia stata una giornata piena di emozioni forti!"
Flappy non diede segno di aver sentito il commento di Saki, e si limitò ad agitarsi un po' nel sonno, mormorando qualcosa tra i denti. "Hmm... Choppy, ti voglio bene... no, così è troppo scontato... zzz..."

"Oh, mamma... non ho mai sentito di uno che si prepara la confessione nel sonno..." disse tra sè Saki-H, con una piccola goccia di sudore che le scendeva dalla nuca per lo stupore! Morfeo, da parte sua, si limitò ad alzare la testa e a darsi un'energica grattata con la zampa...

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Nanoha Takamachi non era mai stata una che si lamentava se c'erano da fare i compiti - anche nella sua classe, era conosciuta come una delle alunne più diligenti. Tuttavia, doveva ammettere che concentrarsi sul suo lavoro e completare i problemi che le erano stati dati diventava un po' difficile quando era da poco tornata da una riunione delle più importanti personalità della TSAB, e per giunta aveva dovuto impegnarsi in un difficile scontro con le forze di Dark Fall, che avevano cercato di impadronirsi dei Jewel Seed che lei e le sue compagne d'avventura erano riuscite con tanta fatica a racimolare. Per adesso, i Jewel Seed che lei era riuscita a catturare erano al sicuro... ma molto presto, sicuramente, il nemico sarebbe tornato all'attacco e avrebbe di nuovo cercato di impadronirsene. E Nanoha non sapeva neanche da dove aspettarsi l'attacco. Sarebbe stato un altro Elementale, di nuovo quelli di Dark Fall... o quella misteriosa ragazzina di nome Fate? Per certi versi, Nanoha sperava di incontrare quest'ultima ancora una volta... non aveva ancora rinunciato all'idea di parlare con lei e comprendere la sua situazione, malgrado il buon senso consigliasse di non preoccuparsi queste cose e di concentrarsi unicamente sull'affrontarla e impedirle di prendere i Jewel Seed. Sicuramente, ci doveva essere un motivo per cui lei voleva quegli artefatti...

"Hey, Nanoha, tutto bene?" chiese Yuuno, zampettando rapidamente su una gamba della scrivania e mettendosi in piedi sulle zampe posteriori accanto al quaderno a quadretti sul quale la sua amica terrestre stava scrivendo. Nanoha, distratta dai suoi pensieri, si voltò verso il simpatico mago-furetto e sbattè gli occhi un paio di volte, per poi sfregarseli con una mano.
"Sì, Yuuno-kun, nessun problema... è solo che tutto quello che sta succedendo, beh... devo ammettere che sono un po' stanca, ma per il resto sto bene! Davvero!" affermò la ragazzina, per poi grattare il suo amichetto dietro l'orecchio. Yuuno arrossì leggermente - dopotutto, nonostante il suo aspetto, rimaneva pur sempre un ragazzino della stessa età di Nanoha - e accettò il gesto di affetto, per poi tirare un sospiro.
"Sì, ti capisco... e poi, il fatto che tutti quei programmi di addestramento stiano girando nella tua testa mentre tu sbrighi le faccende di ogni giorno sottrae anch'esso qualcosa dalle tue riserve magiche." spiegò il furetto. "Le mie riserve magiche, dal canto loro, si stanno ricaricando pian piano, ma non sono ancora arrivato al punto di poter riprendere la mia forma normale. Comunque, in qualche modo, stare accanto a te è servito a migliorare la mia condizione."
"Mi fa piacere saperlo, Yuuno-kun..." rispose la ragazzina castana. Diede un rapido sguardo alle operazioni tra frazioni che erano scritte sul suo quaderno e ne verificò l'esattezza, prima di riprendere la conversazione. "E spero che ti riprenderai presto... anche se forse questo vorrà dire che non avrai più bisogno del mio aiuto."
Yuuno sbattè a sua volta le palpebre, un po' sorpreso da quello che la sua piccola amica aveva detto. Nonostante le grosse difficoltà del compito che lui le aveva temporaneamente affidato, Nanoha sembrava quasi dispiaciuta che non avrebbe più avuto la possibilità di aiutarlo nella sua ricerca... ed era curioso di saperne il perchè. "Hmm... Nanoha, non c'è bisogno che tu ti dispiaccia per questo, e tu lo sai. Io... sono capitato all'improvviso nella tua vita, e ti ho scaricato addosso questa grave incombenza senza neanche chiederti che cosa ne pensavi, per il semplice motivo che tu eri l'unica che poteva darmi una mano in quel momento. E poi... stai rischiando molto per questa situazione, e lo sai bene. Come mai... dici che vorresti continuare a darmi una mano anche dopo che i miei poteri saranno stati ripristinati?"

Nanoha si appoggiò al suo schienale, con un piccolo sospiro. "Beh... è un po' difficile per me spiegarlo, Yuuno-kun. Ma... è una cosa che i miei genitori mi hanno insegnato, e che posso dire di aver preso a cuore." rispose. "Quando mi si presenta un problema, io sento che è una mia responsabilità, e non mi va di lasciarlo perdere a metà. E... questa storia dei Jewel Seed, e di quella ragazza di nome Fate... ora li considero un mio problema, e non me la sento di ignorarli e fare finta che non esistano più. Anche quando ti sarai ripreso... vorrei continuare a combattere al tuo fianco. Capisci cosa voglio dire?"

Yuuno annuì, impressionato dal senso di responsabilità dimostrato da una bambina così piccola. Non l'avrebbe certo biasimata se avesse deciso di restarne fuori, e invece eccola qui che sembrava quasi dispiaciuta di abbandonare la partita prima che tutto fosse concluso. "Beh... che ti posso dire, Nanoha-chan, mi fa piacere che tu sia così decisa! Va bene... intanto, vediamo cosa succede quando saltano fuori i rimanenti Jewel Seed, poi si vedrà. Grazie ancora, amica mia, mi fa molto piacere che tu voglia aiutarmi."

"Di niente, Yuuno-kun!" rispose allegramente Nanoha, facendogli un occhiolino per poi tornare alle sue operazioni. "Farò del mio meglio per concludere questa missione... e scoprirò una volta per tutte cosa si nasconde dietro a quella ragazza..."

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Da un'altra parte, su una collinetta che dominava il quartiere di Nerima, due sfuggenti figure nascoste dall'oscurità scivolarono nelle ombre - una figura femminile dai lunghi codini, con tra le mani una minacciosa falce ricurva... e una creatura che sembrava un elegante lupo, entrambe alla ricerca di qualcosa. Sembrava che stessero cercando in lungo e in largo nella zona, senza eccessivo successo...

"Hai trovato qualcosa, Fate? Io, purtroppo, non riesco a fiutare nulla..." chiese Arf, alzando la testa dopo aver dato un'occhiata tra alcuni cespugli.

Fate, che si trovava solo qualche metro più in là, fece un salto e, usando la sua magia per sostenersi in aria, fluttuò fino al punto dove si trovava il suo famiglio, per poi scuotere leggermente la testa, senza pronunciare una parola. Con un sospiro rabbioso, Arf abbassò la testa e cercò di rimettersi al lavoro.

"Accidenti... e pensare che questa volta la traccia l'avevamo percepita chiaramente! C'è di sicuro un Jewel Seed da queste parti, perchè adesso non riusciamo più a sentirlo?" ringhiò il famiglio dall'aspetto canino, preoccupata per il trattamento che Precia avrebbe riservato a Fate se quest'ultima fosse tornata a mani vuote. Piuttosto, avrebbe preferito restare fuori tutta la notte, e anche il giorno dopo... "Comunque, non credo possa essere andato tanto lontano, ce ne saremmo acorte se fosse stato così..."

"Continuiamo a cercare qui per un po'. Poi, eventualmente, cambieremo zona." propose Fate, con tutta tranquillità. "Siamo in svantaggio rispetto alla TSAB, e dobbiamo cercare di recuperare terreno."

"Certamente..." rispose Arf, sapendo in cuor suo che, effettivamente, quello che a Fate importava davvero era portare almeno un nuovo Jewel Seed a Precia, nella speranza di fare un passo verso il riallacciare i rapporti con lei. Il famiglio si rimise all'opera, annusando qua e là alla ricerca di qualcosa che potesse assomigliare a un Jewel Seed... mentre Fate si fermava un attimo, per volgere lo sguardo in maniera enigmatica alle mille luci della città, che anche a quell'ora tarda sembrava brulicante di vita.

Sembrava quasi che la misteriosa biondina si stesse chiedendo come potessero vivere tutte quelle persone, sapendo bene che quel tipo di vita le sarebbe stata per sempre preclusa... il suo scopo era quello di rendere felice sua madre e fare in modo che lei tornasse la donna dolce e gentile che era un tempo...

Ciò nonostante, il suo pensiero tornò a Nanoha Takamachi, e alle due volte in cui l'aveva affrontata. C'era qualcosa di veramente inusuale in quella ragazza... Fate doveva ammetterlo, per certi versi sperava di poterla incontrare di nuovo. Magari dopo che i Jewel Seed fossero stati tutti nelle mani di sua madre...

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La mattina dopo...

Il sistema scolastico giapponese è conosciuto per essere particolarmente irregimentato, e per non consentire agli studenti di fare i furbi o di saltare anni scolastici. Anche Honoka Yukishiro, che pure era considerata un genio per la sua età, non aveva avuto la possibilità di passare ad una classe superiore, pur avendone tutte le capacità. E del resto, lei non era neanche tipo da cercare scorciatoie...

Ma lo stesso non si poteva dire di una certa Maiden dai corti capelli blu a caschetto, che aveva avuto la faccia tosta di presentarsi al municipio vestita del suo lungo camice da laboratorio... con sotto nient'altro che un costume da bagno intero di colore blu scuro! Diversi sguardi si erano voltati nella sua direzione mentre parlava con gli addetti, con tutta la supponenza che le era propria... ma Kira Daidoji non era certo tipo da badare ai giudizi delle persone comuni!

"Aspettate un momento, voi microcefali!" stava dicendo Kira in quel momento, sbracciandosi di fronte agli impiegati del municipo. Si teneva sollevata sulle punte dei piedi , e aggrappata con le mani alla scrivania, cercando di sembrare più minacciosa di quanto in realtà non fosse... riuscendo, tutto sommato, soltanto ad essere ridicola! "Come sarebbe a dire che non posso passare immediatamente ai master? Io sono la grande dottoressa Kira Daidoji-sama, luminare della teoria dell'etere, e genio della meccanica! Non posso certo mischiarmi al basso popolo in un'aula di sesta elementare! Io protesto! Esigo che siano rispettati i miei diritti!"

Mentre le persone borbottavano dietro di lei, chiedendosi dove fosse andata a finire l'educazione nei bambini moderni, uno degli impiegati sventolò un documento davanti lei, con tutta calma, ribadendo quello che stava dicendo fin dall'inizio. "Mi dispiace, dottoressa... ma la legge è legge, e non possiamo certo fare eccezione per lei! Magari negli Stati Uniti, il sistema scolastico è un attimo diverso... ma qui, non si possono saltare gli anni! Per legge, lei che adesso ha undici anni, deve frequentare la classe che le compete."

"Ma questo è... ridicolo! Vergognoso! E' un insulto al mio genio!" strepitò Kira, con delle venuzze pulsanti che le affioravano sulla fronte, e delle nuvolette di vapore che si sollevavano dalla sua testa, come se fosse stata una teiera in ebollizione! "Io... farò ricorso! Non è questo il modo di trattare una Maiden al servizio della TSAB! Avrete presto mie notizie, statene pur certi!"

L'addetto allo sportello sospirò stancamente, mettendo in mano a Kira le carte che attestavano quanto le sue richieste fossero prive di fondamento. "Va ben, va bene... per il momento, però, si accomodi fuori e faccia il favore di lasciare che anche gli altri clienti facciano il loro turno. Prego, signora... in cosa posso esserle utile?"

"Ora, aspetta un momento, razza di..." cercò di protestare l'arrogante Maiden dell'Acqua, ma l'impiegato aveva già provveduto ad ignorarla e stava ora parlando con la donna immediatamente dietro Kira nella fila! "Grrr... e va bene! Il valore di un genio non viene mai riconosciuto, eh, razza di babbei dal cervello più piccolo di un fagiolino? Come volete, per stavolta me ne vado! Ma non lascerò che questo affronto alla mia mente superiore resti impunito! A presto, babbei!"

Con un grugnito indignato, Kira Daidouji voltò le spalle allo sportello e, con i documenti in mano, marciò verso l'uscita come un lupo tra le pecore, guardandosi sdegnosamente attorno. Ma come si permetteva, quello? Trattare lei, la grande Kira Daidouji, come una qualsiasi mocciosa delle elementari? E poi, quella legge del cavolo che non permetteva a nessuno di saltare anni scolastici... chi è che aveva inventato una cretinata simile? Davvero inconcepibile...

Kira era ancora di pessimo umore quando arrivò al suo laboratorio... o meglio, alla casa che le era stata data in affitto per il corso della sua permanenza in Giappone - un piccolo appartamento per due persone, posto guarda caso proprio nelle vicinanze di un parco acquatico, una delle più grandi passioni della giovanissima scienziata.

Mei-Fang, la sua assistente androide, si rese subito conto che qualcosa non andava nel momento in cui Kira, al momento di entrare nel laboratorio, sbattè rumorosamente la porta dietro di sè, con tanta foga che i muri della stanza sembrarono tremare per una frazione di secondo. Ciò nonostante, l'androide dall'aspetto di ragazza cinese non si scompose neanche un po', e si volto' verso la giovanissima scienziata con espressione neutrale.
"Non è andata bene, oserei dire, dottoressa." disse, trovandosi di fronte l'espressione furente, con tanto di venuzza affiorante sulla fronte, della ragazzina dai capelli blu. "Il mio sensore di vibrazioni ha rilevato che la forza usata per sbattere la porta eccedeva il quantitativo necessario, e il mio scanner oculare rivela l'ingrossamento delle vene nella parte superiore del capo."
Kira, dopo aver grugnito qualcosa di incomprensibile, si avviò verso il frigorifero con tutta la grazia di un rinoceronte, ne tirò fuori una bottiglietta di latte, e ne bevette metà in un fiato. "No che non è andata bene, accidenti a quel branco di cervelli da protozoi!" strepitò la Maiden dell'Acqua. "Puoi immaginarti l'umiliazione che ho dovuto sopportare, Mei-Fang? Io, la grande Kira Daidouji, costretta a tornare sui banchi di scuola come una comunissima mocciosa? Soltanto perchè in questo cavolo di paese non si possono saltare gli anni scolastici? Questa è un'autentica presa in giro, un insulto!"
Mei-Fang sospirò, senza perdere la calma. "Tuttavia, dottoressa Kira, lei immaginava già che sarebbe potuta andare così." affermò. "Non può certo lamentarsi se ora si trova in questa situazione..."

"Sgrunt... no, certo che no... avevo già una vaga idea del fatto che quei microcefali avrebbero cercato di ostacolare l'ascesa della grande Kira-sama!" rispose Kira, adesso un attimo più tranquilla, dopo aver finito di bere il latte. Fece una pausa, forse raccogliendo le idee, prima che un ghigno poco rassicurante apparisse all'improvviso sul suo volto. "Beh, in fondo è chiaro. Dovevo aspettarmelo. Quella gente sa bene della mia intelligenza stratosferica, e vuole impedirmi di proseguire la mia scalata, per il semplice motivo che sono invidiosi! Heheheee... ma non importa, non sarei certo dove sono adesso se non avessi pensato ad ogni minima eventualità! Ed ora, grazie al mio genio, so già come rispondere a questa umiliazione!"
Mei-Fang sbattè gli occhi, il che, per la stoica ragazza robot, voleva dire che era meravigliata. "Computazione non effettuabile. Prego ripetere."
"Hehehee... farò di meglio che ripetere, mia cara Mei-Fang! Seguimi, e vedrai!" rispose Kira, facendo cenno alla ragazza robot di seguirla lungo una rampa di scale che scendeva nei sotterranei del laboratorio. Dopo aver percorso un lungo e stretto corridoio, le due Maiden appartenenti ai due elementi diametralmente opposti raggiunsero una grande porta automatica con tanto di telecamera di sorveglianza, al cui lato si trovava un pannello con sopra disegnata l'impronta di una piccola mano. Kira appoggiò il palmo della sua mano su di esso, e un segnale acustico segnalò che le sue impronte digitali erano state riconosciute. Mezzo secondo dopo, la porta si aprì con un cigolio sinistro, dando accesso ad una grande sala che sembrava persino troppo grande per potersi trovare appena sotto un qualsiasi edificio di Tokyo!

Davanti agli occhi di Kira e Mei-Fang si presentò uno spettacolo incredibile: sembrava di essere all'interno di una enorme fabbrica dove pezzi di metallo venivano trasportati da macchine automatizzate da un posto all'altro, posti sui nastri trasportatori, lavorati in modo da assumere precise sembianze... e alla fine della linea di produzione, veniva fuori una figura delle stesse dimensioni e fattezze di un essere umano! Per l'esattezza, si trattava di androidi dall'aspetto femminile, vestite di un costume aderente identico a quello di Mei-Fang, tutte uguali in maniera quasi inquietante, con capelli neri legati in una coda, tirapugni montati sulle nocche delle mani, e grossi stivali da combattimento! Per il momento si potevano già contare circa una ventina di unità, schierate di fronte all'uscita della linea di produzione come tanti soldatini in attesa di ordini... e in quel momento, l'assemblaggio di un'altra di esse stava per essere completato, in mezzo al frastuono di metallo sagomato, saldature e rumori di macchine in moto!
"Questa è la linea di produzione di massa di cui lei mi diceva, dottoressa." affermò Mei-Fang. "Quindi, lei ha deciso di attivarla, alla fine."

Kira ghignò e, con un gesto della mano, fece apparire un pentacolo sul pavimento, dal quale venne emanato un lampo di luce azzurra. Un istante dopo, l'enorme creatura fatta di gelatina azzurra, che Kira aveva già usato per combattere contro gli invasori di Dark Fall soltanto il giorno prima, apparve davanti a lei, e Kira vi entrò dentro e si mise a fluttuare al suo interno, emergendo da esso soltanto dalla vita in su.
"Esattamente, mia cara Mei-Fang!" rispose Kira, gonfia di orgoglio. "Certo, queste bamboline non sono perfette come te. Non essendo alimentare da circuiti magici o da fonti di energie eteree, non sono in grado di avere intelligenza autonoma o di provare sentimenti... ma saranno più che sufficienti al mio scopo di impadronirmi di questo paese! E... posso dirti con mia grande gioia che tutto quanto è già stato predisposto! Oggi pomeriggio, la produzione in serie del mio esercito di androidi sarà già completata, e noi due daremo alla nazione un messaggio dalla Tokyo Tower, per far sapere a tutti che il Giappone è ora sotto il controllo della geniale Kira Daidouji-sama! E che presto, lo sarà anche il mondo intero! Hehehee... chissà che faccia farà Catherine quando vedrà che io... IO... sono riuscita a mettere a frutto il mio genio per qualcosa di produttivo, mentre lei sprecava il suo tempo ad assemblare giocattolini inutili!"
"Ricevuto." rispose Mei-Fang, apparentemente indifferente alle intenzioni della sua giovane amica. "Tuttavia, le ricordo che la TSAB non resterà a guardare, mentre metteremo in atto questo piano."
Kira non sembrò farci caso. "Oh, beh, affari loro!" affermò. "Se a loro non piace quello che voglio fare, che vengano a dirmelo in faccia! Non sarò certo io ad impedirglielo! Certo, sarò io... o meglio il mio blob... a tirare loro un pugno in faccia per aver osato disobbedirmi. Ma un genio come me non bada a queste piccolezze! Una volta che avrò in mano questo paese, le regole le detterò io, e non dovrò più farmi infilare in una classe delle elementari assieme ad un branco di stupidi mocciosi! Hohohohoooooo!"

La giovanissima scienziata incrociò le braccia sul petto e scoppiò in una risata di trionfo, già pregustando una vittoria che riteneva certa, mentre Mei-Fang osservava impassibile le altre donne-robot che venivano sfornate dal centro di produzione...


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Quel pomeriggio...

"Aaaah, cavolo... certo che comincia davvero a fare caldo..." mormorò Nagisa Misumi, sventolandosi con una mano mentre, assieme alla sua inseparabile amica Honoka, alle due nuove Pretty Cure e al quintetto delle Maiden, percorreva il marciapiede di una delle strade principali di Tokyo. In effetti, era primavera inoltrata, e tra non moltissimo, sarebbero cominciate le vacanze estive... ma questo non esonerava lei e le sue compagne dal doversi riunire periodicamente per discutere quello che si doveva fare per cercare di risolvere i problemi di Dark Fall, degli Elementali e dei Jewel Seed. "Scusate, ragazze? Non sapete per caso se viene anche Nanoha-chan, oggi pomeriggio?"

"Ha detto che lei e Yuuno proveranno a raggiungerci, più avanti..." rispose Ioriko, dando una rapida e nervosa occhiata a quella che sembrava una spada da kendo avvolta in una sorta di coperta... e che in realtà era un bastone magico / re dei demoni non troppo contento di essere scarrozzato qua e là sotto quelle mentite spoglie. "Ow! Stai attento, Mike! Devi restare nascosto!"

"Capisco..." rispose Heart, gironzolando allegramente qua e là con le mani giunte dietro la nuca. "Allora... beh, che ne dite se la riunione di guerra la facessimo nella pasticceria di mia mamma? Così magari lei ci offrirà anche un po' dei suoi deliziosi pasticcini!"

L'idea strampalata di Heart fece scendere più di una goccia dalle fronti delle altre ragazze, e Saki-T, che cercava di seguire Heart a breve distanza, scosse la testa e si massaggiò la fronte, come se stesse covando un forte mal di testa. "Accidenti, Heart-chan... ma tu hai una vaga idea di cosa significhi una riunione di guerra, o stai solo usando le parole che ti sembrano più d'effetto? A volte non ti capisco..."

"Hehehee... scusami, Sa-sa, è che volevo fare un po' d'effetto!" disse la Maiden dai capelli rosa, voltandosi verso la sua migliore amica... che fece una faccia vagamente irritata al sentire il suo nomignolo! "Però, il resto dell'offerta è ancora valido! Se volete fermarvi alla pasticceria Aino, vi possiamo offrire una buona merenda!"

Inutile dirlo, questa offerta fece venire subito le bave alla bocca alle golose Nagisa e Saki-H, che schizzarono in avanti con una mano alzata, dicendosi favorevoli! "Senza dubbio! Contate pure su di noi!" esclamò la campionessa di softball. A guardarle così, Nagisa e Saki-H sembravano quasi due gemelle che si trovavano d'accordo su qualcosa che le rendeva entusiaste! "Se si tratta di dolci, io sono la prima che non sa resistere!"

"Dì pure la seconda!" affermò entusiasta Nagisa.

Mentre le due Pretty Cure e Heart riprendevano il cammino parlando allegramente tra loro, Mai e Honoka si guardarono stupite per un'istante... poi, entrambe si misero una mano davanti alla bocca, soffocando una risatina! Evidentemente, le somiglianze non erano soltanto estetiche...

"Mamma mia... sono proprio capitata in una banda di svitate..." commentò Saki-T... senza però riuscire a nascondere un piccolo sorriso davanti alla loro allegria!

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Risultato, pochi minuti dopo le ragazze erano tutte sedute attorno ad un tavolo, con davanti un vassoio di paste che la mamma di Heart aveva preso dalla scorta per la giornata. Il gruppetto delle Pretty Cure e delle Maiden si era già messo comodo, e anche Mike sembrava aver preso in simpatia la cucina terrestre... in particolare quei deliziosi dolcetti a forma di anello che Ioriko gli aveva offerto, e che in quel momento stavano scomparendo nella sua bocca vorace!

"Hmmm... ciambelle di prima qualità!" esclamò soddisfatto, dopo averne mandata giù la terza di fila. "Davvero niente male... degne di un GRANDE RE DEI DEMONI quale sono io!"

"Cavolo, Mike... puoi evitare di fare l'eco?" borbottò Lilica, massaggiandosi una delle sue orecchie a punta. "Capisco che voi pezzi gross dobbiate fare un po' la voce grossa, ma vorrei ricordarti che finchè non troveremo un modo di farti tornare come prima, dobbiamo tenerti nascosto. Non che me ne freghi tanto, tutto sommato..."

"Ugh... Lilica-chan, e secondo te, di chi è la colpa se dobbiamo far tornare Mike come prima?" mormorò Ioriko con una grossa gocciolona di sudore sulla testa. Lilica reagì voltando la testa da un'altra parte e fischiettando in tono innocente, per poi afferrare un cannolo che Hikari aveva già adocchiato, e iniziare a mangiarselo di gusto!

"Hey, quello lo stavo prendendo io..." mormorò un po' delusa la ex-reincarnazione della Regina di Luce, per poi sospirare ed emettere una nuvoletta di vapore dalla bocca.

Heart, che in quel momento era impegnata a mangiarsi un grosso pasticcino al cioccolato, canticchiò senza curarsi tanto di quello che si stavano dicendo le sue compagne. "Hmhmhmm... tranquille, ragazze, risolveremo anche il problema di Mike! Con l'amore, si può fare qualsiasi cosa, e io ce ne metterò più che posso per venire in fondo a questo problema!" affermò con convinzione.

"Beh... molto ammirevole da parte tua, Heart-chan!" commentò Mai dopo aver preso un sorso di tè. "Però... beh, resta il fatto che abbiamo un bel po' di cose a cui pensare! Tra Dark Fall, gli Elementali e quelli che vogliono i Jewel Seed, siamo un bel po' impegnate."

"Concentriamoci su un problema alla volta. Disperdere troppo la nostra attenzione sarebbe un grave errore." disse Maori, mettendosi un po' a posto l'uniforme scolastica. "Allora, io direi che la cosa più urgente è appunto trovare i Jewel Seed. Sicuramente sono la minaccia più immediata, ed è quasi sicuro che chiunque stia dietro al problema degli Elementali voglia usarli per far avvicinare ancora di più i due Giardini."

"Sì, ma per quale motivo? So che non abbiamo una risposta, e che possiamo solo fare ipotesi..." affermò Honoka. "Ma chi potrebbe avere interesse a fondere assieme i due mondi? Voglio dire, che cosa gliene viene in tasca?"

"E' un problema..." ammise Saki-T, mettendosi a posto i lunghi capelli azzurri. "Al momento, non ho proprio idea di cosa potrebbe..."

La Maiden del Fulmine si arrestò di colpo quando una strana sensazione la pervase... una specie di piccola scarica elettrica che le si diffuse nel petto, facendola scattare per una frazione di secondo. C'era qualcosa che non andava... e aveva come l'impressione che Bhanri, il suo Arcano, la volesse avvertire di questo!

"Sa-sa? Cosa sta succ..." chiese Heart... un attimo prima che un tuffo al cuore le desse lo stesso presentimento che Saki-T aveva avuto un attimo prima. Nello steso momento, i "cellulari" delle Pretty Cure si attivarono da soli, e le ragazze fecero un piccolo salto di sorpresa quando Mepple, Mipple, Flappy, Choppy, Pollun e Lulun apparvero dal nulla davanti a loro in altrettante nuvolette di fumo colorato, con le stesse espressioni contrite che avevano quando c'era qualche scagnozzo di Dark Fall nelle vicinanze...

"Flappy, Choppy!" esclamo Saki-H allarmata. "Ragazzi, cosa sta succedendo?"

"Non lo so, Saki, lapi!" rispose incerto il piccolo animale azzurro. "Ho uno strano presentimento, lapi, ma non è come quando c'è uno di Dark Fall in giro! C'è qualcosa di diverso, lapi!"

"Ha ragione, mipo! Anch'io sento che è un po' diverso..." rispose Mipple, guardando negli occhi prima Mepple, e poi Pollun e Lulun. Prima che il mistero potesse infittirsi ulteriormente, Lilica attirò l'attenzione di tutte su una televisione che si trovava montata vicino ad un angolo ella sala da tè, e sulla quale era apparso prima un segnale di statico... e ora, il volto di qualcuno che le ragazze ricordavano bene!

"Hey, ragazze! Guardate là, alla tele!" esclamò la biondina mezza-demone, l'indice puntato verso lo schermo. Non appena le ragazze guardarono in quella direzione, sgranarono gli occhi al momento di riconscere la figura apparsa sullo schermo - una bambina dai capelli blu a caschetto, vestita soltanto di un costume da bagno blu intero, e con un'espressione di boriosa superiorità dipinta sul viso! Stava seduta a gambe accavallate su una poltrona che sembrava fatta di gelatina azzurra, e in una mano teneva una bottiglietta di latte semivuota, mentre con l'altra si sorreggeva la testa, giusto per far capire a tutti che per lei, quello che stava accadendo era ordinaria amministrazione!

"Hey, ragazze, ma quella non è... Kira-chan?" esclamò Heart, riconoscendo la giovane scienziata che aveva visto alla riunione della TSAB. "Che ci fa in tv?"

"E soprattutto, perchè le trasmissioni si sono interrotte?" chiese Hikari. Un istante dopo, sullo schermo televisivo, Kira si schiarì la voce e cominciò a parlare.

"Hehehee... salve a tutti, stupida gente!" esclamò con boria. "Chi vi parla è la grande Kira Daidouji-sama, Maiden dell'Acqua e la più geniale scienziata di tutti i tempi, passati, presenti, futuri, imperfetti, aoristi e trapassati remoti! Se me ne importasse qualcosa, vi chiederei scusa per aver interrotto i vostri programmi... ma questo messaggio va ora in onda in tutto il Giappone, su tutte le reti, dalla Tokyo Tower, dove ho stabilito la mia nova base operativa!"

"Come?" esclamò eterrefatta Nagisa. Fuori dalla pasticceria, si vedeva già un po' di confusione. "Ma... ma che le salta in mente, a quella lì? Cosa sta cercando di dire?"

La risposta, ancora una volta, non si fece attendere.

"Ho l'onore e il piacere di annunciarvi..." proseguì Kira dopo essesi presa un sorso di latte. "Che da questo momento in poi, io, la grande Kira Daidouji-sama, mi autoproclamo imperatrice del Giappone!"

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CONTINUA...

  
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