Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: youmovemekurt    03/07/2012    2 recensioni
Harry non sa come "acconciare" i suoi look per il concerto.
{ ATTENZIONE IT'S LARRY BITCH. }
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccomi qui con una OS sulla Larry, non nemmeno da dove mi sia uscita è tutta colpa di un sogno che ho fatto stanotte ahah, spero vi piaccia, fatemi sapere (: ah, non sapevo che titolo mettere ahah


RICCISTYLES




Corse per i corridoi fino a trovarsi davanti la porta color mogano, poggiò la liscia mano sulla maniglia che appariva ghiacciata confronto all'ansia che lo stava mangiando vivo, la aprì e percorse la stanza quasi un centinaio di volte, pensando e ripensando a come avrebbe potuto domare quei ricci che gli accarezzavano la pelle color latte rispetto a quella degli altri compagni. Fissò costantemente il riflesso che si presentava nello specchiò, si fissò per un tempo che parve interminbile, notò la fronte che si vedeva a malapena per colpa della chioma che si ritrovava, notò gli occhi color smeraldo, così accesi di solito, ma ora così spenti mentre ripensano alla litigata avvenuta la sera prima col suo migliore amico, poi passa al fisico, quello strato leggero di grasso che si concentrava sui suoi fianchi ora si è trasformato in uno strato di addominali appena accennati che lo rendono un po' più adulto dei suoi diciotto anni, anche se dentro sembra che ne abbia quindici.

Afferra una spazzola color pesca e ritorna a specchiarsi, l'ansia sempre più persistente nelle sue vene, prova a spazzolare una ciocca, ma i suoi amabili ricci si siolgono e formano un enorme ciuffo liscio come i capelli di Liam ai tempi di X-Factor, ed è proprio così che il riccio non li vuole. Prova a spostarseli tutti sul lato destro, lasciando solo dall'altro lato una piccola estremità di capelli dovute alle basette che compaiono sul suo volto, ma non ottiene nessun pensierto positivo. Mancano solamente venti minuti prima che il concerto abbia inizio e le sue gambe stanno iniziando a cedere, la mente non riesce a formulare pensieri logici o che abbiano un minimo di riferimento al suo look pre-concerto. Una miriade di ricordi si insedia nel suo cuore, nei suoi polmoni rendendo difficile la respirazione, un Louis ricolmo di rabbia che la sera prima lo scrutava con un accenno di odio negli occhi, forse. Un Louis che lo guardava male, quasi disgustato secondo lui, non appena quest'ultimo aveva urlato con tutta la voce e l'adrenalina possibile in corpo un "Louis non posso sopportare un'altra fottuta volta di vederti con Eleanor, lo capisci che mi fa male? Lo capisci che provo qualcosa per te, qualcosa di estremamente forte e che non riesco a reprimere? Lo capisci questo?!" il ricordo della porta che dava l'accesso alla loro camera si materializzava, sbatteva, gridava, il suo cuore si rompeva, la voglia di farla finita continuava a farsi spazio fra mille pensieri, il sorriso di Louis ritornava nel suo cervello, ed era questo ciò che lo spingeva ad andare avanti, la totale e consapevole certezza di provare qualcosa per il suo migliore amico.

Spostò una ciocca di capelli mentre sentì i suoi compagni entrare nella stanza, un Liam, Zayn e Niall fecero capolinea con un sorriso a trendatue denti e con l'adrenalina alle stesse, e come biasimarle. Il riccio cercò di non notarli, di non farsi notare, altrimenti avrebbe dovuto spiegare tutto il suo malessere. Un Louis con gli occhi spenti gli si avvicinò, nessun sorriso, i suoi denti erano coperti da quelle labbra così sottili ma che, nonstante tutto, erano piene d'amore. Gli occhi azzurri con qualche accenno di verde erano spenti, quasi come un pozzo senza fondo, senza ombra di luccichio. Mise una mano sulla spalla del riccio, provocandogli un leggero attacco di tachicardia ed un rossore accennato. "Tutto bene?" gli sussurrò spostandogli un riccio, così da poter parlare meglio. Harry alzò lo sguardo, notando un sorriso accennato sul volto del maggiore, e non potè fare a meno di non sorridere anche lui, lasciando spazio alle meravigliose fossette. "Benissimo" sospirò quest'ultimo, "Nervoso?" continuò il maggiore cercando di spezzare il ghiaccio, o per lo meno di tagliare quella linea sottile chiamata tensione che si trovava proprio sulla loro traiettoria. " Un pochino, presumo" accennò Harry con una sorta di sorriso sghembo che fece comparire una piccola fossetta, dove potevi annegarci dentro, sulla guancia destra, a Louis si strinse il cuore, certo, Harry era il suo migliore amico, ma non aveva mai pensato a lui sotto quell'aspetto, aveva avuto dei ripensamenti sulla sua eterossesualità molto volte, con Eleanor non provava nulla quando si azzardavano ad andare oltre mentre ogni volta che Harry girava per casa anche solo con un asciugamano tenuto in vita, (cosa che capitava molto raramente dal momento in cui lui preferiva girare nudo), era difficile riuscire a contenere quell'eccitazione appena accennata, ed allora si nascondeva in bagno, cercando di pensare ad altro. Per quanto odiasse ammetterlo, però, il moro provava qualcosa che andava oltre l'amicizia nei confronti del suo riccio, si era accorto di quanto in realtà gli mancasse averlo affianco, anche se non si parlavano solo da ventiquattr'ore, e no, non andava bene, continuava a ripetersi.Scosse la testa, per poi iniziare a parlare "Harry, sei così nervoso da non riuscire a pettinare i riccioli?" constatò fra una risata appena accennata che fece stringere il cuore al minore, possibile che aveva già dimenticato tutto quello che era successo la sera prima? "Non so come pettinarmi" ammise abbassando leggermente lo sguardo e arrossendo visibilmente, l'altro non potè fare a meno di abbracciarlo, stringerlo con una forza da mozzargli quasi il fiato. "Scusa per ieri, Harry. E comunque, lasciali così, sono belli. Insomma" disse staccandosi un po' e cercando di non dotare lo sguardo attento degli altri tre su di loro "Stai bene quando ti ricadono queste ciocche sulla fronte, ti fanno sembrare più maturo, e poi le fan impazziscono quando li scuoti, perciò lasciali così piccolo Hazza" , ed Harry non potè fare a meno di non notare quel 'piccolo Hazza' che detto proprio da Louis assumeva un tono mozzafiato ed estremamente sexy, ed ecco che ritornava la voglia di baciarlo.

Gli altri, notando la potente affinità che si stava stabilendo fra quei due, decisero di alzarsi ed abbandonare la stanza, "Ragazzi, mancano cinque minuti, vedete di muovervi" constatò solamente Zayn, che, senza l'attenzione dei due, cercò di fare l'occhiolino a Niall, che prontamente arrossì, proprio come da copione. "Forse è meglio raggiungerli, mancano cinque minuti" ricordò il minore con un po' di amarezza nella voce, l'altro lo guardò, facendo comparire sul suo viso dei cuoricini al posto delle pupille o dell'iridi, spostò da davanti il viso un riccio ribelle che gli impediva la vista dello smeraldo presente negli occhi di quest'ultimo e parlò "Sei bellissimo" si limitò a dire, mentre Harry strabuzzò leggermente gli cuore, il cuore cessò definitivamente di dare segni di vita, le mani sudavano, la voce tremava. "Come?" disse percosso lui, l'altro gli sorrise, notando il suo leggero rossore e si decise a poggiare le sue labbra sottili su quelle carnore del riccio, che rimasero chiuse per un istante, riccio contro liscio, verde contro azzurro, cielo contro terra, ecco cos'erano loro. Due contrasti che combaciavano perfettamente. Harry sciuse le labbra e sentì la lingua di Louis accarezzargli dolcemente il palato, un brivido, un altro, scosse che in giro di senconde si sarebbero trasformate (sicuramente) in eccitazione. Dopo un minuto si staccarono, nessuno dei due parlò, "Siamo in ritardo, fra poco si sale sul palco, muoviamoci" si azzardò a dire Louis, prese il braccio del suo riccio ed iniziò a correre lungo i corridoi, con i cuori che battevano all'unisono e , quasi sicuramente, con gli stessi sentimenti. Un attimo prima di salire sul palco il maggiore notò la tensione negli occhi del riccio, si avvicinò e, facendo estremamente attenzione dal non essere sentito dagli altri, disse ad un centimentro del suo orecchio. "Andrà bene, io ti amo" ed ecco che il cuore del riccio riprese a battere, sempre più veloce, e riecco i brividi, uno, dieci, trenta, infiniti.
Ed Harry giurò a se stesso che, da quel momento, da quel giorno, non si sarebbe mai più toccato i suoi riccioli ribelli, per nessuna ragione al mondo.

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: youmovemekurt