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Autore: Shee    17/01/2007    14 recensioni
"- abbiamo finito la benzina- lo informò Hermione, Il ragazzo volse lo sguardo ora semi terrorizzato sul volante, poi girò ancora la chiavetta riprovando a mettere in moto l’auto, che con un paio di singulti contrariati rimase nella sua posizione.
- è inutile- Harry riprovò, poi dovette arrendersi e schiaffeggiando il volante.
- grandioso. Siamo immersi nel nulla, in un nulla non ben localizzato del Galles, la macchina ci ha lasciati a piedi… ho dimenticato qualcosa?-
- beh sì… in effetti: è notte, e tra poco si farà più freddo, e rischiamo di arrivare tardi domani al matrimonio di Calì e Dean, dobbiamo portare l’auto agli sposi che dovranno andarci in viaggio di nozze… ah e non sappiamo dove andare a dormire-"
Un Harry ed una Hermione in una situazione quanto mai bizzarra. Come se la caveranno questa volta? Cosa succederà quella sera d'estate, al buio nella macchina immobile?
Perchè il Lumos è un incantesimo sottovalutato...
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Seamus Finnigan | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buondì!

Allora questa fanfiction parla ovviamente di Harry ed Hermione, in una situazione particolare... ma la scoprirete leggendo.
La canzone è "sì viaggiare" di Lucio Battisti (grazie lisachan^-^)

ora basta vi lascio alla fanfiction!

se foste così gentili da lasciarmi un commento... grazie^-^


Hermione buttò la testa all’indietro facendo sì che rimbalzasse leggermente sulla stoffa del sedile.

-Ooooh…- sospirò esasperata e sconsolata - non ci posso credere!- Harry trattene un sorriso, che lei non avrebbe potuto vedere dato che aveva gli occhi chiusi, e disse - non è colpa mia!-

- sei tu che non mi hai dato retta quando ti ho detto di svoltare a sinistra!- ribatté la riccia aprendo gli occhi e puntandoli su di lui, penetranti. Harry borbottò irritato che - sei tu che non sai leggere una cartina!-

- se tu non avessi svoltato a destra non sarebbe servito cercare un’altra strada.- replicò lei asciutta incrociando le braccia, il moro espirò spazientito, tanto aveva sempre ragione lei, quindi rivolse lo sguardo alla polverosa strada di campagna che avevano davanti.

- scendiamo?- chiese Hermione candidamente, deposte le armi di guerra; lui le lanciò uno sguardo obliquo annuendo, così scesero dall’auto.

Una volta in piedi sotto il sole cocente di fine pomeriggio d’estate si guardarono attorno, dopo alcuni minuti Hermione constatò sconsolata - sì, ci siamo decisamente persi-

Il ragazzo sbuffò appoggiando il fondoschiena al cofano dell’auto blu, si allentò il colletto della maglietta a maniche corte rossa che indossava, mentre Hermione si sistemava accanto a lui, con la mano sopra gli occhi per coprirli dalla violenza del sole ormai rossiccio.

La sua mente lavorava frenetica: erano in ritardo, si erano persi, non poteva materializzarsi perché dovevano riportare l’auto ai genitori di Dean, erano in pieno territorio babbano, quindi avrebbero comunque rischiato a fare magie, avevano una cartina, ma ormai avevano perso del tutto la cognizione di dove e soprattutto come ci erano finiti. Fantastico.

Quel gran genio del mio amico

Lui, saprebbe cosa fare

Lui saprebbe come aggiustare

con un cacciavite in mano fa miracoli

Ti regolerebbe il minimo

Alzandolo un po’

E non picchieresti in testa

Così forte no

E potresti ripartire

Certamente non volare ma…

Viaggiare…

***

- sì, penso che il lumos sia uno degli incantesimi più importanti-

- se non altro è utile, utilissimo- disse ragionevole Hermione mentre cercava di riporre ordinatamente la cartina che aveva in mano.

- di più, senza fai poco o niente al buio, no? Non vedresti nulla saresti praticamente spacciato- ribatté Harry, mettendosi in bocca uno zuccotto di zucca.

- certo, è uno di quegli incantesimi che vengono sottovalutati- concordò allora la riccia, pensandoci su un attimo.

- lo danno per scontato, trovano altri incantesimi difensivi più importanti, ma senza un lumos anche il miglior incantesimo difensivo va a vuoto-

- scommetto che al corso auror non erano d’accordo- Harry sorrise, un sorriso schiaccia ginocchia e disse orgoglioso - non tutti, il professore era d’accordo con me-

- se non altro ci sono delle persone competenti al ministero, al mio corso ci sono alcuni che…- lanciò un’occhiata dalla cartina quasi accartocciata e alla strada, lasciando cadere il discorso sui suoi compagni di corso che aspiravano a diventare medimagi anche se erano stupidi come dei troll e lo avvertì - Harry devi svoltare a sinistra- il ragazzo prese uno zuccotto di zucca dalla confezione appoggiato vicino al cambio

- immagino! anche da noi ci sono certi tipi che non…-

- Harry!- ripeté quella vedendo che lui non aveva dato segno di aver recepito il messaggio -gira!- lui con la bocca piena rispose - si Hermione adesso giro-

Appoggiò entrambe le mani sul volante e strizzando leggermente gli occhi lo voltò a destra.

- Harry!-

Lui pigiò lievemente sull’acceleratore per aumentare la velocità, poi portò per un attimo lo sguardo verso Hermione, che stava lottando con la cartina per riaprirla.

- avevo detto a sinistra!- lui si guardò attorno spaesato e scorgendo una stradina laterale a sinistra la prese senza ripensamenti, al che Hermione lasciò perdere per un momento la mappa accartocciandola attonita sulle ginocchia - che diamine fai?-

- svolto a sinistra- rispose convinto, Hermione si schiaffò una mano sul viso disperatamente.

- ma io intendevo all’incrocio prima!- la spalle di Harry si abbassarono un po’ mentre prendeva un’altra curva in modo maldestro.

- e me lo dici adesso?- intanto superarono un altro incrocio, svoltando verso destra e poi, con in bocca un altro zuccotto, imboccarono una minuta stradina di campagna costeggiata da alberi.

- io te l’ho detto prima! Ma tu non mi hai ascoltato per mangiare questi stupidi…- Hermione afferrò la scatola, stringendola un po’ troppo e la gettò fuori dal finestrino con un’espressione irritata ed ora soddisfatta - zuccotti di zucca-

- Hermione!- esclamò quello prendendo incautamente un’altra stradina di ghiaia, mentre le rivolgeva uno sguardo assassino.

- guarda dove vai piuttosto, dobbiamo tornare indietro!- esclamò quella di rimando afferrando la cartina, lui irritato rallentò e la strappò dalle mani di un’attonita Hermione, lo guardò con la bocca spalancata mentre la buttata fuori dal finestrino e sfregandosi subdolo le mani accelerava.

- ma sei stupido o cosa?- gli chiese brusca voltando il busto verso di lui, che la guardò di traverso accigliato.

- sono affamato- ribatté imbucandosi nella strada di sinistra in un incrocio.

- come pensi di riuscire a trovare casa di Dean se hai buttato via la cartina?-

- ma tu sai la strada, ovviamente- lei parve afflosciarsi per la stupidità di quella risposta.

- cosa me ne facevo della cartina se sapevo la strada?!- esclamò sbigottita voltandosi verso la strada di fronte con le mani alzate e gesticolanti.

- ma io credevo che…-

- gira cretino, torniamo indietro- rispose seccamente la ragazza sciogliendosi la coda di cavallo stancamente e massaggiandosi la testa con gli occhi semichiusi, Harry sorrise a quel gesto e senza fiatare fece un’inversione ad “U” e cominciò a ripercorrere la strada appena fatta al contrario.

Al primo incrocio che incontrarono ricordandosi di aver svoltato verso sinistra girò il volante verso questa(!).

Sì, viaggiare

Evitando le buche più dure

Senza per questo cadere nelle tue paure

Gentilmente senza fumo con amore

Dolcemente viaggiare

Rallentando per poi accelerare

Con un ritmo fluente di vita nel cuore

Gentilmente senza strappi al motore

E tornare a viaggiare

E di notte con i fari illuminare

Chiaramente la strada per saper dove andare

Con coraggio gentilmente gentilmente

Dolcemente viaggiare…

***

- fortunatamente il matrimonio è alle undici domani mattina, per quell’ora forse avremo trovato casa di Dean- sospirò Hermione, continuando a guardarsi intorno, Harry osservava le ombre dipinte dagli ultimi raggi di sole rosso, che era quasi del tutto scomparso dietro l’orizzonte.

- sto morendo di fame- dichiarò Harry incrociando le braccia al petto, la ragazza lo guardò e colta da uno strano pensiero si morse le labbra.

- anche io- disse infine, quando si accorse che il moro stava per ricambiare lo sguardo curioso - ma non abbiamo niente da mangiare-

- già…- concordò Harry staccandosi dall’auto e strizzando gli occhi - quella là è una fattoria non potremmo…-

- no- rispose seccamente la ragazza guardando dove stava guardando Harry.

- perché no?-

- sono babbani, ormai non so più fare un accidente senza magia, e tu non sei da meno-

- ti vergogni- Hermione arrossì un po’ distogliendo lo sguardo e allontanandosi dalla macchina e avvicinandosi al proprio sportello.

- no, che sciocchezza!-

Il ragazzo fece spallucce avvicinandosi allo sportello aperto ed entrò nell’automobile seguendo l’esempio di Hermione, per alcuni attimi stettero ad osservare silenziosi il sole che declinava dietro le colline lontane e poi scompariva del tutto, poi nel buio tenue della sera Harry esordì

- ed ora che facciamo?-

- troveremo una città prima o poi, non siamo nel deserto! Su metti in moto- ordinò perentoriamente la ragazza, lui obbedì ma dal motore uscirono solo sputacchi e borbottii contrariati. Harry ringhiò senza rendersene conto, ed Hermione lo guardò con tono di rimprovero - che succede?-

Il ragazzo non rispose e continuò a provare, fino a che Hermione non si avvicinò a lui per guardare sul quadro pieno di lancette e numeri, mordendosi ancora le labbra, in quel modo che tanto adorava.

Harry inspirò profondamente socchiudendo gli occhi, i capelli di Hermione gli solleticavano leggermente la gota destra e ne poteva percepire il vago odore di pulito e camomilla.

Poi con un fruscio Hermione si risedette, di schianto quasi, sul suo sedile, mentre lui la seguiva con l’occhio pigro - abbiamo finito la benzina- lo informò, Harry voltò lo sguardo ora semi terrorizzato sul volante, girò ancora la chiavetta riprovando a mettere in moto l’auto, che con un paio di singulti contrariati rimase nella sua posizione.

- è inutile- Harry riprovò e riprovò, ma infine dovette arrendersi e schiaffeggiando il volante disse - grandioso. Siamo immersi nel nulla, in un nulla non ben localizzato del Galles, la macchina ci ha lasciati a piedi… ho dimenticato qualcosa?-

- beh sì… in effetti: è notte, e tra poco si farà più freddo, e rischiamo di arrivare tardi domani al matrimonio di Calì e Dean, dobbiamo portare l’auto agli sposi che dovranno andarci in viaggio di nozze… ah e non sappiamo dove andare a dormire- aggiunse soffocando uno sbadiglio con la mano. Harry si lasciò scappare un sorriso sornione ed autoironico, poi asserì - al peggio non c’è mai fine-

Un lampione arancio poco lontano, l’unico nel giro di molti metri, baluginò e si spense lasciandoli quasi completamente al buio nella macchia spenta e fredda.

- Harry taci-

Quel gran genio del mio amico

Con le mani sporche d’olio

Capirebbe molto meglio

Meglio certo di buttare..

Riparare…

Pulirebbe forse il filtro

soffiandoci un po’

sceglieresti poi la gente

quella chiara dalla no

e potresti ripartire

certamente non volare ma…

viaggiare

***

- avanti Hermione che facciamo qui?- la incitò il moro chinato sul finestrino, dietro al quale la ragazza stava ostinatamente fissando la strada, lui agitò la bacchetta muovendo l’alone chiaro del lumos sulla strada lì davanti.

- non intendo andare a chiedere ospitalità in quella fattoria-

- ma non voglio chiedere ospitalità!-il ragazzo ghignò ed Hermione rivolse all’asfalto polveroso uno sguardo sinceramente perplesso.

- e cosa vorresti fare, di grazia?-

- andiamo nel fienile!- affermò baldanzoso della sua trovata, ma il sorriso si attenuò quando Hermione intercettò lo sguardo, con il suo, che prometteva fulmini e scintille.

- non ci penso neanche!-

Harry alzando gli occhi al cielo tirò la maniglia della portiera ed Hermione ci si aggrappò per non fargliela aprire, ma il ragazzo ebbe la meglio, e lei finì mezza fuori. Prima che potesse rientrare Harry la afferrò per i polsi e la tirò fuori, fecero qualche passo all’indietro prima di cadere al suolo con un tonfo ovattato dai vestiti.

Hermione con il viso appoggiato sul petto di Harry, che la teneva per la vita, ora delicatamente, nel tentativo di proteggerla dalla caduta, arrossì e piano alzò la testa, mordendosi il labbro inferiore imbarazzata. Il ragazzo la scrutò, preoccupato ed affascinato, con gli occhi scintillanti alla tenue luce da lumos della bacchetta che stava qualche passo più in là, i capelli scomposti davanti al viso, il mento appoggiato alla maglia rossa e perciò un po’ aggrottato, così come la bocca, chiusa e curiosamente rossa.

Riscossa Hermione lo sollevò dal proprio peso, sedendosi sui proprio piedi sulla strada e lo guardò accigliata sedersi con le gambe incrociate vicino a lei. Non vicino come era prima, pensò vagamente seccata la riccia.

- tutto bene?- le chiese lui con gli occhi che le vagavano sul copro, forse in cerca di qualche ferita o graffio.

- perfettamente- soffiò senza fiato lei. Vide gli occhi di Harry risalire fino ai suoi e fermarsi - tu invece?-

Lui dopo qualche attimo di smarrimento distolse lo sguardo e lo portò sulla braccia, poi, cercando di guardarsi i gomiti, mormorò - qualche graffio sul gomito…-

- fa vedere- disse la riccia un po’ più bruscamente, tendendo la mano.

- non è niente- disse lui ritirandosi, ma lei fu più lesta e sbilanciandosi in avanti gli afferrò il polso e lo tirò a sé, lui cercò di tirarlo via ma Hermione non mollò.

- non fare il cretino!- lo rimproverò avvicinandosi ancora di più e affiancandosi a lui per poter vedere meglio il gomito.

Sì, viaggiare

Evitando le buche più dure

Senza per questo cadere nelle tue paure

Gentilmente senza fumo con amore

Dolcemente viaggiare

Rallentando per poi accelerare

Con un ritmo fluente di vita nel cuore

Gentilmente senza strappi al motore

E tornare a viaggiare

E di notte con i fari illuminare

Chiaramente la strada per saper dove andare

Con coraggio gentilmente gentilmente

Dolcemente viaggiare…

Ancora una volta Harry inspirò profondamente il suo profumo così particolare, così delicato, così impalpabile, così da Hermione, la sua cara, amata Hermione.

Sorrise sornione mentre si beava del suo tocco fresco attorno alla ferita, e i pensieri più bizzarri gli attraversavano la mente.

È solo la tua cara, amata Hermione. Si ripeté cercando di non ascoltare quei brividi che sentiva dentro al suo respiro caldo sull’avambraccio.

È solo la tua amata Hermione. Replicò il suo cervello ipnotizzato dal leggero movimento dei capelli impossibili e crespi della ragazza, che seguivano come leggere antenne solleticanti i movimenti di Hermione.

È solo la tua amata… rimbombò nella sua mente, mentre lei allontanava il viso dal suo braccio, con un’ultima carezza alla ferita guarita dalla sua bacchetta illuminata anch’essa da un lumos.

Hermione… riecheggiò mentre vedeva gli occhi di Hermione nell’oscurità incrociare i suoi con un vago sorriso soddisfatto e rassicurato a riscaldarli.

È solo la tua Hermione. Gli disse una vocina, che somigliava stranamente a quella dell’amica, che ora con la bocca leggermente dischiusa e lucida lo osservava.

Senza riuscire a ricordarsi più le parole che si stava ripetendo avvicinò il suo volto a quello della ragazza che non si scostò né si ritrasse, anzi si avvicinò a sua volta.

Prima una fronte contro l'altra poi con un sospiro si spinsero un po' più in là. Si incontrarono a metà strada, senza sapere bene come, perché e quando. Poco importava ormai.

Si divisero di qualche centimetro scarso e lessero quella risposta, quel “sì”, negli occhi dell’altro. Così vicini non lo erano mai stati.

Ancora un bacio.

Soltanto uno.

Beh, due.

Ad essere fiscali furono tre.

Quattro.

Stop.

Facciamo cinque.

Dai, uno più, uno meno…

Sì, viaggiare

Evitando le buche più dure

Senza per questo cadere nelle tue paure

Gentilmente senza fumo con amore

Dolcemente viaggiare

Rallentando per poi accelerare

Con un ritmo fluente di vita nel cuore

Gentilmente senza strappi al motore

E tornare a viaggiare

E di notte con i fari illuminare

Chiaramente la strada per saper dove andare

Con coraggio gentilmente gentilmente

Toc Toc

Le palpebre di Hermione fremettero, Ron alzò gli occhi al cielo, mentre Seamus bussava ancora, con uno strano ghigno sul volto.

Toc Toc

Harry sbadigliò mentre Hermione con un mugugno gli si stringeva contro, Ron guardò l’ora.

Toc Toc

La ragazza spalancò gli occhi, e trovò Harry ancora addormentato davanti a lei, sorrise dolcemente e sussurrò - buongiorno- lui aprì pigramente gli occhi e le rivolse uno sorriso assonnato ma disarmante.

Toc Toc

- AAAAAAAAH!- strillò Hermione tirandosi a sedere, mentre Harry ancora disteso individuava la figure di Ron e Seamus che li guardavano maliziosi da fuori della macchina, ricambiò il sorriso malizioso, senza saperne bene il perchè, con le braccia incrociate dietro la testa, i capelli scompigliati, più del solito, l’aria felice e l’amore nel colore degli occhi.

Hermione si riavviò un po’ i capelli e aprì la portiera scendendo sulla strada, Harry a fatica fece lo stesso, mentre gli altri due cominciavano a parlare.

- sareste dovuti arrivare ieri sera c’avete fatto stare in pensiero!- li rimproverò Ron bonariamente, Seamus continuò - e tra un’ora Dean si sposa, e sapete quanto Calì tiene al fatto che tutto sia perfetto! Fortunatamente non eravate lontani!-

- tra un’ora?- chiese con orrore Hermione.

- ci siamo persi- Spiegò invece Harry- e abbiamo finito la benzina-

Seamus, con uno sguardo sospettoso, evocò della benzina, mentre Hermione ed Harry arrossivano vistosamente. Finalmente raggiunsero il matrimonio, con tre quarti d’ora d’anticipo.

***

Harry la guardò dalla terza panca, mentre avanzava con il suo vestito di un delicato lilla dietro a Calì, vestita di bianco, e affiancata da una Lavanda con un vestito del medesimo colore ma più elaborato, era la testimone, dietro altre due compagne grifondoro indossavano semplici abiti, simili a quello di Hermione, dai due fini laccetti incrociati dietro le spalle e dalla gonna liscia, appena un fiorellino diverso per ognuna sull'attaccatura della spallina destra.

Lei ricambiò con uno sguardo raggiante, in mano un singolo fiore, la camomilla che sarebbe dovuta stare sulla spallina destra e invece era tra le due dita fresche. Una volta seduta al suo posto, nella panca davanti a quella di Harry, odorò chiudendo gli occhi. Il moro inspirò inconsapevolmente a quel gesto, rievocando il vago aroma di camomilla dei suoi capelli, il primo profumo che aveva sentito svegliandosi, della prima persona che aveva visto aprendo gli occhi, la stessa che avrebbe voluto continuare a scrutare per sempre, in ogni istante.

Così, a matrimonio finito, mentre tutti si dirigevano verso il rinfresco, nel giardino dall’altra parte della casa, loro trovarono delle scuse per rimanere su quelle panche color noce che avevano assorbito il loro calore.

Hermione sentì delle braccia che le avvolgevano le spalle semi nude teneramente, in silenzio, ascoltò un respiro profondo accarezzarle il collo, e, senza accorgersene, sospirò anche lei a fondo.

- Lumos- soffiò quello, scavalcando lo schienale di legno e sedendosi accanto a lei, che sorrise e accolse volentieri un suo bacio sulla gota arrossita. Si sentiva come una bambina in quel momento.

Un leggero venticello caloroso scompigliò i loro capelli impossibili, l’erba verde e lucida, le foglie stormirono sui loro rami, incoraggiandoli.

- sei il mio Lumos- sussurrò ancora ad Hermione. Lei voltò il viso e trovò il naso di Harry contro il suo, sorriso contro sorriso, occhi contro occhi.

Nei loro occhi una scintilla di magia, nel loro sguardo l'essenza magica della bacchetta, la parola magica nel loro silenzio e nel loro respiro, mentre un tenue e caldo Lumos illuminava i loro occhi, quella famosa scintilla. Un semplice Lumos, un Lumos d'amore. E per questo non servivano né parole né bacchette.

Fine



Com'è andata? è dolce vero? troppo?

Piccola precisazione: è il matrimonio di Dean e Calì, Harry ed Hermione non so perchè dovevano riportare la macchina da loro. Non ho una motivazione precisa, forse l'avevano portata dal carrozziere e i nostri due eroi erano andati a riprenderla xD
Ho bisogno assoluto di un vostro parere, perchè stranamente mi piace abbastanza, almeno l'inizio, quello di cui non sono convinta è la fine. ditemi la vostra, sono stra-curiosa.
Dopotutto il bello del sito è questo xD poter ricevere pareri e consigli su come migliorarsi, ci tengo^^. Grazie, grazie, grazie.
Quasi dimenticavo xD se avete un minutino passate a a dare un'occhiata alla mia fanfiction a capitoli "Ragazza Ideale?!", come sempre parla di Harry/Hermione (ma va??? xD), ho appena messo il terzo capitolo xD

EDIT: allora per rispondere a marco che mi chiedeva come li hanno trovati Ron e Seamus... prima di tutto non era lontano dalla casa di Dean, in un quarto d'ora erano dove dovevano essere, e poi non scordiamo che sono maghi, solo Harry ed Hermione sono così stupidi da esserselo quasi dimenticati xD
Era questo che intendevo quando Seamus evoca la benzina e loro arrossiscono.
Ho fatto alcune correzioni aveva fatto non so quanti errori di battitura xD

Un bacio a tutti ^-^

 

  
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