Lì nella mia città le giornate non passavano mai, la noia era pane di tutti i giorni.
Ogni mattina mi svegliavo e davo un'occhiata su Twitter, nessuna novità, poi su Facebook, altrettanto.
Era tempo degli esami di maturità, io già li avevo dati, aspettavo solo i risultati! Infatti una settimana dopo andai a controllare a scuola, li avevo passati con 86 su 100 ero contentissima.Tornai a casa senza perdere tempo, c'era mia madre in cucina, l'ha abbracciai e le dissi che avevo passato la maturità!
Così andai in camera mia, accesi il Pc e andai nel sito dell'Alitalia, e prenotai un biglietto per sola andata per New York, era una decisione presa da tempo, passati gli esami sarei partita per dare il via al mio futuro.
Il volo era previsto per la settimana entrante, così iniziai a preparare già le valigie. Mio padre non era molto convito di questa scelta, ma dovevo andare lì per farmi un futuro, diventare un architetto!
Già mia cugina aveva sistemato il suo appartamento per 2 persone e già avevo una scrivania nello studio di "American Institute of Architecture" era il mio sogno avere un posto di lavoro lì e ci riuscii.
Passò una settimana, arrivò il giorno dei saluti, mi vennero le lacrime ai occhi ma dovevo andare.
La mattina presto, erano le 02am , andammo in macchina verso l'aeroporto; arrivammo alle 05am il tempo del check-in , salutai i miei genitori, mia sorella e mio fratello , 2 minuti ed ero già in areo: non stavo più nella pelle!
L'aereo decollò e dopo 13 ore ero lì, nell'aeroporto di NY! Scesi, presi le valigie, andai verso l'uscita in cui trovai mia zia, mi venne in contro e subito dopo mia cugina. Prendemmo un taxi, era giallo come nei film, e andammo verso l'appartamento. Mia zia ne ne ritornò a lavoro, dato che le era finita l'ora buca, mentre io e mia cugina arrivammo nella sua casa. Si chiamava Cleo, anche lei aveva sostenuto gli esami di maturità e quindi anche lei doveva andare all'università.
Entrambe riuscimmo ad essere ammesse al NYU (New York University) era un privilegio, io ero alla facoltà di architettura e lei di legge. Le lezioni sarebbero iniziate a settembre quindi avevamo due mesi di svago. Invece per me il lavoro era ogni mattina dalle 09am alle 2pm!
Erano le 6:30pm, andai in camera mia e sistemai i miei vestiti nell'armadio, poi sentii bussare.
«Posso??» chiese Cleo
«Certo, entra!» risposi.
«Che ne dici se scendiamo giù facciamo una passeggiata e mangiamo fuori?»
«Per me va benissimo! Sono qui a New York e non penso proprio di restare a casa!»
Sistemai le ultime cose, mi preparai e scendemmo.
Parlammo un po' di tutto, ero sbalordita di come parlavo inglese, pensavo che fosse stato un po' più difficile perché il corso d'inglese era finito mesi prima e pensavo di essermi dimenticata tutto, ma anche lei sapeva parlare bene l'italiano.
Passeggiando notai vari cartelloni che parlavano di un concerto di un gruppo. I One Direction, io non ne ero a conoscenza di questa band, ne sentivo parlare da mia sorella ma non mi interessavano. Pure Cleo ne parlava molto.
«Ti rendi conto...(?) I One Direction sono qui! E domano faranno un concerto!» esultò tutta contenta Cleo.
«Ah sii.. Scusami.. Ma chi sono? Io non so bene chi siano!» dissi con un minimo d'imbarazzo.
«Come “chi sono”?E' una delle Boy Band più famose e tu non le conosci? Ok! Deciso! Il biglietto di mia madre va a te e vieni al posto suo! Ti piaceranno di sicuro!» disse prendendomi dalla mano e trascinandomi.
«Per me va bene! Se sono così famosi, dovranno essere per forza bravi!
E così via, la discussione si divulgò in fretta, mi raccontò molto di loro, ne avevo la testa piena ormai.
Andammo in un fastfood, mangiammo e in fine prendemmo un taxi per tornare a casa!
L'indomani mi sveglia, andai in cucina e c'era già Cleo che preparava la colazione, bacon e uova, mangiammo, mi preparai subito per andare a lavoro. Erano le 08:30 , non volevo fare tardi al primo giorno di lavoro.
Presi il taxi e 10 minuti dopo ero davanti ad un palazzo altissimo. Entrai chiesi delle indicazione e presi l'ascensore. Davanti a me c'erano persone che andava da una parte all'altra del piano, mi recai nel mio studio!
Tornai a casa alle 14:30 dovevo prepararmi per scendere con Cleo al teatro per riuscire ad essere vicino al palco!
E ci riuscimmo dopo aver aspettato per 5 ore, ero emozionatissima, anche se non li conoscevo. Alle 20:15 , entrò tutto il gruppo. Erano cinque ragazzi, ognuno di loro aveva una voce magnifica, erano capaci di emozionarti e in fin dei conti erano anche dei bei ragazzi.
Rimasi a bocca aperta. Ad un certo punto del concerto Harry, se non sbaglio, lanciò la sua sciarpa al pubblico. Un gruppo di mani si sollevò fra cui le mie, sarebbe finita nella mani di qualcuno, e stranamente la fortuna era lì con me.
-Salvee! Mi chiamo Giulia e sono una Directioner,
ho scritto questa storia per distanziarmi un pò dalla
solita vita e per vivere dei momenti con i miei idoli.
Nicole in qualche modo mi rispecchia, anche perché
entrambe abbiamo il sogno di diventare architetti.
Sono che non è scritta perfettamente : quindi siate
gentili ç.ç
Giuliaxx
PS: anche se è una storia già completata potete dirmi
i vostri pensiere! ;)
Se volete, seguitemi su twitter, ricambio! :D
https://twitter.com/SwishhGiulia