If you could see that I'm the one who understands you
Been here all along so why can't you see?
You belong with me

Taylor Swift, You Belong With Me  

Zayn Jawaad Malik
12 gennaio 1993 – 7 dicembre 2073

 
E’ il 7 dicembre, è mattina inoltrata e fa freddo. Sola, in un cimitero, un’anziana signora piange su una tomba gelida. L’uomo della foto sembra osservarla e pare che sorrida.
Ella stringe a se un pezzo di stoffa, una camicia e lo accarezza come fosse un bambino. Lo annusa e riconosce ancora il suo profumo che non è mai stato lavato.
Guarda il viso della foto e si perde ancora una volta in quegli occhi color caramello che tanto ha amato. Ride al pensiero del loro primo incontro, lo ricorda come fosse ieri.  

-Daisy vieni, la tua Sissi sta piangendo.- disse Emma cullando due piccole bambole.
-Arrivo subito.- rispose Daisy prendendo una borsetta.
Ecco Emma e Daisy, due bambine di cinque anni legate dalla nascita come due sorelle eppure così diverse.
Emma Rogers, una graziosa bambina bionda con gli occhi azzurri, gentile e buona con chiunque, la figlia che tutti vorrebbero avere.
Daisy Hall, una bimba mora con gli occhi verde smeraldo, una piccola ribelle un po’ maschiaccio ma con un cuore d’oro.
-Forza Des, anche la mia Lucy piange.- piagnucolò Emma.
-Sto arrivando.- disse una frettolosa Daisy.
Le due bambine avevano l’abitudine di giocare a “mamma e figlia” e anche quel giorno all’asilo fu così.
La mora corse verso l’amichetta ma si ritrovò per terra con il palmo della mano un po’ sbucciato.
-Guarda dove vai piccola Daisy.-
La bimba avrebbe potuto riconoscere la voce ovunque. Harry Styles, meglio conosciuto come l’incubo di Daisy Hall.
Harry e la sua banda formata da Liam, Louis, Niall e Zayn erano soliti a maltrattare Daisy in tutti i modi.
Emma si avvicinò. –Piantala Harry, sei tu che le hai fatto lo sgambetto.-
-Oh oh! Guarda chi c’è, miss so-tutto-io!- fece eco Niall.
-E non è colpa mia se non è capace di camminare guardando dove va, è stupida.- continuò Styles.
Daisy non amava essere trattata così e scoppiò in lacrime, un po’ per il bruciore alla manina e un po’ per l’orgoglio ferito.
-E adesso Miss Hall piange anche! Andiamocene ragazzi.- intimò il ricciolino che se ne andò ridendo seguito dai suoi amichetti.
Solo Zayn rimase e aiutò la piccola a rialzarsi.
-Dai vieni, ti porto a mettere un cerotto.- disse il moretto accennando a un sorriso e prendendo la piccola per mano.
Daisy smise di piangere e si fece accompagnare da quel suo principe azzurro in infermeria. E non spicciò parola, si perse solamente nell’immensità degli occhi di Zayn. Da quel momento capì di essersi perdutamente innamorata di quel bambino.
  

Una lacrima percorre la guancia dell’anziana signora mentre i ricordi della sua vita si fanno sempre più nitidi.


-Malik alla lavagna- sbraitò la professoressa di matematica. Il moro sbuffò, non era di certo un genio in materia e la prof lo sapeva bene ma, caso strano, chiamava sempre lui per andare a risolvere l’equazioni alla lavagna.
-Professoressa potrei andare ai servizi?- una biondina con un mini abito parlò. La prof le diede il permesso e sculettando vistosamente la ragazzina uscì dalla classe.
Daisy aveva faticato molto a riconoscerla. Tra l’estate del secondo e terzo anno di liceo l’amica Emma era cambiata molto. Da dolce bambina che era divenne una pettegola viziata, una ragazza facile con modi di fare e di vestire molto provocanti e cosa più incredibile stava con Harry Styles. Si, quel Harry Styles, quello che prendeva in giro Daisy, quello che si faceva tutte le ragazze della scuola, quel cafone ignorante che stava nella sua classe. Daisy aveva perso un’amica.
Lei invece non era cambiata molto. Be’ si, era cresciuta molto ed era diventata più carina ma la sua testardaggine rimaneva.
La mora si lasciò scappare una risata che la prof non tardò a cogliere.
-Signorina Hall, vuole far ridere anche noi o aiuta Malik con l’espressione?-
Daisy rimase impassibile. Il sorriso le svanì dalle labbra.
-Bene, visto che il signorino Malik è un po’ impedito con l’equazioni e lei ha voglia di scherzare dovrà dare ripetizioni di matematica al qui presente Zayn e il voto della prossima verifica del ragazzo inciderà molto sul suo voto finale signorina Hall. Poi vedremo chi riderà ancora.-  


E così era iniziato tutto, con alcune ripetizioni. E poi venne il bacio.
 

-Allora, il primo teorema di Euclide dice che…- Daisy alzò lo sguardo dal libro e lo posò sul moro davanti a se. Egli non prestava molta attenzione, era più concentrato sulle labbra della ragazza.
-Zayn…? Zayn? Il primo teorema dice che In un triangolo rettangolo il quadrato costruito su un cateto è equivalente al rettangolo aven..-
Daisy non riuscì a completare la frase perché le labbra di Zayn catturarono le sue in un bacio. Lui le mise le mani sui fianchi e lei le cinse il collo con le braccia. Aveva aspettato questo momento da tanto tempo. Lui la guardò negli occhi e lei abbassò lo sguardo arrossendo, poi Zayn le prese il mento e glielo alzò per continuare a baciarla.
 

L’anziana donna si alza e posa la camicia a terra, sulla tomba. A un anno dalla morte dell’uomo lei è li, sola a ricordare. La malattia lo portò via l’anno prima, tumore ai polmoni. Per lei fu la fine della sua vita.
E ancora con le lacrime agli occhi ella cammina verso il bosco dove la nebbia dirada e sparisce dietro la coltre grigia.
E sulla tomba compaiono altre scritte e una foto di una donna sorridente.
 
 

Zayn Jawaad Malik                                        Daisy Hall Malik
12 gennaio 1993 – 7 dicembre 2073               4 giugno 1993 – 3 marzo 2074
 
    

 

-You belong with me Daisy, always and forever- la promessa di Zayn, un uomo perdutamente innamorato di Daisy, sua moglie per l’eternità.      




Spazio autrice:
questa OS è stata scritta di getto, così, senza pensare. Mi sono alzata alle tre di notte perchè non riuscivo a dormire e ho scritto.
E' la prima OS che scrivo, spero vi piaccia!
XO Camy