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Autore: GabbaFMA    03/07/2012    1 recensioni
Hawkeye e Mustang, così diversi eppure così simili.
Tratto dal primo capitolo:
*Driiiiiiiiin* la sveglia suonò alle 6 quella mattina e Riza cercò di aprire gli occhi anche se un filo di luce le rendeva la cosa difficile, si mise seduta e cercò di mettere a fuoco. Black Hayate saltò sul letto e gli si mise vicino scodinzolando, lei lo guardò e gli sorrise poi finalmente si alzò. Si diresse in cucina e mise su il caffè;si diresse in bagno e aprì l’acqua della doccia poi andò davanti allo specchio e si guardò negli occhi ancora assonnati * il grande giorno è arrivato * pensò, entrò nella doccia e mise il viso in direzione del getto dell’acqua * speriamo vada tutto bene * pensò.
Buona lettura ^^
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO  5


La pausa pranzo finì alle 13:00 e tutti tornarono al proprio lavoro. Roy si trattenne a parlare con una cuoca lamentandosi  del  riso al curry che c’era nel menu sostenendo che non fosse molto…”al curry” secondo lui. Riza lo guardava con la coda nell’occhio sorridendo tra se e se trovando la scena “divertente”.  Mustang si girò e quando la vide fece una faccia sorpresa, non si era accorto che lei era li; lei lo guardò e si mise a ridere di gusto.

- Cos’è che ti fa tanto ridere Hawkeye? - chiese Mustang gridando dal fondo della stanza.

- Trovo divertente vedere che ti lamenti per del riso al curry tutto qui- rispose lei. Mustang le si avvicinò e incrociò le braccia facendo il finto offeso.

-  Trovi divertente che io mi preoccupi del cibo che mangiano i miei soldati?- chiese lui ironicamente

- Mmh in effetti si- entrambi scoppiarono a ridere.

- Sarà meglio che vada, ho molte cose da fare- disse Riza raccogliendo le sue cose e dirigendosi verso l’uscita , Mustang la fermò prendendola delicatamente per il braccio

-Vieni con me- disse Roy;  Riza non fece in tempo a rispondere che lui la trascinò fuori dalla mensa passando per la porta sul retro.

-Mi dici almeno dove stiamo andando? È così urgente? Ho del lavoro importante da sbrigare- disse Riza cercando di riempire il silenzio che si era creato e provando a capire dove stessero andando. All’improvviso Roy si bloccò dandole le spalle ma tenendole ancora il braccio.

-Non c’è nulla di più importante- disse lui quasi sotto voce  tant’è che Riza dovette sporsi in avanti per capire cosa stesse dicendo.

-Di che parli?- disse lei sinceramente confusa.  Lui si girò quasi di scatto e la guardò fisso negli occhi.

-Non c’è nulla di più importante del tuo benessere, per me- disse lui con tono serio. Lei lo guardava confusa perché non capiva dove volesse arrivare

-Roy..- disse a lentamente

-Riza, vorrei sapere cosa ti prende ultimamente. Mi eviti, appena cerco di parlare con te trovi una scusa e vai via. Cos’è successo?- chiese lui con uno sguardo preoccupato. Riza non sapeva che fare, voleva parlare ma dalla sua bocca non uscì nulla “ e ora che m’invento?” si domandò pensierosa.

- Non ti devi preoccupare, sto bene, non è successo nu..- Roy non le fece finire la frase e l’abbracciò stretta

-Non ti credo, ti conosco troppo bene, sono l’unica persona a cui non riuscirai a mentire- le disse sottovoce all’orecchio. Riza rimase con la bocca socchiusa provando a dire qualcosa ma il cuore le iniziò a battere velocemente e non riusciva a pensare a nulla, si lasciò sprofondare in quell’abbraccio e si sentì incredibilmente bene.

- Posso essere sincero con te?- le chiese improvvisamente Roy dandole l’impressione di non voler mai sciogliere quell’abbraccio

-Certo- gli rispose lei sorridendo

- Era da tanto che aspettavo questo momento- disse lui , felice. Lei ne rimase incredibilmente stupita, lo strinse più forte e lui fece lo stesso

- Anch’io - disse Riza. Roy si divincolò lentamente dall’abbraccio, le mise la mano destra su una guancia e lentamente la tirò verso di se; lei gli mise entrambe le mani sulle guancie. Appena le loro labbra si toccarono entrambi chiusero gli occhi; fu un bacio lento, dolce e appassionato allo stesso tempo, si strinsero di più, entrambi si sentivano felici. Si allontanarono leggermente e Roy la guardò fissa negli occhi,

-  C’è una cosa che volevo dirti da tanto tempo ; è buffo, io Roy Mustang  comandante supremo di tutto l’esercito di Amestris, non ho il coraggio a chiederti la cosa più importante della mia vita- disse Roy sorridendo nervosamente

-  Anch’io volevo dirti una cosa – disse Riza sorridendogli

-Prima io- disse Roy –Riza Hawkeye, - si inginocchiò e deglutì, lei arrossì visibilmente – ti andrebbe di passare il resto della tua vita con me diventando mia moglie?- chiese Roy nervosamente, impaurito dalla possibile risposta negativa, deglutì di nuovo; Riza si inginocchiò davanti a lui, gli mise le mani sul viso e lo baciò di nuovo, lui le mise una mano su un fianco e la tirò lentamente verso di sé

- Perché hai aspettato tutti questi anni?- chiese Riza guardandolo negli occhi, lui sorrise

- Perché avevo paura – ammise e abbassò la testa

-Paura?- domandò Riza incuriosita

-Si paura, avevo paura che se te lo avessi chiesto e mi avessi detto di no il nostro rapporto si sarebbe rovinato, e non me lo sarei mai perdonato- proseguì Mustang

- E cosa ti fa essere così sicuro del fatto che io ora dica si?- chiese lei ironicamente

- Questo.. – la tirò verso di se e la baciò ancora.

-Si..- disse lei sorridendogli. Lui rispose al sorriso e l’abbracciò.

-Scusami se ho aspettato tanto e scusami se in passato ti ho fatta stare male, non posso prometterti che non ti farò più soffrire, ma una cosa te la posso promettere, ti sarò fedele e cercherò con tutto me stesso di essere all’altezza, ce la metterò tutta, promesso- disse Roy stringendola a se.

- Mi fido di te- disse lei emozionatissima. Si alzarono e tornarono verso la mensa

-Credi sia il caso di dirlo agli altri?- chiese Riza

-Per il momento no, appena fisseremo la data li avvertiremo, futura signora Mustang- disse Roy divertito

-Oddio no ti prego, suona malissimo- entrambi scoppiarono in una fragorosa risata

-Lo so ma non posso farci nulla- disse Roy

-Vorrà dire che proverò a farci l’abitudine- disse Riza prendendogli la mano e incrociando le sue dita con quelle di Roy
“ questa volta non sto sognando “ pensò Riza e poggiò la testa sul suo braccio stringendogli ancora di più la mano, sorridendo.  Il mattino seguente entrambi trovarono sulla propria scrivania l’invito per il compleanno di Alphonse Elric, era obbligatoria la partecipazione. Roy lo lesse con sospetto, ripensò alle parole di Al e sorrise “ proprio non se lo aspettano “ pensò e mise l’invito nel cassetto.
  
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