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Autore: NovemberDelane    03/07/2012    5 recensioni
Song-fic partecipante al concorso indetto da Aura "La teoria dei colori"
[...] Mi resi conto che durante il giorno iniziavo a sentire la sua mancanza.
Che quando la incrociavo per i corridoi con i suoi amici al seguito mi faceva male rivolgerle parole d'odio.
Mi resi conto che l'amavo. [...]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
- Questa storia fa parte della serie 'Tra amore e odio c'è la distanza di un bacio.'
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Nome autore su EFP e forum: Chantal93

Titolo storia: L'Uomo Che Viaggia Fra Le Stelle

Citazione scelta: C’era la notte e le sue stelle e sul tuo viso era la luna, così ho capito che per sempre non avrei amato più nessuna.

Personaggi (in caso di fanfiction): Draco/Hermione

Rating: verde

Genere: sentimentale

Avvertimenti: -

Introduzione: -

NdA: Spero ti piaccia (: io ne sono tutto sommato più che soddisfatta. Dimmi che ne pensi (: un bacio, Chantal93

 

 

Questa canzone non è triste è solo
tristemente vera
parla di quel che non esiste finché
la scienza non lo spiega

***

Incredibile.

Dopo anni e anni di educazione rigorosa e ferrea.

Dopo un'intera vita passata a sentirmi ripetere con fervore che i mezzosangue sono essere indegni, mi innamoro di una di loro.

E non di una a caso.

Lei.

L'amichetta di San Potter e Weasel.

La cocca della McGranitt.

La Regina di Grifondoro.

Se mio padre lo venisse a sapere mi ucciderebbe con le sue mani.

Non ha mai provato a guardare oltre i pregiudizi, lui.

In questo mi posso reputare migliore.

Certo, lui ha anche meno problemi.

Non ha mai conosciuto l'amore.

Il matrimonio con mia madre è solo una convenzione sociale.

“Per tenere alto il prestigio dei Malfoy.”

Quello che sarebbe stato anche il mio destino.

Astoria Greengrass.

Un nome e una garanzia.

Astoria.

Nome pomposo, antico, chissà quante sue ave avevano portato lo stesso nome secoli prima.

Greengrass.

Sinonimo di buon partito, soldi, alta società, vita facile.

Qualche mese fa la proposta di sposarla mi avrebbe allettato.

Qualche mese fa non avevo ancora incontrato lei.

***

Sa come cadono le stelle

che non ne cade mai nessuna
che siamo pezzi di meteore o avventurieri

di fortuna.

***

Era tardi.

Era passata da poco la mezzanotte.

Tutto il castello riposava.

Mi stavo dirigendo come mio solito alla Torre di Astronomia, quando notai che c'era già qualcuno.

Questo qualcuno aveva dei morbidi boccoli castani che gli ricadevano sulle spalle, ed era intento ad osservare con un grande aggeggio babbano la volta stellata.

Questo qualcuno era Hermione Granger.

Stranamente, tra noi era nata di tacito accordo una sorta di rispetto reciproco.

Avevamo messo da parte i nostri trascorsi, avevamo calato le difese.

Un po' alla volta avevamo iniziato a parlare di argomenti più o meno futili.

La Granger mi aveva spiegato il funzionamento dell'oggetto con il quale osservava il cielo notturno.

Mi aveva confessato di essere affascinata dalle stelle, ma di aver paura di volare.

Per questo, l'unico modo che aveva per fare finta di essere tra le stelle era quello strano aggeggio, il telescopio.

Avevamo preso l'abitudine di passare ogni notte nella Torre.

Lei mi insegnava tutto quello che sapeva sulle stelle, sul sistema solare, sulla nostra galassia, e io l'ascoltavo affascinato.

Questi nostri incontri durarono un mese intero.

Mi resi conto che durante il giorno iniziavo a sentire la sua mancanza.

Che quando la incrociavo per i corridoi con i suoi amici al seguito mi faceva male rivolgerle parole d'odio.

Di notte i miei sogni erano popolati da lei, sempre e solo lei.

Mi resi conto che l'amavo.

E poi, improvvisamente, il settimo anno era finito.

Era arrivata l'estate.

E ci eravamo dovuti separare, bruscamente.

***
Ma dell’amore non sa niente, di me
che tremavo di paura
e allora aprivo le finestre per vedere
cosa c’era.
C’era la notte e le sue stelle e
sul tuo viso era la luna,
così ho capito che per sempre non
avrei amato più nessuna...

***

Da allora, ogni notte apro le finestre della mia camera e osservo le stelle.

Mi sono fatto procurare dal mio elfo domestico un piccolo telescopio, che tengo sul comodino.

Mi aiuta a sentirla vicina, nonostante ci troviamo a moltissimi chilometri di distanza.

I sogni sono sempre uguali e, con il passare del tempo, anche la luna ha preso le fattezze del suo viso.

Ogni cosa mi ricorda lei.

So che non la vedrò mai più.

Lei seguirà una scuola per Medimago in Francia, mentre io dovrò restare a Londra.

Ma sapere che tra noi non può esserci niente non mi fa desistere.

Non ci riesco.

Sono innamorato di lei come non potrò mai esserlo di nessun'altra donna.

***
Vieni con me, tu vieni con me...
L’uomo che viaggia fra le stelle
e ha camminato sulla luna
giura amore e poi si pente chiede
ai maghi la fortuna.
***

Merlino, Morgana, fate che io la possa vedere un'ultima volta.

Ho provato a scriverle, ma le lettere mi tornano indietro.

Ho cercato di materializzarmi in tutti i posti della Francia di maggior interesse culturale, nella speranza di trovarla in qualche museo o biblioteca a sfogliare antichi volumi.

Ho fatto tutto quello che potevo.

Ma non ho avuto alcun risultato.

La mia vita lontano da lei non ha senso.

***

Fa collezione di conquiste, conosce
il peso di una piuma,
è un pescatore di conchiglie poi
gratta e perde la fortuna.
***

Per dimenticarla ho riiniziato a frequentare vecchi locali.

La mia vita da un mese a questa parte è una replica all'infinito della stessa svilente e vuota storia da una notte e via.

Ragazze diverse.

Decine, forse centinaia.

Sentimenti zero.

Mi sto svuotando della mia voglia di vivere.

Non so più cosa fare.

***

Ma dell’amore non sa niente, di me
che tremavo di paura
e allora aprivo le finestre per vedere
cosa c’era.
***

Era una notte come un'altra.

Ero appena tornato a casa da un locale.

Volevo solo andare a casa.

Avevo preparato una pozione che mi avrebbe reso la morte indolore.

Ero pronto a berla.

Non aveva senso aspettare invano un segno del suo passaggio.

Entrai nel Manor.

Salii le scale per raggiungere la mia camera.

E la trovai aperta.

Di fronte a me, lei.

Lei, sorridente.

Lei, bella da far male.

Da spaccare il cuore.

Non ressi.

Mi avvicinai e la feci arretrare fino al muro.

Colmai la distanza da noi con un bacio che sapeva di bisogno disperato di sentirla mia.

Di sentirla finalmente mia, solo mia.

Al bacio ne seguirono molti altri, fino a che non ci ritrovammo tremanti e ansimanti vicino alla porta che dava sul balcone.

Uscimmo per osservare ancora una volta quel cielo stellato che ci aveva fatti conoscere e innamorare, e, consapevole di avere la possibilità di realizzare il mio sogno più grande, guardandola negli occhi, di fronte a quel cielo stellato mi inginocchiai.

***

C’era la notte e le sue stelle, e
sul tuo viso era la luna
così ho capito che per sempre non
avrei amato più nessuna.

***

“Sposami.”

***
Vieni con me! Tu vieni con me...

***

Sono passati sette giorni da quella notte.

Da quando mi sono inginocchiato davanti a lei con un cofanetto aperto in mano.

Da quando mi ha regalato il sorriso più bello.

Da quando ha preso la mia mano ed è salita dietro di me sulla mia Firebolt.

Da quando abbiamo volato insieme.

***
Vieni con me! Tu vieni con me...

   
 
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