<< Riesco a sentirla piangere fin da qui. Mi avvicino e la vedo accovacciata in un angolo. Si stringe il polso e vedo i suoi occhioni verdi pieni di paura. “Dovresti smetterla di giocare con quei maledetti coltelli!Lasciami vedere…”. Tiro il suo polso verso il mio e la vedo, un piccolo taglio sanguinante a forma di semicerchio. Lo immergo nel ruscello finchè non pulisco tutto il sangue ed improvviso un laccio emostatico con un lembo della mia camicia. “Guarirà, non è nulla di grave, però ti rimarrà la cicatrice”. Leggo la delusione nei suoi occhi. E’ una bambina, e le cicatrici non le donano. “Dai, non fare così, è come un tatuaggio..”. Le mie parole non la convincono. Prendo il coltello e avvicino il suo polso al mio. Seguo con la lama il contorno della sua ferita, e con un movimento rapido e deciso mi incido l’altra metà del cerchio sul polso. Potrei svenire dal dolore da un momento all’altro, ma resisto per lei. Tutto per lei. “Ecco, hai visto?Ora è davvero come un tatuaggio, abbiamo due metà di un cerchio!”. Spalanca gli occhi al mio gesto folle, ma vedo nascere un accenno di sorriso dalle sue labbra mentre mi chiede il significato di quel simbolo. Trattengo una smorfia di dolore. “Il cerchio è il simbolo della perfezione, dell’unione. Vedi?Se siamo uniti, siamo perfetti”. Mi sorride. L’ho convinta. Torniamo a casa.>>
Mi sveglio di colpo, completamente sudato, e con il respiro affannato.
E’ la prassi.
I ricordi mi assalgono di notte, sono frammenti, spezzoni.
Quanto vorrei poter ricordare tutto.
Quanto vorrei tornare in possesso della mia mente.
Niente potrà farmi tornare indietro, ma posso andare avanti.
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Oggi i tributi verranno presentati agli sponsor, a Capitol City. A tutta Panem.
Io e Clove siamo vestiti dei colori dell’oro.
Sono stati sufficienti un paio di sguardi in treno per unirci.
Siamo volontari ma siamo comunque tributi , c’è un filo invisibile che ci lega.
Un filo invisibile.
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Cato al mio fianco saluta il pubblico, fiero.______________________________________________________________________________________
Centomila persone esultanti ci acclamano, e la cosa mi intimorisce.
Non posso mostrarmi debole.
“Sorridi Chloe, sorridi”.
Ubbidisco.
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Tiro giù il mio abito per coprire la cicatrice._________________________________________________________________________________________________
Le parole mi arrivano ovattate, ma il contenuto è chiaro: “…Felici Hunger Games, e possa la fortuna sempre essere a vostro favore”.
Che la partita abbia inizio.