Come due adolescenti

Nella Londra babbana, seduta su un bagno pubblico di un bar, Dominique fissava incessantemente, quasi a volerne velocizzare il processo, uno stick in attesa di scoprire cosa sarebbe cambiato nella sua vita da quel momento in poi.
Seduto, sul pavimento dello stesso bagno, un ragazzo moro dagli occhi verdi e il cuore a mille fissava la ragazza in silenzio, per minuti o forse ore, finché non riuscendo più a resistere, chiese «Che ci facciamo qui?» facendo così sorridere la ragazza.
«Non so...» iniziò indecisa lei. «Volevo rendere la cosa un po' trasgressiva. Sai, come se noi fossimo due adolescenti in piena crisi ormonale in fuga dalle proprie famiglie..» la ragazza lasciò la frase in sospeso aspettando che fosse lui a proseguire «... e non due giovani adulti felicemente sposati da sei anni» concluse, infatti, lui sorridendole e Dominique non poté fare altro che sorridergli a sua volte.
«Ti ricordi...» sussurrò appena «... La prima volta che abbiamo fatto l'amore?» concluse lui sfacciatamente lasciando a Dominique solo il tempo di annuire prima di riprendere a parlare «Ho un ricordo molto chiaro di quella notte, amore. C'eravamo solo noi e le stelle.» Concluse con un sorriso.

«Noi e le stelle, e i gemiti, e le carezze con le promesse e ti amo sussurrati» elencò lei sulle dita facendogli una linguaccia.
«E tu.. ricordi la nostra panchina?» A quella domanda Dominique si accigliò. «Quale, scusa? Quella dove tutte le sere ci ritroviamo per tornare a casa? Quella dove ti dissi che ti immaginavo nudo semicoperto solo da un lenzuolo dopo una notte di fuoco? Illuminami, amore!» Esclamò lei sorpresa, poteva capire lo shock, ma... Davvero credeva che non si ricordasse più della loro panchina? La stessa panchina dove solo pochi attimi fa erano seduti?
«Quella dei nomi incisi, del primo bacio...» continuò lui pensieroso.
«Dovremmo farci l'amore!» esclamò Dominique improvvisamente insinuandosi nei pensieri del proprio amato «Dai voce ai mie pensieri, amore!» esclamò ridendo il moretto e il cuore di Dominique iniziò a battere forte, emozionato.

"È esattamente come la prima volta” pensò tra sé mentre si riempiva di lui, della sua risata, dei suoi occhi verdi e del suo profumo esattamente come la prima volta.

Non sapevano quanti minuti fossero passati e nessuno dei due aveva il coraggio di chiederlo all'altro.
Cosa sarebbe successo da quel momento in poi? C'erano tante cose da decidere, da imparare, insegnare, capire e comprendere. Ci sarebbero riusciti? Sarebbero stati i migliori?
Non avevano nessuna risposta e forse non sarebbero servite.
Dominique attese ancora alcuni minuti prima di abbassare la testa verso lo stick e lasciare che il fiato le venisse meno «Sono incinta, amore...» mormorò alzando la testa verso il moretto. «Ora non ci resta che scappare in Messico e tornare fra dieci anni per presentare il bambino ai nonni, bionda» Gli rispose di rimando il moretto con un sorriso.
«Certo... Ma non chiamerò mio figlio Albus Severus Potter Junior, Serpe.» Concluse con un sorriso lei.

SpazioMoraLiech:
Questa è la mia prima, e spero non ultima, Alique (mi dà l'impressione di un Agenzia di volo!) che voglio dedicare alla mia Serpotta, sperando che apprezzi :)

*Edit del 29/agosto/2012* Se questa On-shot vi è piaciuta particolarmente Qui ne potete trovare un altra! (potete tranquillamente leggere solo questo pezzo senza dover leggere gli altri capitoli!) E Qui un'altra On-shot, questa volta RR!

*Edit 06/settembre/2012* Dopo una recensione di Layla_Morrigan_Aspasia ho cambiato un po la "grammatica" del testo, ora dovrebbe essere senza errori! (o almeno averne meno D:)