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Autore: Aven90    04/07/2012    1 recensioni
Prefazione. Che titolo cretino. Questo è quello che state pensando, vero? Beh, ma io non avevo intenzione di scrivere un giallo serio, e quindi va bene anche questo. Ma non troppe battute, ci sono anche le parti serie.
NB: Contiene parolacce. Vietato ai minori di 18. 18 secoli. Se hai meno di 1800 anni non puoi leggere questa storia, quindi vai subito al comune per falsificare la carta d’identità, marsch. Ogni riferimento a cose, persone, animali, personaggi fantastici non di mia proprietà è puramente casuale e comunque non teso ad offendere.
Genere: Parodia, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mercoledì, ore 8.50.

Ci si sveglia sempre più tardi, in quel monolocale.

Ma stavolta Christian non era affatto di buon umore, e aveva anche una certa premura, così andò di corsa verso casa di sua sorella (fortunatamente è un paese, i posti sono tutti vicino), prese Robert e insieme si recarono verso l’abitazione di Marléne Sanders.

Christian esordì “Spero tu ti sia ripreso, Robert. Anche quando, volevi intraprendere una relazione con mia sorella”

Robert disse “Sì lo so, mi sono comportato in una maniera molto poco edificante. Ma adesso mi butterò anima e corpo in questo caso”

Christian disse “Bravo, così si fa”, e fece per bussare al citofono della signora in questione, quando vide Whiskers e l’ispettore Anthony Sanderson sfrecciare con la volante dall’altra parte del paese, seguiti a breve distanza dall’ambulanza.

Christian “Oh no! Non mi dire che…”

E infatti era così: c’era un altro morto. Se ne resero conto non appena arrivati ansimanti, ma stavolta…

“… è un uomo, Edward Foster, 55 anni. Altro giro, altra corsa: bicchiere mezzo vuoto, lui muore nel sonno.”, disse Whiskers.

“Chi è che ha detto che morivano solo donne?”, disse Mary, trionfante.

E infatti era così: sul letto rivolto verso la finestra, c’era il signore in questione, chiaramente morto di fresco.

Christian disse “Beh, non c’è ragione di dubitare che sia opera dello stesso serial killer, no?”

Anthony gli disse “Eh, certo, sempre gli stessi elementi. Le vittime sono troppo poche per essersi già fatto un imitatore, anche se i media danno ampio risalto alla notizia”, e gli fece vedere un lungo articolo che parlava delle misteriose morti, e in quell’articolo erano solo due.

“Penso che domani sarà ancora più lungo. Bisogna catturare prESTER questo criminale, vasennò i media c’acchianano in capo”

“Ester? YU UUUUH? No, voglio dire… yu uhh”, disse Robert, dopo un’occhiataccia di Christian.

Anthony notò questa e cosa e chiese “Perché? Dai, sei tra di noi, lasciati sfogare”

Ma Robert fece cenno di no “No, anche perché la sua famiglia vuole sfrattare Jackson”

Anthony gli si avvicinò “Ed è proprio per questo che te la devi faree! Devi avvicinarti a Ester…”, Robert venne “…farla tua e convincerla che Jackson dopotutto è un essere al quale va riconosciuta una casa”

Whiskers disse “Non è mica una lumaca”

Anthony e Whiskers ebbero lo stesso flash e risero.

Christian riportò la discussione sul morto “Vi ricordate la prima vittima? Allyson Barca?”

Anthony fece un’espressione colpita “Bravo, cazzo che memoria. Ti ricordi addirittura le cose di due giorni fa”

Whiskers indicò il suo fido braccio destro “Hai ragione, una memoria elefantesca”, ma dovette lo stesso scansarsi dal lancio di un libro da parte di Lucinda, della libreria che anche in questo caso la vittima aveva.

Christian però proseguì imperterrito “Secondo me dovremmo percorrere la pista dei maghi”

Robert gli chiese “Che cosa te lo fa pensare?”

Anthony si stupì “Cosa? Jackson sa pensare?”

Ma Christian manco gli diede ascolto, mentre quei due ballavano la tarantella perché avevano scoperto che sapeva pensare “Ecco… guardando questi documenti, ho notato che Allyson Barca è nata il 28 di giugno, Corinne, vabè lei lo so che faceva il compleanno il primo luglio, e adesso quest’uomo è nato il 30 giugno”

Robert controllò e disse “Vuoi dire che hanno lo stesso segno zodiacale”

Whiskers disse “Ah certo, perché serve alle indagini. Di che segno è, signor Sanderson?”

Anthony rispose sistemandosi la giacca “Pesci. Lei?”

Whiskers rese la mano “Capricorno. E Jackson? Vergine scommetto”

Anthony lo corresse “No, spaventapasseri”, e giù ancora altre risa.

Ma Christian non fece caso a questo scambio di battute e disse a Robert e Lucinda, gli unici che lo stavano ascoltando “Magari il serial killer è uno che è appassionato di queste cose”

Lucinda fu ammirata “Ooooh Christian, quando parli mi si eccitano i capezzoli”

Robert disse “Allora la prossima vittima qual è?”

Christian rispose “Ci devo pensare, una cosa per volta. Per adesso vediamo se nella famiglia di lui ci siano altri fattucchieri”, così uscirono dalla stanza per interrogare chi viveva con lui, ovvero la moglie e la figlia.

Christian disse “Condoglianze. Avrei da fare una domanda fondamentale, posso?”

La lacrimosa moglie rispose “C-certo figliolo, cosa vuoi sapere?”

Anthony disse da là dentro “Vuole sapere se sua figlia è fidanzata signora, non caschi nella trappola!”

Ma Christian chiuse la porta e fece la domanda “Devo sapere se nella sua famiglia c’è qualche mago. La prego. È urgente.”

La signora disse “Non so… Caroline, conosci qualcuno che faccia il mago?”

Caroline disse “Harry Potter. Serve?”

Christian disse “Quello è un personaggio inventato, non serve. Bene, se non conoscete nessun mago ci facilita molto la questione. Non ci resta allora che cercare nel background di Allyson Barca”

Robert chiese “E perché non di Corinne?”

Christian rispose “Perché lei so che non conosce maghi, e poi i suoi figli ti sembrano tipi da frequentare questa gente?”

Robert pensò “Allora ha anche un altro figlio”

Christian annuì “Sono gemelli, anche come carattere”, e uscirono.

Anthony disse “Io non sono d’accordo come metodo d’indagine di Jackson, preferirei concentrarmi sulla pillola”

Whiskers annuì “Hai ragione. Allora cerca tra le farmacie del paese, mentre io riempio queste scartoffie. Sai, quando muore una persona ci sono tante di quelle scartoffie… questa situazione sta diventato antipatica”

Mary si propose “Oh, se vuole posso sostituirla io, commissario”

“Ti ringrazio Mary, ma purtroppo deve essere il capo branco a disfarsi di questi documenti maledetti”, e Mary abbassò la mano, delusa.

Nel frattempo, Christian e Robert tornarono a piedi nel chioschetto di Allyson, ormai chiuso per lutto. Si fecero dare il permesso di perquisirlo e trovarono in un cassetto un foglio con l’elenco di tutti i maghi della grande città.

Christian disse “Cazzo! Dobbiamo andare in città?”

Robert “Non mi dire”. Come avrete notato, non era molto ben vista la metropoli, di cui Lectala era una frazione.

Anche perché era come cercare un ago in un pagliaio.

però non rimaneva altro: prendere il mezzo pubblico e andare all’avventura, in quella giungla chiamata città.

Masguns (anagramma di Samsung): una metropoli di oltre due milioni di abitanti, circondata da paesini limitrofi come Kiano, Toromola e appunto Lectala.

Il bus si sarebbe fermato davanti alla piazza principale, un vero e proprio dedalo di parchi e fermate, con al centro una fontana gigantesca a più piani, si contorceva in cascate e ritornava a ruscelli e aveva corridoi a vite in un armonioso intreccio artistico…

Ma che sto dicendo? Questa storia si sta trasformando in una guida turistica, invece è un giallo.

Dovevo solo dire che Christian e Robert scesero dal bus per prendere il taxi che li avrebbe portati al primo obiettivo, il cartomante Sergej Castolo, in Via Schubert 221.

La via Schubert 221 recava una sola villa con giardino, ma a questo ai due investigatori non importava, importava innanzitutto del loro portafogli, e poi delle indagini.

Anche perché c’era gente che si aggirava col coltello e mamme che stringevano al petto il proprio bimbo, visto che c’erano anche rapitori di infanti. Vabè, poi bisognava anche distinguerle dalle ‘mamme’ che facevano finta di avere un bambino ma avevano tocchi di panetti di cocaina purissima.

Ora che ritengo di aver reso l’idea dell’ambiente in cui gravava la città, posso fare rispondere il signor Castolo al citofono: risponda prego.

“Sì, chi è?”

Christian esordì “Salve. Siamo qui per conto di Allyson Barca”

Castolo rispose “Non conosco nessuno con quel nome”

Robert disse “Credo che dica la verità”

Christian proseguì “Allora ci indichi un suo collega che la conosca, per favore, o saremo costretti a pensare che stia mentendo”

Castolo rispose “ma certo, ma certo… quando dico non conosco vuol dire che l’ho sentita nominare, naturalmente… io non la conosco, ma sicuramente Barnabas Fletcher la conosce”

Robert scorse la lista e vide un certo Barnabas Fletcher proprio all’ultimo.

“Corrisponde”

“La ringrazio, signor Castolo. Resti sempre in contatto”

“certo, certo”, e se ne andarono.

Robert chiese a Christian “Perché non gli hai chiesto perché aveva il suo numero?”

Christian rispose “Non occorre. Probabilmente Allyson lo teneva per ogni evenienza”, e risalirono sul taxi, che li portò dall’altra parte della città, in via Alfred Nobel, 45, sesto piano.

Era un appartamento buio, illuminato solo da candele profumate, e all’ultima stanza stava…una signora.

Christian disse “ma si firma come un uomo”

Barnabas agitò le mani piene di anelli e disse “Che importanza ha? Siamo sempre esseri viventi sotto questo cielo. Essere uomo o donna è solo una convenzione”

Christian e Robert non furono per niente convinti, ma non intralciarono il monologo di Barnabas, o in ogni modo ella si chiamava “Cosa volete che faccia per voi? Vi leggo un po’ di carte? Vi leggo la mano? Penetrate nei profondi misteri del futuro, ESALTATE!”, e guardò un punto alla sua destra e gli altri due la imitarono “… le vostre qualità menatali e… spirituaaaaali!”, e chiuse il concetto facendo partire da un punto non ben identificato del ghiaccio secco.

Christian disse “Noi volevamo solo sapere se conosce per caso la sua… ehm… collega? Allyson Barca”

Barnabas si scandalizzò “Come osi chiamarla collegaaaaa?”

Christian “Come vi chiamate fra di voi, allora?”

“Beh, non certo collega. Casomai compagne di viaggio, esaltatrici, esperte del mistero della vita, ma colleghe come se fossimo impiegate di banca, uhuhuh… giammai”

Robert incalzò “Ma la conosce o no?”

Barnabas abbandonò il suo tono etereo per uno più pratico “Ma certo che la conosco, ovvio! Mi ha regalato anche questi tarocchi”, e fece vedere loro i tarocchi con cui stava giocherellando quando stava facendo il monologo.

 Erano firmate Modiano.

Christian prese il suo taccuino “E cosa sa dirci? Sa, è morta, e quindi…”

“EEEEEEK! Che cazzo dici? Solo i plebei come voi parlano di ‘morte’! Casomai è stata chiamata al cielo, si è unita agli angeli, è andata a infestare i castelli, ha raggiunto la Perfezione del Nirvana, ha fatto…”

“Sìsì d’accordo, tutto quello che vuole”, tagliò corto Christian, perché i fumi di quella stanza lo stavano facendo vomitare “Mi dica tutto quello che sa di Allyson, così ce ne andiamo?”

Barnabas fu delusa “Volete sapere solo questo? Non volete sapere cosa vi attende in futuro?”

“No, grazie, lo so già”

“Neanche una lettura della mano piccina piccina?”

“No porca puttana! Si smuova!”

“Va bene, va bene, non c’è mica bisogno di insultareee… allora: quello che so di Allyson Barca, meglio conosciuta come la Veggente, è stata nel tempo in cui è stata fra i mortali, un’eccellente cartomante, sapeva prevedere con esattezza tutti i movimenti delle stelle e interpretarli per la gente, ma ahimé, l’hanno relegata in quel schifoso Luna Park di Lectala, privandola di allargare i suoi poteri… snif, sob, che talento sprecato”, ed estratto un fazzoletto profumato, strombettò rumorosamente.

Christian non era soddisfatto “Non ce ne fotte una ceppa di quanto era brava”

“Ah no?”

“No. Voglio sapere se c’era qualcuno ne vostro… ambiente… un compagno di viaggio, voglio dire… che potesse avercela con lei tanto da farla uccidere”

Barnabas ci pensò “Mmmm… no, non credo, altrimenti questi tarocchi me l’avrebbero detto. Sa, mi piace prevedere il futuro anche dei miei compagni, e sinceramente non avevo visto la carta della Morte fra quelle di Allyson”

Christian scosse la testa “E quindi? Ora, perché la carta della Morte non c’era allora non poteva morire? E infatti a murutu u stissu”

Barnabas si schifò “Ohibò, che maniera di riferirse…”

Robert non ce la faceva più, la nausea lo stava facendo diventare verde, così Christian pose fine alla chiacchierata “Beh, è stato un piacere parlare con lei. Noi andiamo a scovare un’altra pista”

“Ve ne andate? Allora non siete nemmeno tentati di leggere le foglie di tè?”

“Ma che tè… nemmeno mi piace, il tè”, e se ne andarono.

Dopo aver vomitato per strada, Robert disse a Christian “Buco nell’acqua, eh?”

Christian stava osservando il traffico, notando quarantasette infrazioni del Codice della strada, poi rispose “Beh, almeno sappiamo che il nostro uomo non ha a che fare col mondo magico. Dev’essere per forza un estraneo, mi sa che aveva ragione Anthony: la pista da seguire è la pillola al cianuro. Torniamo al commissariato e vediamo che cosa ha scoperto”

Robert disse sollevato “Meno male che non andremo più in questi posti. Porca miseria, immaginati se al nostro uomo piacevano particolarmente i profumi”

“Minchia, secondo me ti sarebbe venuto come minimo uno shock anafilattico”

“Ma vero”, e presero il bus, il quale fortunatamente era passato in orario e come autista non aveva uno scanazzato in vena di suicidarsi portando con sé tutti i passeggeri, perché una volta era successo.

Una volta tornati a Lectala e quindi al commissariato, Anthony li aggiornò nel suo studio di quello che aveva scoperto “Ah, siete qua. Dove siete stati?”

Christian rispose “Abbiamo interrogato una collega della prima vittima, ma mi sa che non ci porterà da nessuna parte quella pista. Lei che ha scoperto?”

Anthony rispose “Io, Lucinda e Mary abbiamo fatto un viaggio interessante nel mondo dei narcotici, e adesso sappiamo che le pillole al cianuro sono fabbricate all’ESTERo”, sperando che Robert si eccitasse con le matite HB della sua scrivania, ma non successe, con grande stizza dell’ispettore.

Christian prese questo appunto e chiese “Poi? Altro?”

Anthony disse ancora stizzito “No, Mary l’ha potuta dare solo una volta e Lucinda vuole concedersi solo a te”, indicandola mentre stava riempiendo pratiche di cuoricini.

Christian annuì impotente “Capisco, anche se non è vero. Domani potremmo analizzare questo campione di cianuro”

Ma Robert gli ricordò “Domani non avevi il funerale della signora Corinne?”

Christian batté una mano sulla fronte “Cazzo, vero è. Allora dovremmo parteciparci, ho un po’ di cose da dire alla gente”

 

E allora andiamo a tuffarci nel prosdsimo capitolo, nel quale saremo di funerale!

   
 
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