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Autore: deliriums    04/07/2012    4 recensioni
"Quella sembra una formica!" dissi puntando il dito su una nuvola in mezzo al cielo sereno, "No, piuttosto.." si bloccò e chiuse gli occhi in piccole fessure osservando meglio la forma bianca, "Un coniglio mannaro." disse infine il riccio, "Ma che stai dicendo?" "Si.. guarda, le orecchie.. il naso.. gli occhi piccoli e i denti aguzzi." disse costruendo il contorno con il dito, "Ma sai dire solo minchiate tu?!" lui si girò fissandomi con quegli occhi smeraldo che si confondevano con i ciuffi d'erba davanti il suo viso, "Non provare a dire che dico minchiate!" disse serrandomi i polsi e mettendosi sopra di me, "Io dico cose superiori alla conoscenza umana." disse con tono solenne, "Genio incompreso.." dissi sarcastica, "Esattamente." disse per poi rimanere a fissarmi, che si fosse accorto del battito del mio cuore improvvisamente accelerato? Poggiò le mie mani sul prato infilando le sue dita tra le mie, avvicinò la bocca al mio orecchio e mi sussurrò "Stai arrossendo.." poi mi fissò divertito negli occhi. Ooooh merda, questa non ci voleva. Mi alzai facendolo cadere sul prato, “Eehi, dove scappi?” chiese sempre più divertito andandomi dietro, mi afferrò il polso e mi fece girare verso di lui, non guardare i suoi occhi, Cher, non li guardare.. mi ripetevo tenendo lo sguardo basso, “Ehi, guardami.” disse tirandomi il mendo su con una mano, no, no, no, no, cerca di controllarti, non pensare a quanto i suoi occhi siano incantevolmente belli, non pensare che ora stanno fissando i tuoi, non pensare che il tuo volto è a distanza di pochi cm dal suo, non pensare che le sue labbra sono a un soffio dalle tue, non pensare che riesci a sentire il suo respiro e non pensare che il tuo mento è fra la sua mano... sono fottuta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dieci anni dopo..

"Harry! Il fatto che sei famoso e hai i milioni non ti permette di lasciare i tuoi boxer sul divano!" urlai guardando schifata un paio di boxer poggiati malamente sul divano, usati? Non lo voglio sapere.
"Scusa sorellina." disse scendendo le scale e schioccandomi un bacio sulla guancia per poi afferrare i suoi boxer, mi buttai di peso sul divano e cominciai a tracciare delle forme sul foglio, "Hai finito il testo della canzone?" chiese il riccio venendomi vicino, ero io che mi occupavo delle canzoni del gruppo, ero brava ad inventare e gli altri dicevano che facevo bei testi, così.. "Emh.. quasi." "Posso leggere l'inizio?" chiese facendo gli occhi dolci, lo fissai cercando di resistergli poi mi girai verso il foglio stufa sospirando, "D'accordo.." dissi girando il foglio, lui sorrise, gli feci leggere cosa avevo scritto, "Tell me a lie.." disse a bassa voce leggendo il titolo, fece scorrere gli occhi fra le righe e quando ebbe finito mi sorrise, "Bella." "Avevi dubbi?" dissi prendendo il blocco e girando pagina, lui si alzò da terra e andò verso le scale poi si girò verso di me, "Ma non devi andare a scuola tu?" "Salto la prima ora.." dissi vaga per poi lanciare un'occhiata ad Harry per vedere che espressione aveva, "Salti un'ora? Non se ne parla!" disse venendo verso di me, sbuffai, "Tu hai saltato anni di scuola ed io non posso saltare un'ora?" "Non è lo stesso discorso ed ora alzati, prendi lo zaino ed esci." disse rimanendo davanti a me con le braccia incrociate, "No." mi limitai a rispondere, due secondi e delle braccia mi afferrarono tirandomi su e poggiandomi su una spalla tipo 'sacco di patate' "Ma che cazzo fai?! Harry, mettimi giù!" urlai, "Zitta o sveglierai mamma!" disse lui camminando verso le scale con me ancora sulla sua spalla che continuavo a battergli sulla schiena, entrò in camera mia, afferrò lo zaino e poi uscì di casa, "Fammi scendere!" urlai mentre lui camminava come se niente fosse per le strade di Londra per arrivare a scuola, "Non finchè non saremo arrivati." "Ti preeego! Tipregotipregotipregotiprego!" dissi optando per l' implorazione, "Niente da fare, Cher." disse lui, alzai gli occhi al cielo per poi spostare lo sguardo a terra aspettando un colpo di fulmine, letteralmente, un colpo di fulmine dritto dritto su di Harry, yah.
No, okay.
"Ehi, Harry!" dissi alzando il volto e gli occhi che mi brillavano per l'idea eccezionale, o magari era il riflesso della luce della lampadina che se ne stava beata sulla mia testa, "Cosa c'è, Cher?" chiese lui annoiato, "Corri! Ora, corri!!" urlai, "Ma che ti prende?" "C'è una folla di fans accanite dietro di noi!!" urlai di nuovo, "Che?!" urlò lui per poi cominciare a correre con fatica avendo ancora me sopra la spalla, andò verso un cespuglio e mi ci buttò dietro per poi venire vicino a me, "Dove sono?" bisbigliò dando un'occhiata da dietro il cespuglio, io sgattaiolai fuori dal cespuglio in silenzio per non farmi vedere da Harry.
Continuavo a camminare guardandomi a volte dietro per vedere se Harry mi seguiva, girai per la 30esima volta la testa quando sentii qualcuno afferrarmi il mento e poggiare le sue labbra sulle mie, allungai le mani contro il petto dell'altro con forza per farmi mollare e ci riuscii, passai una mano coperta dalla felpa sulla bocca pulendomi dalla saliva per poi strusciarla sul giacchetto del ragazzo, "Questa è tua, Malik." dissi guardando male quegli occhi caramellati, "Dai, Cher, non ho neanche usato la lingua, non fare l'infantile." "Infantile o meno prova di nuovo a toccarmi e la lingua te la ritrovi lì dove non batte il sole." dissi spingendolo via da davanti a me, "Ehi, ma non stavi andando a scuola?" "Oddio mio, ma tutti con questa scuola ce l'avete?! No, mi avete fatto passare la voglia." sbraitai non girandomi e alzando le mani al cielo, "Okay, scusa, ora calmati." disse lui guardandomi confuso, sentii un 'beep' di un telefono, non il mio, subito dopo le braccia di Zayn mi afferrarono i polsi e mi trascinarono indietro, "Scusa piccola ma tuo fratello vuole che tu vada a scuola." disse trascinandomi via, "No, no, no! Lasciami, ti prego, Zayn!" "Oh, ora si comincia con l'implorare, eh? Peccato che prima mi hai minacciato." disse sghignazzando, cercavo di oppormi ma era troppo forte.
Lampadina. Wooohooo.
"Zayn.." dissi con voce calda, "Dimmi, Cher." disse lui continuando a tirarmi, smisi di ribellarmi e mi girai verso di lui con il volto pericolosamente vicino al suo, lui spalancò gli occhi impaurito, "Senti.." mormorai abbassando il volto e passando la mano sul suo petto, "Che ne dici se.. ce ne andiamo a casa mia e.." avvicinai di più il volto al suo con le labbra che sfioravano le sue e i miei occhi fissi suoi suoi che restavano imbambolati, con la mano continuavo ad accarezzargli il petto che notai era diventato rigido e il cuore aveva battiti sempre più lenti, "Allora.. che ne dici?" dissi a bassa voce con la bocca a neanche un 1cm dalla sua, lui si limitò ad accennare un "mh." e a deglutire, dovevo per forza andare oltre? Non era bastato il bacio di prima? Oooh, ma che palle.
Sfiorai le sue labbra quando una voce ci bloccò, "Ehi, Zayn ti sei di nuovo fatto imbambolare?" ci girammo di scatto, Zayn abbassò lo sguardo totalmente rosso balbettando qualcosa per trovare una scusa, "Cavolo, Liam, stavo per riuscire a convincerlo a portarmi a casa." dissi battendo un piede a terra, "Mi dispiace, Cher, ma devi andare scuola, sei già in ritardo di mezz'ora." disse lui facendomi segno di avvicinarmi, alzai gli occhi al cielo ma obbedii, non riuscivo a disubbidire a Liam, "Ti aspetto a casa, Cher." disse il moro sorridendo maliziosamente, "Non ci contare tanto, Zayn." dissi io sorridendo e facendogli l'occhiolino riuscendo a far ridere Liam.

"Cher! Aspetta!" mi urlò dietro una ragazza riccia andandomi incontro, "Che ne dici se domani vengo a studiare da te?" "Emh.. certo se sapessi almeno come ti chiami." dissi alzando un sopracciglio, odiose, odiose ragazze che mi conoscono come 'Oh mamma santina che si è fatta mio padre 16 volte, quella è la sorella di Herry Eduard Stails!' datevi fuoco e fatemi un favore, se volete che io sia vostra amica solo per farvi conoscere i Uan Dairection e scoparvel tutti e cinque state sprecando tempo.
"Oh, si certo, sono Emma.. ah, e.. domani qualche amico di tuo fratello è a casa?" "Non lo so." dissi facendo una smorfia di disgusto, "E tuo fratello?" "E' casa sua, a meno che non abbia deciso di andare a vivere con gli altri 4 pervertiti credo che ci sia." dissi seria, "Quanto sei divertente, a domani, Char!" disse per poi girarsi facendomi imboccare i suoi ricci biondi totalmente fatti con la piastra, "E' Cher, zoccola." dissi appena si fu allontanata in modo che non mi sentisse.
Tutti finti, tutti totalmente finti in quella schifo di scuola, 'Ehi, Cher, ti va di pranzare insieme e dopo, se ti va, andiamo a casa tua?' 'Ciao, Cherina, per caso mi puoi far fare un autografo da tuo fratello?' 'Scusa, Cher, ma sta sera posso venire a dormire da te che a casa mia ci sono i lavori.' ma andatevene tutti a fanculo che gli alberghi costano pure poco ma credo che a voi vi fanno entrare gratis.
Uscii da scuola ora che era suonata la 5 ora e rimasi a testa bassa camminando velocemente per non farmi vedere dagli altri, la frangetta rossa scalata e liscia mi scendeva sulla guancia coperta di lentiggini dove sotto si trovava una carnagione chiara, alcune punte mi accarezzavano il piccolo naso all'insù ed altre mi cadevano davanti gli occhi blu intenso, come il colore del cielo la notte fonda, con le mani stringevo il bordo del felpone largo e grigio che mi dondolava sugli jeanz color dei miei occhi mentre le convers rimanevano slacciate.
"Cher, scusa un attimo!" mi sentii dire in lontananza, "Non ho tempo!" urlai camminando più svelta, "Ehi, Cher, puoi venire un attimo qui?" sentii di nuovo da un'altra parte, "Scusa, ma ora proprio no." dissi cercando di uscire da quell'enorme e affollato giardino, un "AAAHH." uscì dalle bocche delle ragazze e si fece sempre più acuto, alzai lo sguardo dal terreno e lo poggiai su un ragazzo biondo in occhiali da sole che era poggiato sul cancello del giardino, "Che cazzo ci fai qui, Niall?!" dissi vicino a lui quasi bisbigliandolo, "Volevo portarti a casa." disse mettendomi un braccio intorno la vita, "Ora tutte ci seguiranno e ci urleranno dietro!" dissi cominciando a camminare verso la macchina del biondo, lui mi seguì continuando a tenermi il bacino per poi farmi sedere in macchina, una folla di ragazze impazzite uscì dalla scuola, "Oh merda." disse lui abbassandosi gli occhiali da sole, "Parti!" urlai e lui spinse l'acceleratore.
"Com'è andata a scuola?" chiese il biondo dolcemente tenendo le mani sul volante, "E' andata." dissi lasciando che il vento mi tirasse i capelli rossi indietro, "E dove?" "In culo alla luna, Niall." dissi sarcastica, "Sei acida oggi, che hai fatto?" disse lanciandomi un'occhiata, "Nulla e tutto." dissi vaga, "Niente di più chiaro." rispose il biondo dandosi un'occhiata allo specchietto.
Quando parcheggiammo scesi dalla macchina e rimasi a fissare Niall che non scendeva, "Che c'è? Non scendi?" chiesi, "C'è uno che ti aspetta." disse sorridendo per poi rimettere la macchina in moto e partire, mi girai per andare verso casa e davanti il cancello della villa mi ritrovai un ragazzo con una cresta mora sulla testa perfettamente gellata, un orecchino bianco su un'orecchio e uno nero sull'altro, un maglia bianca attillata che faceva risaltare il suo fisico, due occhi color miele, forse poco più scuri, fissati ora su di me e un sorriso non molto brutto. Wee, Cher, che sò sti pensieri? Omm.. riordina la mente, ci vuole: concentrazione, concIentrati.
"Ehi." mi salutò il moro, mi avvicinai a lui sorridendo, "Mi hai aspettato qui tutto il giorno?" "Se dico di si sembro più romantico?" "Si, ma solo è vero, se è falso ti puoi ritenere morto." "Allora, no." gli diedi un pugno debole sul petto sorridendo, "Che ci fai qui?" chiesi alzando un sopracciglio, "Stamattina mi pare che tu abbia detto una cosa." "Te ne sei reso conto che scherzavo, vero?" "Entriamo?" mi chiese solo, così lasciai perdere e lo feci entrare in casa, andammo in cucina e tirai fuori un pacco di patatine, "Vedo che ti importa molto del tuo fisico." disse lui guardando prima il pacchetto di patatine e poi me, "Cavoli miei." dissi con le patatine in bocca, "Non importa, sei bella lo stesso.." disse lui per poi spalancare gli occhi accorgendosi di cosa aveva detto, "Che hai detto, scusa?" dissi io vaga, "Nulla, nulla." rispose abbassando lo sguardo, sorrisi e andai vicino a lui, "Non importa, sei..?" gli bisbigliai all'orecchio, lui fece un sorriso, "Mi è uscito d'impulso, non lo pensavo veramente." "Ah, quindi non sono bella?" dissi facendo la finta offesa, lo si girò verso di me ridendo, "Se ti dicessi no cosa faresti?" chiese, "Ti butterei a calci in culo fuori da casa mia." "E se ti dicessi si?" "Ti lascerei prendere una patatina." "Una?" "Scusa, mezza patatina." lui rise e poi allungò una mano verso il pacchetto afferrando minimo cinque patatine, "Ehi, sai che significa 1?" "1 è sinonimo di: prendine quante ne vuoi." "1 è sinonimo di toccane un'altra e ti taglio la mano." dissi afferrando il pacchetto, lui si rimise a ridere ed io alzai gli occhi al cielo per poi andare verso il lavandino e lavarmi le mani, sentii qualcuno appoggiarsi alla mia schiena e delle mani scivolare sulle mie braccia per poi afferrare le mie sotto il getto d'acqua, "Che cazzo stai facendo, Zayn?" chiesi guardando le sue mani accarezzare le mie, "Ssh.." mi sentii sussurrare all'orecchio e subito dopo mi lasciò un morso sul lobo, "'Ssh, un par di palle, lasciami subito!" dissi, il moro mi girò verso di lui appoggiando le mani bagnate sui miei fianchi, "Ti servono quelle mani?" chiesi, sorrise e si morse il labbro inferiore, ma che cazz..?
Mi prese le mani e me le appoggiò sulle sue spalle per poi rimettere le sue sul mio bacino, si avvicinò lentamente a me, "Ehi, ma guarda, non mi stai fermando." disse a bassa voce, "Non farti strane idee, volevo vedere a che punto avevi il coraggio di arrivare." dissi io irritata, lui disse solo "mh-mh." annuendo lentamente e si avvinò ancora di più a me al tal punto di sentire il suo respiro, "Zayn, sei a conoscenza del fatto che io non provo assolutamente nulla per te, no?" chiesi mentre le mie labbra sfioravano le sue, "Lo so, lo so.." disse lui con un tono poco convinto, alzai gli occhi al cielo, si avvicinò ancora di più e chiuse gli occhi, le sue labbra toccarono le mie solo per mezzo secondo quando Harry sbucò dalla porta con due buste della spesa in mano, "Uuuh, ma guarda un pò chi c'è qua." disse il riccio sorridendo, "Che vuoi dire? Non stava succedendo proprio nulla." dissi staccandomi da Zayn e girandomi per chiudere il rubinetto del lavandino, "Ah, certo, nulla, infatti per sbaglio le sue mani erano sui tuoi fianchi, per sbaglio le tue erano sul suo collo e per sbaglio le vostre labbra erano attaccate." ribatté lui sorridendo, "Oh, Harry, fatti i cazzi tuoi." dissi spostandolo per uscire dalla cucina, "Ah, e Zayn, non ci riprovare, chiaro?" dissi puntandogli un dito contro, lui sorrise per poi far il segno con la mano tipo 'si, signore.'.

Oh, ma che cavolo, o quel letto era duro come il petto di Zayn dopo che è andato in palestra.. no, aspetta, io non so nulla del petto di Zayn, ma che sto dicendo.
Ricomincio: o quel letto era duro come un sasso, si mi piace, o.. o niente, quel letto era duro e basta, inoltre stavo morendo di caldo, si, era Dicembre, ma questo non mi vietava di morire di caldo.
E di nuovo inoltre, avevo appena fatto un incubo, del genere, fantasmi, mostri e co... moster & co! Yeah. No, okay.
Mi alzai dal letto e mi legai i capelli lasciando qualche ciocca cadere sul viso, uscii dalla stanza e mi diressi verso quella di Harry, la aprii lentamente.
//Camminai con le pantofole rosa verso la camera di Harry e bussai ma non ricevetti risposta così aprii lentamente.
Mi massaggia la testa, a volte mi capitava di rivedere scene di quando ero piccola di cose simili a quelle che facevo in quel momento.
Mi avvicinai al letto e scossi piano la gamba di Harry, lui si mosse dall'altra parte senza rispondere, "Harry.." dissi piano, "Ehi, piccola, che ci fai qui?" sentii sussurrare ad Harry con la voce roca.
//Gli scossi la spalla un paio di volte finchè non si svegliò e mi sorrise, "Cher, che succede?" mi chiese ancora assonnato.
"Ho fatto di nuovo un brutto sogno, Harry.." dissi piano sedendomi sul letto.
//"Ho fatto un incubo e non riesco a dormire da sola, ho paura." dissi guardandolo negli occhi anche se mi riusciva difficile con il buio.
Mi passò una mano sul viso spostandomi le ciocche di capelli dietro l'orecchio e mi sorrise, "Sdraiati, ti faccio compagnia." mi disse, ricambiai il sorriso.
//"Non preoccuparti, ci sono io, se vuoi puoi rimanere per sta notte qui." mi disse, gli sorrisi.
Mi infilai sotto le coperte e mi accoccolai a lui appoggiando la testa sul suo petto e lui mi strinse a se mettendomi un braccio intorno la schiena, "Grazie, ti voglio bene." sussurrai.
//Mi sdraiai vicino a lui e lo abbracciai poggiando un braccio sulla sua pancia, "Grazie, ti voglio bene." gli dissi.
Lui poggiò la testa sulla mia, "Anche io ti voglio bene.".
//Mi accarezzò i capelli, "Anche io ti voglio bene."

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MAAAAAOOOOOWWWWW
Ma salve!
Non credo abbia molte cose da dirvi.. beh, per primo, grazie a tutti quanti per le recensioni, per le seguite, le preferite e le ricordate! :'3
Seeecondo.. questo è un capitolo iniziale, tanto per capire un po le cose ma ancora non sapete nulla della storia, forse lo saprete molto più tardi, chi lo sa (?)
Terzo.. boh, per domande o curiosità mi trovate su twitter come @Lea_232677 c;
Non so se dirvi che continuo per un certo numero di recensioni, si vedrà come andrà!
Alla prossima! ^^
Lea.

  
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