Il giorno dopo non vado a trovare Robert perché lui non me l’ha chiesto. Me ne sto distesa sul letto a fissare il soffitto e a pensare a quell’uomo. Scorro nella mente scene di suoi film e non posso fare a meno di pensare a quanto fortunata sono ad averlo conosciuto. Sto ricordando il fiume di lacrime versate alla fine del film Fur, dove Robert recitò insieme alla bellissima Nicole Kidman, quando squilla il telefono. Sullo schermo appare la foto di me e Rob. Un tuffo al cuore: mi sta chiamando. -ciao- rispondo emozionata. -stavo pensando- inizia lui senza tanti giri di parole -che potresti venire da noi ogni lunedì e ogni giovedì. Un’ora con me e una con Indio. Sei decisamente e definitivamente assunta come mia dama di compagnia e sua insegnante- Scoppio a ridere: io la sua dama di compagnia?! Mi pizzico il braccio per essere certa di non sognare, ma è tutto vero. -che onore! Accetto! Oggi è mercoledì, quindi ci vediamo domani alle quattro?- -vedo che hai capito. A domani, ciao Emily! E grazie di tutto- Grazie?! Sono io a doverlo ringraziare per aver trasformato completamente la mia vita. Faccio i miei calcoli e mi rendo conto che con quattrocento dollari a settimana non riesco a pagare l’hotel dove alloggio. Così mi metto in testa di cercare un appartamento più a buon mercato e possibilmente anche un altro lavoretto. Non mi passa nemmeno per la testa di rinunciare all’impiego dai Downey, nonostante non mi faccia economicamente comodo! Nel frattempo a casa di Robert quando lui riattacca il telefono sospirando contento nella stanza entra Susan. La donna non ha una bella espressione e si accinge a parlare seriamente con il marito: -abbiamo un problema- gli sbatte sul petto un giornale. L’attore dà un’occhiata alla copertina e rimane sconcertato scoprendo che ci sono lui e Emily. La fotografia è stata scattata il giorno prima, quando, andando a prendere il gelato, lui ha messo un braccio attorno alle spalle della ragazza. Non perde tempo a leggere l’articolo perché conosce perfettamente il genere di cattiverie che i giornalisti scrivono. Di sicuro hanno ipotizzato una relazione extraconiugale e Susan è sconvolta. Si passa le mani fra i capelli e sbuffa: -mi sono resa conto troppo tardi che quella è carina e innamorata di te. Quando l’ho capito eravate già diventati amiconi, l’altro ieri, sulla porta, quando le hai firmato il braccio. Io non riesco a capacitarmi di come tu possa farmi questo! Ti ho amato quando nessuno ti apprezzava, ti ho praticamente pescato da un bidone della spazzatura pieno di siringhe usate e gettato fra le stelle! Quello che sei diventato lo devi a me che ti amo più di chiunque altro e che accetto ogni tuo capriccio. Ma questo! Questo no!- poi si siede sul letto, con le lacrime a rigarle le guance. Trema di rabbia. Robert si siede accanto a lei e la abbraccia: -ti amo, lo sai. È solo un’amica- la rassicura. -mi sento umiliata- ammette lei. Il divo di Hollywood che visto al cinema sembra sicuro e pieno di sé ora non sa cosa dire, oltre a non sapere cosa prova. È grato a Susan per tutto quello che ha fatto e le vuole bene. Non rinuncerebbe a lei per niente al mondo, perciò la stringe forte a sé per non farla andare via. -mi dispiace, ma ciò che è importante è che tu sai che io non ti ho tradita e che non lo farò. Non importano i giornali e i lettori. Possono dire tutto quello che vogliono, ma noi abbiamo diritto di essere felici e se mi trovo bene con Emily non capisco perché dovrei separarmene. Anche a Indio piace, quindi non facciamoci troppi problemi. Potreste diventare amiche-. Susan lo guarda e si rende conto che lui non capirà mai, così lascia perdere e decide di accettarlo così com’è: -okay- bisbiglia. Poi esce dalla camera con la mente annebbiata dalla pugnalata al petto che le sembra di avere appena ricevuto dall’uomo per il cui amore ha perso tutto, famiglia e amici compresi.