Passa
mezz’ora circa, e troviamo i tre ragazzi seduti ad un tavolo
con computer
accesi, fogli e giornali sparsi per scovare le notizie e risolvere la
questione
di questo misterioso serial killer. A un certo punto Ashley comincia a
parlare
dei risultati delle ricerche effettuate: «Di
quest’assassino si sanno poche
cose, ma non sono abbastanza…». Aaron allora
risponde: «Veramente? Cosa si sa
allora?» la ragazza riprende: «E’
sicuramente un uomo, 30 anni circa, bianco
con forse qualche precedente penale.».
«Ah,
siamo
proprio messi male ragazzi! Metà della gente che vive in
questa caotica città
ha queste caratteristiche!» ribatte Jimmy.
«Hai
ragione, però credo che pochi di questi andrebbero ad
uccidere le persone, o
no?» continua Aaron. «Infatti… Poi non
notate una cosa?» dice Ashley.
«No...
Che
cosa?» replicano i ragazzi
«La
somiglianza delle ragazze… E’ impressionante, e
anche io sembro assomigliare a
loro quasi alla perfezione.». Ora nessuno risponde, causa
dell’improvvisa
risposta di Ashley o forse del troppo lavoro compiuto
nell’ultimo arco di
tempo.
«Sì
Ashley,
hai perfettamente ragione. Devi stare molto attenta se non vuoi finire
anche tu
nelle mani di quel bastardo, va bene?» afferma il fidanzato.
«Certo,
farò qualsiasi cosa sia necessaria» dichiara la
ragazza.
«Ottimo,
ma
ora possiamo riposarci un po’, eh ragazzi?» ribatte
Jimmy.
«Ma
pensi
solamente a riposarti tu?!?» sentenzia l’amico.
I tre
ridacchiano e finalmente fanno pausa.