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Autore: fearlesshippie    04/07/2012    0 recensioni
Non saprò mai scrivere esattamente cosa loro si siano detti,non ho posto l'attenzione ai loro discorsi,ma su quella loro complicità,su qualcosa tra di loro così impressionante che a me fece vibrare il sangue nelle vene.
TRATTO DA UNA STORIA VERA.
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Forse Iris non sarebbe dovuta essere sotto casa in compagnia di Josh.
Si abbracciarono e le andò via il malumore. Non gli ripeteva abbastanza della sua vita quanto fosse importante per lei,quanto avesse bisogno di lui e del suo caratteraccio. 
- Allora,sorella,cosa facciamo domani pomeriggio?- le chiese Josh mentre ripeteva storia per il giorno dopo. Josh la chiamava sempre sorella,soprattutto quando gli mancava,o solamente quando fingeva di essere geloso. Le voleva bene. E Iris si sentiva una piccola bambina quando era insieme a lui.
Si conoscevano da sette anni,la loro amicizia crebbe in modo molto rapido,si incontrarono,si guardarono,parlarono delle loro vita,mangiarono rumorosamente un pacco di patatine,si guadarono negli occhi tutto il pomeriggio e divennero come fratelli. Il suo cuore pompava solo tra le braccia di Josh,gli occhi le brillavano solo quando lui le sorrideva per sbaglio sulla metro.
Era un mercoledi pomeriggio,fuori ancora pioveva e lei stava bene.
Era una di quelle amicizia instabili e indistruttibili. Josh era il tipo che faceva cadere i libri a terra solo per guardare il culo di qualcuna,aveva occhi grigi,i capelli scomposti,il tipico ragazzo con il sorriso fisso sulle labbra,le cartine dietro l'orecchio destro,la camicia da boscaiolo sbottonata e una canotta bianca sotto,quel tatuaggio sul polpaccio che sembrava essere stato disegnato per lui; camminava scomposto,salutava con un cenno solo,lo potevi trovare in un pub mentre baciava una ragazza,una birra chiara tra le dita. Era il ragazzo che tutte notavano,di cui tutte scrivevano su qualche banco.
 Passarono un'altra ora a ripete nomi stupidi di persone importanti,sorridendo di quella storia stupida che erano costretti a studiare.
- Come vanno le cose tra i tuoi? - buttò li Josh,cercando di tastare piano l'argomento. Iris sorrise.
I suoi avevano da poco divorziato,dopo anni di litigi. Sua madre si era innamorata di un uomo e si vedevano di nascosto, si amavano nelle stanze buie d'ufficio,la mattina faceva una corsa a casa dicendo di essere rimasta bloccata in ufficio tutta la notte. Quante bugie si devono raccontare per amare. 
- Bene,si sta meglio. - mentì Iris. 
- Le omissioni sono comele bugie,Iris...e quindi sei una gran bugiarda. - Josh si piegò sul tavolo per guardarla negli occhi,serio.
Con lui era così,non c'erano spiragli. 
- I miei non sono mai stati innamorati. La loro era solo dipendenza. E' che l'amore è troppo complicato,non lo si può spiegare neanche dopo aver letto i migliori romanzi,con i consigli di psicologi.
- Iris,amare è,è e basta. La dipendenza è non sentirsi abbastanza,è essere in astinenza da qualcosa,o qualcuno,ma non è mai la parola adatta per niente. -sussurrò lui,ad occhi bassi.
Iris era dipendente da Josh,ecco qual'è la parola adatta. Quella sera non scrisse neanche una pagina di diario. 
  
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