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Autore: LadyDenebola    04/07/2012    2 recensioni
Salve a tutti! Vi chiedo scusa e pazienza in anticipo, ma ho voluto scrivere anch'io una mia riflessione su quello che, a mio modesto parere, è il personaggio più ben riuscito di HP, l'unico personagio che ho amato dall'inizio alla fine e che amo tuttora. E che penso sia riuscito, in un modo o nell'altro, a farsi amare da tutti, alla fine. Buona lettura!^___^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Nota: i personaggi appartengono al magico genio di J.K.Rowling (sia benedetta!^^).

 

 

 

In memoria di Severus Piton

 

 

Era un uomo alto, magro, con la pelle giallastra, il naso aquilino e due bande di unti capelli neri che gli ricadevano sulle spalle incorniciandogli il volto. Non era un bell'uomo, e ad ogni nuovo anno scolastico di Harry questi dettagli venivano ribaditi e rafforzati, come se il mio disgusto per Piton dovesse crescere insieme a quello del protagonista. Finché non è stato marchiato con gli appellativi di Mangiamorte, assassino e traditore. Ce n'era per odiarlo senza alcuna speranza di perdonarlo. Cosa aveva di speciale una persona del genere?

Eppure, quel disprezzo e quell'aria di sufficienza incisi perennemente sul volto nascondevano un animo davvero più complesso. A guardarlo negli occhi non avresti mai detto che dietro quello sguardo cupo e nero ci fosse un animo squarciato da un dolore irreparabile, la ferita di chi aveva commesso il peggiore dei crimini verso la persona che amava più della sua stessa anima.

Ma lui non era fuggito alla punizione che gli spettava. Lui aveva voluto essere punito. Aveva continuato a vivere, a rischiare tutto per redimersi, e a sopportare in silenzio di vedere la copia sputata del suo nemico crescere sotto il suo naso, con quegli occhi verdi che gli ricordavano, spietati, lei. Non passava giorno che non dovesse incrociare quelle iridi smeraldine, così come da ragazzo aveva spesso incrociato quelle di Lily, ma adesso tutto ciò era per lui il peggiore dei castighi. Quegli occhi erano per lui un memento di ciò che aveva fatto a Lily, ma anche a se stesso, di come aveva rovinato per sempre la vita a entrambi. Non poteva rimediare, qualsiasi cosa avesse fatto, lei non sarebbe tornata in vita. Ma l'amore che nutriva per lei non sarebbe mai scemato, avrebbe continuato a vivere anche se lui fosse morto. Avrebbe continuato a vivere perché quell'amore era anche Lily.

Ed era anche il suo unico lasciapassare per il perdono e la redenzione per tutti i suoi errori. 

   
 
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