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Autore: M4RT1    04/07/2012    3 recensioni
In quel pomeriggio brumoso Sirius scoprì suo malgrado che prima o poi i nodi vengono al pettine.
In quel caso, il pettine era James, mentre il nodo era un groviglio informe che, una volta sciolto, aveva preso le sembianze di Sirius e Lily. A quel punto il pettine era diventato più che altro un coltello.
Perché se rubare una ragazza a James era normale, almeno per Sirius, rubargli Lily equivaleva a tradirlo
Storia quinta al Contest "Eschilio, Sofocle ed Euripide" indetto da Daphne S :))
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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In quel pomeriggio brumoso Sirius scoprì suo malgrado che prima o poi i nodi vengono al pettine.
In quel caso, il pettine era James, mentre il nodo era un groviglio informe che, una volta sciolto, aveva preso le sembianze di Sirius e Lily. A quel punto il pettine era diventato più che altro un coltello.
Perché se rubare una ragazza a James era normale, almeno per Sirius, rubargli Lily equivaleva a tradirlo.
-Come hai potuto?
-James… ascoltami!
-NO! NON VOGLIO ASCOLTARTI!
Sirius aveva vissuto abbastanza tra i Malandrini (erano quasi sei anni, cavoli!) per capire che James era davvero arrabbiato. E che sarebbe stato difficile fargli capire come erano andate davvero le cose.
In questi casi, erano solo due le cose da fare: sedersi e cercare di farlo ragionare, o tagliare la corda. Remus sceglieva sempre la prima, Sirius la seconda. A Peter non era mai capitato di dover aver a che fare con James impazzito, ma probabilmente avrebbe chiamato Remus.
Quel giorno pioveva a dirotto, in contrasto col giorno primaverile precedente, quello del… fatto. Del bacio.
Ma, nonostante la bufera, Sirius preferì scappare. Lo fece in grande stile, tirandosi dietro anche Remus e lasciando il povero Peter a consolare James… così finalmente avrebbe potuto dimostrare di essere un vero Grifondoro! O forse sarebbe morto…
-Non mi impietosisci, Felpato, stavolta l’hai fatta grossa come una Pluffa!
Sirius sbuffò, raddrizzandosi la veste che gli scendeva dalla spalla.
-Non capisci, Remus! E’ stata lei a baciare me!
Remus scosse la testa, dimostrando un’annoiata incredulità.
-No no, Sirius Black. Questa non me la bevo. La Evans non ti bacerebbe mai, capito?
-Ma te lo giuro!
Sirius si posizionò diritto di fronte all’amico, poi mimò la scena:
-Dunque, io ero vicino all’albero lì giù… lei era qui. Si avvicina, mi chiama in disparte, e poi mi dice qualcosa tipo “Sirius, sai perché continuo a respingere James? Perché mi piace un altro”. A quel punto io ero totalmente indifferente, sai, del tipo: “Lily Evans e le sue pene amorose, cosa me ne importa?” e lei… puff! Mi bacia!
Terminata la rappresentazione, Sirius si lasciò cadere per terra, la schiena appoggiata al muro.
-Credimi, Remus!
L’amico fece lo stesso, poi lo guardò.
-Sirius… ti rendi conto che sei poco credibile?
-Pochissimo, forse meno di Mocciosus quando disse che si era lavato, ti ricordi? Ma è vero, fidati! Se avessi baciato la Evans avrei inventato una scusa più verosimile, no?
E Remus gli credette.
-James non farà lo stesso, Sirius… non ti crederà mai!
-C’è un solo modo per convincerlo… trovare Lily Evans!
 
Nei due giorni che seguirono, James continuò a dormire in Sala Comune per evitare Sirius. Sirius, d’altro canto, fece le pratiche per non incontrare James, col risultato che arrivò a sedersi accanto a Frank Paciock (spodestando un’adirata Alice).
Poi finalmente Lily Evans si convinse a parlare con James:
-Potter, devo dirti una cosa molto importante.- disse, tutto d’un fiato. –E anche Black!- aggiunse, notando il fuggitivo.
Se c’era una cosa che Remus adorava, era il restar fuori dai pasticci, e quel giorno godette appieno nel sentire le urla dei tre, rinchiusi in una stanza. Poi i sensi di colpa ebbero la meglio ed entrò.
Sirius era in un angolo, James al centro della stanza, Lily appoggiata al muro. Urlavano tutti.
-Smettetela!
Si zittirono.
-Per favore, chiariamo questo equivoco!- continuò Remus, sbadigliando –Sono quasi le nove e sono un Prefetto! Non posso infrangere le regole per le peripezie amorose di tre dementi come voi! Oh, beh… due dementi e una ragazza che ha baciato Sirius senza motivo.
A quel punto, assurdamente, Lily scoppiò a ridere.
-Cioè… fatemi capire! Pensate davvero che io e Sirius abbiamo una storia? Ci siete cascati?- continuò.
-Perché…?
-“Ti amo!” “L’amore non esiste. Non per me, non con te!”. E’ un cagnolino fedele, Sirius… Lo sai, James?
I Malandrini si guardarono, indecisi se essere preoccupati o divertiti dalla coincidenza del cane. Poi la dichiarazione di Lily prese il sopravvento.
-Era uno scherzo! Uno stupido scherzo… una scommessa, a dire la verità, tra me e Alice!
Silenzio. Remus ridacchiò sommessamente, alle spalle dei due amici furenti.
-Uno… scherzo?
-Cosa pensavi che fosse?- continuò la ragazza, indecisa se assumere un tono divertito o offeso (insomma, era assurdo che Sirius Black pensava di poterle piacere!).
-Non so… quel che penso è che James si è comunque comportato… da cani!
James si voltò, dando le spalle a Lily:
-Davvero? Perché, pensi che se fossi stato in te avrei baciato la ragazza preferita del mio migliore amico?
-Preferita?!- gridò Lily, ma Sirius la ignorò.
-Sono un egoista, e nella mia qualità di egoista, non penso a quello che farebbero gli altri nella mia posizione, ma a quel che conto di fare io.
-Interessante… e questa da dove l’hai presa?
-Dallo stesso libro di quella di prima…
E poi scoppiarono a ridere. Succedeva sempre così, dopo che litigavano: le cose si chiarivano e arrivava la risata liberatoria. Remus di unì ai due poco dopo, Lily decise di tagliare la corda: non appena si sarebbero accorti che era tutta colpa sua, l’avrebbero torturata a morte. Meglio svignarsela!
 
 
N.d.A.: ecco i giudizi!

V classificata



M4RT1 con L’equivoco del bacio con Evans





Grammatica e sintassi: 10/10 punti



Stile: 8/10 punti



Coerenza e caratterizzazione dei personaggi: 8/10 punti



Credibilità del pairing: 4/5 punti



Originalità: 10/10 punti



Sviluppo della trama: 10/10 punti



Gradimento personale: 4,5/5 punti



Utilizzo del prompt: 2/2 punti



Totale: 56,5/62 punti







Per quanto riguarda la parte grammaticale, nulla da dire! Non ho riscontrato errori né imperfezioni, complimenti!



Parlando dello stile posso dire che non è male, ma neanche l’ho trovato particolarmente brillante. Ho riscontrato una certa semplicità stilistica e una scarsa evocazione dell’atmosfera. Non dico che la tua storia è una mera narrazione degli eventi, ma ad essere sincera ho trovato un’introspezione dei personaggi pressoché nulla. Ho apprezzato invece alcuni inserimenti tipicamente “magici” (L’hai fatta grossa come una Pluffa!) che rendono i dialoghi più frizzanti. Il tuo è uno stile ironico e leggero, ma a tratti l’ho trovato abbastanza piatto e troppo esplicito, forse non molto maturo. Spesso ti lasci scappare modi di dire fin troppo colloquiali e qualche virgola di troppo. Nonostante ciò, ripeto che non è affatto male, e che basterebbe lavorarci un po’ su per renderlo in qualche modo più “vivo”.



La caratterizzazione dei personaggi. Come già ho accennato, non dai spazio all’introspezione dei personaggi, e in questo modo far emergere le loro personalità diventa ovviamente più difficile. Parliamoci chiaro, i tratti fondamentali ci sono! Trovo però che avresti potuto approfondire i personaggi un po’ di più. Pongo come esempio il personaggio di Lily. La ragazza è poco presente nella storia, ma in quel poco non sono riuscita a “percepire” la sua individualità. Mi è parso che i tuoi personaggi non fossero a tutto tondo, ecco tutto. Sono riuscita a vedere solo la loro facciata.



Non ho potuto assegnare punteggio pieno alla credibilità del pairing per un fatto molto semplice: non è una vera coppia. L’idea dello scherzo è senz’altro divertente e originale, ma non si può parlare di una vera e propria coppia, non so se mi spiego.



Di certo la tua storia è molto originale. Non ho mai letto nulla di simile, e ho gradito molto il modo in cui hai chiarito un pezzo alla volta lo svolgersi della trama. L’intreccio ruota interamente attorno a questo colossale equivoco, derivante da una sciocca scommessa fra compagne di classe. È una trama semplice e gradevole.



Ho trovato questa storia piacevole. Una lettura leggera, frizzante, che non annoia mai. Nel leggerla ho sorriso spesso e la mia curiosità è stata stuzzicata. Insomma, si legge davvero bene! Come già ho detto, avrei preferito se i personaggi fossero stati approfonditi un po’ di più, ma complessivamente mi è piaciuta. Brava.



 

  
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