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Autore: shelly2010    04/07/2012    12 recensioni
Usagi è una psicologa infantile e lavora accanto a Mamoru, il suo migliore amico. La sua vita procede più o meno tranquillamente, fino a quando Seiya ritorna improvvisamente, sconvolgendola completamente. Perché Usagi nasconde un segreto e quando Seiya lo scoprirà, potrebbero iniziare i guai...
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo 2   -   Malintesi e segreti
 
 
- Cosa ci fai qui Seiya? Non dovresti essere in Italia in questo momento? – gli chiese Usagi in tono secco, non facendo nemmeno il minimo cenno di un sorriso.
Seiya rimase un po’ spiazzato dal tono di voce utilizzato dalla donna e dalla sua espressione: nella sua memoria ricordava una ragazza solare e allegra, con tanta gioia di vivere, mentre adesso si ritrovava davanti una donna seria e glaciale, che con la ragazza dei suoi ricordi aveva ben poco da spartire.
Non sapendo bene come comportarsi, si grattò nervosamente la nuca e le rispose: - Sì… effettivamente adesso abito in Italia, ma Yaten ha appena aperto uno studio qui a Tokyo perché vuole tornare a vivere in Giappone, così io e Taiki abbiamo approfittato di questa opportunità per portare le nostre ragazze a conoscere la città in cui siamo cresciuti. A proposito di questo… ti presento Fabiola, la mia fidanzata – poi, rivolgendosi alla donna che lo affiancava, continuò: - Fabi… lei è Usagi… ti ricordi che te ne avevo parlato? – le disse con un sorriso dolce.
Fabiola si accorse immediatamente che il suo fidanzato si sentiva fortemente in imbarazzo in quel momento, perciò decise di dargli man forte: mise da parte la gelosia che in quel momento rischiava di sopraffarla, e con un sorriso che sperò apparisse il più sincero possibile, porse la mano alla biondina dicendo: - Certo che mi ricordo! Piacere, io sono Fabiola: sono contenta di conoscere finalmente la famosa Usagi!
Usagi si rese subito conto che la prima impressione avuta su quella ragazza era risultata esatta: era effettivamente molto simpatica e cordiale, oltre che molto bella. Decise quindi di mettere momentaneamente da parte i vecchi rancori, e con un sorriso strinse la mano che le veniva porta dicendo: - Il piacere è tutto mio… non pensavo di essere così famosa – Poi, voltandosi verso Mamoru, fece anch’ella le presentazioni: - Ti presento Mamoru: è un mio collega, ma soprattutto è il mio migliore amico… - disse, rivolgendo all’uomo un caloroso sorriso.
Nel sentire quelle parole, Seiya provò una strana sensazione alla bocca dello stomaco, proprio come se gli avessero appena dato un pugno lì: una volta quello era l’appellativo che veniva dato a lui… era lui il migliore amico di Usagi; ora sapere che il suo posto era stato occupato da un’altra persona non gli faceva molto piacere. Aveva una gran voglia di chiederle il motivo per cui la loro grande amicizia era finita così miseramente, ma quello non era né il momento né il luogo giusto per farlo; decise perciò di fare buon viso a cattivo gioco, e porgendo la mano all’altro uomo gli disse: - Piacere… io sono Seiya! – seguito poi a ruota da Fabiola, la quale si presentò a sua volta.
I due uomini si guardarono fissi negli occhi con una vaga aria di sfida, fino a quando furono costretti a tornare alla realtà dalla voce di Usagi, la quale chiese al suo ex migliore amico: - E di che cosa si occupa Yaten?
- Come? Scusa? Cosa hai detto? – chiese confusamente Seiya, come se fosse appena caduto giù dalle nuvole.
- Ti chiedevo di che cosa si occupa Yaten – gli ripeté Usagi, alzando lievemente le sopracciglia con fare interrogativo. – Hai detto che ha appena aperto uno studio qui a Tokyo…
- Ah… sì – ridacchiò Seiya, continuando a grattarsi la nuca per il nervosismo e sentendosi un vero sciocco in quel momento. – E’ diventato un avvocato e ha avuto la licenza per esercitare anche qui in Giappone – spiegò, mentre contemporaneamente pensava: - Sto proprio facendo la figura dello stupido. Quando mai mi sono sentito in imbarazzo a parlare con Usagi? Forse è il lungo silenzio che ci ha divisi in tutti questi anni a farmi sentire così impacciato davanti a lei, oppure chissà… comunque non sembra più la stessa Usagi che conoscevo: certo, siamo cresciuti e maturati in questi anni, ma in lei noto un’aurea di tristezza che non riesco a comprendere…
 
Usagi cercava di mostrarsi fredda e controllata, ma dentro di sé era agitatissima: non poteva credere che Seiya fosse proprio lì davanti a lei, dopo tutti quegli anni di silenzio. Come era possibile? Perché il destino ce l’aveva così tanto con lei? Adesso che finalmente era riuscita a trovare un briciolo di serenità, ecco che lui ritornava a rammentarle il passato.
Con la coda dell’occhio guardò nella direzione di Mamoru e capì che l’amico aveva compreso alla perfezione la situazione che si era andata a creare. Immediatamente sentì un moto di affetto profondo per lui. Tra loro due era sempre stato così, sin dall’inizio: un semplice sguardo bastava per comprendersi e questo rendeva la loro amicizia unica e speciale. Non avrebbe mai dimenticato che era grazie principalmente a Mamoru e al suo sostegno se era riuscita ad andare avanti in quegli ultimi anni, e di questo gli era profondamente grata.
Mamoru le rivolse un piccolo sorriso di incoraggiamento e lei si sentì immediatamente molto meglio. Raddrizzò la schiena e si rivolse nuovamente a Seiya, chiedendogli di Yaten… più per rompere quell’imbarazzante silenzio che era andato a crearsi, che per vero interesse.
Seiya parve stralunato e profondamente in imbarazzo, dandole quasi l’impressione di essere appena caduto dalle nuvole. Le spiegò che il fratello era diventato avvocato e che aveva ottenuto la licenza per poter esercitare anche in Giappone.
- Ci avrei scommesso… che altra professione avrebbe potuto intraprendere Yaten Kou se non l’avvocato, visto la lingua tagliente che si ritrova? – pensò Usagi con ironia.
E all’improvviso, senza essere stata preannunciata prima, arrivò la domanda che la donna temeva forse più di tutte, lasciandola completamente spiazzata: - E cosa mi dici delle altre? Stanno tutte bene? – le chiese Seiya con interesse.
Usagi venne immediatamente travolta da mille ricordi dolorosi; lanciò una rapida occhiata a Mamoru, il quale la guardava con espressione comprensiva, e alla fine si decise a rivelare: - Non frequento più il vecchio gruppo di amici… da quando sei partito sono cambiate molte cose…
Seiya allargò gli occhi per la sorpresa: Usagi e le sue amiche erano inseparabili, proprio come lo erano Fabiola, Clara ed Elisa… cosa poteva essere successo da rompere definitivamente la loro amicizia?
- Usagi… ma cosa ti è capitato? Che avessi deciso di porre fine alla nostra amicizia potevo anche capirlo, nonostante la cosa mi facesse molto male: infondo adesso viviamo in due Paesi diversi, molto lontani l’uno dall’altra, e passare il tempo a confidarci come facevamo in passato è praticamente impossibile… ma le tue amiche? So quanto erano importanti per te… perché ti sei allontanata da loro? –pensò con dolore l’uomo, e una domanda gli sfuggì dalle labbra: - Perché non siete più amiche? Mi ricordo quanto eravate inseparabili voi quattro… avete per caso litigato? Magari per un ragazzo… - chiese con un sorriso malizioso, cercando di instaurare con lei il vecchio rapporto di complicità che li legava in passato, sbagliando completamente tattica, perché quelle parole servirono per far perdere a Usagi completamente le staffe; infatti la biondina si irrigidì istantaneamente e gli disse in tono secco: - Ma cosa ne vuoi sapere tu di quello che mi è capitato in tutti questi anni? Tu eri troppo preso dalla tua nuova vita in Italia per ricordarti di me… e adesso pretendi di voler sapere tutto come se niente fosse? Beh… te lo puoi proprio scordare, caro mio!
Seiya rimase molto male dalla reazione della donna e non sapeva come replicare.
Nello stesso tempo, Fabiola aveva assistito, allo scambio di battute tra Seiya e Usagi, cercando di non intromettersi, e capì immediatamente quanto fosse rimasto ferito lui dalle parole della sua ex amica. Una profonda rabbia iniziò a montarle dentro, facendola esplodere: - Ehi tesoro… scendi dal piedistallo su cui sei salita, che il mondo non gira tutto attorno a te! Se Seiya non si è più fatto vivo, devi prendertela soltanto con te stessa!
Con estrema soddisfazione, la donna vide Usagi guardarla sorpresa; ma il suo entusiasmo durò poco, perché Seiya si intromise, dicendole in tono mesto: - Lascia stare Fabi… non importa.
La fidanzata lo guardò sorpresa e gli disse: - Ma… Seiya…
- Non importa, davvero! – le disse con un sorriso triste, che convinse ben poco la donna, la quale però decise di non insistere ulteriormente. Poi, voltandosi verso Usagi, Seiya continuò: - Io e i miei fratelli siamo riusciti a prendere in affitto la stessa casa in cui abitavamo in passato: se per caso cambiassi idea, sai dove trovarmi – poi prese per mano Fabiola e con lei si diresse in silenzio verso i suoi fratelli.
 
Rimasti soli, Usagi e Mamoru si guardarono in silenzio per un lungo momento, fino a quando l’uomo decise di rompere il silenzio e chiedere: - E’ lui, vero? Non ti sembra di avere esagerato un tantino?
Lei lo guardò con occhi fiammeggianti e rispose: - Sì è lui… e perché, di grazia, ti sembra che io abbia esagerato? Ti ricordo che stiamo parlando della stessa persona che per anni si è definito il mio migliore amico e poi all’improvviso è sparito dalla circolazione! Lo stesso…
- Ehi… calma, calma! – la interruppe subito Mamoru, alzando contemporaneamente una mano. – So bene chi è: abbiamo passato tanto tempo a parlare di lui… anche troppo, secondo il mio modesto parere… quello che stavo per dire, prima che tu mi interrompessi, è che non puoi fuggire all’infinito… prima o poi dovrai affrontarlo e parlargli, e questo lo sai meglio di me, non puoi negarlo…
Usagi lo ascoltò in silenzio con espressione molto seria; poi chinò la testa e con voce bassa disse: - Non so come fare… è tutto troppo complicato…
Mamoru sospirò passandosi una mano tra i capelli; poi, prendendole una mano, le disse in tono incoraggiante: - Vedrai che una volta che avrai incominciato tutto di verrà naturale. E poi ricordati che ci sono qui io a sostenerti…
- Questo lo so – gli rispose con un sorriso dolce. – Tu ci sei sempre quando ho bisogno di aiuto… però non conosci Seiya: non è cattivo, intendiamoci, ma se si mette in testa di essere stato raggirato o truffato sono guai per il malcapitato… - continuò con aria preoccupata.
- A questo punto, allora, riflettici bene sopra e poi agisci: tanto non puoi certo corrergli dietro adesso per dirgli tutto dopo il modo in cui lo hai trattato… dormici sopra e poi ne riparliamo, ok? – le disse con un sorriso incoraggiante, accarezzandole delicatamente con la punta delle dita una guancia. – Dai… vieni che ti accompagno a casa. – e, detto questo, fece segno alla cameriera per farsi portare il conto.
 
Mamoru fermò la sua auto davanti alla casa di Usagi: spense il motore e poi si voltò verso di lei.
- Ti sei calmata un po’? Oppure sei ancora nervosa per l’incontro con Seiya? – le chiese preoccupato.
- Non ti preoccupare: sto un pochino meglio… e poi hai ragione… mi devo decidere a parlargli, solo che non è così facile… – gli rispose Usagi in tono triste.
- Usagi… io non sono nessuno per dirtelo, però quella è la cosa migliore da fare – le disse lui dolcemente.
La biondina alzò di scatto la testa ed esclamò: - Non dire più una simile sciocchezza, capito? Non è vero che tu non sei nessuno: tu sei importante… io… io non so come farei se non ci fossi tu! Io ti voglio bene… sei il mio migliore amico!
- Vorrei essere qualcosa di più di un semplice amico per te, lo sai… - le disse lui in tono serio.
- Mamo… ne abbiamo parlato un sacco di volte: io non mi sento pronta per avere una relazione… e non voglio farti soffrire inutilmente… tengo troppo a te per farti questo…
- Ma a me… - iniziò a protestare Mamoru, subito interrotto dalla donna, che gli mise una mano sulla bocca per zittirlo, e gli disse: - So già cosa stai per dirmi, ma no… non sarebbe giusto nei tuoi confronti e non mi sentirei la coscienza a posto – addolcendo il suo rifiuto con un sorriso. – Ci vediamo domani in clinica: grazie per il passaggio… e per tutto il resto – e, dicendo questo, gli diede un bacio sulla guancia per poi scendere dall’auto e dirigersi verso il cancello.
Mamoru la guardò aprire la serratura con le chiavi, poi con un sospiro rassegnato mise in moto e partì; Usagi lo vide svoltare l’angolo mentre una fastidiosa sensazione di abbandono si faceva strada in lei: ultimamente sentiva le farfalle allo stomaco quando lui le stava vicino, ma non poteva permettersi di lasciarsi andare…
Con un sospiro rassegnato, si voltò ed entrò in casa.
 
Quella sera Fabiola si ritirò presto per andare a dormire. Per tutto il giorno si era comportata come al solito, ma dentro di lei sentiva una forte inquietudine che minacciava di sopraffarla.
L’incontro improvviso con la famosa Usagi aveva riportato alla luce le vecchie paranoie dei primi tempi della sua frequentazione con Seiya, quando lui non faceva altro che parlarle di questa amica perfetta… e vederlo così demoralizzato a causa del trattamento ricevuto da “miss perfezione” non aiutava di certo a placare le sue paure, anzi…
In quel momento aveva un assoluto bisogno di qualcosa che le sciogliesse i nervi, perciò decise di farsi un bel bagno, anziché la solita doccia: aprì quindi il rubinetto della vasca, e mentre aspettava che questa si riempisse d’acqua, vi versò dentro una porzione abbondante dei suoi sali da bagno preferiti al muschio bianco.
- Visto la giornata traumatica di oggi, voglio viziarmi un po’ –pensò tra sé, mentre si spogliava e si immergeva nell’acqua calda e profumata.
Come accadeva solitamente, i vapori acquei riuscirono a rilassarla e la donna chiuse gli occhi, assopendosi un pochino.
All’improvviso fu destata da qualcosa che aveva infastidito i suoi sensi, ma nella confusione del dormiveglia non riuscì a capirne subito la causa; soltanto quando si sentì massaggiare delicatamente le spalle e la schiena si rese conto che il colpevole non era altri che Seiya, il quale era entrato nella vasca con lei, mettendosi alle sue spalle… lei doveva essere stata proprio addormentata, per non essersi accorta di venire spostata per fargli posto.
In silenzio, Fabiola chiuse nuovamente gli occhi, ma si spostò per fare aderire la sua schiena al petto di lui.
Dopo un attimo in cui entrambi rimasero immersi nei propri pensieri, Seiya decise di rompere il ghiaccio dicendo: - Mi spieghi cosa c’è che non va?
Fabiola fu presa completamene in contropiede: tutto si sarebbe aspettato, tranne che lui avesse capito il suo reale stato d’animo. Certo, loro erano soliti comprendersi con un solo sguardo, ma quella volta era stata molto attenta nel cercare di non fargli capire i suoi reali pensieri… evidentemente Seiya la conosceva meglio di quanto lei pensasse.
La mora voltò unicamente la testa per guardarlo e disse: - Sono preoccupata per te: da quando hai rivisto Usagi sei diventato di colpo triste. Mi spieghi perché non hai voluto che le rinfacciassi il fatto che non ti è stata vicina quando hai avuto l’incidente? Se non mi avessi fermata, io…
- So cosa avresti fatto… - le rispose lui con un sorriso divertito. – Conosco abbastanza il tuo carattere schietto per sapere che di sicuro le avresti detto il fatto suo… ma ho preferito di no: alla fine temevo di dare l’impressione di essere come un cagnolino in cerca di coccole da parte sua, e il mio orgoglio si è rifiutato. Solo che fa male… io credevo davvero nella nostra amicizia, le volevo molto bene… e purtroppo gliene voglio ancora… non posso credere che lei abbia lasciato tutto alle sue spalle senza un briciolo di rammarico…
Nel sentire quelle parole, Fabiola si voltò completamente per mettersi davanti a lui e lo abbracciò, facendogli sentire in questo modo il suo amore e il suo appoggio, mentre gli accarezzava dolcemente i capelli, che lui aveva liberato dal perenne codino.
Come accadeva sempre, Seiya si infiammò nel sentirla così vicina, mentre Fabiola cominciò a provare il consueto formicolio alla bocca dello stomaco: per un attimo i due innamorati si guardarono intensamente negli occhi, poi le loro labbra si avvicinarono, dando vita a un bacio che man mano diventava sempre più esigente. Seiya iniziò ad accarezzare i seni della donna, facendola gemere di piacere, mentre lei inarcava la schiena per accogliere al meglio le sue carezze, che si fecero man mano sempre più intime, fino a quando Seiya non entrò finalmente in lei, soffocando contemporaneamente i gemiti della donna con la sua bocca.
Quella notte Seiya la cercò più volte, facendo l’amore con lei con passione e amore, soffocando in questo modo la delusione provata per un’amicizia finita, con la forza del sentimento reciproco che li univa.
 

 

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Eccomi qui con un altro capitolo. Siete shoccate? Alcune di voi avevano ipotizzato che la misteriosa ragazza di Seiya fosse Rea… e invece no: si tratta di Fabiola, alias Cri Cri, mia cara amica nonché socia; in questo capitolo si sono conosciuti anche i nomi delle altre due ragazze: si tratta di Clara (Deauk) ed Elisa (Blackstar85), ma il loro ruolo salterà fuori più avanti nella storia.
Ovviamente ho avuto il consenso di tutt’e tre per utilizzare i loro nomi, altrimenti non mi sarei mai permessa di inserirle nella storia.
Adesso aspetto con ansia i vostri commenti, che spero arrivino numerosi… scommetto, comunque, che in tante in questo momento state invidiando Cri Cri! ^___^
Un bacione
Shelly

 

   
 
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