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Autore: SteTok    05/07/2012    0 recensioni
Una bambina dopo la morte dei genitori cresce con lo zio e dopo molti anni va alla rocca per diventare un cavaliere di draghi e salvare il suo mondo da un tiranno
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata ventosa e Mya, una bambina di soli 6 anni, aveva paura. Era sola perchè i suoi genitori erano morti. Vagava da un paio di giorni, quando trovò davanti a sè una città. Non ne aveva viste perchè prima viveva in un picolo villaggio che fu raso al suolo dai servi di Davorn, il loro re tiranno. Non sapeva dove poter andare, così si incamminò verso una locanda. I genitori le avevano dato un nome, La pentola d'Oro. Lì viveva il fratello del padre, e lì doveva andare per stare al sicuro. Solo che non sapeva se l'avrebbe trovata.
Vagava per quella città da qualche ora e finalmente la trovò, quella locanda era lì difronte a lei. Ebbe un'attimo di timore pensando che suo zio non volesse avere niente a che fare con lei, infondo aveva litigato con suo padre e sarebbe stato plausibile se non l'avrebbe voluta vedere. Si prese di coraggio e un piede dentro l'altro fu dentro. Si sedette in un angolino e aspettò che qualcuno venisse da lei.
Passarono cinque minuti e una donna disse:*Ciao piccola, che ci fai qui tutta sola?* Mya alzò gli occhi e la guardò. Pensò subito che fosse bella, poi la riconobbe.*Zia...* disse quasi tremando. La donna la guardò, poi esclamò:*Mya?*fece una pausa e girandosi verso il bancone chiamò il marito. Mya riconobbe anche lui. Un'uomo sulla quarantina e che assomigliava molto al padre. Lui la osservò per qualche istante poi abbracciandola disse:*Mya, cos'è successo?* la bambina cominciò a piangere e tra un singhiozzo ed un'altro disse:*Ho paura... Mamma e Papà... Morti, tanti morti...* e cominciò a piangere più forte. Lo zio la prese in braccio e portandola di sopra dove si trovava la loro casa, le disse:*Sta qui con la zia, dormi e domani ne parleremo* Le sorrise e poi chiuse la porta dietro di sè.
Mya restò a vivere dallo zio,che come notò lei un giorno, era un'abile spadaccino. I suoi cugini erano un pò più grandi di lei e non li conosceva bene, così passava tutto il tempo con lo zio e raramente anche con sua moglie. Con il passare degli anni, proprio come i suoi cugini, imparò ad essere un'abile spadaccina e all'età di 16 anni decise di partire insieme al cugino Petar, di tre anni più grande di lei, verso est. Non sapeva dove stessero andando di preciso, ma lo zio aveva accolto con gioia questo suo desiderio quasi come se lo avesse già in mente. Anche il cuginoThomas era partito come loro, due anni prima.
Fece le valigie e partirono. Il viaggio non fù male, forse per via della compagnia. Con il passare degli anni aveva fatto amicizia con il cugino e lo considerava il suo migliore amico.
Passarono una decina di giorni e finalmente arrivarono al posto tanto atteso. Scoprì si trattasse di una rocca contenente uova di drago, ne guardò un paio. Lo stesso fece il cugino. Lei si fermò davanti ad un'uovo dal colore castano chiaro, lui davanti ad un'uovo dal colore blu intenso. Contarono fino a tre e poi toccarono l'uno il proprio uovo. Quello di Mya cominciò a tremare e si schiuse, quello di Petar invece no. Il ragazzo credette di aver fallito, invece dopo qualche istante si schiuse. Il cucciolo di drago di Mya era dello stesso colore del suo guscio, fatto eccezione per il colore deglio occhi, verde carminio. Mentre il cucciolo di Petar era come per quello di Mya dello stesso colore del suo guscio, ma il colore dei suoi occhi era di un rosso acceso. Rimasero qualche secondo ad osservare i loro cuccioli di drago, finchè arrivò una donna anziana dai lineamenti affilati e con un'espressione dolce in viso che disse loro:*Avete superato la prova più importante, la schiusa dell'uovo.* Si volse verso Mya e disse:*Il tuo drago è un maschio.*Poi si volse verso Petar e disse:*Il tuo invece è una femmina.*Cominciò ad incamminarsi e fece loro segno di seguirla.*Siete fortunati che vi si sia schiuso. Non è facile trovare l'uovo giusto al primo tentativo. A volte è capitato addirittura che non si schiudano per quella determinata persona.*Fece una pausa e arrivata davanti ad una stanza disse:*Dovete scegliere i nomi dei vostri draghi. Lo esigo entro domattina. Ad ogni modo, questa Petar è la tua stanza* fece segno a destra* questa invece è la tua Mya* stavolta fece cenno alle sue spalle. Le stanze erano difronte, poco male, almeno avrebbero potuto vedersi e allenarsi quando volevano.
Entrata nella sua stanza Mya adaggiò il cucciolo sul letto e si ci sedette accanto.*Come dovrei chiamarti...?* cominciò a pensare. Poi le venne in mente, come se qualcosa glielo avesse fatto percepire*Vitros*. Cominciò ad accarezzarlo.
L'indomani mattina quando si svegliarono, Petar e Mya si incontrarono davanti la porta e lei le disse il nome del cucciolo e lui gli disse quello del suo cucciolo, Layla. Quando arrivò la donna glielo riferirono e lei gli raccontò che da quel momento, quando gli si era schiuso l'uovo, erano entrati di diritto all'accademia per cavalieri di drago.*Anche i vostri padri ne fecero parte*disse ad un tratto la donna*solo che poi i loro draghi furono uccisi. Tuo padre, Mya, fu poi ucciso perchè non si rassegnò alla caduta della sua parte. Tuo padre, Petar, invece è stato confinato nella terra dove ora abita e litigò con il fratello perchè lui voleva ricominciare a lottare. Questi sono tempi duri e dobbiamo diventare abbastanza forti per poter scacciare il tiranno* fece una pausa e poi continuò dicendo:* Questo non è uno scherzo, la guerra è alle porte e voi siete i figli dei cavalieri più potenti che un giorno salcavano il nostro cielo.* Li lasciò davanti una biblioteca e si dileguò alla svelta.
Rimaserò lì qualche minuto, poi entrarono e presero qualche libro. Li sfogliarono e notarono delle figure imponenti raffiguratevi. Erano i loro genitori, erano molto più giovani. Pensarono che avessero all'incirca vent'anni, così cominciarono a leggere e senza accorgersene si era fatto tardi ed era ora di mangiare.*Ma cosa mangiano i draghi?* Disse ad un tratto Petar. Era vero, non sapevano cosa mangiassero i draghi.*Potremmo provare a dargli del latte* propose Mya.
  
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