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Autore: _FollowYourDreams_    05/07/2012    1 recensioni
Hilary Jackson era una delle ragazze piu belle della scuola: dalla carnagione scura e dai folti capelli riccioli neri sembrava essere straniera, ma invece era Americana pura.
Hilary viveva con la zia, era nata da un scappatina di suo padre con una ragazza che lei non ha mai visto, se non alla nascita. Sapeva solo che era una modella, e che era bellissima.
Il padre era morto 7 anni prima, quando Hilary aveva 11 anni. Le lasciò una lettera, e il giorno dopo morì. Hilary, da tutti sopprannominata Lili, era troppo giovane per capire che non quella non era una coincidenza.
Suo padre era un cantante famoso in tutto il mondo e il sogno di Hilary era diventare come lui, un giorno.
"Non dire a nessuno che sei mia figlia." questa era la promessa che Lili doveva mantenere al padre.
Ma all'ultimo giorno di terza liceo, non sapeva che avrebbe incontrato il ragazzo che le avrebbe fatto spezzare la promessa, lo stesso che la aiuterà a scoprire la verita, che la farà innamorare. Lui riuscirà a farle raccontare che Jackson non è il cognome comune che tutti credono..ma che lei è la figlia di Michael Jackson, il Re del Pop.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Come stai piccola? - le chiese Ryan schioccandole un tenero bacio sulla guancia.
Ryan e Hilary erano migliori amici da sempre, lui e Kristine erano le uniche persone di cui si fidava ciecamente.
- Mmh, credo di non aver ancora tutto tutti i residui di uova e farina dai capelli. - ridacchiò, mentre scuoteva la sua chioma con fare stupido. Ryan rise, si avvicinò ai capelli di lei e ci affondò il viso, per poi ritrarsi e dire: - No, sono bellissimi, e profumano. - sorrisero e si incamminarono verso gli altri.
Erano sulla passeggiata, e Hilary sentiva il profumo salino del mare inebriarle le narici, portandola a rabbrividire.
- Hai freddo piccola? - le chiese Ryan posandole un braccio sulle spalle, Hilary non aveva freddo, ma le piaceva quel contatto con il suo migliore amico. Chi li avesse visti avrebbe potuto pensare benissimo che fossero una coppia, ma Hilary sapeva che tra lei e Ryan c'era solo amicizia.
- Tra poco ci raggiunge un mio amico. - sussurrò Ryan. Hilary sorrise guardando il mare.
- Speriamo sia carino. - ridacchiò. Ryan si fermò improvvisamente e la guardò serio e imbronciato.
- Ehi, tu sei MIA. - Hilary gli soffocò un sonoro bacio sulla guancia stritolandolo in un abbraccio da orso, come poteva vivere senza di lui?
- Ma certo, e tu MIO. - Si avvicinarono agli altri e dopo aver passato una buona mezzoretta tra mangiare gelati e gare di corsa, un clacson attirò la loro attenzione.
- Ehi, bro! - Ryan, Chaz e Christian corsero verso la Range Rover nera e fecero un saluto segreto con il tipo. Hilary allungò il capo per cercare di intravedere il suo viso.
Quando scese dalla macchina..rimase folgorata. Si guardò con Kristine e tutte e due avevano la bocca spalancata.
Quello non era un ragazzo..quello era un DIO.
Capelli biondo cenere tirati su in una cresta disordinata, pantaloni sotto al culo bianchi e una maglietta nera che arrivava a coprire quello che il pantalone non copriva.
Infine delle Supra nere. Hilary non aveva mai visto niente di più bello.
- Ciao ragazzi, che bello rivedervi. - quando sentì la sua voce, ebbe un sussulto. Era sicura di averla già sentita, da qualche parte..
Quando gli occhi del Dio (?) si posarono su di lei, tolse lo sguardo imbarazzata e si sentì le guance avvampare. Giocherellava nervosa con gli anelli che aveva al dito.
- Hilary, Kristine, questo è Justin. - Ryan sorrideva mentre Hilary cercava in qualche modo di non fare una grandissima figura di merda, come suo solito.
- Piacere, Hilary, ma Lili per gli amici. - mostrò uno dei suoi sorrisi migliori, ma sentì che venne fuori una smorfia.
- Quindi, posso avere l'onore di chiamarti Lili? - le chiese piano lui guardandola negli occhi. Lili notò subito la bellezza dei suoi occhi nocciola..


- E' l'ultimo giorno di scuola, è tutto permesso. - disse il ragazzo prima di schiacciarle il testa le sei uova. Hilary gridò, era disgustoso. I suoi capelli ricci si afflosciavano e il ragazzo rideva. Aveva una risata magnifica, e sotto tutta quella farina e quell' uovo, Hilary riuscì a capire che era biondo. E i suoi occhi..la catturarono, erano color nocciola.


Hilary ebbe un piccolo sussulto, no, non poteva essere lui, era troppo bello.
Scacciò quel pensiero e si decise a rispondergli.
- Forse..- lo lasciò li e si incamminò, lei e Kristine davanti, i ragazzi dietro.
Li sentirono ridacchiare e contemporaneamente tutte e due si posarono le mani sul culo e gridarono: - Smettetela! -
Passò tutta la sera, avevano già fatto conoscenza..Lili aveva scoperto che lui era un cantante di fama mondiale, Justin Bieber, e che era amato da milioni di ragazze.
Si chiese come mai non ne avesse mai sentito parlare.
“Qui a Stratford mi conoscono tutti e sono di famiglia ormai, non è piu una sorpresa vedermi, sono cresciuto qui e qui rimango quel bambino.” le aveva risposto lui.
Avevano scherzato e stretto amicizia, e Lili lo sorprese molte volte a fissarla.
Stava per tornare a casa accompagnata dagli altri, quando le arrivo una chiamata: Zia.<3
 

“Pronto?” rispose.
“Amore, non sono a casa.” Non era a casa?
“Perchè non sei a casa?”
“Sono partita, torno tra due settimane.” Si bloccò in mezzo alla strada.
Cosa?!
“Scusa se non ti ho salutata, ma mi hanno chiamata d'urgenza, magari fai venire la Kri, oppure Ryan, non so..scusa.
“Bene. Ci vediamo tra due settimane, grazie per avermi abbandonata cosi, ciao.” le chiuse il telefono in faccia e si mise la testa tra le mani, con la voglia di urlare.
L'aveva abbandonata per due settimana, come poteva? Insomma, lei non riusciva a stare cosi tanto sola.
Si diresse verso Kristine.
- Ehi tesoro, staresti da me per due settimane? Mia zia non c'è, e sai che mi da fastidio stare sola..- cercò di non sembrare una bambina e dire 'ho paura dei ladri e del buio'.
- Amore, mi piacerebbe ma non posso, domani parto, torno tra un mese! - Oh no. Questa è la fine.
Come faceva senza di lei per un mese? UN MESE?! Sarebbe morta, se lo sentiva.
Trattenne le lacrime e senza dire una parola si allontanò e si diresse verso Ryan, pregando che lui potesse.
- Piccola..- disse contento vedendola, ma poi guardando il suo viso si rabbuiò. - che succede? - come la capiva lui non la capiva nessuno, davvero.
- Ryan, mia zia parte per due settimane, e io sono sola..beh, mi chiedevo se..magari tu..- era in imbarazzo, non avevano ne mai dormito insieme, ne comunque condiviso la stessa casa.
- Si. - disse abbracciandola. Lei lo guardò sorpresa.
- Ma come..-
- So che hai paura dei ladri, di stare troppo da sola, e del buio..era ovvio che mi volessi chiedere di restare da te fin quando non torna tua zia. E va bene. - Hilary gli saltò addosso e comincio a baciargli la guancia.
- Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie. L'ho sempre detto che sei il migliore amico migliore del mondo! -
- E tu sei la persona migliore di sto mondo, la mia fifona che dovrà rispettare una condizione. - si allontanò da lui e aspettò la condizione.
- Verrà anche Justin. - sentì che la terra le mancò sotto i piedi.
Ragazzochehappenainvitatounfigodapauraincasamiaperduesettimane CHE HAI DETTO?!
- Perchè? - sinceramente non ne capiva il motivo.
- Perchè ha bisogno di una casa in cui nessuno l'abbia mai visto e in cui possa stare tranquillo, ti ricordo che è famoso. -
- Ah..ok. - Ryan l'abbracciò e poi andò da Justin a dargli la notizia, quest'ultimo cercò Lili con lo sguardo e quando la trovò la sorrise.
“Cristo che sorriso meraviglioso..” pensò Lili, mentre ancora si sentiva volare.
QUEL RAGAZZO IN CASA SUA PER DUE SETTIMANE, WOW.
Dopo che salutò adeguatamente Kristine, tra abbracci e singhiozzi,Caitlin e Chaz, si diressero verso la macchina di Justin.
Hilary si posizionò dietro e dopo aver appoggiato la testa al sedile cadde in un sonno profondo.
Poco dopo si sentì prendere in braccio, e qualcuno che tirava le chiavi di casa fuori dalla sua tasca del pantaloni. Appoggiò la testa pesante al petto di chi la portava e dal profumo riconobbe Ryan.
Quando entrarono lui la portò a letto, e prima di infilarcela dentro, le sussurrò baciandole la testa: - Buonanotte piccola. -
Spense la luce, lasciò un abat – jour (o come si scrive) accesa e scese di sotto.
Più tardi, dei passi la svegliarono, guardò l'ora e si accorse che erano l'una inoltrata ormai.
Il suo corpo ormai era vigile e pronto a scattare, ma quando vide la sagoma di Justin aprire la porta, si ritrovò improvvisamente a fingere di dormire.
Justin si avvicinò e si sedette sul letto, accarezzandoleiI capelli. Un brivido la scosse, tanto che Justin lo notò, cosi che le alzo la coperta sulle spalle.
- Sei bellissima anche senza uova. - sussurrò, prima di darle un fuguace bacio sulla fronte e scivolare via.
Ora ne era certa: era lui. Era lui il ragazzo misterioso, quello delle uova..ed era ancora piu bello di quanto avesse immaginato.

 

OCCHI A ME.
So che questo capitolo fa abbastanza schifo, ma sono stanca a l'una di notte, scusate D:
Il capitolo precedente ha ricevuto 4 recensioni, e vi ringrazio. Anche se non ha raggiunto 5 di recensioni ho deciso di postare lo stesso, avevo voglia di scrivere.
Comunqueee, lasciate più di 4 recensioni quaaa? Please, please**
Fatemi contenta, susu.
Luv Yah.
#Sara.

  
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