Ciao
Salve a tutti.
Questa è la mia nuova
storia, nata un po’ per caso. Ero fuori il balcone di casa
mia, ad ascoltare le
canzoni di Glee e osservare gli uccelli liberi nel cielo.
Così, mi sono
immaginata come sarebbe la vita di Kurt e Blaine se fossero uccelli.
Poi, però
la mia immaginazione ha pensato a questa storia. Spero vi piaccia.
Verso la fine c’è una canzone: Man In The Mirror.
Questa è la versione del Glee
Club: http://www.youtube.com/watch?v=gLfM8LDjTSw
(ascoltatela
al momento
opportuno)
Ora vi lascio alla lettura.
Kekka Fox :)
Nessuno conosce
questa teoria, ma
sembra proprio che sia vera. Nel lato oscuro della luna, si rifugiano
tutti gli
uccelli di notte. Tutti gli uccelli del mondo, in realtà,
sono uccelli
controllori. Quando nasce un uccello, gli viene affidato un uomo da
controllare.
L’uccello controllore deve, per tutta la sua vita,
controllare la persona che
gli viene affidata. Quando questa persona muore, l’uccello
dovrà riferire al re
degli uccelli (un uccello enorme) come si è comportata nella
sua vita. Se si è
comportata bene, la persona andrà in Paradiso, in caso
contrario andrà
all’Inferno. Dopo aver deciso dove mandare la persona,
l’uccello muore per far
nascere un nuovo controllore.
Gli uccelli
controllori, quando
arrivano nel lato oscuro della luna, si trasformano in esseri umani. Se
durante
il giorno, uno degli uccelli si trasformasse in uomo, il re degli
uccelli lo
trasformerebbe in un inutile buco nero.
Questa storia
parla di un particolare
uccello: Blaine. Blaine era un uccello bellissimo, che cantava in modo
stupendo.
Tanto, da far appassionare chiunque lo ascoltava. Blaine doveva
controllare un
ragazzo: Kurt Hummel.
Da quando era
nato, Blaine controllava
Kurt sempre e solo dall’alto. Da come lui vedeva, Kurt era un
ragazzo molto
gentile e premuroso e anche molto forte, considerando come aveva
affrontato la
morte della madre. Però, era sempre triste.
Una mattina,
appena sveglio, Kurt
iniziò a canticchiare sotto la doccia. Blaine rimase
incantato da quella voce.
Era una voce stupenda, anche se femminile ma Blaine sapeva che Kurt era
gay.
Blaine
smise di volare e andò ad appoggiarsi
sul davanzale della finestra, della camera di Kurt. Il ragazzo
uscì dalla
doccia, ancora canticchiando. Si fermò solo, quando vide
Blaine sul davanzale
della finestra.
Per Kurt, quello
era l’uccello più
bello che avesse mai visto. Aveva delle penne bellissime, di colore
olivastro e
aveva la testa nera, con occhi indefiniti. Kurt non riusciva a capire
qual era
il vero colore di quegli occhi.
Il ragazzo fu
distratto dallo squillare
del cellulare.
Blaine,
dall’alto, non aveva mai
notato la bellezza di Kurt. Era un ragazzo bellissimo, con una pelle
candida
come la neve e con degli occhi che avevano rubato il colore al cielo. E
lui il
colore del cielo, lo conosceva più di chiunque altro.
Quando vide che
Kurt stava per
scendere dai suoi genitori, iniziò a cantare. Voleva
intrattenerlo nella stanza
ancora per un po’. Ogni volta che cantava, i suoi amici
rimanevano incantati e
pensò che forse avrebbe fatto lo stesso effetto su Kurt.
Infatti, quando iniziò
a cantare Kurt, rimase incantato sulla soglia della porta.
Il ragazzo si mosse, solo quando il padre lo richiamò di
nuovo. Blaine ritornò
in cielo, come suo dovere e seguì Kurt a scuola.
Blaine non
poteva entrare nella scuola
di Kurt, così per tutto il tempo volava
sull’edificio e qualche
volta sbirciava dalle finestre. Però, vedeva
sempre Kurt triste, con la testa sui libri. Nei momenti che lui non
poteva
seguirlo, ci pensava il re a controllare il ragazzo.
Kurt stava per
entrare a scuola, ma
vide che un ragazzo enorme lo stava spintonando. Non era mai successo
prima, o
almeno Blaine non l’aveva mai visto. L’uccello
scese subito in picchiata e
iniziò a beccare quel ragazzo enorme. Agli uccelli non era
permesso far del
male agli umani ma Blaine non era riuscito a resistere.
Kurt riconobbe
l’uccello che lo stava
difendendo. Era lo stesso che stava cantando nella sua stanza.
Il ragazzo
enorme cercava di
liberarsi, ma Blaine non lo lasciava. Kurt scappò via e solo
quando il ragazzo
era al sicuro, Blaine lasciò libero l’altro.
A un tratto,
Blaine fu richiamato
all’ordine del re degli uccelli e Blaine sapeva anche il
perché.
Si ritrovò davanti al grande uccello immortale che li
governava. Il re era
arrabbiato.
- Perché
hai aggredito quel ragazzo? Lo sai, che non è permesso. –
lo rimproverò il
re. Blaine, che si era già trasformato in uomo, non sapeva
cosa rispondere.
Sapeva di aver trasgredito una regola, ma aveva le sue buone
motivazioni.
- Quel
ragazzo stava facendo del male a Kurt! –
provò a difendersi Blaine, ma non
era una scusa buona.
- Dovrei
sospenderti per quello che hai fatto, ma avevi delle buone motivazioni.
Puoi
andare, ma ti vieto di stargli troppo vicino, per una settimana. –
Blaine si
ritenne fortunato. Quando si trasgrediva una regola, il re non era mai
così
buono. Lo ringraziò a dovere, poi si trasformò in
uccello e volò di nuovo sulla
terra.
Si nascose in un
cespuglio e dormì,
aspettando Kurt, come faceva di solito. Prima di addormentarsi, rivide
il
ragazzo enorme che aveva aggredito Kurt, con un bicchiere in mano.
Riusciva a
vedere della roba rossa fuoriuscire dal bicchiere. Avrebbe tanto voluto
seguirlo, ma lui non controllava quel ragazzo e non poteva seguirlo.
Finalmente, Kurt
aveva finito scuola e
quando Blaine sentì l’ultima campanella,
volò in cielo per non stare troppo
vicino a Kurt. Ogni giorno, Blaine notava che il ragazzo aveva sempre
vestiti
diversi dalla mattina. Diverse volte, si era chiesto il
perché, ma non sapeva
come scoprirlo.
Blaine
ascoltò Kurt cantare di nuovo,
quella sera e quando il ragazzo andò a dormire,
l’uccello volò nel lato oscuro
della luna.
Si
trasformò in uomo e andò al
banchetto. Aveva una fame da lupi. A un tratto, gli si
avvicinò il suo amico
Wes. Wes era il suo migliore amico, gli diceva qualsiasi cosa e quando
aveva
qualche problema, non si faceva scrupoli e glielo raccontava.
- Amico,
ho saputo che il re ti ha rimproverato, stamattina. –
esordì Wes, prendendo
un mucchio di cibo. Wes adorava mangiare. Si riempiva piatti enormi e
mangiava
tutto in un sol boccone. Blaine si chiedeva come faceva a mangiare
così tanto.
- Come
lo sai?
- Le
notizie girano in fretta, tra noi. – rispose Wes
ed era vero. Soprattutto,
quando si veniva rimproverati dal re, le notizie giravano in un lampo.
- Ho
difeso Kurt. Un ragazzo lo stava spingendo. Non potevo sopportarlo. –
rispose Blaine, sapendo già qual era la prossima domanda di
Wes.
- È
questo il problema di noi uccelli: dobbiamo osservare, ma non dobbiamo
toccare.
Rachel è così piena di problemi
d’amore. A volte, vorrei aiutarla, ma non posso
fare nulla. – spiegò Wes. Anche lui
diceva tutto a Blaine. Gli aveva
parlato diverse volte di Rachel, la ragazza che doveva controllare. Gli
diceva
che cantava bene come lui e gli raccontava tutti i suoi problemi.
- Che
schifo di vita. – commentò Blaine,
sedendosi al tavolo con gli altri
uccelli e mangiò la sua cena.
- Kurt
ne ha passate tante. Non è giusto che non possa aiutarlo.
- Potresti
chiedere un consiglio al re. Lui saprà cosa dirti. –
gli consigliò Wes.
Blaine ci pensò un po’ su. Poi si convinse. Prese
Wes per un braccio e lo
trascinò con lui mormorando un “ho bisogno di
te”.
Si
presentò alla corte del re. Il re
era molto gentile con tutti gli uccelli, ma quando si arrabbiava,
diventava
intrattabile. Però, sapeva anche dare ottimi consigli e
aiutava chiunque si
presentasse alla sua corte.
- Blaine,
di nuovo qui? Come posso esserti utile? – chiese
gentilmente il re. Blaine
pensò un po’ alle parole da dire, senza sembrare
inadeguato, ma poi preferì ciò
che gli suggeriva il cuore.
I’m
gonna make a change, for once in my life
It’s gonna feel real good, gonna make a difference
Gonna
make it right…
As
I, turn up the collar on my favorite winter coat
This wind is blowin’ my mind
I
see the kids in the street, with not enough to eat
Who am I, to be blind?
Pretending not to see their needs
A
summer’s disregard, a broken bottle top
And a one man’s soul
They
follow each other on the wind ya’ know
‘Cause they got no
where to go
That’s
why I want you to know
I’m
starting with the man in the mirror
I’m asking him to change his ways
And no message could have been any clearer
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make that change
I’m
starting with the man in the mirror ([Wes:] Oh yeah)
I’m asking him to change his ways (change his ways)
And no message could have been any clearer (Ooh ooh)
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make a change (Come on!)
You
got to get it right, when you got the time
‘Cause when you close your (You can’t), then you
close your
(Your) mind!
I’m
starting with the man in the mirror (Oh yeah)
I’m asking him to change his ways
And no message could have been any clearer (Ooh ooh)
If you wanna make the world a better place
Take a look at yourself, and then make that change
Stand
up!
Stand up! (Make a change!)
Stand up!
Stand up!
Left,
yourself now!
Man
in the mirror!
(Ooh!)
(Ooh!) Ah aaah
(Ooh!) ah aaah
Make that change! (Stand up! Stand up!)
You know!
You Know!
You Know! (Man in the mirror!)
You Know!
Change!
Make
that change.
Il re li
applaudì entusiasta. Blaine era
un ottimo cantante ed era bello se fosse andato lì solo per
cantargli quella
canzone, ma lui sapeva che non era lì per quello.
- Blaine,
con questa canzone mi fai capire che vuoi aiutare qualcuno. –
disse il re,
guardando bene negli occhi Blaine. Era come se gli stesse urlando: cosa
vuoi da
me?
- Beh,
ecco… Io vorrei aiutare Kurt. È un ragazzo
fantastico, ma è sempre triste. Io
voglio aiutarlo. – spiegò Blaine,
tenendo lo sguardo basso. Aveva paura di
incontrare lo sguardo del re.
- Sai,
che non puoi farlo – iniziò il re e
Blaine aveva già perso le speranze – ma tu sei un grand’uomo. Dopo che avrei
scontato la tua punizione, ti permetterò di parlargli.
Potrai dirgli qualsiasi
cosa, ma non una parola sul nostro mondo. Potrai spiegargli chi sei, ma
non
potrei dirgli dove vivi. – spiegò il
re. Blaine e Wes si scambiarono un’occhiata
e si sorrisero.
- Grazie,
signore. Le prometto, che renderò felice Kurt. – disse Blaine,
saltellando via
con Wes, mentre il re stava già osservando il futuro di
Blaine.