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Autore: Eleanor_Devil    05/07/2012    2 recensioni
Sulfus, un adolescente, cade sul fiume durante una gita in barca con i suoi amici. Una ragazza strana e misteriosa lo salva. Non sapendo chi lei è, Sulfus la chiama di Ninfa della Cascata...ma chi è lei veramente? Perchè non parla e fugge ogni volta che lo vede?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kabalé, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciaaao eccomi qua con un nuovo capitolo, questo capitolo è stato corretto da una amica mia =D grazie millie a lei!!

La Ninfa della Cascata

Capitolo 8 – Come in una fiaba


Pochi giorni sono trascorsi da quando Sulfus aveva finalmente deciso di porre fine, una volta per tutte, al suo rapporto con Kabalè...la notizia era già stata divulgata proprio come si era aspettato che sarebbe accaduto ma ciò che ha sorpreso la famiglia fu il fatto che non aveva provocato tanto scandalo come avevano pensato...tuttavia la famiglia Zolfanello aveva deciso di stare più attenta, sapevano bene che non sarebbe finita lì...c’era qualcosa sotto...

A scuola, Sulfus e Kabalè a malapena si guardavano in faccia, figuriamoci parlare, o meglio dire era lei chi non parlava o guardava lui. Tuttavia, neache il ragazzo aveva molto da dirle, voleva che la marea si calmassei prima di parlare con lei...era perfettamente consapevole che anche se fossero diventati amici, il loro rapporto non sarebbe più stato lo stesso dopo quello che era sucesso, lui le aveva fatto male proprio come lui aveva sofferto in silenzio amantenere un rapporto già morto molto tempo fa.

Un’ altro problema che era apparso fu cheEdan non parlò per giorni con il suo figlio, lui non riusciva a capire i motivi che avevano costretto il ragazzo a porre fine a un matrimonio così ben pianificato. La situazione continuò così fin’a quando Sulfus no lo sopportò più e...diciamo con queste parole, egli è “esploso” con suo padre, alla fine aveva avuto l’appoggio di sua madre, l’unica che aveva sempre saputo che il matrimonio era falso.

Il silenzio regnava il salotto della famiglia Zolfanello, erano tutti in silenzio, anche se il clima sembrava (di) essere sereno, la verità era che la tensione era la regina di quella stanza. Sulfus distolse lo sguardo dalla televisione, per dire la verità lui non stava nemmeno prestando attenzione a ciò che era trasmesso, e con la coda dell’occhio fissò suo padre...era stanco di quella situazione, aveva già provato a spiegargli i motivi che lo avevano spinto a terminare il rapporto con Kabalè, ma lui non sembrava capire, o se capiva allora stava facendo un bel’ lavoro facendo il contrario!

Chiuse il pugno...e poi determinato, girò il viso completamente verso suo padre...”Per quanto tempo ancora hai intenzioni di rimanere senza dirmi una parola?” lui non gli rispose, ma lo fissò con la cosa dell’occhio “Sono stanco del tuo trattamento di silenzio! E tutto per causa di questo maledetto matrimonio!”

“Le tue azioni porteranno il nome della nostra famiglia ad essere esposto di nuovo nelle riviste...”
Sulfus aggrotò la fronte...Edan si sbagliava di grosso...non sapeva dei sacrifici che suo figlio aveva fatto per mantenere il nome della famiglia...”Basta!” questa volta non era stato il ragazzo a parlare ma sua madre, si era alzata dalla sedia e fissava il marito, arrabiata “Basta Edan! Sono stanca di vederti trattare nostro figlio in questo modo, non hai idea di ciò che lui ha vissuto a causa di questo matrimonio!”

“Si può sapere di che cosa stai parlando, Seraph...?”

“Sto parlando dei sacrifici che ha fatto per anni, pensi che non abbia fatto nulla per il bene del nome della famiglia? Ti sbagli! Ha fatto tutto per la nostra famiglia, la verità è che Sulfus già non amava Kabalè da un’po ma ha deciso di andare avanti con il rapporto, con il matrimonio in modo che i media avrebbero lasciato la nostra famiglia in pace. Ma ogni cosa ha i suoi limiti, io ero stanca di vederlo soffrire in silenzio, andando avanti con un rapporto che non voleva, io sapevo tutto ma ho tenuto la bocca chiusa perché lui mi ha chiesto...ma ora basta, non sopporto vedere il vostro rapporto cadere a pezzi per causa di una sciocchezza!” disse, senza mai staccare gli occhi dal marito “Sulfus si è stancato di mantenere viva questa bugia e ha detto tutta la verità a Kabalè, non è mai stato un egoista come tu pensi...ha fatto tutto ciò che poteva...”

Edan rimase senza parole quando senti quelle parole proveniente dalla bocca della moglie...poi i suoi occhi color ambra si mossero da Seraph verso Sulfus, che ormai aveva distolto lo sguardo...

“Questo è vero, Sulfus...?”

Tutto che il ragazzo fece fu assentire con la testa, in quel momento non riusciva più a fare altro...


Dopo quella situazione il padre gli aveva chiesto scusa per il suo comportamento nei giorni scorsi e anche se ci era voluto un po’ a reagire, Sulfus accettò le scuse del padre.

Per quanto riguarda Ninfa, dopo aver vissuto quel periodo difficile, Sulfus ogni giorno, dopo scuola, se ne andava da lei per continuare ad aiutarla nella sua pratica sulla scrittura, cosa che giorno dopo giorno iniziò a migliorare, Ninfa ormai era in grado di scrivere parole senza l’aiuto del ragazzo, che lo rese felice e anche un po’ orgoglioso di lei.

Tuttavia questa volta aveva deciso di fare una cosa più diversa. Proprio in questo momento entrambi erano nelle stalle per alimentare i cavalli che appartenevano alla sua famiglia.

“Non è un lavoro per noi, i padroni, fare ma si per le persone che lavorano per noi” disse Sulfus mentre metteva sul pavimento un secchio pieno di carote, si volse verso la ragazza e sorrise “Ma è una cosa che mi piace fare io stesso” si avvicinò al primo box dove c'era Basilisco “Beh hai già conosciuto Basilisco ma ce ne sono altri che devi conoscere, sono sicuro che te ne piacerà una in particolare. Ora vieni qui davanti a me e dammi la tua mano” Ninfa fece come le era stato chiesto, camminò di fronte al ragazzo e lui gli aferrò la mano sinistra, mettendo una delle carote lì.

“Ora, lentamente e con calma, allunga il tuo braccio fino a quando non sei abbastanza vicino dalla sua bocca” spiegò il ragazzo, la mano della ragazza tremeva un po’ a causa dei nervi, non aveva mai fatto una cosa del genere prima, Sulfus non appena vide questo mise di nuovo la sua mano sulla quella di lei e l’aiutò ad avvicinarsi alla bocca di Basilisco, che l’aprì e mangiò la carota.

“Vedi? Non è così difficile, è normale essere nervoso la prima volta ma c’e bisogno di controllarli perchè se gli animali se ne accorgeno del nostro nervosismo, succede la stessa cosa a loro” disse “Ti piacerebbe provare di nuovo?” la ragazza annuì e ripetè la stessa azione di prima, questa volta riuscì a farlo senza l’aiuto del ragazzo e anche accarezzò la criniera dell’animale. Sulfus afferrò la sua mano “Vieni, ti mostrerò gli altri adesso”

Si avvicinarono a un’altro box, lì trovarono una bellissima cavalla bianca che alzò la testa appena vide i due avvicinarsi, perché non aveva mai visto Ninfa la cavalla fece dei passi indietro, ma si calmò immediatamente quando Sulfus l’accarezzò. Quando si calmò, Sulfus si voltò verso Ninfa.

“Lei si pone un po’ nervosa quando vede persone che non ha mai visto, ma non ti preoccupare è molto calma, vieni qui” la ragazza dai capelli biondi si avvicinò, proprio quando Ninfa guardò con i suoi occhi azurri dritta negli occhi scuri della cavalla, sembrava che subito loro avessero un forte legame, cosa che non era sucesso prima quando la cavalla l’aveva vista per la prima volta, questa volta lasciò Ninfa accarezarla. che la Ninfa la accarezzasse

“Si chiama Angel, apparteneva alla famiglia di Raf. Dopo l’incendio tutto ciò che è rimasto della famiglia fu venduto dato che non c’era traccia degli altri membri della famiglia, la mia famiglia decise di prendere Angel, era soltanto una puledra proprio come Basilisco.” Spiegò, poi proprio come avevano fatto con Basilisco, alimentarano Angel e tutti gli altri cavalli, poi Sulfus sorprese Ninfa dicendole che entrambi stavano per fare un giro a cavallo, ma a differenza delle altre volte oggi ognuno di loro avrebbe montato il proprio cavallo. Lui sarebbe andato con Basilisco mentre lei con Angel. La ragazza si sentiva un po’ nervosa.

“Non ti preoccupare, non è così difficile, credimi” disse, aiutandola a salire sulla sella di Angel, poi fece lo stesso con Basilisco “Ora fa come faccio io. Prendi così le redini nelle tue mani, assicurati che i piedi sono oppure meglio usare "siano" ben posizionati e la tua schiena deve stare dritta. Ora colpì un po’ la sua pancia per farla cominciare a cavalcare” Ninfa fece come gli era stato detto e saltò un po’ quando Angel cominciò a cavalcare, Sulfus fece lo stesso e fece anche in modo di stare sempre allo stesso ritmo di quello di lei nel caso di avesse dovuto aiutarla.

Tuttavia la gita continuò incrediblemente bene, loro avevano camminato attraverso una parte della foresta che era completamente sconosciuta per Ninfa, cavalcarano nel mezzo della neve e avevano anche visto alcuni uccelli rientrare nei loro nidi che c’erano all’interni degli alberi. Tornarano a casa un’ora dopo.

Sulfus scese del cavallo e si avvicinò ad Angel e Ninfa “Vieni, fammi aiutarti lascia che ti aiuti a scendere” gli allungò le braccia in cui lei si buttò letteralmente, aggrappandosi al suo collo “Pronto! Non ti preoccupare, ti tengo!” ridacchiò lui, lei sorrise mentre ancora rimase immobile con le braccia all’ intorno del collo di lui e egli con le braccia intorno alla sua vita, i due si guardarono negli occhi, ambra e blu, sole e mare, oro e zaffiro...

I loro volti erano molti vicini, mancavano solo pochi centimetri di distanzia...però Sulfus capì la situazione e si fermò prima che potesse accadere qualcosa di più, sbattè le palpebre per uscire dalla sua trance e delicatamente liberò la ragazza che fece lo stesso con lui, era un po’ imbarazzato e per nasconderlo cercò di distrarsi, mettendo i cavalli nei loro box. Ninfa rimase a fissarlo.

Tornarono a casa, ancora pensando alla situazione che era accaduta nelle stalle...Sulfus non riusciva a togliere della sua mente il volto e gli occhi cristallini della ragazza, si stava comportando allo stesso modo come quando l’aveva conosciuto per la prima volta...scosse la testa un po’...

‘Perchè non riesco a smettere di pensare a lei...sono così confuso...una parte di me mi dice che mia madre aveva ragione, che dopo tutto sto cominciando a sentire qualcosa di più verso di lei oltre l’amicizia che si è creata fra noi...ma da un’altro lato mi dice che è solo una mia immaginazione...non so cosa fare...basta, devo togliere questa storia della mia testa!’

Elisabeth si avvicinò ad entrambi correndo, aveva due grandi libri fra le mani “Ninfa, Ninfa! Vieni con me, voglio mostrarti questi libri, vieni!” disse la bambina mentre afferava la mano della ragazza che fu letteralmente trascinata verso la sua camera,e ebbe appena il tempo di lanciare un’ultima occhiata a Sulfus...lui invece sospirò prima entrare nella sua...voleva restare da solo per un po’...per riflettere...

~*.*~*.*~

Poche ore dopo, Sulfus aveva già rifletutto abbastanza sul suo rapporto con Ninfa...ma era ancora confuso...sapeva che lei gli piaceva...solo non riusciva ancora a capire se questo “mi piace” era qualcosa di più che si stava transformando in un sentimento chiamato di amore vero o se si trattava di un “mi piace” come amava la sua sorellina, i suoi amici, la sua famiglia...

Cosa poteva fare...?

Sospirò...forse non doveva pensare così tanto a questo, forse doveva soltanto lasciare le cose andare avanti normalmente e poi vedere cosa sarebbe sucesso...

Si alzò dal letto dove era stato disteso per le ultime ore, camminò fuori dalla sua camera e si diresse verso quello di Ninfa, bussò due volte e proprio come faceva sempre, sbirciò dentro la stanza. Sorrise quando vide Ninfa distesa sul suo letto, bilanciando i piedi avanti e indietro, circondata da libri, lui si avvicinò, la ragazza si volse verso di lui e sorrise, felice per vederlo.

Sulfus si sedette accanto a lei e vide quello che stava leggendo o meglio quello che stava guardando, lei sembrava più interessata alle immagini che illustravano i libri che propriamente le parole del testo, ridacchiò un po’ quando notò il tema di tutti i libri “Stai leggendo fiabe?” Ninfa annuì un paio di volte, il sorriso non si distolse del suo viso.

Fu allora che il ragazzo dai capelli corvini notò un piccolino dettaglio...tutti i libri...La Bella Adormentata, Biancaneve, Cenerentola, Sirenetta, ecc...tutti erano esattamente sulla stessa scena...il bacio fra i principi e le principesse...guardò Ninfa, curioso...

“Perchè sei così interessata ai baci delle fiabe?” chiese il ragazzo, visibilmente curioso, la ragazza prese il block notes e la matita fra le mani e cercò di scrivere il meglio che poteva ciò che voleva dirgli. Poi le diede il block notes per fargli leggere, dopo alcuni minuti a tentare di decodificare la frase, Sulfus arrivò alla conclusione che quello che lei voleva scrivere era:

Cosa hanno provato quelle ragazze quando hanno baciato i loro amati?

Sgranò gli occhi quando capi la frase...era così sorpreso che lasciò cadere il blocknotes dalle mani, che cadde al suolo facendo un piccolissimo rumore. Lentamente guardò la ragazza che era seduta accanto a lui...era così vicina...proprio come erano stati quella mattina nelle stalle...

Gli occhi di entrambi brillavano...intensamente...i loro cuori battevano forti nei loro petti, come se fossereno pronti a saltare fuori...i loro volti erano molto vicini...senza nemmeno accorgersi Sulfus avvicinò il suo corpo a quello della ragazza, così tanto che entrambi finirono a cadere fra i tanti cuscini del letto...

Non c’era bisogno di parole, parole solo avrebbero rovinato il momento che si era creato...era come se il corpo di Sulfus non ubbidisse più a quello che il suo cervello gli diceva continuamente, gli diceva di fermarsi, di non andare avanti con quella...follia...? Follia o no...il ragazzo spinse via tutto quello e seguì quello che invece il suo cuore gli diceva...si avvicinò dipiù e come se entrambi sapessero già cosa sarebbe sucesso molto preso, i loro occhi si chiusero...e finalmente successe...

Le loro labbra si unirono, si toccarono, la mano di Sulfus si mise sulla guancia della ragazza e l’accarezzò, facendo lo stesso con i suoi capelli d’oro...Ninfa non si muoveva...lei non faceva proprio niente...semplicemente rimaneva lì immobile...chiedendosi se quello che stava provando in quel momento, una cosa che non era capace di spiegare, era davvero quello che le princepesse delle fiabe avevano provato quando avevano baciato i loro principi...

Lentamente Sulfus si staccò da lei, in sincronia entrambi gli occhi si aprirono e si fissarono con profondità...le labbra del ragazzo si aprirono per dire qualcosa...ma alla fine disse un’altra cosa...

“S-Scusami, non avrei dovuto farlo, non so cosa mi ha preso! Scusami!” era troppo confuso tanto che non riusciva a gestire la pressione che sentiva in quel momento e così uscì dalla camera della ragazza. Entrò nella sua, chiudendo la porta alle spalle...poi si lasciò cadere fino a raggiungere il pavimento...stava avendo un po’ di difficoltà nel respirare...stava ancora interiorizzando ciò che era appena sucesso...l’aveva baciata!

Sembrava così sbagliato eppure sembrava anche corretto!

Non sapeva cosa doveva fare...quell bacio non aveva chiarito per niente i suoi sentimenti per lei...l’aveva lasciato più confuso di prima...

Se solo lui sapesse i problemi che quella miscela di sentimenti porterà in un futuro prossimo...

TBC
  
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