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Autore: Filophobia    05/07/2012    3 recensioni
"Sei pazzo, Niall, non puoi."
Pazzo. Lo stesso identico aggettivo che veniva associato ad Hayley.
A lei, una parte del suo mondo, un pezzo importante della sua vita.
"Se questo significa essere sul punto di cadere nella pazzia, io voglio sprofondarci dentro."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Premetto che non ero molto sicura sul pubblicare questa OS. Non ho nemmeno pensato mentre scrivevo, anche perchè è una storia improbabile. L'ho fatta di notte, non riuscivo a dormire. Ho aperto Word e ho scritto. Spero che comunque vi piaccia.
-Alessia xx




Hayley gironzolava tranquillamente tra gli armadietti della scuola.
Non c'era nulla di realmente concreto in quella sua testa castana. Viveva di sogni, pronostici, pensieri e fantasie.
Andava dallo psicologo ogni settimana.
Non parlava mai con nessuno, non aveva contatti né fisici né morali con la sua famiglia e con i suoi compagni. 

Era come muta.

Il suo viso era sempre illuminato da quel suo tipico sorriso sognante.
Aveva un insegnante in più rispetto agli altri. Non le insegnava nulla in realtà. L'aiutava semplicemente a svolgere gli altri compiti tramite disgustose moine e dolci parole che lei non era disposta ad accettare.

Ogni tanto ascoltava senza che nessuno se ne accorgesse.
E ascoltava anche il vociferare dei corridoi, che risuonavano in una sola parola.
Chiunque incontrava il suo sguardo arrivava alla stessa conclusione, racchiusa in quella strana e fastidiosa parola:
autismo.

autismo: sidrome definita dalla presenza di una contromissione dello sviluppo che si manifesta prima dei tre anni di vita e da un tipo caratteristico di funzionamento anormale nelle aree dell'interazione sociale, della comunicazione e del comportamento che è limitato e ripetitivo.

Lei era una ragazza autistica.
Che andava a scuola, che ascoltava, ma che non parlava o interagiva.
Era completamente asociale.

Ma per lei quel termine non aveva significato. Lei non si sentiva autistica, lei non si sentiva diversa.
Lei si sentiva libera.

Il tempo passava, lei sembrava non accorgersene.
Vedeva intorno a sè individui mutare, trasformarsi, cambiare, crescere.
Ma lei era sempre la stessa.
Era un punto fermo, statico nel tempo e nello spazio.
Un particolare che dava inizio e fine.
Un segno di punteggiatura immobile e unico.
Semplice e imperfetto.

Solo una persona era capace di smuoverle il cervello.
Un ragazzo biondo dagli occhi cielo.
Era l'unico con cui spendeva qualche soffocato monosillabo, e questo lo meravigliava ogni volta.
Era  un piacere per Hayley vedere la sua faccia nuovamente incredula.
Ogni  vota gli occhi chiari gli si inumidivano, come se qualcosa lo avesse scosso profondamente.

Un legame c'era. E non uno qualunque.
C'era qualcosa di chimicamente inspiegabile, umanamente irrazionale, probabilmente raro.
Tra lei e Niall c'era qualcosa di impossibile.
Uno di quei legami che non si dissolvono col tempo.
Statico, proprio come un punto.
Proprio come Hayley.

Ogni volta che il ragazzo stabiliva un leggero contatto con lei, il cuore accellerava i battiti, sentiva uno strano calore.
Le gambe tremavano,  e lo stomaco perdeva la sua tipica quiete.
Ma a trattenerlo erano gli angoli più cupi della sua mente.
"è impossibile", si ripeteva, "lei non parla, non tocca nessuno se non te. è una cosa non convenzionale, strana, innaturale."

Ma a lui bastava un suo sorriso, un suo "ciao" strozzato, un piccolo e fuggente sguardo.
La consapevolezza che quello sguardo era simile al suo.

"Sei pazzo, Niall, non puoi."

Pazzo. Lo stesso identico aggettivo che veniva associato ad Hayley.
A lei, una parte del suo mondo, un pezzo importante della sua vita.

"Se questo significa essere sul punto di cadere nella pazzia, io voglio sprofondarci dentro."

Tutti vedevano Hayley come una persona anormale.
Ma per Niall lei era un angelo.
Sì, un angelo. Che fuggiva dal mondo esterno per correre nel proprio in cui solo in pochi avevano accesso.
Ogni volta che gli sfiorava le dita, era come trovarsi in uno strano stato di beatitudine.
Cancellava tutto e tutti.
C'erano solo due anime incompatibili ma simili.
C'erano solo lei e lui.
Solo Niall e Hayley.

  
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