Giorgia,io e tuo fratello abbiamo deciso di mandarti a Londra da tuo zio,sei in vacanza e stai sempre chiusa dentro casa ad ascoltare musica deprimente,su con la vita ti divertirai li tranquilla. Il volo è domani mattina,vai a dormire così ti sveglierai puntuale. Con queste parole mio padre mi disse che avrei trascorso le vacanze da mio zio a Londra,non ero triste perché la mia vita qui in Italia era abbastanza tranquilla,anche se mio padre dice che non esco mai e cose così,ma semplicemente ho solo un amica con la quale esco ogni tanto,non sono mica asociale,ma non mi piacciono le altre ragazze della mia età che già da ora se la tirano a morte. Ma non ero nemmeno felicissima,insomma mio zio era un famoso discografico della Sony e quindi non stava mai a casa. Andai a dormire,erano già le 11 di sera ed io ho il sonno pesante,quindi se non andavo subito al letto l’indomani mi sarei alzata verso l’1 di pomeriggio. Ed il volo era alle 9. Gioo!! Su sveglia che sei già in ritardo,erano le 7 e mezza,dovevo partire fra 2 ore e mezza e mio padre diceva che ero in ritardo,cominciamo bene! Mi alzai e mi diressi in bagno,mi guardai allo specchio e vidi una ragazza non tanto alta,magra ,capelli castani scuro,lunghi e mezzi ricci,come quelli di miley cyrus,ed un paio di occhi color cioccolato che con la luce del sole assumevano una tonalità più chiara. Mi vestii con un paio di jeans a sigaretta neri e una canotta nera e mi truccai come piaceva a me,matita nera e ombretto nero con un po’ di fard. Il mio look era ispirato a quello di Amy Lee,il mio idolo in assoluto. Mio padre mi accompagnò all’aeroporto e mi salutò con le solite raccomandazioni che facevano tutti i genitori:non fumare,non drogarti,non fare cazzate etc.. Il volo partì puntualissimo e arrivai a Londra con il pomeriggio,all’aeroporto mi aspettava mio zio con un tizio dietro di lui che sembrava un armadio di quanto era piazzato di statura,mi salutò e mi fece accomodare nella sua limousine nera metallizzata. Appena entrata mi chiese come andava la mia vita dopo la morte di mia mamma,erano passati 3 anni,ora avevo 17 anni e la mia vita era cambiata radicalmente dopo la sua morte. Arrivammo a casa sua,casa?! Diciamo che sembrava la corte di Versailles più che altro. Mi vece scendere dall’auto e mi fece accomodare nella mia nuova casa. Da lì sarebbero iniziate le mie vacanze estive.