<img src=" http://images2.fanpop.com/image/photos/9300000/mr-schuester-and-rachel-glee-9342686-651-338.jpg"
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Erano diversi. Lei lo sapeva bene. Lui adorava la pioggia e lei amava le
giornate di sole. Lui sempre pronto ad aiutare gli altri e lei ad eclissarli se
questo significava poter risplendere. Lui era un professore e lei una studentessa.
Rachel sapeva bene che fra lei e Schuester
non sarebbe mai potuto nascere niente ma non era quello che lui le faceva
capire. Le lanciava sguardi languidi quando passando per i corridoi la trovava
davanti agli armadietti. La consolava quando scoppiava a piangere e cercava di
nascondersi. E che Finn non gli andava a genio si era
visto parecchio bene quando aveva cominciato a dare tutti gli assoli a Blaine.
D’altra parte lui cercava di starle lontano il più possibile ma faceva molta
fatica. Era come se il suo corpo si rifiutasse di dargli retta, lo portava
sempre sulla strada dove avrebbe in qualche modo incrociato lei. Per non
parlare poi dell’ora di canto. Ogni volta che lei cominciava a usare quella
magica voce, Will faceva fatica a rimanere seduto sulla sedia. Continuava a
fissarle le labbra e smetteva di pensare al canto concentrandosi sulla bocca di
lei. Pensava a quanto fosse bella e ben fatta, al sapore che probabilmente
avrebbe sentito se avesse provato ad assaggiarle…
Nessuno dei due sapeva bene come fosse successo. Si erano semplicemente trovati
insieme nella stessa stanza e il desiderio di Will si era finalmente avverato.
Aveva finalmente assaggiato le labbra di lei, ed erano veramente squisite, il
sapore più buono che avesse mai assaporato. Lei dal canto suo pensava di non
aver mai conosciuto un baciatore più esperto di Will. Quel semplice bacio le
stava facendo girare la testa e non faceva altro che fargli desiderare di più
l’uomo che si trovava davanti.
Il professor Schuester in un attimo di chiarezza nella
sua mente si era allontanato da lei e dalle sue labbra tanto perfette. Aveva
semplicemente sussurrato un –Scusami- E voltandosi si era allontanato.
Rachel era rimasta lì, a contemplare la porta
sperando che in un momento di pazzia lui avrebbe fatto marcia indietro e
sarebbe tornato. Ma non lo fece. Si era ritirato a casa, facendo volare la
macchina sull’asfalto per paura di perdere il suo autocontrollo e tronare da
lei. Si era steso sul letto al fianco della moglie e aveva cercato di guardarla
come guardava ogni giorno quella studentessa, ma non ci riusciva e il suo
cervello riusciva a dargli solo una spiegazione. Rachel
era unica e lui provava qualcosa per quella ragazza tanto speciale.