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Autore: Laukurata    20/01/2007    18 recensioni
So che l’avevo già postata in precedenza ma quando per sbaglio l’ho cancellata (lo so sono imbranata…^^’) ho aspettato a ripostarla perché almeno (visto si erano verificate delle incomprensioni) avrei cercato di rendere il testo più chiaro.*** E se Sana, in un momento di depressione a causa di un Akito un pò "strano", si rifiuta di festeggiare il compleanno e Fuka&co. intervenissero? *** A questo punto ringrazio chiunque decida di imboscarsi nella mia one-shot e grazie per l’attenzione!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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So che l’avevo già postata in precedenza ma quando per sbaglio l’ho cancellata (lo so sono imbranata…^^’) ho aspettato a ripostarla perché almeno (visto si erano verificate delle incomprensioni) avrei cercato di rendere il testo più chiaro.

Dato che avevo salvato le recensioni le ritrascrivo (come mi è stato consigliato da uno degl’ assistenti admin.), ma chiunque decida di lasciarmene (anche solo per dirmi che questa versione è più chiara o meno) sono sempre ben’accette!

A questo punto ringrazio chiunque decida di imboscarsi nella mia one-shot e grazie per l’attenzione!

Buona lettura…

 

UN COMPLEANNO DA DIMENTICAREo forse no!

 

 

- Come non lo vuoi festeggiare?? – urlò scandalizzata una voce femminile dall’altra parte della cornetta che Sana teneva in mano

- No Fuka te l’ho gia spiegato che in questo periodo non…-

- Ok, ok… però non puoi stare tutto il giorno in casa a deprimerti, ok? -

- Mmh…e che dovrei fare? – domandò sarcastica.

- Vieni con me a fare un giro…me lo prometti? -

- Va bene…ciao – tagliò corto, ormai stufa di quella conversazione.

Silenzio.

- Hey Sana? -

- Eh? Che vuoi ancora? -

- Prometti che non mi darai buca!! – chiese quasi supplicante

- Prometto! Ora posso andare? -

- Si, anche se mi immagino già a fare che…-

La ragazza dai capelli rossi attaccò il telefono sbuffando e si avviò verso il salotto. Prese in mano una manciata di patatine e sedendosi sul divano continuò a vedere ciò che aveva messo in pausa.

Passava tutto il giorno a guardare film, cartoni e cose varie. Non aveva voglia di uscire e tanto meno di vedere quella st***** stare tutto il giorno a strusciarsi ad Akito!!

 

Mancavano due giorni al suo 19° compleanno e quest’anno, a differenza di tutti gli altri anni, non voleva festeggiare.

Fuka non faceva che chiederle se aveva cambiato idea e la stava veramente stancando. Ora poi era spuntata fuori dicendo che voleva portarla a fare un giro perché non le avrebbe permesso di stare in casa il giorno del suo compleanno.

Uffa!!

Sbuffò ancora una volta e si concentro su quello che la televisione stava dicendo.

***

DRIIIINN DRIIIIIIIIN (è il telefono di casa…)

- Pronto? -

- Ciao Sana sono io…senti puoi venire qui alle 16:00 invece che alle 17:00?? –

La ragazza si buttò su una sedia sapendo che l’attendeva una ramanzina per la risposta che stava per dare.

- Non lo so…facciamo che vengo verso le 16:30, ok? -

- Ok…se proprio non puoi prima – esclamò con una nota di delusione Fuka

- Senti ma a me oggi fa caldo dobbiamo per forza andare fuori? Non possiamo semplicemente stare da te? -

- No perché…perché ti voglio portare a vedere un posto…-

- Ma non mi interessa…-

- è bellissimo quindi non fare storie! Ci vediamo dopo! – e cercando di non allungare quella telefonata, evitando così domande da parte di lei a cui non avrebbe saputo rispondere.

- Si ciao. -

Ancora più annoiata dall’idea di come avrebbe passato il pomeriggio del proprio compleanno, andò a farsi una doccia.

***

Ore 16: 27

 

Fuka si stava chiedendo se era il caso di chiamare…

Il cellulare iniziò a suonare.

Era Sana.

- Dimmi…- la voce era molto impaziente

- Vengo tra dieci minuti, ok? -

" E ti pareva! " pensò la castana mandando gli occhi al cielo

- Ma com…va bene fai veloce!! -

- Si, si..-

Attaccò.

Si, doveva chiamare…

***

Ore 16: 55

DLIN DLON (questo dovrebbe essere il campanello…)

- Menomale che venivi tra dieci minuti!!! -

Abbaiò la mora raggiungendo la migliore amica a corsa.

- Ho sbagliato, volevo dire partivo tra dieci minuti…comunque, dai restiamo qui? -

" Tentar non nuoce " ragionò "…anche se con Fuka era impossibile"

- No ti devo portare in un posto… -

" Appunto!"

Sana si rassegno e seguì l’amica che la trascinava verso quel luogo sconosciuto…

 

 

- MA TI SEMBRA UN BEL POSTO????? – urlò scandalizzata

- Dai calmati…era così per farti muovere…in questo periodo sei sempre senza energie e ti sta fatica fare tutto…-

La Kurata era rimasta a bocca spalancata, non ci poteva credere.

- Bè in effetti si, però mi hai fatto camminare per più di 20 minuti per portarmi a prendere il gelato, qui, dove vengo circa 900 volte l’anno?!? -

- Uffa come sei, comunque offro io! – tentò di sviare il discorso che altrimenti sarebbe sfociato in una bella lite

- Ah bene! Allora mi calmo! -

Presero una il cono l’altra la coppetta e si misero a sedere su una panchina dentro un parco.

Il cellulare di Fuka suonò.

- Ti è arrivato un messaggio…- proferì con tono inespressivo all’amica

- Si ora guardo.- e intanto estraeva il piccolo oggetto dalla tasca, iniziando a digitare una risposta.

- Chi era? -

- Era Nami, una mia compagna di classe…-

- Ok…-

La mora continuava a ricevere messaggi e alle domande dell’amica rispondeva sempre un nome diverso, ma quest’ultima si sa, per queste cose è poco sveglia.

Dopo già mezzora che erano a sedere su quella panchina Sana iniziò a pregare l’amica di andarsene ma Matsui sembrava molto affascinata dall’ambiente circostante..

- Ma fa schifo qui!! -

- Non dire così…è molto rilassante!! -

Alla fine ebbe la meglio e alle 19:00 circa le due iniziarono ad andare verso casa di Fuka che iniziò a imprecare dato che aveva finito i soldi e non poteva più fare squilli alle sue ipotetiche compagne di classe…

- Va bè dai capiranno che non hai soldi!! -

- Speriamo…- e sospirò "Speriamo" .

***

Arrivate davanti a casa, la proprietaria si attaccò al campanello facendolo suonare all’impazzata.

- Entro un secondo a prendere il casco e poi torno a casa! – disse sbrigativa Sana, voleva finire in fretta quel pomeriggio noioso.

Le due si avviarono verso l’entrata, una volta arrivate davanti alla porta Fuka si abbassò in direzione della scarpa sinistra

- Bussa tu io devo allacciarmi la scarpa! -

- Ti aspetto un attimo…-

- No! Intanto fatti aprire!! – la incitò

La rossa si avviò verso la porta e bussò.

La maniglia venne girata dall’interno ma la porta restava socchiusa. Così Sana la spinse e…

- SORPRESA!!!!!!!!!!!-

Rimase immobile e a bocca aperta! Tutti i suoi amici erano li. I più cari e i compagni di classe, quelli che facevano con lei il giocattolo dei bambini, sua madre, Rei…e poi lui

Akito!!! Guardò meglio e vide anche quella smorfiosa di Meiko!!

Erano accanto e scherzavano!! Ma non era la sua festa a sorpresa?? E allora cosa faceva anche lei li?

- Allora Sana? Sei rimasta imbambolata…ti è piaciuta quest’improvvisata? – domandò qualcuno

- Si, moltissimo grazie ragazzi!!! –

Aveva le lacrime agl’occhi per la sorpresa! Era stato un pensiero troppo carino

Venne circondata da tutti che le continuavano a fere auguri e a darle baci sulla guancia. Si trovò davanti Akito che sorridendo le dette anche lui la baciò sulla guancia.

La ragazza era diventata visibilmente rossa, ormai erano mesi che si erano lasciati ma quella vicinanza eccessiva la emozionava ancora.

Pochi secondi dopo il ragazzo se n’era andato lasciandola in balia dei racconti senza fine delle sue amiche che passarono tutta la serata a dirle a chi era venuta l’idea, come avevano fatto ecc…

Sana era molto contenta per il bel pensiero che avevano avuto però stava male. Voleva piangere, correre via…ma non poteva.

***

 

Ormai erano le 22:00 e la festa era in pieno svolgimento…la casa di Fuka era molto grande e i suoi le avevano lasciato il campo libero.

C’era la musica, un sacco di cose da mangiare e tanta gente continuava a entrare da quella porta.

Molta della quale non aveva mai visto. Probabilmente si era sparsa la voce del compleanno della grande Sana Kurata…

Ma chi era Sana Kurata in realtà nessuno lo sapeva.

E molto probabilmente nessuno se lo era mai chiesto…

Solo lui lo sapeva veramente. Spesso sentiva la sua mancanza e versava molte lacrime, ma ormai non importava più, era passato troppo tempo.

 

 

Quando riuscì a staccarsi di dosso tutta quella gente che parlava e parlava entrò in una stanza, ma era quella sbagliata perché si trovò davanti Akito e Meiko. Erano a sedere su un letto e lui la stava abbracciando. Lei rideva divertita e faceva la gatta morta con lui.

Akito la strinse di più e la baciò. Non voleva vedere…senza farsi accorgere richiuse la porta di quella stanza e si avviò a testa bassa verso l’uscita.

Varcò la soglia e appena fece i primi scalini si scontrò con qualcuno.

- Ehm…scusa non volevo -

La ragazza si asciugò le lacrime che ormai non riuscivano più a stare ferme

- Sana ma che hai? Un attimo…ma tu stai piangendo!- esclamò sorpresa una voce maschile

- No, no tutto a posto, davvero -

Corse via e lasciò sconcertato quel ragazzo con cui si era scontrata.

- Fermati! È ancora quel coglione del mio omonimo, vero? –

Hayama l’aveva inseguita e le si era piazzato davanti in modo che lei non potesse passare.

Come risposa lei annuì.

- Dimmi dov’è che gli vado a spaccare il muso! –

- No Akito…non importa! Non mi interessa di lui, sono solo rimasta male del fatto che si è presentato con lei al mio compleanno…-

Alzò lo sguardo e incontro gli occhi di lui che emanavano odio verso il ragazzo che la faceva soffrire così.

Sorrise al pensiero che lui era li e che l’avrebbe sempre protetta.

Il cuore le iniziò a battere velocemente come quando aveva 13 anni.

A causa del lavoro non avevano potuto più vedersi di frequente e poi lei si era messa con quell’Akito solo perché…perché le ricordava il SUO Akito (Hayama), a causa del nome e un po’ nell’aspetto, che però non poteva avere.

Eppure dopo tanto tempo lui non era cambiato.

Era sempre pronto a tutto per lei e solo con lei.

Solo a lei sorrideva.

Solo con lei si confidava.

Solo lei amava.

D’impulso lo abbracciò e senti le forti braccia di Hayama stringerla.

- Grazie…-

- Lo sai che non voglio che mi ringrazi…- lei alzò la testa e lo guardò interrogativa

- Io…lo faccio solo perché ti amo, Sana. Ancora. –

Finalmente glielo aveva detto.

Però forse aveva sbagliato.

Lei era scossa, confusa.

L’avrebbe rifiutato. Sicuramente l’avrebbe rifiutato.

Rimase sorpreso quando sentì le morbide labbra di lei posarsi sulle sue.

Sorpreso ma felice.

Finalmente si erano trovati.

E forse stavolta per sempre.

- è il regalo migliore che potessi farmi…anch’io ti amo…- esclamò prima di iniziare un nuovo bacio.

Stavolta era stata lei a baciare lui e non più lui, che le rubava baci alle elementari e alle medie.

Stavolta entrambi erano consapevoli dei loro sentimenti.

E non avrebbero commesso gli stessi errori, non avrebbero più nascosto quello che provavano.

Non stavolta.

 

 

Bè, spero che vi piaccia, prima che qualcuno chieda spiegazioni (certo se poi avete ancora dubbi chiedete pure) cerco di spiegare. Nella prima parte della storia si parla dell’Akito omonimo di Hayama.

Il vero Akito (l’Hayama) entra in scena solo quando Sana esce dalla casa e si scontrano.

Da ora in poi quello che pensa è riferito ad Hayama e fa riferimento all’altro Akito (diciamo quello "falso") solo per confrontarli.

Lo so che è intortante come storia, spero comunque che sia stata di vostro gradimento.

Un grazie a chi è arrivato fino a qua e un grazie speciale a chi deciderà di lasciare un commentuccio!

Un bacio

laukurata

  
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