Le parole che Akito ha ascoltato per tutta la vita sono fatte di spine.
Ad ogni suo passo, per anni, ha sempre avvertito il morso di un senso di colpa primordiale. Mostro gli ha trapassato la pancia, demonio si è insinuata nel cuore, delinquente si è conficcata nella testa.

"Li avevo rivisti. Il mio unico grande amore e la mia ex migliore amica. Insieme, di nuovo.".
Sana Kurata, dopo ben otto anni trascorsi a New York, decide di tornare a casa, in Giappone.
Ha scelto di frequentare l'università a Tokyo e di abbandonare per un po' la carriera artistica.
Ma che cosa sarà successo ai vecchi amici? Che strade avranno intrapreso?
Il rapporto tra Akito Hayama, l'amore della sua vita, e Fuka Matsui, l'amica di un tempo, sarà rimasto intatto?
Nuove coppie, nuovi incontri, intrighi d'amore, discussioni e gelosie sono dietro l'angolo!
Questa è la mia seconda Fanfiction su questo meraviglioso manga/anime! Spero vi piaccia! ♥
Dedicata con grande amore a Cristian. ♥

Fa parte della raccolta "Il bacio di Klimt"
Lettera di Sana ad Akito.

Fa parte della raccolta "Il bacio di Klimt".
L'ultima lettera di Akito a Sana.

Raccolta di "Una scatola di cereali"
Prima lettera di Akito.

Ciaooo ragazze questa è la mia prima volta che scrivo una storia e spero tanto vi piaccia..
2 fratelli….
Il bene e il male….
1amore non corrisposto…..
Bugie, intrighi, scomode verità…
E Tanto, tanto altro ancora… Spero di avervi incuriositi almeno un po’ e se vi và mi farebbe piacere commentarla insieme… baci a presto

Questa è la storia di due bambini che si conoscono all'interno di un Orfanotrofio le cui vite verranno rese impossibili e travagliate da una suora.
Lei, Sana, abbandonata quand'era una neonata.
Lui, Akito Hayama, strappato al patrigno ad otto anni dopo essere stato incriminato per la morte della madre.
Un adozione improvvisa sconvolgerà tutto dividendo così i due protagonisti con la promessa che un giorno si sarebbero rincontrati.
Un articolo di giornale a distanza di anni potrebbe cambiare le cose?
Sana ed Akito, ormai adulti si dichiareranno il loro amore?

" Ancora la stessa scatola di cereali in fondo allo scaffale che ogni mattina osservi prima di nasconderla di nuovo "
Fa parte della raccolta di "Il bacio di Klimt"

"Troppo sognatore da vedere che, quel bacio di klimt che osservavi non sarei mai stato io"

Dopo aver saputo della relazione tra Hayama e Fuka, Sana decide di sparire e non tornare più a scuola e tutto quello che succede nel manga/anime non accadrà mai, compresa la famosa dichiarazione in TV di Kamura. Dopo quattro anni Akito ritrova una lettera di Sana, la stessa lettera che lei scrive durante le riprese de "La villa dell'acqua".
Cosa c'è scritto e cosa è successo in questi quattro anni? Riusciranno Sana ed Akito a ritrovarsi dopo così tampo tempo?

Il sentimento è forte.
Ogni parola presa dal tuo cuore per me è una poesia.
Mi sento protetta vicino a te.
Ogni abbraccio, ogni bacio sincero. Per me questo è vita.
Siamo giovani. Siamo felici. Ho voglia di innamorarmi.
E mentre mi incammino in mezzo a tutte le difficoltà invisibili, io mi sento invincibile accanto a te.
Il tuo tocco è sempre caldo, anche in ogni tempesta che mi porterebbe via da te come un vortice troppo forte.
Ma io sono sempre qui. Sono troppo fiero e fortunata di aver fatto parte di un destino che mi lega a te.
E mentre i tuoi occhi senza emozioni vorrebbero dirmi tanto e tutto, io ti ascolto.
Sorridente. Nel mio totale silenzio.
Perchè tu riesci a parlarmi con gli occhi. Ed io colgo ogni tua parola e la assaporo con tutta l'armonia del nostro legame.
Fino a quando tutto sembra rompersi per sempre...

Misako ricorda ancora con molta precisione la prima volta che ha incrociato gli occhi di Akito. Hai degli occhi molto belli. E uno sguardo troppo riflessivo, e un'espressione troppo seria, per un bambino di quell'età.

E se Sana e Akito si incontrassero da adulti? Riuscirà Sana a salvare il suo vicino di casa bello, scorbutico e donnaiolo?

«Fai quel gioco...» Sussurrò.
Kintaro alzò il braccio libero in aria. Cominciava a preoccuparsi. Avevano smesso di farlo, ormai non dovevano più trovare il coraggio nel dirsi le cose, ne parlavano e basta. «Uno...» Allungò il pollice. «Due… Tre...» Fece una breve pausa, osservando Sari. «Via!»
Sari cercò il suo sguardo, cercò il coraggio che quel gioco, da bambina, le faceva venire. «Uno. Due. Tre. Via! Dopo il via mi dirai un tuo segreto. Sicuramente ti verrà il coraggio per farlo!»
{Sequel di Thinking out loud}

Non erano mai stati bravi a beccare i tempi loro. Correvano veloci come se il tempo stesse per scadere, scandiva le loro giornate. Era sempre stato così. Prima con il soprammobile che rischiava di scoprirli, poi perché sarebbe dovuto partire per l’America, poi quei fottuti novanta giorni che passavano troppo in fretta.
{Sequel di Addosso}