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Autore: Veronica_A    05/07/2012    2 recensioni
E oggi la noia m'assilla, la sigaretta è sul comodino, le note si imbattono nei miei pensieri e la voglia di combattere contro il mondo è assente.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono delle mattine in cui non riesci ad alzare il culo dal letto.

Dove non hai voglia di toglierti il tuo pigiama bagnato dalle lacrime e non hai nemmeno la forza di cambiarti.

Dove vuoi gustarti in pace una sigaretta sotto le note di un buon disco; non hai voglia nemmeno di pranzare ma di bere una lattina di coca accanto alla finestra.

Dove ti perdi ad assaporare quel profumo di nonsoché di buono nei vecchi romanzi sul tuo scaffale e ti diverti ad accarezzare dei vecchi disegni.

Dove nemmeno i tuoi ricordi più vecchi sono rovinati dal tempo e si rifanno vivi.

Dove la pioggia che ticchetta sui vetri è più piacevole dell'imbattersi nei volti delle persone; loro ti scruteranno, invaderanno la tua anima e scopriranno che dopotutto, non sei così forte come dai a vedere.

Dove non capisci in realtà chi sei e ti spaventa scoprirlo; preferisci tenere la tua maschera e recitare la tua parte.

La parte della persona menefreghista e bastarda.

"Che poi infondo, anche dover essere bastardo per forza ha le sue noie. Così pare."

E oggi è uno di quei giorni.


E oggi la noia m'assilla, la sigaretta è sul comodino, le note si imbattono nei miei pensieri e la voglia di combattere contro il mondo è assente. 


E oggi piove, e per una volta il temporale piangerà da solo.

Mi abbandono allo scrosciare della pioggia che incessante scende dal cielo di cui sono prigioniera.

Mi perdo nelle nuvole che sembrano morbida ovatta.

Sembrano fatte di sogni.

Sogni incatenati alla realtà, dimenticati, scartati, impossibili.

Le stelle sono nascoste.

Una nebulosa di fumo mi offusca la vista.

A volte le certezze se ne vanno.

Se ne vanno così, piano piano.

Come quando da piccolo facevi avanti e indietro sulla neve per lasciare le impronte.


È come voltarsi e non trovarle più.


Ti ritrovi davanti al nulla, impotente di cambiare le cose.

Se n’è andata.

È sfuggita dalle mani, è scivolata tra le dita.

È svanita.


La felicità.
  
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