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Autore: Tedeschina4ever    05/07/2012    1 recensioni
Ciao!!! In questa nuova storia troverete i personaggi della vecchia storia "Nuova scuola=Nuova vita!" un po' cresciuti e alle prese con un'avventura completamente diversa. Spero che vi piaccia :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sveglio, sono le 9:30. Mi alzo, mia mamma sta pulendo la cucina.

 

“Dormivi di più prima … perché ti sei svegliata così presto?” mi chiede

“Devo vedermi con James oggi.”

“Il mattino?!”

“No, questo pomeriggio. Però non posso vederlo e studiare nello stesso momento, quindi ho bisogno del mattino.”

“Jessica come sei indaffarata … ma lui non ha mai niente da fare?”

“Ti ricordo che anche se ha cambiato scuola in seconda liceo linguistico non è andato a smacchiare leopardi. E’ andato al tecnologico e ha molto da fare con i computer!”

“Ok, va bene.”

 

Suona il telefono, è mia nonna e risponde mia mamma. Dovete sapere che mia nonna già era un po’ rompiscatole prima, adesso non potete immaginare com’è. Ha 83 anni e non perde l’occasione per fare andare mia mamma su tutte le furie.

Mio padre arriva a casa alle 10:30 dopo essere andato in ferramenta per alcune commissioni.

Si guarda intorno.

 

“L’albergo chiude oggi?” mi dice con tono aggraziato

“Oggi studio. O almeno il mattino!” gli rispondo

 

E’ dalla terza liceo che mi sento dire questa frase ogni volta che James non c’è a casa. Solo perché è quasi sempre presente e a loro la casa pare un albergo dove tutti possono andare e venire. Ma la volta più brutta è stata quando ero appena tornata dallo shopping e avevo convinto James a venire con me; siamo entrati in casa e mia mamma stava guardando un film in salotto in pigiama. Si è alzata indispettita e gli ha detto:”Questa casa non è un albergo! Sarà meglio che torni a prendere le abitudini perse, cioè di stare qui tre ore e andartene!” Probabilmente era anche molto stanca oltre a essere un po’ arrabbiata, visto che non l’ha più detto, né a lui né a me.

Una sera dell’anno scorso, quando avevamo 18 anni ed eravamo appena diventati maggiorenni, eravamo accoccolati a guardare un film. Mia mamma si era avvicinata al divano.

 

“Jessica, tuo padre vuole parlarvi.” mi aveva detto

 

Come ben sapete, quando i genitori dicono che ci devono parlare, non è mai bel segno.

Io mi sono agitata e quando è arrivato mio papà, entrambi ci fissavano fino a quando mi sono fatta sentire.

 

“Allora? Che cosa dovete dirci? Di non andare a fare danni in giro?” avevo detto loro

“James, so che ami mia figlia e so anche che mia figlia ti ama. Ti volevo solo dire una cosa. Prova a metterla incinta e ti appendo per dove ben sai.” gli aveva detto con tono severo.

 

Con queste parole di mio padre ci ero rimasta veramente male. Questo voleva dire che non si fidava di me, o anche peggio, di noi. Per essere sinceri, io e James non abbiamo mai avuto il pensiero di provarci almeno una volta, perché il nostro amore lo manifestiamo a gesti semplici, non ci serve andare più in là.

Con questo ultimo ragionamento inizio a pensare che i miei genitori non si fideranno mai di lasciarci andare con gli altri della ex classe in gita: si immaginerebbero di vedere tornare lui, il nipotino ed io. Spero solo che si fidino di più di noi.

Domani ho già deciso che dirò tutto a miei genitori per quanto riguarda la vacanza e dopo mi metterò in contatto con i miei ex compagni di classe. 

  
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