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Autore: koyu    05/07/2012    2 recensioni
Mi ha chiamato "Naruto-kun". Significa che si ricorda il mio nome?...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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Era una giornata soleggiata, tranquilla, quando mia madre mi diede la notizia. Sapevo che sarebbe successo, diciamo che mi ero preparato. “Figliolo, dobbiamo trasferirci ad Osaka a causa del mio lavoro” queste furono le sue parole. Vi sarete chiesti perché ho nominato solo mia madre; beh, mio padre non c’è, è morto per malattia quando io ero molto piccolo, non ricordo nulla di lui.

Ormai è quasi passato un anno da quando mi sono trasferito. Mi chiamo Naruto Uzumaki e ho 17 anni. Biondo, occhi azzurri, corporatura nella norma. Insomma, sono un ragazzo comune, non mi differenzio dalla massa. Frequento un liceo ad Osaka, la mia divisa è composta da un camicia bianca e un pantalone nero, quella delle ragazze invece è una divisa alla marinara blu. Almeno, in questa scuola le ragazze sono carine ed è piacevole vederle con la gonna. Tra loro c’è una ragazza, che è sempre nella mia mente. Frequenta la classe affianco alla mia, ha gli occhi di un colore insolito, sono bianchi, sembrano delle perle. I capelli lunghi neri con riflessi blu e la frangetta che le copre la fronte. È magra e giusto un po’ più bassa di me. È una ragazza un po’ timida e riservata, ma è anche molto gentile e divertente. Ci sono giorni in cui resto ore e ore ad osservarla, ha un sorriso bellissimo. Probabilmente non si è mai accorta di nulla. Ci sono un mucchio di ragazzi che vorrebbero stare con lei, ma li ha rifiutati tutti, chissà perché. Magari ho una possibilità, o almeno così pensavo.

Ha cominciato a piacermi esattamente il 10 ottobre di quest’anno. Era passato poco più di un mese dall’inizio della scuola, me ne stavo sempre da solo, quindi mi sono seduto sull’erba sotto la finestra dell’aula di musica. Stavo per addormentarmi, quando ho sentito una voce. C’era una ragazza nell’aula, stava cantando. Aveva una voce bellissima, molto intonata, era riuscita ad arrivarmi al cuore. Così mi alzai per vedere chi fosse a cantare, e vidi lei. Hinata Hyuga, la ragazza, a mio parere, più carina della scuola. Rimasi letteralmente incantato, nel vederla e sentirla cantare.

Da quel giorno, ho cercato varie volte di avvicinarmi a lei e posso dire, almeno in parte, di esserci riuscito. Anche se..in modo un po’ particolare. Qualche giorno dopo sono caduto dalle scale, già, sono parecchio maldestro. Alla fine della mia rotolata giù per le scale, c’era lei. Aveva un’espressione preoccupata “ti sei fatto male?” mi disse. Poi mi aiutò ad alzarmi, e accompagnandomi in infermeria mi chiese il mio nome. Modo insolito per farsi notare da una ragazza, eh? Ma non l’ho fatto di proposito.
Bene, tralasciamo la mia imbranataggine di quel giorno. Ora che è passato quasi un anno, sono anche più imbranato.
 Quando cerco di parlarle è come se il mio cuore impazzisse.
È forse una strega che mi ha fatto un incantesimo? No, io la vedo più come un angelo. Già, un angelo che è stato in grado di rapire il mio cuore.
Ma purtroppo, la mia felicità non è durata a lungo. Qualche giorno fa mi è giunta alle orecchie una notizia. Lei, Hinata Hyuga si era fidanzata con un mio carissimo amico, Kiba Inuzuka. Le speranze che pensavo di avere? Dissolte nel nulla. Beh, mi accontento di esserle amico, se almeno riuscissi a parlarle un po’ di più.

“Naruto, andiamo a fare merenda” questo è un mio compagno di classe, si chiama Sasuke Uchiha. Tra noi c’è un rapporto di amicizia-odio, ma infondo ci vogliamo bene, o almeno spero. È molto popolare tra le ragazze, anche se io non ci vedo nulla di speciale in lui. Ha i capelli neri, e una pettinatura che, sinceramente, mi ricorda il didietro di un’anatra. Gli occhi sono neri come i capelli, è magro e non molto alto. Mostra sempre un atteggiamento di superiorità, a volte vorrei fargli abbassare la cresta. “Sì, andiamo a fare merenda, Sasuke”.

Eccomi qui, sul tetto a mangiare uno dei miseri panini preparati da mia madre. Avrei potuto mangiarlo in classe, ma c’è anche un altro motivo per cui sono salito fin quassù. Tutti i giorni, a quest’ora, Hinata Hyuga fa merenda assieme alle sue amiche, sul prato del cortile. Dal tetto si riesce a vedere benissimo. Sono un vigliacco, dovrei andare a parlarle, magari scambiarci qualche parola, ma quando sono vicino a lei divento estremamente nervoso, inizio a sudare. In pratica, mi rendo impresentabile. Quindi, preferisco osservarla da lontano, così non posso fare brutte figure.
 “Ragazzi io torno in classe” mi avvio verso le scale e scendo giù al secondo piano, dove si trova la mia aula. Sto per scendere l’ultimo scalino ma sfortunatamente, posiziono male il piede e cado a terra, di nuovo, come è successo mesi fa.
Alzo gli occhi, e davanti a me si para una figura angelica. Di nuovo lei, Hinata-chan. Mi piaceva chiamarla così nelle mie fantasie, immaginando di parlare con lei tutti i giorni, ma purtroppo nella realtà non è così. Mi alzo pian piano dal pavimento con il suo aiuto, ecco, ho fatto un’altra brutta figura davanti a lei. “È possibile che noi due ci dobbiamo incontrare sempre così, Naruto-kun?” è la sua voce, è lei ad aver parlato e ora mi sta sorridendo. Mi ha chiamato ‘Naruto-kun’. Significa che si ricorda il mio nome? In più mi ha anche riconosciuto. Possibile? Sono un essere così insignificante, non immaginavo. Resto molto sorpreso da ciò che ha detto, ma le rispondo con aria un po’ imbarazzata: “S-sono molto maldestro, scusami Hyuga.”

Il suo viso mi appare sorpreso e mi accorgo che sta per dirmi qualcosa. “Non devi chiamarmi in questo modo! Noi due siamo amici, non c’è bisogno di tanta formalità. Puoi chiamarmi semplicemente Hinata, sono molto più felice così” dopo aver detto ciò, il suo viso divenne sereno e mi sorrise, per poi correre via, verso la sua aula.

Noi due siamo amici, è così che ha detto. E io che immaginavo di non essere nulla per lei. Non voglio illudermi inutilmente, lei sta con Kiba, ma sento che ho fatto un piccolo passo avanti. Sono felice, estremamente felice. Sono riuscito a parlare con lei, anche se con l’ennesima figuraccia.
Torno in classe. Per tutte le lezioni ho continuato a pensare a lei, sono stato rimproverato per ben tre volte dai professori perché ero distratto. Sono proprio cotto a puntino. Finalmente suona la campanella della fine delle lezioni, scendo le scale, attraverso il cortile e cammino verso casa. Entro in camera mia e mi stendo sul letto guardando il soffitto, continuando a pensare a Hinata.
L’unica cosa che mi viene in mente è il suo viso sorridente, mi illumina le giornate. La parte restante della giornata non è importante, passiamo al giorno successivo.

Sono arrivato presto a scuola, diversamente dagli altri giorni che non sento la sveglia. Entro in aula, Kiba entra poco prima di me, mi saluta e come suo solito inizia a parlarmi di ragazze. Questa volta però, mi parla di lei. “Sai Naruto, Hinata è fantastica. Sono contento di essermi dichiarato, anche se non pensavo mi dicesse di sì! Sono il ragazzo più felice della terra. Vedrai che ti troverò una ragazza, amico mio! Fammi la descrizione della tua ragazza ideale!” Kiba sembrava contento quando parlava di lei. “Sono contento per te Kiba! Vediamo.. la mia ragazza ideale? Deve essere carina, con capelli scuri e occhi chiari, un bel sorriso, ma soprattutto deve essere dolce e gentile! Ah, mi piacerebbe anche se sapesse cantare” questa è stata la mia risposta. 

Quando ho finito di parlare, Kiba era rimasto un po’ perplesso, ma poi mi rispose ridendo: “Poche pretese eh? Sarà difficile, ma ce la faremo! Sai, se non ti conoscessi direi che hai messo gli occhi su Hinata! ma.. non l’ho mai sentita cantare, dice che si vergogna e che non è intonata”.
Hinata non è intonata? Beh mio caro Kiba, ti avrà detto una bugia, ma non posso certo dirglielo. “Ah sì? Beh allora vedi che non stavo parlando di lei?” gli ho detto, ridendo. Ma in realtà, era proprio la descrizione di Hinata. Ha vergogna di cantare? Allora è per questo che quel giorno era da sola, nell’aula di musica…

Trascorsero 3 mesi, e quei due erano ancora insieme. Invece io, continuavo costantemente a pensare a lei. Finchè, un giorno, durante l’intervallo…”Naruto-kun! Avrei un favore da chiederti..” era la sua voce. Esatto, la voce di Hinata. “D-Dimmi pure!” le rispondo. Siamo andati in cortile, e mi ha spiegato qual’era il favore che dovevo farle. “Tra 2 giorni è il compleanno di Kiba. Volevo chiederti, se puoi aiutarmi a scegliere il regalo giusto per lui, dato che se sei suo amico da parecchio tempo” mi ha detto, io le ho risposto subito di si. Ci siamo dati appuntamento per il giorno dopo alle 11 in piazza.

Non ho chiuso occhio tutta la notte e sono in anticipo di mezz’ora. Perfetto. Mi metto seduto su una panchina vicino alla fontana della piazza e aspetto qui il suo arrivo. Sono emozionato, anche se so che non è un appuntamento.
Sono seduto qui, da più o meno venti minuti, quando sento pronunciare il mio nome in lontananza: “Naruto-kun!” eccola. La vedo che corre verso di me. Quant’è bella. Indossa una maglietta a mezze maniche azzurra con delle decorazioni floreali e una gonna blu. Si ferma davanti a me affannata per la lunga corsa. “Sei in anticipo” le dico. “Anche tu a quanto vedo! E io che non volevo farti aspettare” mi dice sorridendo. Così, andiamo insieme per negozi. Chi non ci conosce, potrebbe scambiarci per due fidanzati.. già, magari lo fossimo sul serio. “Naruto-kun, cosa potrebbe piacere a Kiba?” mi ha chiesto, con aria interrogativa. “Beh..potresti prendergli un cd, oppure qualcosa che riguarda gli animali. Li adora, soprattutto i cani.” le ho risposto. “Che bello! A me piacciono molto i cuccioli. Andremo a vedere qualcosa sia nel negozio di musica che in quello di animali allora, va bene Naruto-kun?” mi chiese, io le risposi di si con un cenno del capo. Siamo andati in giro per negozi di musica e ho scoperto i gusti musicali di Hinata, sono molto simili ai miei. Poi i negozi di animali, quant’è carina quando gioca con i cuccioli. Credo che non mi faccia bene passare il tempo con lei, finirò per innamorarmi ancora di più.

A fine giornata, Hinata ha comprato un CD per Kiba e un nuovo collare per Akamaru, il suo cane. Ha un espressione felice, viene voglia anche a me di sorridere con lei. “Ti ringrazio Naruto-kun, mi sono divertita sai?” mi ha detto. Poi mi sono offerto di accompagnarla a casa, ormai è tardi per farla andare a casa da sola. Casa sua non è molto lontana per fortuna. Mentre camminiamo, mi parla di lei, ciò che fa a scuola, i suoi hobby, tutto quello che le viene in mente. Anch’io le sto raccontando qualcosa di me. Ma ad un certo punto, giriamo l’angolo e lei smette di colpo di parlare. Forse ha visto qualcosa? Volto lo sguardo verso la stessa direzione del suo e scopro ciò che ha visto. Proprio davanti a noi, Kiba a braccetto con una ragazza, bionda, molto bella. Notiamo entrambi, una cosa che ha letteralmente distrutto Hinata. La ragazza bionda, all’improvviso ha baciato Kiba sulle labbra. In quel momento è come se il tempo si fosse fermato. Hinata trema, con gli occhi spalancati continua a fissarli. Dopo il bacio si sono allontanati. Per lei invece, è come se la scena sia ancora in corso. Guardo triste i suoi occhi, che pian piano si stanno riempiendo di lacrime, continua a tremare, è confusa. Non so cosa dirle, ho solo una gran voglia di abbracciarla. La vedo correre via, probabilmente non vuole che qualcuno la veda piangere, ma non posso lasciarla da sola. La inseguo.

Hinata corre, e io dietro di lei. Sento le sue lacrime, che con il vento sono giunte fino alle mie guance. Sto continuando a correre, arrivato al parco, vedo Hinata cadere proprio davanti a me. È inciampata su un sasso. È stesa a terra a pancia in giù, la sento piangere, singhiozzare, non vuole alzarsi. Vado da lei di corsa e la aiuto ad alzarsi, mi sento inutile per lei in questo momento, ma cerco di parlarle. “H-Hinata, ti sei fatta male?” Lei continua a piangere, non mi risponde. Aspetto, aspetto che lei mi parli. “Stai tranquillo, Naruto-kun” mi ha parlato, intanto che cerca di trattenere le lacrime, ma sento un piccolo gemito di dolore. Sì, si è fatta male ad una caviglia. “So che ti sei fatta male, non cercare di nasconderlo” le ho detto. La faccio sedere su una panchina e le parlo “sfogati, non trattenerti, sono pronto ad ascoltare. A volte, fa bene parlare con un amico” alle mie parole, ha iniziato di nuovo a piangere a dirotto. Si è appoggiata sul mio petto, e mi parlava di come si sentiva. Confusa, tradita, ingannata.. ascolto le sue parole con una grande tristezza nel cuore. Ho scoperto che non sopporto vederla piangere, non sopporto che soffra. La abbraccio, per darle un po’ di conforto. Ha sentito che la sto abbracciando, inizia a piangere e urlare ancora di più. “Ogni volta che vorrai, io sarò qui per te.. per qualsiasi cosa, anche la più insignificante, io ci sarò” sono parole uscite spontaneamente dalla mia bocca. Lei alza la testa dal mio petto e mi accenna un sorriso. “Ti ringrazio, Naruto-kun. E scusami, se ti ho bagnato la maglietta..” alle sue parole, sorrido anch’io. La faccio salire sulle mie spalle, non ce la fa a camminare.

 La accompagno in ospedale, per farle controllare la caviglia. Siamo qui, in ospedale. La appoggio su un lettino, come mi ha detto un infermiera, e aspettiamo l’arrivo del medico. Siamo soli in un silenzio spaventoso, il cuore mi batte forte, che grazie al silenzio riesca a sentire i battiti? Spero di no, che figura ci farei! È stesa, sul lettino e mi guarda fisso sorridendo. “Naruto-kun, per fortuna che ci sei tu..” mi dice. Le accarezzo la mano sinistra e comincio a fissarla anch’io con un sorriso. Abbasso il volto e pronuncio la fatidica frase, quella che avrei dovuto dire già da molto tempo. Lei mi guarda, con la faccia completamente rossa,  è imbarazzata, riesco a sentire il suo nervosismo. Il suo volto pare sconvolto, confuso. Capisco che non sa cosa dirmi. Di certo non mi aspettavo una risposta.. volevo solo che lei sapesse ciò che provo. Magari, in futuro, potrebbe innamorarsi di me?...
“Io ti amo..Hinata” 

---Angolo dell'autrice---
La mia seconda fanfiction. Una One-Shot abbastanza lunga. Spero che vi piaccia :) aspetto consigli e critiche di ogni genere!
alla prossima!
  
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