Questa è una storia completamente diversa dalle altre.
Una storia dove al diciottesimo compleanno di una "normale" ragazza,scoprirà il suo vero essere.
Una nuova vita per lei e per chi le sta intorno.
cosa mai potrà nascondere questa ragazza?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Maggio..tutto il mondo
risplende di una luce diversa.
In un ospedale nella città della splendida Barcellona,chiusa
in una sala da parto..una bellissima e speciale bambina stava per
nascere..il suo nome era Rosalie..
Era una piccola e indifesa creatura e tutti, dopo averla vista ne
rimasero incantati
Poco a poco quella piccola bambina diventò sempre piu
grande..cominciò a parlare,camminare e ad andare a scuola
E tutto nella sua vita sembrava essere perfettamente
normale,finché un giorno successe qualcosa di inspiegabile.
Era la vigilia del suo diciottesimo compleanno e Rosalie era a
scuola,seduta al suo banco.
l’ultimo infondo all’aula intenta ad ascoltare il
professore di Mitologia.
-L’origine delle sirene è antichissima.
Già nella mitologia ellenica le sirene erano creature
incantatrici che attiravano con i loro irresistibili canti i
malcapitati marinai verso le sponde, facendoli naufragare..
Chi di voi sa dirmi come vengono descritte le Sirene
nell’Odissea?..-
Durante la sua spiegazione il professor Garcia accorgendosi che Rosalie
era evidentemente distratta colse l’occasione per
interrogarla.
-Bene signorina Gomez sa darmi lei la risposta?-
Rosalie,colta di sorpresa guardò il suo professore e
prontamente rispose.
-le Sirene erano rappresentate come fanciulle, poi si aggiunsero le ali
e anche il corpo di uccello, lasciando solo nel volto le sembianze
muliebri.-
-Molto bene signorina Gomez- controbatté il professore con
aria stupita.
In quel momento il suono della campanella annunciò la fine
delle lezioni.
-Bene ragazzi ci vediamo martedì e finalmente arriveremo al
mito dei vampiri buon fine settimana- Tutti se ne andarono, la stanza
rimase vuota.Fatta eccezione per Rosalie che come ogni tre settimane
doveva occuparsi della cura del giardino scolastico.e ripulire le
stanze. Sempre da sola,almeno cosi credeva.Un ragazzo decisamente
attraente si trovava nei paraggi e notando immediatamente Rosalie
intenta a pulire i cancellini appoggiati sulla lavagna,le si
avvicinò.
-Ciao piacere io sono Elyan- disse tendendole cordialmente la mano
-pia..piacere io mi.. chiamo Rosalie- disse a mezza voce stringendo la
sua mano.
In quell’istante una scossa pervase i due.
-Il piacere è tutto mio Rosalie allora cosa dobbiamo fare?
Sai essendo nuovo non conosco le stranezze di questa
scuola-disse ridendo-
anche se da quello che ho capito qui ci riservano un trattamento
peggiore di quello del carcere - continuò Elyan , ridendo, e
riuscendo con quella risata a contagiare anche Rosalie
-Beh si diciamo così - rispose la ragazza: negli occhi di
Elyan riusciva a leggere uno straordinario entusiasmo, accompagnato
però ad un velo di mistero, che lo rendeva ai suoi occhi
ancora più interessante.
-Allora dobbiamo per prima cosa pulire la stanza e poi occuparci del
giardino.
-Benissimo allora iniziamo subito bellissima- rispose il
ragazzo che la fissò rivolgendole un sorriso. I due si
misero subito all’opera ed in poco tempo aveva già
terminato: il tempo era passato molto velocemente e Rosalie sentiva una
forte intesa che la legava a quel misterioso ragazzo che non conosceva
che da poche ore.
Quando finirono il tempo era cambiando: il sole che aveva fatto loro
compagnia fino a quel momento fece spazio ad una forte bufera.
Sfortunatamente nessuno dei due aveva un ombrello,
così ne cercarono uno lì vicino. Dopo
qualche minuto Elyan tornò da Rosalie con in mano un
ombrello abbastanza grande da riparare entrambi dalla
pioggià che batteva fprte sui vetri, accompagnata da tuoni
minacciosi.
-deve averlo dimenticato qualche professore...- disse il
ragazzo prendendo l'ombrello. I due ragazzi si avviarono
così verso casa di Rosalie,dato che Elyan si era offerto di
accompagnarla. La bufera era così forte che sembrava non
fermarsi ma una volta arrivati sotto il portico della grande casa di
Rosalie cessò, come per magia.. La villa di fornte alla
quale si trovavano davanti era bellissima: c’erano
un’enorme piscina. Un ampio giardino pieno di fiori bagnati
dalle gocce di pioggia, e addirittura un campo da tennis, con vicino
una fontana.
-"Deve essere molto antica..chissà se anche dentro
è cosi bella"- pensò Elyan ...
-Questa...è casa tua?-disse Elyan guardandola curioso
-Si ..beh dei miei genitori ma è anche mia-
-Wow è ..è...molto bella -.
Rosalie si avvicinò al cancello e suonò il
campanello.
Una voce molto cauta ed esile rispose al citofono...
-Salve chi è? posso aiutarla?-
Rosalie, di rimando rispose cordialmente
-Signora Patricia sono io Rosalie-
A quelle parole il cancello si aprì ,e una volta
entrata in compagnia di Elyan , tutte le sue cameriere si inchinarono
al suo arrivo...
-Signorina,signorina stà bene per fortuna..ero preoccupata
per voi
-Rosalie guardò la sua governante con un sorriso
rassicurate assicurandole che stava benissimo nonostante avesse passato
tanto tempo sotto la pioggia.