Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: Leyla    06/07/2012    2 recensioni
Racconto semi-demenziale, sorta d'incrocio tra Pollicina, Alice nel Paese delle Meraviglie e Sogno di una notte di mezza estate.
Perché le fate non sono proprio quegli esserini adorabili che c'immaginiamo noi!
Un commento è sempre ben accetto! ;)
Genere: Demenziale, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cammina cammina, comincio a stufarmi

Cammina cammina, comincio a stufarmi. Ho le gambe indolenzite e nessuna garanzia che quel Liam non mi abbia preso per i fondelli come i suoi compari. Che rabbia quella roscia! Vorrei averla davanti, adesso che sono armata.

Mi siedo su un sasso, stanca. Avrò fatto sì e no qualche metro, ma non è consigliabile essere alti un dito quando si vogliono coprire lunghe distanze. Avessi un coleottero anch’io. No, che schifo. Facciamo una farfalla.

«Dannate fate con i loro frutti del cavolo» brontolo. «Stupida roscia. Stupido biondino. E stupida me che non mi fermo mai a pensare!»

«Di tutto quello che hai detto, l’ultima è la più intelligente» dice una voce accanto a me.

Sobbalzo, con uno strillo. «Chi c’è?» Brandisco il mio inutile rametto.

«Il topino dei dentini. Che domande sono? E fa’ attenzione con quello, potresti cavare un occhio a qualcuno!»

Altro che topino dei dentini! C’è un enorme topo grigio accanto a me che mi guarda torvo. Ditemi se questi non sono gli effetti di un frutto allucinogeno.

«Tu parli?» gli chiedo, incredula.

«Non solo, ma dico anche le parolacce. Vuoi sentire?»

Che topo maleducato, però. Glielo faccio notare.

«Ha parlato la regina della finezza. Non eri tu quella che imprecava a tutto spiano, prima?»

«Sì, be’, io ho un sacco di problemi, sai.»

«Ma non mi dire. Be’, ragazza, benvenuta nel mondo. Qua intorno è pieno di gatti randagi, ma ti sembra che io me ne stia a lisciarmi i baffi piangendomi addosso? Datti una mossa e risolviteli.»

Santo cielo, com’è scorbutico. «Grazie per questa perla di saggezza, maestro Splinter. Ascolta, devo assolutamente vedere una certa regina Titania. Per caso sai dove abita?»

«Per caso sai dove abita?» mi rifà il verso. «Ragazza, con chi credi di parlare?»

«Lo sai o no?»

«E tu come fai a non saperlo?»

«Non sono una fata. Sono umana.»

«Umana!» ribatte, con disprezzo. «L’ultimo umano che ho visto era un po’ più grande. Che hai fatto, ti sei ristretta in lavatrice?»

«Cosa ne sai delle lavatrici, tu

«So un sacco di cose, io. Sono un topo d’appartamento.»

«Se era una battuta, non faceva ridere. Allora, me lo dici o no?»

«Sono tentato di dirtelo solo per levarti di torno… Ma credo proprio che non lo farò.»

«Ma se sei tu che sei venuto a darmi fastidio! Va bene, non fa niente. Troverò qualche animaletto più simpatico che saprà aiutarmi.»

«Ecco il solito razzismo contro i topi!» esclama, alzando teatralmente le zampette al cielo. Essendo un topo, risulta piuttosto comico.

«Non ce l’ho con i topi, ce l’ho con te.»

«Come no. Se fossi uno scoiattolo, ti comporteresti diversamente.»

«Qualcuno mi ha chiamato?» interloquisce una vocetta acuta dall’alto. Poi sento un piccolo fruscio, ed ecco che accanto a noi si materializza un grazioso scoiattolo dal pelo fulvo e gli occhietti frementi.

«Oh, no» borbotta il topo. Poi, a voce più alta: «Ciao, Rusty! Come mai sulle zampe a quest’ora?»

«Sentivo un gran parapiglia quaggiù, perciò sono venuto a vedere» risponde Rusty. Non sembra contrariato, solo stillante curiosità.

«Niente di che, solo una discussione con una visitatrice.»

«Non direi proprio» ribatto. Poi mi rivolgo direttamente allo scoiattolo. «Ciao, Rusty, io mi chiamo Alisea. Mi sono persa e il tuo amico topo non mi vuole aiutare. Tu puoi darmi una… ehm, zampa?»

«Oh, Bernie!» lo rimprovera Rusty. «Non è un comportamento da buon cittadino. Dimmi, Alisea, di cosa hai bisogno?»

«Bah» brontola Bernie.

Lo ignoro. «Sto cercando la regina Titania. Mi hanno detto che ha un rimedio per le persone rimpicciolite dal frutto Waka-Waka.»

«Allora è questo il tuo problema?» sbuffa il topo. «Dovresti ringraziare, ragazzina. Voi umani siete così ridicolmente ingombranti.»

«Su, Bernie, se è quello che vuole, dobbiamo aiutarla» afferma Rusty. «La regina Titania abita assieme al re Oberon nel palazzo reale, che si trova al centro di Faerie.»

«Cioè, al centro del parco?» domando, confusa.

Bernie ridacchia. «Al centro del parco! Per Apollo Sminteo, ragazza, certo che sei proprio ignorante. Faerie non è un semplice parco. È il reame fatato.»

«E allora perché mi hanno detto di andare per di là?» Sono sempre più perplessa. Sta’ a vedere che quel Liam mi ha veramente preso in giro.

«Ogni direzione è quella giusta» risponde lo scoiattolo, «così come ogni foresta è Faerie.»

Attendo un’illuminazione, ma non arriva. «Non ci capisco niente» dichiaro.

«Certo, perché non te lo stanno spiegando nella maniera giusta» interviene una voce nuova. Si sente un frullo d’ali, e un bel merlo nero viene a posarsi su un basso cespuglio lì accanto.

«Ma è peggio di una riunione di condominio!» grugnisce Bernie.

«Anch’io sono contento di vederti, Bernie» ribatte il merlo. «Scusate, ma non ho potuto fare a meno di sentire.»

«Potreste per favore spiegarmi come faccio ad arrivare al palazzo reale?» chiedo, disperata.

«Se non capisci come funziona il regno delle fate, è impossibile» ammette Rusty. «Perry, tu sapresti spiegarglielo?»

«Penso di sì» replica il merlo. «Vedete, gli umani non pensano come noi. Loro sono abituati a punti di riferimento stabili. Invece» si rivolge a me, «Faerie non funziona così. La magia delle fate è in tutta la natura, e si manifesta secondo i tuoi bisogni e i tuoi desideri. Se ti serve che ci sia, c’è. Ed è come se fosse sempre stato lì.»

«Ma è impossibile» dichiaro.

«Dolcezza, sei più bassa di me» mi fa notare il topo, in tono antipatico. «Ha ancora senso parlare di impossibile?»

Devo ammettere che non ha tutti i torti. Sto parlando con un merlo, uno scoiattolo e un topo che mi fa lezioni di filosofia. L’impossibile è stato superato da un pezzo.

Mi sforzo di tirare le somme. «Perciò, se io desidero trovare Faerie, non importa dove vado, prima o poi la troverò?»

«Diciamo di sì» risponde Rusty, «ma dipende.»

«Dipende dalla tua volontà e dalla tua concentrazione» aggiunge Perry. «Puoi pensare di volere una cosa, mentre in realtà desideri tutt’altro.»

«Che faccenda complicata» mi lamento.

«È vero» conviene lui. «Per noi animali è più semplice: i nostri desideri sono sempre chiari.»

Caspita, la cosa si sta facendo veramente filosofica. «Ora che so queste cose, posso arrivarci?»

«Certo» mi rassicura Bernie. Strano. «Sempre che tu non abbia fretta» dice poi, come ripensandoci.

«Perché?»

«Perché mi sembri parecchio confusa. Forse in un paio di mesi dovresti farcela.»

«Ma è troppo!» protesto, indignata. «Io devo vedere la regina subito!»

«Non dirlo a me» brontola il topo.

«Non potreste semplicemente accompagnarmi?» supplico.

Perry scuote la testa – vedere quel gesto in un merlo è surreale, malgrado tutto ciò che ho visto stasera. «Due volontà combinate non funzionano bene» risponde. «Si rischia di girare in tondo perché non ci si riesce a mettere d’accordo.»

Non m’interessa. Sono sicura che la mia volontà è abbastanza forte. «Allora andrò da sola» affermo. «Vi ringrazio delle spiegazioni, ma ora vado.»

«Se rimarrai ben concentrata, non dovresti avere difficoltà» mi dice Rusty. «Non dare ascolto a Bernie.»

Li saluto e m’incammino di nuovo. Altroché confusa. Mi è venuto il mal di testa, dopo questa assurda discussione. Posti che compaiono a seconda dei desideri e magia delle fate… Che razza di viaggione. Sarei dovuta andare a quel rave con gli equivalenti truzzi delle fate.

Dopo qualche tempo che cammino senza meta comincio a preoccuparmi. Quell’antipatico di Bernie ha detto un paio di mesi! Dai, sono sicura che mi stava prendendo in giro.

E se invece fosse vero? Morirò in questa assurda allucinazione? Che sbatti!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Leyla