Capitolo due.

   Summer James.  Joe Jonas.

  Alex Jonas (il figlio)
 

 "Ciao Summer,o è meglio chiamarti ritardataria!?" Mi gridò Robert.

I miei colleghi ridevano alle mie spalle,al contrario di cosa faceva il Signor.Harbory.

Avevo il passaggio libero e in fondo al corridoio si trovava lui,che mi fissava battendo ad uno ad uno le dita sulla scrivania in attesa del mio arrivo.

Mi avvicinai mentre sentivo gli sguardi divertiti degli altri su di me.

Non appena arrivai lui si alzò,mi guardò e mi disse: "Da oggi, per una settimana,avrai il doppio del lavoro.

Questa è la tua nuova maxi scatola,vedi di non sgarrare,oppure il lavoro si quadrupla."

Con una certa ilarità mi dilegui fuori dall'ufficio,ignorando i colleghi e sperando che tornassero a fare il loro dovere.

Presi la mia moto,e la mia enorme felpa grigia,che in pieno inverno era l'ideale.

Posizionai il mio caricone raddioppiato tra le mie gambe e incominciai a consegnare le prime buste.

Ma ne passarano solo cinque o sei che alla mia vista si presentò nuovamente una busta con un'indirizzo già conosciuto..

Feci mente locale e guardai le altre lettere..erano tutte  destinate a questa persona.

Mi guardai intorno e subito mi venne in mente una di quelle maledizioni giapponesi,una stragoneria,o un segno del destino.

Scoppiai subito dopo a ridere da sola per i pensieri malati che mi facevo,poi mi si aprì la mente:

"Se questa scatola è tutta riempita con le lettere di questo "Joseph" il mio lavoro è praticamente terminato!"

Con questo pensiero mi avviai per la seconda volta verso l'indirizzo,molto più felice e sollevata.

Arrivai dopo mezz'ora,parcheggiai il mio amato motorino e feci per suonare.

Una,due volte..niente di niente.

Vidi il cancello socchiuso e senza persarci due volte entrai,tranquillamente come se fosse casa mia.

Non appena feci due passi però l'antifurto prese a suonare facendomi cadere di mano la scatola con le lettere.

"Chi c'è qui!? Datemi un pò di tregua vi prego!" Sentivo un ragazzo gridare con aria un pò infastidita.

Mi chinai velocemente per poi raccogliere le cose che mi erano cadute,comprese il casco e la mia borsa e uscire da li senza essere vista.

Vidi poi delle scarpe Adidas davanti ai miei occhi,incominciai a sudare freddo,sarà per caso uno di quei bestioni??

Alzai gli occhi,e come un Dio era lì,impalato fronte a me.

"Scusami,scusa..io..io sono la postina ecco: 

Gli mostrai il distintivo.

Sono tutte tue queste...sono tutte le tue lettere!"

Incominciai a balbettare.

Poi mi rivolse parola:

"Hey,io non voglio farti del male!,solo che sai,non è proprio rassicurante quando qualcuno entra in casa tua,sopratutto quando sei una persona come me."

Poi mi sorrise.

"Caz..caz...spitina principino,aveva il sorriso più bello che avessi mai visto."

Mi tranquillizzai subito,anche se tremavo ancora un pò dalla paura,e credo che lui lo notò.

"Vieni entra,ti dò un bicchiere d'acqua,sei spaventata,ma non sono mica uno strupratore!"

Appena entrai vidi moltissimi quadri,tutti con fantasie diverse.

"Molto interessanti" esclamai,mentre il ragazzo mi porgeva il bicchiere d'acqua.

Mi sorrise.

Poi notai alcuni dischi d'oro con sopra raffigurati tre ragazzi.

Quasi non sboccai guardandoli per intero.

Capì tutto.

Guardai lui,poi guardai il quadro appeso,e poi di nuovo lui.

Lui era Joe Jonas!

Avevo dei fortissimi giramenti di testa,e mi tenni sopra la prima cosa che avevo trovato per non cadere a terra.

Lui se ne accorse.

"Hey ti senti bene? Sembri un cadavere!"

"Si si,grazie per essertene preoccupato"

Mi sorrise nuovamente ma non ricambiai.

"Come ti chiami?" mi chiese lui.

Ma non feci in tempo a rispondere,lo guardai un ultima volta, posai il bicchiere e mi misi a correre verso l'uscita,lasciandogli tutta la scatola.

Non so se mi guardava scappare via,probabilmente però,aveva creduto fossi una malata di mente.

"Aspetta!" Lo sentì gridare.

Poi continuò.

"Dimmi almeno il tuo nome!"

Gli risposi continuando a correre.

"Summer,come la stagione!" e uscì finalmente da quella enorme villa.

Salì sulla moto,e pensai:

"Adesso che so chi è,stasera mi barricherò su internet in cerca della sua vita,voglio sapere di più su di lui.."