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Autore: egotchan    18/05/2004    1 recensioni
La figura si girò leggermente ed allora li vide. I raggi obliqui del sole illuminarono due strette fessure che risplendevano di luce dorata, mentre una frangia castana cadeva disordinata su un diadema che risplendeva circondandogli la fronte. I capelli castani cominciarono a muoversi con il vento. Il Nyoinbo cadde per terra e sparì. Le mani erano sporche di sangue, lui le alzò e cominciò a fissarle. Le due fessure si trasformarono in due grandi cerchi che si alzarono guardando verso Hakkai e Hakkai vi lesse solo un profondo vuoto. (Angst - Tema del suicidio) La mia personale interpretazione di come potrebbe proseguire la storia di Saiyuki se Nataku si risvegliasse e Goku cominciasse a riacquistare memoria degli avvenimenti di cinquecento anni prima.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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CAPITOLO 2

 


"Aaahhh! Signora! Questo pollo è favoloso! Avevo una fame! Mmm, e le patate, le patate!"
La signora gli sorrise:
"Oh, prendine a volontà se ti piacciono così tanto!"
"Hey, lasciane un paio anche a me, stupida scimmia!"
Hakkai cercò di bloccare i due soliti:
"Ragazzi...per favore...."
Il padrone di casa però bloccò a sua volta il tentativo di Hakkai:
"Oh, non occorre che faccia tante cerimonie, signor Hakkai! Lasci pure che si divertano!"
L'uomo si chiamava Suyu e abitava in una piccola casa posta ad appena due chilometri dal paese, un piccolo appezzamento di terra circondato dal verde, dove lui e la moglie avrebbero potuto consumare in pace la vecchiaia. Vi erano arrivati a sera ormai inoltrata, sotto un diluvio torrenziale che non dava segno di voler smettere. Gojyo e Goku avevano continuato a fare apprezzamenti ogni due parole sulla presunta femminilità di Sanzo per buona parte del viaggio, ma ben presto si erano stufati, complice il fatto che il bonzo, come al solito, aveva cominciato a diventare sempre meno interessato al mondo che lo circondava, togliendo così tutto il divertimento. La signora Suyu era una donna robusta ma energica e dinamica, che doveva avere all'incirca la stessa età del marito; portava i lunghi capelli castani raccolti mediante due trecce che si annodavano sopra il capo mentre gli occhi, di un azzurro intenso, portavano con loro i segni che l'età aveva lasciato. Si era dimostrata fin da subito molto disponibile: aveva preparato la cena ed aveva dato loro degli abiti puliti, viste le condizioni dei loro quand'erano arrivati. Lei ed il marito avevano messo a loro disposizione il salotto: non c'erano molte stanze nella casa, ed il salotto era abbastanza grande perché riuscissero a dormire tutti e quattro a terra su dei futon.

 

"Certo che anche tu, caro, non potevi fare un po' d'attenzione? Ho capito che dovevi utilizzare il furgoncino, però potevi andare comunque più piano...." disse la signora porgendo ad Hakkai la tazza di tè che aveva chiesto. Questi la ringraziò e quindi si voltò anche lui verso il signor Suyu:
"Scusate la domanda ma......lei, signor Suyu, ha detto che non poteva fare a meno di utilizzare il furgoncino, non è vero? Sono indiscreto se le chiedo per quale motivo era così urgente che lo utilizzasse?"
Lo sguardo dei due coniugi si rabbuiò. La signora fu la prima a cominciare a parlare, senza però incontrare i suoi occhi:
"Vede, signor Hakkai....circa un mese fa questo posto è stato attaccato dagli youkai.....quei demoni hanno distrutto tutto, TUTTO! La casa si è salvata, ma il terreno che la circonda......noi viviamo di quello che produciamo e ci siamo ritrovati tutto ad un tratto senza tre quarti del raccolto.....mio marito ha saputo di un'occasione in cui avremmo potuto vendere quello che si era salvato ad un prezzo maggiore, ma dovevamo portare subito la merce, altrimenti l'occasione ci sarebbe sfuggita....."
Il marito si alzò e circondò le spalle della moglie:
"Comunque tutto è andato bene e l'affare è andato in porto e quindi per un po' non dovremo preoccuparci...."
Hakkai sorseggiò il tè: "Capisco..."
Gogyo aveva ascoltato la conversazione di sfuggita. E così anche lì la situazione era precipitata....
Mentre tentava di accaparrarsi una delle ultime patate che si trovavano ancora succulente sul tavolo, lottando animatamente con quel primate che si portavano dietro, lanciò un'occhiata verso la porta: Sanzo non aveva partecipato alla cena. Appena messo piede dentro la casa, aveva infatti fatto lo sforzo di ringraziare la signora dell'ospitalità, ma aveva detto che preferiva ritirarsi subito piuttosto che unirsi agli altri, con grande rammarico dei padroni di casa che sembravano molto ben disposti ad ospitare un Venerabile Sanzo nella loro umile dimora.
"Allora la signorina si è proprio ritirata nelle sue stanze?" chiese distrattamente.
"Signorina?!?!" La signora guardò prima Gojyo e quindi gli altri occupanti della tavola con aria perplessa: "Perchè signorina?"
Il marito diede un colpo di tosse imbarazzato e quindi cominciò a parlare:
"Ehm, ecco, cara, vedi.......io.....avevo scambiato il Venerabile Sanzo per una donna e così......."
La moglie divenne rossa come un peperone:
"COOOOOSAAAAAA!?!?! Starai scherzando spero!?!?!? Ecco perchè non è voluto restare a cena, non l'avrei fatto neppure io, e poi un bonzo, neanche avessi insultato il primo deficiente che passava per strada!!!! L'essersi offeso penso sia il minimo!!!"
"Ma cara, lascia che ti sp..."
"NON ME NE FACCIO NIENTE DELLE TUE SPIEGAZIONI!!!"
Goku aveva momentaneamente messo in secondo piano la sua animata discussione con Gojyo sul ‘a chi toccasse l'ultima coscia di pollo’ e cercò di andare in aiuto del signor Suyu con un debole: "No state tranquilli, non è per colpa vostra se è di cattivo umore...", ma venne bloccato da Gojyo prima che riuscisse a terminare la frase: "Goku, ascoltami....è meglio evitare di intromettersi quando marito e moglie litigano, capito? Guardali....sono così impegnati che non ti ascolterebbero neppure...."
Goku lo fissò per un attimo:
"Ehi, kappa spennacchiato, da quand'è che sei diventato così saggio sulle faccende matrimoniali? Non dirmi che....." cominciò a fare dei risolini ".....parli per esperienza personale?"
Lo sguardo di Gojyo venne travolto dall'ira:
"Hey, ma che diavolo stai dicendo, stupida scimmia!?!?! E io che ti parlo anche seriamente!!! E poi chi sarebbe il kappa spennacchiato, scusa?!?!"
"Beh, tu, mi sembra ovvio, guarda, proprio lì in alto....dimmi la verità, ma quella bandana serve a nascondere il fatto che stai diventando calvo?"
"COOOSAAAA?!?!? Prova a ripeterlo se hai il coraggio!!!!"
Hakkai terminò di bere il tè:
"AAaah, che pace.....quasi quasi andrei a vedere come sta Hakuryu...." e così dicendo si alzò ed uscì dalla stanza, lasciando indifferente le due coppie che continuarono a picchiarsi ancora per alcuni minuti, finché la signora Suyu non abbandonò la stanza con il broncio con la scusa di dover portare i futon nel salotto. A quel punto il marito, cercando di salvare Goku - e la cucina - dalla Shakujo di Gojyo, prese Goku in disparte.

 


***

 


Una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto.....le gocce di pioggia battevano incessanti sui vetri della finestra, pesanti pietre che andavano ad aggiungere il loro peso allo spirito gia gravemente oppresso dai ricordi e Sanzo le osservava una ad una, senza staccare lo sguardo, scrutandole attraverso l'oscurità.
"E così mio marito l'ha scambiata veramente per una donna? Voglia scusarlo, sa com'è, con l'età.....spero solo che non si sia offeso troppo per questo, Venerabile Genjo Sanzo....qui comunque ci sono degli altri asciugamani se ne doveste aver bisogno....."
La voce della signora lo fece sobbalzare: era entrata nel salotto senza che lui se ne accorgesse, con un paio di asciugamani ed i futon che mancavano.
Sanzo la guardò di sfuggita, continuando a star seduto alla finestra:
"No, non si preoccupi, non me la sono presa....."
Tornò a fissare fuori dalla finestra le singole gocce di pioggia, mentre con una mano cercò il pacchetto di sigarette....
"Ehm, mi scusi....." disse la donna con un sorriso "ma le sarei grata se non fumasse in casa....."
Sanzo sfilò dalle labbra la sigaretta che vi aveva appena posto e la rimise nel pacchetto, chiudendolo.
"Si, certo, mi scusi lei....."
"SANZOOOOOOOO!!!"
Goku entrò catapultandosi verso il bonzo, che si scansò all'ultimo momento facendolo così sbattere contro il davanzale.
"Uffffa, Saanzooo, ma perchè ce l'hai tanto con me, cosa ti ho fatto? Guarda, guarda, volevo solo mostrarti questo! Il signor Suyu mi ha regalato questo coltello, non è bello? Pensa, mi ha detto che con questo posso anche sbucciare le mele, tagliare i frutti giù dagli alberi, uccidere un montone....a proposito, Sanzo, cos'è un montone?"
Sanzo era nel frattempo tornato alla sua postazione di prima.
"Tsk."
La signora lanciò un'occhiata preoccupata in direzione del bonzo:
"Beh, io torno di là, se vi serve qualcosa non esitiate a chiedere...." dicendo così uscì e Goku la salutò con un sorriso ed aspettò che fosse uscita prima di voltarsi verso Sanzo:
"Eddai, Sanzo, non fare sempre quella faccia, dì qualcosa, non mi dire che sei ancora arrabbiato perché  ti abbiamo preso in giro prima...?"
"Ma te ne vuoi andare?!?!...Mi stai seccando!"
Goku lo fissò con aria triste, ma subito dopo sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi:
"Tanto lo so che non lo pensi veramente......"
Proprio in quel mentre entrarono nel salotto Gojyo ed Hakkai, che portava in mano Hakuryu:
"Ragazzi, mi dispiace dirvelo ma Hakuryu sta più male del previsto...la botta che ha ricevuto quando si è rovesciato non gli ha fatto molto bene.....ho come l'impressione che resteremo bloccati qui almeno per un paio di giorni......almeno finché il signor Suyu non riesce a riparare i fari del furgoncino....ha detto infatti che ci porterebbe volentieri al prossimo paese, ma che preferirebbe evitare un incidente come il nostro di questa sera....."
Sanzo restò perfettamente in silenzio continuando a fissare la pioggia fuori dai vetri.
"Hey, Occhi Suadenti, potresti dimostrarti anche un po' più partecipe...." lo punzecchiò il Kappa.
Sanzo non si voltò neppure e cominciò con fare stizzito:
"Bah, non che mi riguardi...."
Gojyo gli si avvicinò con aria sarcastica:
"Oh, certo, e questo perchè il Venerabile Sanzo avrebbe anche il fegato di sporcare i suoi venerabili piedini andando avanti a piedi? Ma beeeeene! Forza ragazzi, prepariamoci, da domani si và avanti a piedi.....o in bici, se il Venerabile Sanzo lo preferisce!"
Sanzo continuò comunque a non dargli soddisfazione e disse:
"Se hai tante energie da dar aria alla tua bocca inopportunamente, vedi di salvarne anche un po' per domani e va a dormire!"
Gojyo tentò di malmenare Sanzo, che si stava coricando, ma Hakkai lo prese e costrinse anche lui a fare altrettanto, mentre Goku li aveva già preceduti in completo silenzio.

 


Dormire? Pff, era una parola! Era ormai quasi l'alba quando finalmente quella maledetta pioggia smise si scendere....la pioggia che faceva stare sempre così male il suo sole......Goku alzò leggermente la testa per vedere se Sanzo stesse dormendo....il bonzo aveva continuato a fissare l'oscurità per tutta la notte: l'aveva dedotto dal respiro, non troppo profondo, che lo aveva accompagnato fino a quel momento, e lui era rimasto fermo, immobile, senza fiatare, a vegliarlo insonne, mentre la pioggia bagnava i vetri della finestra, silenziosamente partecipe della sua pena. Chissà se Sanzo si era accorto che anche lui era rimasto sveglio?
I primi raggi dell'alba cominciarono ad entrare dalla finestra, rivelando a Goku il mondo esterno che si svegliava: cinguettii d'uccelli che si univano in una danza con le farfalle che erano uscite dai loro rifugi, mentre i fili d'erba al di sotto si stavano sicuramente scrollando dalle gocce d'acqua......l'attenzione di Goku venne catturata da una di quelle farfalle, che aveva cominciato a volare davanti alla finestra.......


La pioggia era ormai cessata seguita dall'alzarsi di una leggera brezza, quando la farfalla che stava sostando su un filo d'erba decise di levarsi in aria, volando leggera. Cominciò a piroettare nell'aria, ballando al suono delle gocce che cadevano a terra dagli alberi. Ad un certo punto una mano cercò di afferrarla, ma senza riuscirci, e lei riprese il suo volo tentando di fuggire al suo inseguitore, volando più in alto, ma il suo peso non le permetteva più di farlo. Perché quella infatti ormai non era più una dolce farfalla indifesa, ma un caldo, buonissimo, gustosissimo Okonomiyaki.
L'Okonomiyaki particolarmente invitante stava fluttuando nell'aria sopra di lui.
"Okonomiyakiiii!!!! Aspettami!!!! Non scappare!!!!Voglio solo mangiarti!!!!"
Goku stava seguendo con la bava alla bocca il cibo che gli era volato fuori dalle mani . Ahhh, che bello sarebbe stato addentare quell'Okonomiyaki....ma stava scappando e lui doveva prenderlo....ancora uno sforzo e l'avrebbe raggiunto...ancora un po'...un pochino...preso! Ma...la brezza sparì, lasciando spazio ad un vento gelido che si era alzato all'improvviso alle sue spalle; i fili d'erba vennero strappati via e la terra franò sotto ai suoi piedi. Cominciò a cadere, cadere, cadere. Un pavimento. Un lungo corridoio. Lui era scalzo e l'Okonomiyaki era sparito. Vuoto. Ansia. Catene. Dove si trovava? Un luogo familiare....
Cominciò a correre.
Perchè?
Sapeva solo che voleva correre.
Correre.
Doveva raggiungere...voleva raggiungere la porta che si trovava lì in fondo al corridoio, doveva assolutamente raggiungerla.....Perché?.....Una domanda priva di risposta.......
La porta era sempre più vicina ma i suoi passi si appesantivano uno dopo l'altro, il respiro sempre più frequente.....
Ecco, finalmente aveva la maniglia in mano, poteva finalmente aprirla, ma la luce intensa non gli permetteva di vedere bene all'interno....
Una figura cominciò a delinearsi, mentre il cuore esplodeva nel petto......


"MA ACCIDENTI, STUPIDA SCIMMIA, TI SEMBRA QUESTO IL MODO DI DORMIRE?!?!?"
Goku aprì gli occhi, mentre dei brividi freddi gli stavano scendendo lungo la spina dorsale. Era ghiacciato.
"AAAaahhh, Gojyo, si può sapere cosa ti ho fatto?" Freddo. Aveva freddo.
"Come sarebbe a dire cosa?!?!?! Dare calci nello stomaco ad una persona che sta dormendo ti sembra fare niente? Su, Sanzo, dì qualcosa anche tu a questa scimmia, sei o non sei il suo padrone?!?!"
".....non prendo ordini da qualcuno che mi sveglia di prima mattina urlando......"
"MA...."
"Su, su, forza, smettetela di fare tanto chiasso, ricordatevi che siamo ospiti......"
Hakkai si era tirato sui gomiti e li aveva ammoniti come solo lui sapeva fare.
"Ehm....se hai smesso di urlarmi nelle orecchie, io me ne andrei un attimo in bagno...."
Goku scappò velocemente dalla stanza. Era completamente bagnato, fradicio, il sudore che gli stava colando giù per il viso, il cuore che gli stava martellando all'impazzata.....le gambe gli tremavano, la testa in subbuglio, ma sentiva di voler uscire il prima possibile da quella stanza......perchè stava così male? Cosa significava quel sogno?....Le spalle di un ragazzo dai capelli color dell'argento.....


Gojyo aveva seguito la scimmia fuggire dalla stanza con lo sguardo, attendendo di sentire i suoi passi perdersi in lontananza.
"Sanzo....."
"...."
"Hai notato anche tu?....La scimmia....Bah, niente, lascia perdere....." e così dicendo si ridistese. Sanzo aprì gli occhi e lo fissò:
"Se la prossima volta mi interpelli senza motivo giuro che ti ammazzo!"
Si voltò sull'altro fianco, guardando fuori dalla finestra. Se aveva notato? Se aveva notato cosa? Che Goku era stato preoccupato per lui tutta la sera come tutte le altre volte che pioveva? Che aveva fatto lo stupido come al solito nel tentativo di tirargli su il morale? Se aveva notato che anche lui era rimasto sveglio tutta la notte? Oppure.....se aveva notato che come si era addormentato aveva cominciato ad agitarsi nel sonno.....come mai prima d'allora? Cos'altro avrebbe dovuto notare? Ma tanto a lui non interessava, tutto questo gli era assolutamente indifferente......

 


***

 


L'enorme sala era completamente buia, nascosta ai raggi del sole, e la poca luce soffusa proveniva da una piccola porta socchiusa posta sul fondo. Nella penombra, l'unica cosa che si riusciva a distinguere era il rumore della corrente elettrica che circolava all'interno delle mura. Un secco rumore dato dal legno contro la parete di pietra denotò che qualcuno l’aveva appena spalancato la porta. Con essa, venne accesa pure la luce, che rivelò la presenza di alcuni grandi macchinari posti sulla parete opposta  e che occupavano quasi metà dello spazio della sala. Sulla stessa parete della porta, invece, anche se a qualche metro di distanza, si apriva un'apertura che continuava in un lungo corridoio di cui non si vedeva la fine.
Gyokumen Koshu entrò dalla porta nella fredda sala, guardando la sua opera. Presto Gyumao sarebbe risorto e lei sarebbe presto tornata ad avere quel che le spettava. Ancora una cosa, ed il suo piano sarebbe stato ultimato. Non le servivano più quell'inutile di Kougaiji, che era riuscito ad eludere il lavaggio del cervello, né quella ancor più insignificante di sua figlia, Lirin. Erano tutti fuggiti, non sapeva dove fossero, ma poco le importava. Niente, non avrebbero potuto più fare nulla per fermarla, nessuno  avrebbe potuto farlo, non ora che Ni Je Ni aveva finalmente ultimato quella creatura per lei. Anni di ricerche, ma infine era riuscita a creare un essere che obbediva solo a lei, con una forza infinitamente superiore rispetto i nemici che si apprestava ad affrontare. Quella era la sua carta vincente. Ora doveva solo attendere, attendere il momento propizio per utilizzare quella carta. Nessuno l'avrebbe fatta franca. Lei si sarebbe impadronita del sutra custodito da quel maledetto bonzo e Gyumao sarebbe risorto a nuova vita.
Ni je Ni osservava la scena da dietro lo spigolo della parete, giocherellando con il coniglio di pezza che teneva in mano, gli occhi nascosti dietro agli occhiali. Sorrise freddamente. Staccò la schiena dalla parete e tornò sui suoi passi, venendo inglobato dall'oscurità che regnava sul fondo del corridoio.

 

 

  
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