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Autore: Nonna Minerva    21/01/2007    14 recensioni
Gli istanti subito dopo la sconfitta di Voldemort, istanti in cui Harry decide di realizzare il suo sogno e fare quello che ha sempre desiderato.
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stunning

Io ODIO il mio computer! Voglio dire... uno butta giù una serie di date per dare l’impressione di essere un minimo organizzato, e lui decide ( di proprio maledettissimo accordo ) che sarebbe stata una bella idea mandare la tua connessione internet a farsi una vacanza e mandare all’aria tutta la tua organizzazione.

 

In teoria questa sarebbe la storia di domani, ma non ero sicura che avrei trovato un’anima santa disposta a cedermi il suo pc per dieci minuti, cosa che invece sono miracolosamente riuscita a fare oggi, per cui eccomi qui.

 

 

Questa storia è stata il mio regalo di Natale per Little Fanny, ma ho aspettato a pubblicarla, visto che avevo già un sacco di lavori da spedire in quel periodo.

 

Avvertimenti: se odiate Ginny, vi sconsiglio di leggere; se invece la odiate, non potete vederla, vi sta tremendamente antipatica... è la storia che fa per voi.

 

 

 

Stunning

 

 

“AVADA KEDAVRA!”

Come al rallentatore, il  corpo di Voldemort si accasciò a terra, senza vita.

 

Harry potter, ora Colui aveva sconfitto nuovamente e definitivamente ( si spera, Voldy è peggio di un gatto, lui e le sue sette vite… ah, no! I gatti ne hanno nove! Sbagliato storia, scusate… ) il Signore Oscuro, torreggiava sul suo cadavere, la bacchetta ancora levata.

 

Tutti i presenti erano ancora in trance, un silenzio innaturale regnava sul campo di battaglia.

Nessuno osava muoversi, come per paura che, se l’avessero fatto, quella specie di incantesimo si sarebbe spezzato.

 

Ma niente poteva cambiare quello che era successo.

Voldemort era morto.

Era finita l’era della paura e dell’incertezza… erano liberi.

Solo avevano bisogno di alcuni istanti di silenzio per elaborare la cosa.

 

Harryyyyyyyyy!” Istanti di silenzio. Appunto.

Lentamente, molto lentamente, il ragazzo voltò la testa verso il punto da cui proveniva la voce.

Ginny.

La ragazza veniva verso di lui, tendendogli le braccia.

“Harry, amore, ora siamo finalmente liberi di fare quello che abbiamo sempre desiderato!”

Il bambino ( ormai ragazzo ) sopravvissuto la guardò smarrito per un istante, poi sorrise ed iniziò a correre nella sua direzione.

 

La ragazza spalancò le braccia, in attesa del contatto.

Che però non avvenne.

 

Batté le palpebre un paio di volte, disorientata, guardando quello che credeva sarebbe stato ora il suo ragazzo ( povera illusa! ) superarla senza nemmeno degnarla di un’occhiata.

Tutta la sua attenzione era stata catturata da un biondino con gli occhi di ghiaccio le cui labbra, non meno di cinque secondi più tardi, erano impegnate in un bacio mozzafiato, suscitando lo stupore generale.

 

Ma…ma… Harry… cosa stai facendo?” balbettò la rossa.

Di sicuro ad un certo punto della battaglia doveva aver battuto la testa.

Tutti tacevano, in attesa della risposta del giovane.

 

L’interpellato si staccò lentamente dalla sua vittima ( che per essere una vittima aveva risposto alquanto audacemente all’attacco subito ), guardando Ginny con occhi sognanti.

“Quello che ho sempre desiderato.”

 

Detto questo riprese la sua precedente attività, per grande gioia di Draco.

 

 

Epilogo

 

Piton approfittò del caos generale per darsela a gambe ( non sappiamo cos’abbia in mente per te mamma Row, caro Sevvy, ma… scappa finché sei in tempooooo! ).

 

I gemelli esultarono, iniziando a sparar fuochi d’artificio a tutto spiano, non perché gli importasse... quando c’è da far casino, una scusa vale l’altra.

 

Hermione iniziò a saltellare sul posto, senza ritegno.

“Ho vinto! Ho vinto!”

Ma come facevi a saperlo?” chiese uno scioccato Ron.

“Non importa, hai perso, paga pegno.” Rispose la ragazza con la mano tesa.

 

Ai fantasmi di James e Sirius venne un infarto, anche se erano già morti e queste cose ai morti non capitano.

 

Quello di Silente ammiccò nella direzione dei due ragazzi.

 

Minerva si allontanò commentando: “Tanto io lo sapevo...

 

Lucius da sotto il suo cappuccio iniziò a cercare disperatamente una serie di scuse da elencare a Voldemort per il disonorevole ed sconveniente comportamento del figlio.

Poi ricordò che il Signore Oscuro era appena stato ucciso.

 

Narcissa realizzò che Potter aveva decine di amici fra i Mezzosangue, e che avrebbe dovuto invitarli tutti al matrimonio.

Prese un pezzo di pergamena ed iniziò a buttare giù una lista approssimativa degli invitati.

 

Remus sorrise soddisfatto.

 

Molly svenne.

 

Moody commentò l’accaduto con un’alzata di spalle.

 

E Ginny si suicidò.

 

 

 

 

 

Per Little Fanny:

Come promesso ho aggiunto Narcissa.

Sono contenta che ti sia piaciuta, specialmente dopo tutta quell’attesa.

Hihihihi… La fantomatica terzultima riga...

E la frase finale... come potevo non metterla?

Quando ho iniziatoa pensare alla storia, l’unica cosa che sapevo era:

deve finire con “e Ginny si suicidò.”

Altrimenti non sarebbe stato divertente.

Adesso però mi aspetto una recensione degna di te.

 

P.S. Non ho scritto in verde per caso ;P

 

 

Agli altri lettori:

Spero vi sia piaciuta e mi lasciate un piccolo commentino.

 

 

Dalla settimana prossima torno alle RemusTonks, ma è probabile che occasionalmente spunti fuori una DracoHarry.

Occasionalmente significa: tutte le volte che sarà necessario scrivere una ficcy su questo pairing per quelle pazze scatenate delle mie beta.

Ma per loro questo e altro.

 

 

NONNA MINERVA

  
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