Io
ODIO il mio computer! Voglio dire... uno butta giù una
serie di date per dare l’impressione di essere un minimo organizzato, e lui
decide ( di proprio maledettissimo accordo ) che sarebbe stata una bella idea
mandare la tua connessione internet a farsi una vacanza e mandare all’aria
tutta la tua organizzazione.
In
teoria questa sarebbe la storia di domani, ma non ero sicura che avrei trovato
un’anima santa disposta a cedermi il suo pc per dieci minuti, cosa che invece sono miracolosamente riuscita a fare oggi, per cui eccomi
qui.
Questa
storia è stata il mio regalo di Natale per Little Fanny, ma ho aspettato a
pubblicarla, visto che avevo già un sacco di lavori da
spedire in quel periodo.
Avvertimenti:
se odiate Ginny, vi sconsiglio di leggere; se invece la odiate, non potete
vederla, vi sta tremendamente antipatica... è la storia che fa per voi.
Stunning
“AVADA
KEDAVRA!”
Come
al rallentatore, il corpo
di Voldemort si accasciò a terra, senza vita.
Harry
potter, ora Colui aveva sconfitto nuovamente e definitivamente ( si spera,
Voldy è peggio di un gatto, lui e le sue sette vite… ah, no! I gatti ne hanno
nove! Sbagliato storia, scusate… ) il Signore Oscuro,
torreggiava sul suo cadavere, la bacchetta ancora levata.
Tutti
i presenti erano ancora in trance, un silenzio
innaturale regnava sul campo di battaglia.
Nessuno
osava muoversi, come per paura che, se l’avessero fatto, quella specie di incantesimo si sarebbe spezzato.
Ma niente poteva cambiare quello che era successo.
Voldemort
era morto.
Era
finita l’era della paura e dell’incertezza… erano liberi.
Solo
avevano bisogno di alcuni istanti di silenzio per
elaborare la cosa.
“Harryyyyyyyyy!” Istanti di silenzio. Appunto.
Lentamente,
molto lentamente, il ragazzo voltò la testa verso il punto da cui proveniva la
voce.
Ginny.
La
ragazza veniva verso di lui, tendendogli le braccia.
“Harry,
amore, ora siamo finalmente liberi di fare quello che abbiamo sempre
desiderato!”
Il
bambino ( ormai ragazzo ) sopravvissuto la guardò smarrito per un istante, poi
sorrise ed iniziò a correre nella sua direzione.
La
ragazza spalancò le braccia, in attesa del contatto.
Che però non avvenne.
Batté
le palpebre un paio di volte, disorientata, guardando quello che credeva sarebbe stato ora il suo ragazzo ( povera illusa! ) superarla senza nemmeno degnarla di un’occhiata.
Tutta
la sua attenzione era stata catturata da un biondino con gli occhi di ghiaccio
le cui labbra, non meno di cinque secondi più tardi, erano impegnate in un
bacio mozzafiato, suscitando lo stupore generale.
“Ma…ma… Harry… cosa stai facendo?” balbettò la rossa.
Di
sicuro ad un certo punto della battaglia doveva aver battuto la testa.
Tutti
tacevano, in attesa della risposta del giovane.
L’interpellato
si staccò lentamente dalla sua vittima ( che per essere una vittima
aveva risposto alquanto audacemente all’attacco subito ), guardando Ginny con
occhi sognanti.
“Quello
che ho sempre desiderato.”
Detto
questo riprese la sua precedente attività, per grande
gioia di Draco.
Epilogo
Piton
approfittò del caos generale per darsela a gambe ( non sappiamo cos’abbia in
mente per te mamma Row, caro Sevvy, ma… scappa finché sei in tempooooo! ).
I
gemelli esultarono, iniziando a sparar fuochi d’artificio a tutto spiano, non
perché gli importasse... quando c’è da far casino, una
scusa vale l’altra.
Hermione
iniziò a saltellare sul posto, senza ritegno.
“Ho
vinto! Ho vinto!”
“Ma come facevi a saperlo?” chiese uno scioccato Ron.
“Non
importa, hai perso, paga pegno.” Rispose la ragazza
con la mano tesa.
Ai
fantasmi di James e Sirius venne un infarto, anche se erano già morti e queste
cose ai morti non capitano.
Quello
di Silente ammiccò nella direzione dei due ragazzi.
Minerva
si allontanò commentando: “Tanto io lo sapevo...”
Lucius
da sotto il suo cappuccio iniziò a cercare disperatamente una serie di scuse da
elencare a Voldemort per il disonorevole ed sconveniente
comportamento del figlio.
Poi
ricordò che il Signore Oscuro era appena stato ucciso.
Narcissa
realizzò che Potter aveva decine di amici fra i
Mezzosangue, e che avrebbe dovuto invitarli tutti al matrimonio.
Prese
un pezzo di pergamena ed iniziò a buttare giù una lista approssimativa degli
invitati.
Remus sorrise soddisfatto.
Molly
svenne.
Moody
commentò l’accaduto con un’alzata di spalle.
E
Ginny si suicidò.
Per Little Fanny:
Come
promesso ho aggiunto Narcissa.
Sono
contenta che ti sia piaciuta, specialmente dopo tutta quell’attesa.
Hihihihi… La
fantomatica terzultima riga...
E la frase finale...
come potevo non metterla?
Quando
ho iniziatoa pensare alla
storia, l’unica cosa che sapevo era:
deve
finire con “e Ginny si suicidò.”
Altrimenti non
sarebbe stato divertente.
Adesso
però mi aspetto una recensione degna di te.
P.S.
Non ho scritto in verde per caso ;P
Agli
altri lettori:
Spero
vi sia piaciuta e mi lasciate un piccolo commentino.
Dalla
settimana prossima torno alle RemusTonks, ma è
probabile che occasionalmente spunti fuori una DracoHarry.
Occasionalmente
significa: tutte le volte che sarà necessario scrivere una ficcy su questo pairing per quelle pazze scatenate delle mie beta.
Ma per
loro questo e altro.
NONNA
MINERVA