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Autore: Eleanor_Devil    06/07/2012    4 recensioni
Sulfus, un adolescente, cade sul fiume durante una gita in barca con i suoi amici. Una ragazza strana e misteriosa lo salva. Non sapendo chi lei è, Sulfus la chiama di Ninfa della Cascata...ma chi è lei veramente? Perchè non parla e fugge ogni volta che lo vede?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kabalé, Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci qua un nuovo capitolo, anche questo non è ancora stato corretto, vi prego di dirmi si trovate un errore molto grave!

Spero che questo capitolo vi piaccia! Molto presto ci sarà il 10!


La Ninfa della Cascata

Capitolo 9 – Fiducia...

Si gira verso la destra...si gira verso la sinistra...si gira verso la destra...si gira verso la sinistra...si gira di nuovo e questa volta fissa il soffitto bianco della sua camera che non ha niente di interessante...sospirò per la centesima volta in quella notte...non riusciva proprio a dormire...quel bacio non lasciava la sua mente...lo sguardo curioso di Ninfa e il suo sorriso quando li ha chiesto come le principesse delle fiabe si avevano sentito quando hanno baciato i loro principi azurri...

Mise un braccio sugli occhi, cercando di bloccare quell’ immagine, quel momento dalla sua mente...perchè l’aveva fatto? Perchè l’aveva baciata? Che cosa li ha passato per la mente per fare quella...follia...non avrebbe dovuto baciarla...non perchè aveva finito un rapporto da poco, niente di questo, ma perchè non era ancora sicuro dei suoi sentimenti verso di lei! Baciarla non lo ha soltanto lasciato più confuso  ma ha anche dato delle speranze alla ragazza...sì...aveva già capito che Ninfa era innamorata di lui, per tutto l’estate e autunno il suo legame con lei aveva diventato più forti, aveva raggiunto un punto dove lei si fidava ciecamente di lui...e non voleva questo, non voleva che lei si fidasse così tanto da lui...aveva paura...aveva paura di farle del male...soprattutto perchè mentre i giorni, settimane, mesi in cui erano stati insieme se ne andavano, poco a poco aveva capito che Ninfa stava cominciando a sentire qualcosa di più oltre amicizia per lui...lei soltanto non sapeva ancora esprimerlo...

Si sedi nel suo letto, buttando fuori le lenzuola e le coperte che lo mantenevano caldo...mise una mano sulla testa e sospirò di nuovo...non poteva continuare così...doveva chiarire i suoi sentimenti per lei prima che fosse troppo tardi e li facesse male, l’ultima cosa che voleva era farle del male...

Si alzò dal letto e se ne andò giù, per bere un po’ di latte, di solito l’aiutava quando sofriva insonnia...anche se non entrava molto in cucina, dato che avevano una cameriera che faceva tutto, Sulfus sapeva perfettamente dove trovare le cose di cui aveva bisogno. Dopo finire di preparare il latte, si sedi su una delle sedie dal tavolino che si trovava lì. Guardò l’orologio...già passava dalle 1 del mattino e ancora non aveva dormito niente...

Non era solo il fatto che non riusciva a togliere dalla sua mente il bacio che aveva dato a Ninfa quell pomeriggio che non li permetteva dormire...ma anche una cosa che aveva sentito quando stava per andare a dormire...dovevano essere più o meno 23h30 quando stava per andare a dormire, anche i suoi genitori si stavano preparando per fare lo stesso, avevano la porta mezza chiusa e così non se ne erano accorse della presenza del loro figlio quando quelle parole fuorono dette:

“Dobbiamo stare più attenti a quella ragazza...” senti il suo padre dire

“Si puoi sapere di che cosa stai parlando Edan?”

“Sto parlando di quella ragazza che Sulfus ha portato qui...” disse Edan “Non mi fido molto di lei...”

“Per favore Edan, hai detto tu stesso che sarebbe una buona idea per lei rimanerre qui, così potevamo aiutarla”

“Lo so ma non sappiamo niente di lei, Seraph. Non sappiamo chi è, da dove ha venuto”

“È una ragazza che probabilmente è stata abbandonata nella foresta, che non ha nessuno ad aiutarla”

“E come puoi essere così sicura? Como puoi sapere che non è tutto una bugia? Lei può anche stare facendo finta di non sapere parlare! Dimmi Seraph come è possible per una ragazza sopravvivere da sola nella foresta?”

“Edan ti prego, stai sendo molto ingiusto! La stai giudicando senza alcun motivo, non ha fatto niente per sospettiarmo da lei! Tuo figlio si fida di lei, lui la conosce da mesi, credo quando sospetti da lei stai anche sospettando di tuo figlio...ora se non ti dispiace, vado a cerchare di dimenticare che hai mai detto una cosa del genere...” sentì sua madre buttandosi nel letto

“Questo non cambia la mia opinione su di lei...”

Suo padre poteva avere ragione? Ninfa nascondeva qualcosa? Li ha sempre mentito? Sarebbe vero che non era muta, che era tutto un mascheramento per stare più vicina a lui, poteva che lei ha secondi intensioni...? Scosse la testa...no...cosa stava pensando? Non poteva dubitare da lei così...non aveva motivi per farlo...

Sali le scale e stava per andarsene di volta alla sua camera ma di nuovo non resisti alla tentazione di andere a verificare come stava Ninfa, lo faceva ogni sera...ma questa volta sentiva che doveva farlo, si sentiva vergognoso di averla baciato che cercò di evitarla a tutti i costi per il resto della giornata...non si avevano nemmeno incrociato alla cena, sapeva che probabilmente le stava facendo male ma non voleva ancora guardala in faccia...

Aprì la porta della camera e senza fare troppo rumore, dato che era ancora l’alba, camminò in punta di piedi silenziosamente verso la ragazza...dormiva tranquilamente nel suo letto. Aveva il volto rivolto a lui, stava sereno mentre si perdia nel mondo dei sogni...Sulfus si inginocchiò davanti a lei, rimase lì a guardarla per un po’...poi alzò la mano e molto delicatamente gli accarezzò la guancia...un sorriso apparve sulle labbra della ragazza, come se quella simplice e piccola carezza l’aveva raggiunta...

Sospirò e scosse la testa...”Non posso nemmeno pensarci alla possibilità di tu essere pericolosa...sei troppo innocente per essere una cosa del genere...” si alzò e uscì dalla stanza, entranto nella sua...non li prendi molto tempo fino a quando si addormenta...

~*.*~*.*~

Pochi giorni dopo, Sulfus aveva finalmente deciso di spendere di nuovo tempo con Ninfa, sapeva che non poteva evitarla per sempre...però la ragazza non sembrava molto preoccupata, non sembrava nemmeno ricordarse che lui l’aveva baciata improvvisamente e che poi se ne era andato senza dire altro che ‘mi dispiace’. Il ragazzo trovava questo molto strano, stava sempre sorridente quando era vicina a lui, c’erano volte che li tratteneva il braccio proprio come le ragazze dalla sua età facevano con le loro fidanzati. La cosa più strana per lui era che nemmeno a lui non gli dispiaceva tutto questo...

Il Natale era vicino, era già visible le persone nelle sue ultime gare contro il tempo per comprare i loro ultimi regali, decorazioni e cibo. Tuttavia oggi era un giorno diverso per Sulfus, era un giorno un po’ doloroso...già, quel giorno segnava nientedimeno che il 11º anniversaio dell’incidente che ha ucciso la famiglia Eryn...per Sulfus era come una routine, ogni anno faceva sempre lo stesso, andava a comprare due piccoli mazzi di fiori diversi e poi se ne andava al cimitero, alle tombe dei genitori di Raf, dove lasciava uno dei mazzi. Poi se ne andava a un luogo che per lui aveva un significato speciale.

In quel momento stava in città con Ninfa, per comprare i due mazzi di fiori “Resta qui, torno subito” disse il giovane alla ragazza bionda che annuì con la testa mentre appoggiava la schiena contro il muro di un negozio di gioielli che si trovava proprio accanto al negozio di fiori. Come aveva detto Sulfus tornò presto, non aveva preso altro che 5 minuti, uno dei mazzi era composto da rose e tulipani rosse, l’altro era composto da rose di tre colori diversi, rosso, blu e bianco.

La visita alle tombe dei genitori della sua amica non prendi più di alcuni minuti, non aveva nemmeno detto una parola, aveva simplemente messo le rose sulla tomba della Signora Eryn e le tulipani sulla tomba del Signor Eryn, pulí la polvere che copriva le pietre in cui erano le foto e descrizioni dei due. Poi uscì...stava per andarsene a quel luogo speciale, ma voleva andare da solo...e ora era accompagnato da Ninfa.

“Ninfa” disse, la ragazza si risolve verso di lui “Ho bisogno di andare in un posto...ma voglio andare da solo...okay? Forse dovresti tornare a casa, io ci vado quando finí qui” Ninfa sembrò un po’ confusa e in certa maniera...triste? Perchè non voleva che lei venisse con lui? Ma annuì, gli da le spalle e cominciò a camminare sulla direzione della casa. Sulfus sospirò prima di prendere una strada diversa.

Ben presto arrivò al cimo del campo dove c’era un albero, in quel momento non c’erano le foglie, ma nella primavera nascevano fiori di ciliegio. Era una cosa che lui e Raf amavano vedere accadere, una cosa che  non perdevano mai. L’adolescente toccò il tronco dell’albero e accarezzò il legno freddo. Un piccolo sorriso apparve sulle labbra prima di  inginocchiarsi davanti a una piccola pietra. La pietra non era come quelli che c’erano al cimitero, era una pietra che, non molto tempo dopo la morte delle Eryn, lui aveva cercato per potere scolpire una cosa che non ha mai potuto dire a Raf, dato che il corpo della piccola non era mai stato trovato...sulla pietra si poteva leggere le seguinte parole:

Sarai sempre nella mia memoria

La pietra era accostata a un piccolo pezzo di terra che lui aveva fatto quando se ne era andato a quel luogo per lasciare lì la pietra.

Sospirò tristemente, mettendo le rose davanti alla pietra “Non ci posso credere che sono già passati 11 anni...a volte mi sembra che è stato ieri che giocavamo sui giardini delle nostre case...o quando annoiavamo le nostre madri quando saltavamo nel letti anche se loro ci avevano detto mille volte di non farlo...” sospirò di nuovo prima di accarezzare la pietra “Mi manchi...” fu quando udì dei passi provenienti da dietro di lui, si voltò e trovò Ninfa...un piccolo sguardo arrabiato apparve nei occhi color ambra del ragazzo, l’aveva detto esplicitamente di tornare a casa ma dopo tutto era stata testerda e l’aveva seguito, che cosa non aveva capito sulla parte di volere andare da solo?

Si alzò e si diresse verso di lei, la fissò...la ragazza sembrava spaventada con lo sguardo irritado con colui la guardava...aveva sbagliato, si rese conto di questo non appena lui si aveva girato verso di lei e l’aveva guardato con quello sguardo che li dava paura...guardò giù e stava per darle le spalle quando lui l’afferrò la mano e la costringe ad avvicinarsi a lui, si guardarano negli occhi, ma non nello stesso modo che si avevano fissato giorni fa, quandi si erano baciati...

“Non farlo mai più...non seguitemi quando ti dico che voglio stare da solo, capisco...?” mormorò lui al suo orecchio, la ragazza si spaventò ancora di più, sconvolta con il tono di voce che aveva usato con lei, non li aveva mai parlato in quel modo...l’unico che fece fu annuire, esitante, come se avesse paura che qualsiasi cosa che lei facesse lo arrabiarebbe ancora di più...si lasciò trascinare quando lui cominciò a scendere del campo, tenendo una presa forte sulla sua mano...

Continuaranno a caminare in silenzio...non che lei potesse dire qualcosa, anche se voleva, voleva scusarci con lui per averle seguito...ma non poteva...e anche se potesse forse non era il momento migliore per farlo...forse quelle parole solo lo arrabiarebbe più, quindi continuò a camminare, a capo basso...

Ben presto arrivarano a casa, ma quando entrarono videro una cosa che non stavano aspettando di vedere...i suoi genitori erano in salotto con due poliziotti, non potevano sentire quello che stavano parlando, quindi si avvicinarono più, i quattro notarono che entrambi avevano finalmente arrivato a casa e si alzarono dai loro posti.

“Buon pomeriggio...?” disse Sulfus dicendo quelle parole con certa esitazione e anche confusione, che stavano facendo due poliziotti in casa sua? Vide entrambi guardandosi e poi rivolgendo i loro sguardi verso qualcosa che uno di loro aveva nelle mani.

“Si confirma che è lei?” chiede uno di loro all’altro, chi annuì

“Sì, è proprio lei” disse prima che lui e il suo colega si avvicinarono ai due ragazzi

“Scusa?” disse Sulfus ancora senza comprendere la situazione

“Siamo venuti a prendere la ragazza”

TBC..

I problemi stanno per iniziare per la povera Ninfa! Che cosa succederà??
  
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