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Autore: thunders_lightnings    06/07/2012    4 recensioni
Sequel di "Una sfida."
Ok, lo so. Il titolo è parecchio inquietante. E aggiungerei anche parecchio stupido. Ma non avevo altro! Se mi verrà qualcosa di meglio lo cambierò! :)
Eveline Jackson, sorella gemella di Percy Jackson, ora sta con Travis Stoll ed insieme a lui è felice.
Ma le cose cambieranno quando intrapenderà il viaggio per trovare il Vello d'Oro.
Un dubbio crescerà piano piano dentro di lei e non le darà pace.
Riuscirà, alla fine, a capire cosa vuole davvero e a compiere la sua scelta?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luke Castellan, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Eveline Jackson and the Olympians'
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CERCO LA SOLUZIONE AD UN ENORME PROBLEMA DAGLI OCCHI BLU
(Luke)


-Pensi davvero che il vecchio ronzino se ne sia andato per sempre?- mi chiese Agrio, mentre discutevamo del piano nella suite ammiraglia.
Risi:-Non possono fidarsi di lui, con gli scheletri che ha nell'armadio. L'avvelenamento dell'albero è stata l'ultima goccia.-
Agrio sorrise, poi si fece attento e annusò l'aria.
-Che cos..?-
-Silenzio!- mi zittì e con le labbra mimò 'Jackson'.
-Sei sicuro?- chiesi.
-Sì- rispose con un ghigno. -Proprio qui fuori.-
Aprii la porta della cabina e mi trovai davanti tutto il gruppetto partito dal Campo dopo Clarisse. Eveline in prima fila, che mi guardava con quegli occhi che tanto mi erano mancati.

...

-Un po' meglio della Casa Undici, non trovate?-
-Se ti piace stare solo nel lusso senza la tua famiglia..- rispose Eveline, tagliente.
-Io non ho famiglia.- ringhiai, pentendomi subito del mio tono.
-Allora- continuai, pacato. -Vi abbiamo lasciato vivere un altro anno...-
-Non saresti riuscito a ucciderci comunque.-
-Oh, Jackson!- sbottai. -Posso parlare o devi interrompermi ancora?- Lei sbuffò, incrociando le braccia. Sorrisi senza volerlo nel vedere quel gesto così familiare.
-Dicevo..-
-Hai avvelenato l'albero di Talia.- disse Percy.
-E' un vizio di famiglia, quindi! Sì, ok, l'ho avvelenato. E allora?-
-Allora?!- gridò Annabeth, furiosa. -Lei ci ha salvato la vita e tu l'hai avvelenata? Disonori la sua memoria!-
-Gli dei l'hanno disonorata!-
-Certo! Allora avveleniamo il suo albero! Tanto se muore è colpa degli dei, no?- Le parole di Eveline mi colpirono come una pugnalata, ricordandomi quanto fosse orribile ciò che avevo fatto. Ma per un bene più grande bisogna fare dei sacrifici. Talia avrebbe capito.
-Ti darei il primo premio per il sarcasmo, Jackson, ma è così. Gli dei hanno voluto tutto questo con il loro ego spropositato e chiunque sia dalla loro parte è solo un illuso.-
-Può essere.- rispose lei, in tono di sfida. -Ma qui mi sembra che l'unico idiota con l'ego spropositato sia tu.- Si sciolse la coda, muovendo i capelli. Ammetto che quel gesto mi diede non pochi brividi.
-Come puoi sopportare gli dei? Zeus un anno fa non vedeva l'ora di fulminarti! E lo stesso farebbero Atena e Dioniso! E tuo padre.. Oh, Jackson! Ha sempre preferito Percy e lo sai. A lui è riconosciuto il merito per aver ritrovato la Folgore. Lui ha un'arma speciale. E tutti credono che sia lui l'eroe della profezia.-
-Di cosa stai parlando?-
-Oh, non lo sai? Gli dei ti tengono nascosta anche una cosa così importante?-
-Evs, non ascoltarlo.- le disse Percy. -Sta solo cercando di convincerti a passare dalla sua parte.- Estremamente vero. E dovevo riuscirci. Con qualsiasi mezzo, anche con un colpo molto basso. E si dà il caso che ne conoscevo proprio uno.
-Pensa a cosa potremmo fare, Jackson. Potresti distruggere Ares una volta per tutte.-
-NO!- gridò. Aveva tirato l'elastico che si era trasformato in un arco d'argento, con una freccia incoccata e stava mirando al mio petto, gli occhi improvvisamente lucidi.
-Dove eri stanotte, Castellan?
-Co..cosa?-
-Dove eri stanotte?- ripetè a denti stretti. Possibile che sapesse?
Non risposi. Mi limitai a deglutire, spaventato dai suoi occhi indemoniati.
-Ringrazia che ero parecchio stanca, altrimenti ti avrei ucciso.- continuò, più infuriata che mai. Cercai di cambiare argomento per non fare la figura dell'idiota.
-Con questo arco?- chiesi ironico.- Che c'è? Sei diventata una Cacciatrice?- Rabbrividii al pensiero. Avevo già incontrato Artemide e le sue Cacciatrici prima di arrivare al Campo. Avevano cercato di convincere Talia e Annabeth a unirsi a loro, ma le ragazze avevano capito che non ne valeva la pena. Loro odiavano l'intero genere maschile.
Tanto lei ti odia già così, Luke. Il suo odio non può aumentare.
-Non sono diventata una Cacciatrice.- rispose Eveline. -Qualunque cosa voglia dire. L'arco me l'ha dato tuo padre. L'ha fatto fare apposta per me.
Estrassi velocemente Vipera, nel sentir nominare Ermes, e gliela puntai alla gola. Il suo arco era tornato un elastico, ma lei sosteneva il mio sguardo senza nemmeno un velo di paura negli occhi.
-Portali dal drago etiope, Orico.- dissi abbassando la spada. -I loro sforzi sono inutili, ormai. Si sta già riformando.- Vidi l'orrore negli occhi di Percy e Annabeth, ma non in quelli di Eveline. Rimase impassibile, dura e fredda finchè non uscii dalla cabina.
Battei un pugno sul muro, ringhiando. Quella ragazza, figlia di Poseidone, bella, forte e decisa, a cui io non riuscivo a smettere di pensare, di cui ero innamorato, mi odiava. Mi faceva star male.
Era un problema. Un grosso problema. Un problema che aveva bisogno di una soluzione.
Uno dei mostri di quella nave aprì la porta, domandandomi con quel sorriso demoniaco e quella voce melliflua:-Ci sono ordini, signore?- Alzai lo sguardo con un ghigno.
Ecco la soluzione al mio problema.
 



Spazio autrice non molto sensato: Hola chicos! :D
Vi sono mancata?
Magari no, ma riconosco di esser stata via molto tempo. Cioè, ero a casa, ma non avevo la chiavetta con tutte le mie storie.
Ora che l'ho ritrovata, eccomi qui per voi!
Odio quella chiavetta, sai?
E io odio te. Ma non ci posso fare niente. Purtroppo i padri non si scelgono.
Già, le disgrazie capitano. Un figlio così non me l'aspettavo.
Va ben, basta insulti. Fingiamo di volerci almeno un po' bene.
Avrei da dire un paio di cose su questo capitolo.
La prima, che ritengo importantissima: la reazione di Luke quando Eveline ha nominato Ermes. Era per spiegare che Luke è follemente innamorato di Eveline, ma non è che adesso il mondo ruoti intorno a lei. Lui odia comunque suo padre e si è -come dire?- "dimenticato" di ciò che prova per lei in un momento di rabbia, puntandole la spada alla gola. Così come il tono aggressivo nel dire "Io non ho una famiglia".
La seconda, in realtà è solo un "leggete e scoprirete". Perchè probabilmente vi starete chiedendo sia che cavolo c'entra Ares come colpo basso, sia quale sia la soluzione al "problema Eveline". Beh, per Ares dovrete pazientare ancora un po', per la soluzione potreste arrivarci anche da soli. In fondo, non è così difficile!
Mi sa che starò via una settimana e non riuscirò ad aggiornare, ma voi pensatemi! :)
Al prossimo capitolo! Mi raccomando, tappatevi le orecchie! ;)
Baci,
Tea_Zeus

  
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