Questa fan fiction partecipa al contest indetto da Camy e Roby.~

Rating: verde.
 

Family.~

Correva via, veloce come il vento, dalla sua casa.

La meta? Non lo sapeva neppure lui.

L' unica cosa che gli importava era di non vederli insieme.

Di vedere la sua Aki in braccio ad un altro uomo.

É vero, sembrava stupido ed egoista in questo modo ma non poteva farci assolutamente niente.

Per lui Aki era sempre stata come una sorella maggiore, anzi addirittura come una madre.

Anche se non avevano legami di sangue, lei l' aveva sempre aiutato quando i suoi genitori erano in viaggio per lavoro.

Senza esserne realmente cosciente, constatò che le sue gambe si erano fermate dopo una faticosa corsa di cinquecento metri e la cosa più ovvia da fare per il castano fu quella di introdurre più ossigeno possibile nel corpo.

Quando il suo respiro si stabilizzò, alzò lo sguardo intorno al paesaggio circostante e notò di essere arrivato vicino al fiume.

Si sedette sul primo scalino delle scale che portavano al campetto da calcio, le stesse che percorreva ogni giorno per andare ad allenarsi nei dribbling o a fare due tiri con Shinsuke tutte le domeniche, a riflettere.

Perché le sue gambe lo aveva condotto proprio lì?

Forse perché quando si sentiva triste e angosciato si dirigeva sempre in quel posto?

E Aki ogni volta andava a cercarlo quando scappava di casa, confortandolo e rassicurandolo con le sue parole?

Ma questa volta, sarebbe venuta a cercarlo?

Aki si era sposata con Ichinose da pochi giorni e in tutto il tempo trascorso insieme lo avevano passato in casa sua.

Tenma non adorava per niente la presenza di Kazuya, anche se era un maestro nel calcio, -Non per nulla veniva chiamato Il mago del pallone- visto che secondo lui attirava tutta l' attenzione di Kino a se.

Ichinose le aveva addirittura chiesto di trasferirsi con lui in America e lei gli avrebbe sicuramente dato una risposta affermativa, visto che ormai era diventato sua moglie non aveva più motivo di rimanere in Giappone.

E questo era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso, visto che dopo la richiesta fatta da Ichinose, Tenma era corso via non potendo reggere oltre il peso della situazione riuscendo a malapena a trattenere le lacrime.

Se Aki se ne sarebbe andata, cosa avrebbe fatto?

Forse non sarebbe più stato lo stesso, non avrebbe più avuto tutta la grinta che aveva avuto fino a questo momento.

Era sempre stata la donna a incitarlo di continuare e di non arrendersi, nemmeno durante le situazioni più disperate.

E se lasciasse il Giappone, chi avrebbe preso il suo posto?

Nessuno poteva mai rimpiazzarla, perché Aki era semplicemente Aki.

Tenma sentì dei passi avvicinarsi molto velocemente a lui.

Non alzò il capo, ma capì che era Aki, l' aveva riconosciuta dal suo inconfondibile profumo all' odore di anemoni.‘¹’

- Tenma.. - fu l' unica cosa che sentì dire prima che la donna si sedette accanto a lui, sistemandosi la lunga gonna e riprendendo fiato.

- ..perché sei scappato via? - concluse la frase, voltandosi verso il minore.

Tenma stette in silenzio.

Un lungo e interminabile silenzio, rotto solo dalle auto che passavano e le urla dei bambini felici che giocavano a pallone.

Il castano accennò ad un sorriso, vedendosi specchare nelle figure dei ragazzini che correvano allegramente di qua e di là - Perché non riuscivo più a resistere.

La donna, in qualche modo, capì il motivo dell' angoscia del ragazzo di fianco.

Non sapeva se parlare sarebbe stata la scelta più saggia o meno, ma qualcosa doveva pur fare.

- Hai veramente intenzione di andare in America con Ichinose-San? - chiese d' un tratto Tenma, rompendo l' atmosferica malinconica e allo stesso tempo imbarazzante creatosi.

La donna sgranò i grandi occhi verdi e rimase stupefatta dalla domanda del più giovane.

- No, non mi trasferisco in America. - disse solamente, mentre cercava di vedere un minimo d' espressione sul volto di Tenma.

Il ragazzo, sentendo la risposta di Aki, alzò bruscamente la testa per cercare una conferma nei suoi occhi, finendo però a sbattere contro il mento della donna mentre quest' ultima cercava di alleviare il dolore nella parte colpita.

- Davvero non parti? - chiese nuovamente, massaggiandosi il capo.

In risposta lei sorrise e Tenma si sentì più tranquillo.

Aki, la sua Aki non sarebbe partita e non l' avrebbe lasciato solo.

- Non posso partire, perché qui non ho ancora finito il mio compito. - enunciò successivamente la donna dai capelli verdi, guardando nel viso del più piccolo disorientamento.

- Non posso andarmene, perché ci sei tu, Tenma. Domani c' é pur sempre la finale del Holy Road, no? - espose nuovamente, socchiudendo gli occhi.

- Vero, domani c' é la finale.

Tenma si diede una pacca sulla fronte per essersi dimenticato di un giorno tanto importante come la finale dell' Holy Road.

Aki rise alla scena, mentre Tenma arrossì, ma notò lo stesso un espressione molto allegra sul volto del più giovane.

- Pensi che Ichinose-Kun possa aiutarmi ad allenarmi per domani? - domandò il nuovo capitano della Raimon, con tono sconsolato, mentre il rossore non accennava a diminuirsi.

- Penso di si. - rispose dubbiosa Aki. 
Tenma si alzò di scatto dal gradino e iniziò a correre verso casa - Allora che aspetti Aki-Chan, se non ti muovi ti lascio lì! Ichinose non mi va a genio, ma se potrà aiutarmi farò in modo di piacermelo. 
La donna mise un lieve sorriso e vedendolo allontanarsi sempre di più, si alzò di sua volta iniziando a dirigersi verso casa - Tenma, vai piano. Ichinose non va da nessuna parte lo sai? 
Il ragazzo si fermò e si girò verso Aki urlando a pieni polmoni - Lo so, ma ho poco tempo per allenarmi e tra poco sarà buio. 

Per un attimo le sembrò di vedere l' immagine di Endou da giovane specchiarsi perfettamente in quella di Tenma. 

Le mancava terribilmente i momenti passati come manager ai ragazzi della Raimon, ma la cosa che le dava più nostalgia erano la grinta e la determinazione di Mamoru. 

Stare con Tenma le faceva sentire meno nostalgica. 

Passare i momenti con lui le sembrava di trascorrere del tempo con Endou, visto che entrambi avevano determinazione da vendere e uno smisurato amore per il gioco del calcio. 

Ma c' era qualcos altro oltre a questo. 

Si era affezionata molto a Tenma e ormai lei lo considerava come un membro della sua famiglia e in una famiglia non ci si danno mai le spalle, ma ci si aiutano a vicenda. 

‘¹‘ Le anemoni sono fiori giapponesi autunnali, con petali di colore vivace utilizzate per i trattamenti omeopatici e hanno proprietà calmanti. 

*Angolo della tipa che muore di caldo anche se ha venti ventilatori a farle aria. (?)* 

Salvee salvino.~ 

Lo so che da oltre un mese che non aggiorno, ma oltre alla mia ispirazione mi ha abbandonata anche la voglia di scrivere. 

Poi il caldo non mi aiuta di certo. 

Forse lo avrete già notato leggendo 'sto schifo, perché ammettiamolo, é un' orrore. 

Mi vergogno di partecipare al contest di Camy e Roby con 'sta roba che oso definire fanfiction. 

Poi che genialità scrivere una IchiAki con figlio Tenma, solo a me vengono certe idee. D: 

Se non fosse per loro due, non avrei aggiornato per il prossimo millenio.~ 

Ringrazio tutti quelli che sono riusciti ad arrivare fin qua e a chi riuscirà a trovare la forza di recensire. 

Lù