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Autore: Alice_Nekkina_Pattinson    06/07/2012    6 recensioni
Questa storia si è classificata quinta al contest "A song and a prompt! It's your choise." di  Khika Liz 
Quando ti vidi lì seduta e poi dopo quando ti avvicinasti a me, e mi porgesti la mano, dicendomi "Ciao" e facendomi un sorriso meraviglioso, un sorriso che illuminò tutta la stanza, io in quella stretta di mano, in quel sorriso e in quel "ciao" vidi la speranza e il mio futuro. E il mio futuro eri, sei e sarai sempre e solo tu.
Ti amo follemente e più della mia vita Alice, e non vorrei cambiare nulla, perché la mia famiglia sei tu".
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale | Coppie: Alice/Jasper
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'Alice & Jasper un'amore unico <3'
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Nome efp e forum: Alice_Nekkina_Pattinson
Titolo storia: Io e te per sempre noi
Raiting: verde
protagonisti: Alice Cullen e Jasper Hale (Alice/Jasper)

                     secondari : Renesmee Cullen
prompt scelto + frase:
2. Altalena: “Mi hai avuto al ‘ciao’, non ho mai visto un sorriso che potesse illuminare la stanza come il tuo.” You had me at hello, A day to remember

Nda (eventuali): L'amore di Jasper e Alice
Testo storia:
Quando entrai in quella locanda, la mia vita cambiò, in meglio, e questo solo grazie ed esclusivamente a te. 
Quando ti vidi lì seduta e poi dopo quando ti avvicinasti a me, e mi porgesti la mano, dicendomi "Ciao" e facendomi un sorriso meraviglioso, un sorriso che illuminò tutta la stanza, io in quella stretta di mano, in quel sorriso e in quel "ciao" vidi la speranza e il mio futuro. E il mio futuro eri, sei e sarai sempre e solo tu.
Ti amo follemente e più della mia vita Alice, e non vorrei cambiare nulla, perché la mia famiglia sei tu".

 

 Banner fatto da " Camilla L  " (aggiunto il 2  novembre 2012) 

Io e te per sempre noi storia di Alice_Nekkina_Pattinson banner di Camilla L

Io e te per sempre noi

 

 

 

Jasper's pov

 

 

 

 

Eravamo sul letto a coccolarci dopo una notte di passione, lei era stesa con la schiena sul materasso, mentre io ero sopra di lei.
Ci stavamo baciando, mentre con una mano tracciavo la linea perfetta del suo splendido corpo, con l'altra le accarezzavo il viso.
Lei aveva una mano tra i miei capelli per avvicinarmi di più a lei, mentre l'altra tracciava linee invisibili sulla mia schiena.
Staccarci fu difficile, ma lei mi ricordò che dovevamo portare fuori al parco e passare tutto il giorno con lei, Renesmee, gliel'avevamo promesso.
Si staccò lentamente da me e mi rivolse un'enorme sorriso.
"Jazz dobbiamo andare, gliel'abbiamo promesso" disse sorridendomi.
"Uhm, ma io voglio restare a letto con te!" mi lagnai, lei rise fortissimo e la sua risata cristallina rimbombò per tutta la camera.
Stava per ribattere, quando sentimmo un mini uragano correre su per le scale e diretta verso la nostra camera.
Sentimmo le voci di Edward e Bella che cercavano di fermarla.
"Renesmee aspetta! Potrebbero non essere ehm… presentabili" sentimmo dire da Edward, ci guardammo e sorridemmo piano, ma evidentemente la piccola aveva fatto finta di non sentire.
"Renesmee Carlie Cullen!" la richiamò Bella, ma fu inutile, sentimmo una dolce manina battere un pugno sulla nostra porta."Zia, Zio è ora dai!!!!" disse la voce melodica di nostra nipote.
"Arriviamo piccola" dissi mentre aprivo la porta.
"Scusala, non siamo riusciti a fermarla" si scusò Edward.
"Nah, tranquillo, la piccola peste ha ragione, siamo in ritardo" risposi prendendola in braccio, lei mi circondò il collo con le sue braccine e mi diede un bacio sulla guancia, poi si sporse per
darne uno ad Alice.
"Allora piccola, noi ti lasciamo agli zii e passiamo a prenderti stasera, noi andiamo a trovare il nonno Charlie okay?" le disse Edward.
"Okay papi" si sporse e diede un bacio sia al padre che alla madre.
Adesso incominciava la mia giornata con la mia Alice e mia nipote.
Scendemmo di sotto, poi salimmo sulla  seconda macchina di Edward, la Porsche di Alice sarebbe stata un po' vistosa.
Ci dirigemmo verso Port Angeles e parcheggiammo in una piazza e scendendo Renesmee, mi prese la mano e l'altra la diede a Alice, chi ci avrebbe visto da fuori ci avrebbe preso per i suoi genitori, ma di certo loro non potevano sapere che noi eravamo vampiri e non potevamo averli.
"Lo scivolo!!! Vieni con me zia Alice?" le chiese Renesmee quando vide in lontananza lo scivolo, lei mi guardò sorridendo, poi rispose "Certo piccola, andiamo" Renesmee lasciò la mia mano e tirando Alice, corsero verso lo scivolo.
Sentivo da entrambe una felicità incredibile, in Renesmee la tipica gioia infantile nel giocare con la zia, in Alice la felicità di vivere una cosa che purtroppo quando era piccola lei non aveva potuto vivere.
Erano tempi diversi, allora era ovvio che non c'erano i giochi per bambini che ci sono ora, ma il punto non erano i giochi, ma le persone con cui giocare.
La mia piccola Alice purtroppo veniva allontanata da tutti, perché la credevano un mostro, un
demone per via delle sue visioni, quindi a parte la madre con cui riusciva a giocare un pochino
quando poteva o con la sorellina, era sola.
Quindi adesso per lei, giocare e divertirsi con Renesmee, era come tornare un po' bambini e vivere un po' di quell'infanzia che non aveva avuto.
Le osservavo salire la rampa, per poi sistemarsi sul tappetino e scivolare giù gridando felici, erano veramente bellissime.
Fecero una decina di giri, poi le vidi correre –a velocità umana- verso di me, Renesmee avvicinandosi allargò le braccia, chiaro segno che voleva essere presa in braccio, io di riflesso allargai le braccia e la presi.
"Allora ti stai divertendo piccola?" le chiesi, lei batté le mani e mi regalò un sorriso enorme.
"Sii, anche zia Alice, adesso però voglio andare sull'altalena e tu hai voglia di spingermi zio Jasper?" mi chiese con occhi dolci.
"Ma certo, andiamo" dissi mettendola giù, lei incominciò a correre.
"Nessie non correre avanti" la richiamai, poi si sedette su una delle altalene libere e affianco a lei Alice.
"Amore che fai?" le chiesi sorridendo.
"Voglio che spingi anche me sull'altalena" mi rispose sorridente.
"Ma devo spingere Nessie"
"Hai due mani, dai dai amore" mi guardò con quello sguardo da cucciolotto indifeso, che come sempre mi faceva cedere.
Così con la mano destra spingevo l'altalena di Alice, con la sinistra Renesmee, sorrisi a quel momento.
Facevano a gara a chi andava più su, erano due bambine non una, a volte Alice la batteva.
Ma in fondo l'amavo anche per questo, per il suo essere semplice, bambina a volte, dolce, carina, sensibile, amorevole, ma quando serve molto forte e determinata.
Poi dopo un po' Renesmee si alzò e andò verso la struttura con le palline dentro.
"Zio io vado li" mi disse.
"Va bene, mi raccomando Nessie, buttati piano siamo in mezzo agli umani" le raccomandai.
"Certo" lei annuì.
Così rimanemmo da soli a fissarla un attimo, Alice ancora seduta sull'altalena.
La spinsi ancora un po', ma più lentamente adesso.
La vidi pensierosa e sentii cambiare leggermente le sue emozioni.
"Amore che cosa succede?" le chiesi.
"Nulla, prima ti stavo osservando con Renesmee, sai saresti un ottimo padre. Peccato che io non possa darti figli" disse rabbuiandosi.
Ma da dove usciva questo argomento?
Certo, adoravo mia nipote e amavo giocarci e stare insieme a lei, ma non avevo mai pensato ad avere figli, ma non per qualcosa, certo quando ero umano ci avevo anche pensato.
Pensavo all'esercito e alla guerra, ma dentro me, sognavo anche una famiglia, una moglie e dei figli, quindi si, è vero li avrei anche voluti, ma erano anni ormai che non ci pensavo.
Praticamente da quando ero diventato un vampiro, perché ormai sapevo che tanto non potevo averne, quindi cercavo di non pensarci.
Quindi non capivo da dove nasceva questa cosa, la sentii intristirsi, incominciai a pensare che forse anche lei, li desiderava.
Mi misi di fronte a lei, sedendomi a terra.
"Alice, mi spieghi cosa succede? Cos'hai? Perché sei triste, perché questi pensieri?"
"Tu hai mai desiderato avere figli quando eri umano?" mi chiese.
"Si, certo… ma questo cosa c'entra?" domandai confuso io.
"Bè… perché ci ho pensato anche io, bè da quando sono vampira, prima avevo altri problemi come sai…" disse con un velo di tristezza, le presi le mani tra le mie.
Le accarezzavo la mano con il mio pollice, mentre le chiedevo" Amore, spiegati".
"Quando ti ho guardato con Renesmee, ho pensato a come potresti avere figli se volessi… come io sia sbagliata. Anche io ho incominciato a capire Esme e Rosalie, forse le avevo sempre capite, con Bella era solo paura di perderla, ma so, che anche io avrei fatto la stessa scelta che fece lei nel voler tenere Renesmee. Penso a come io non possa darti figli e mi dispiace, magari tu…" la interruppi.
"Alice, ma che stai dicendo? Non ti capisco! Io non voglio nessun'altra a parte te! Si è vero, ci pensavo, ma poi quando divenni vampiro, mi rassegnai ai fatti e all'idea e per quanto ami giocare con Renesmee e per quanto magari ne potessi volere uno. Non vorrei mai nessun'altra se non te nella mia vita! Capito!?" dissi guardandola negli occhi, mi ero avvicinato al suo viso, lei mi guardava negli occhi e poi continuai "Mi dispiace che questa cosa ti rattristi, che tu voglia un figlio e non puoi averlo, ma se la tua tristezza è per me, è legata al fatto che non puoi darmene uno, ti prego, cancella questo pensiero e questa tristezza. Non c'è ne bisogno, perché le cose non si possono cambiare e anche se fosse io non voglio cambiare nulla della mia vita.
Mi hai avuto al ‘ciao’, non ho mai visto un sorriso che potesse illuminare la stanza come il tuo.
Quando entrai in quella locanda, la mia vita cambiò, in meglio, e questo solo grazie ed esclusivamente a te.
Quando ti vidi lì seduta e poi dopo quando ti avvicinasti a me, e mi porgesti la mano, dicendomi "Ciao" e facendomi un sorriso meraviglioso, un sorriso che illuminò tutta la stanza, io in quella stretta di mano, in quel sorriso e in quel "ciao" vidi la speranza e il mio futuro. E il mio futuro eri, sei e sarai sempre e solo tu.
Ti amo follemente e più della mia vita Alice, e non vorrei cambiare nulla, perché la mia famiglia sei tu" dissi.
Le mi stava guardando con amore, aveva gli occhi lucidi, era paralizzata, non sapevo che pensare, però percepii dalle sue emozioni che era felicissima.
"Io… io… oddio Jasper, tu sai che ti amo da impazzire e che sei tutta la mia vita vero?" mi disse felice e sorridente al massimo, illuminava l'intero parco.
"Si che lo so" sorrisi, lei mi si avvicinò e mi baciò dolcemente.
"Poi, non saremo mai genitori, ma zii si" le dissi guardandola negli occhi, mi sorrise e annuì.
Poi mano nella mano, andammo verso Renesmee che stava ancora giocando con gli altri bambini.
"Nessie, dai andiamo" la chiamai.
Lei uscì dal gioco e ci venne in corso, per poi arrestarsi ad un passo da noi.
Mi prese la mano.
"Zio mi prenderesti lo zucchero filato?" mi chiese mia nipote, potevo negarglielo?
Ovviamente no.
"Guarda  la mia dolce nipote che furbetta! Non mangia niente se non sangue, però i dolci si" dissi sorridendo, anche Alice sorrise.
"Ma certo andiamo, che gusto lo vuoi?" le chiesi.
"Fragola!" rispose saltellando.
Andammo a prendere lo zucchero filato e poi tornando verso l'auto, finì di mangiarlo.
Era stato un bel pomeriggio, insieme alla mia donna e alla mia nipotina, ed ero felice.
Avevo tutto quello che si poteva desiderare dalla vita.
Avevo una moglie dolcissima che amavo più della mia stessa vita, avevo una bellissima famiglia con bellissima nipotina compresa.

 

 

 

 

Allora?
Questa storia si classifica quinta al contest "A song and a prompt! It's your choise."
Spero che vi piaccia.
A voi la parola :D
CiaooooooooooooooooooooooooooooooooooXD

P.S. Non so come, ho messo anche il collegamento al contest o.O mi stupisco da sola :D

   
 
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