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Autore: mariisullivan    07/07/2012    5 recensioni
Esistono Chuck Bass e Blair Waldorf.
Esistono Serena Van Der Woodsen e Dan Humphrey.
Esistono Marissa Cooper e Ryan Atwood.
Esistono Summer Roberts e Seth Cohen.
Esistono Effy Stonem e Freddie Mclair.
E poi esistono Juliet Stewart e Harry Styles.
Chi è Juliet Stewart?
- Sono io. Una semplice ragazza che ha stravolto la sua vita.
Da un piccolo paesino Italiano è passato alla grande Londra, poi all'enorme New York, per passare infine in un posto infinito.
Questa è la mia storia, spero riusciate a capirla. Io ci sto ancora provando.
- Buona fortuna.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little presentation.
Mi chiamo Juliet, ho 15 anni e vivo in un piccolo paesino in provincia di Napoli, Italia.

Non amo descrivermi così lo farò brevemente prima di raccontarvi la mia storia.
Ho i capelli neri e lunghi fino alle scapole, occhi verdi e delle labbra carnose.
Sono magra, alta e proporzionata. Sono molto bianca di pelle perciò spesso mi chiamano Casper. Frequento il primo anno del liceo linguistico e pratico danza da circa 6 anni.

 

Era il 4 Maggio ero seduta alla mia scrivania lilla, il mio colore preferito, quando vidi un inserzione su un sito.
Non era come tutte quelle inserzioni di pubblicità noiose. Era interessante. Mi intrigava.
Cliccai sul sito e lessi tantissime informazioni. Era un concorso per un lavoro da giornaliste, o almeno una specie. Bisognava avere tra i 15 e i 18 anni, essere straniere e bisognava essere preparate culturalmente ma soprattutto in inglese poiché questo lavoro si sarebbe svolto a Londra, in Inghilterra.
Il concorso si sarebbe svolto nelle città delle concorrenti e chi avesse vinto avrebbe dovuto trasferirsi a Londra con vitto, alloggio, scuola e un hobby pagato per un anno dalla compagnia giornalistica e chi avrebbe superato questa specie di prova avrebbe anche ricevuto un contratto per lavorare definitivamente con loro.
Appena lessi tutto sembrava una cosa fatta per me.
Avevo 15 anni, buona media scolastica e un ottimo voto nella lingua inglese.
Passione per la scrittura e una buona preparazione culturale.
Il concorso stava quasi per scadere, mancava un giorno alla fine e ci avrebbero messo 15 giorni per valutare tutte le persone e 15 sarebbero state anche le persone che avrebbero preso.
Decisi di provarci anche se sapevo che forse saremmo state in tantissime a provarci e forse io non sarei neanche stata presa in considerazione, però qualcosa mi spingeva a provarci.
Dovetti inviare tutti i miei dati, una mia foto, e un testo di almeno 100 parole sui problemi che circondano i giovani di oggi, prima in lingua italiana e poi in lingua inglese.
Chi meglio di una giovane poteva conoscere un giovane?! Scrissi un testo di più di 200 parole. Lo scrissi in meno di 2 ore in tutte e due le lingue. Non avevo trovato difficoltà.
Lo inviai, senza neanche parlarne con un'amica o con un genitore poiché già sapevo che non mi avrebbero presa.Passarono circa 10 giorni e me n'ero quasi dimenticata. Se non ci fosse stato quel post it attaccato al muro con scritto “15 giorni” forse l'avrei dimenticato.
Passarono 15 giorni. Era il 20 Maggio e si erano fatte quasi le 5 del pomeriggio quando persi le speranze ma improvvisamente squillò il telefono di casa. Rispose mia madre che mi passò il telefono con una faccia interrogativa e disse che volevano me.
Presi il telefono e risposi. Non ci potevo credere. Mi avevano presa. Ringraziai subito la signorina dall'altra parte del telefono che mi disse che mi avrebbe mandato tutte le informazioni via e-mail, quando saltai per tutta la casa gridando che ero stata presa.
Mi madre sembrava un poliziotto del terzo grado, mi fece un miriade di domande.
Le risposi che avevo fatto quel concorso e che ero stata presa e che mi sarei dovuta trasferire a Londra. Mia madre rimase con una faccia sconvolta e disse che ne avremmo riparlato quando mio padre sarebbe tornato a casa la sera.
Non avevo messo in conto se lei avesse approvato o meno, ma ero felice, troppo.Non avevo mai amato Londra fin quando non venni a conoscenza che la mia band preferita i One Direction erano di quel posto e da quel momento inizia ad amare quella città.
Non potevo davvero crederci. Io avrei vissuto lì. A pochi passi da loro e vicinissima dal mio sogno, quello di vivere definitivamente in un'altra città e cambiare vita definitivamente.
Quando arrivò mio padre a casa lo abbracciai talmente tanto che stava quasi per perdere fiato.
Lo feci accomodare su un divano vicino a mia madre e gli spiegai tutto per filo e per segno.
Mia madre era indecisa se mandarmi o meno ma mio padre rispose di si!
Adoravo mio padre perché non aveva mai ostacolato i miei sogni, ma non credevo avesse detto si anche a quel sogno. Mi disse però che lui e mia madre avrebbero voluto accompagnarmi a Londra e vedere un po' com'era la situazione per 2 o 3 giorni.
Ovviamente risposi che per me era perfetto però non sapevo ancora quando mi sarei dovuta trasferire poiché la signorina avrebbe dovuto mandarmi la mail a breve.
Quella sera non mangiai nulla, ero troppo felice. Tenevo aperta la finestra delle mail in continuazione e la controllavo circa ogni 5 minuti.
Appena arrivò il giorno dopo andai in classe con un sorriso a 32 denti sul viso e gli occhi che mi brillavano. Dissi alle mie amiche che dovevo dargli una notizia a loro come alle professoresse. Le mie amiche mi chiesero che cosa stesse succedendo e io rispose che lo avrebbero scoperto quando saremmo stati tutti in classe.
Dopo circa 10 minuti entrò la professoressa e io le dissi che avevo una cosa da dire a tutti.
Appena lo dissi rimasero tutti a occhi spalancati e sorridevano, erano felici per me. Tutti tranne una, la mia amica di banco. Lei non era felice o almeno non del tutto. Come arrivai al mio banco
scoppiò a piangere e mi disse che era per due motivi: la felicità e la tristezza. La felicità che io abbia realizzato uno dei miei sogni e la tristezza che sarei andata molto distante da loro e da lei. La tranquillizzai o almeno tentai. Usciti da scuola lo dissi a tutti i miei amici che erano stupiti ed erano felici. Appena tornai a casa accesi il computer e vidi che c'era un nuova mail. Subito la aprii ed era quella che aspettavo. C'erano tutte le informazioni.




 

Salve! 
Lo so, forse tutto questo capitolo può sembrare banale, stupido, mal scritto, e tutte le cose negative che avete da dire (sono la prima a dirlo)
ma se andrete più in fondo a questa storia l'amerete. 
è una storia che ho già pubblicato su FB, non sapendo come si scrivesse qui, e quindi ha già molti capitoli già pronti <3

Vi prego. continuate a leggera. l'amerete come io amerò voi <3

A MASSIVE THANK YOU <3 
as Louis <3

Se vi va, passate alla mia ONE SHOT
 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1
   
 
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