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Autore: Girl_writer97    07/07/2012    3 recensioni
‘’Spero per te che abbia una buona ragione’’ continuò con il broncio.
‘’Se te la dicessi, non ci crederesti’’ sorrisi sornione a quell’affermazione.
‘’Qualcosa mi dice che centra un ragazzo biondo con gli occhi di cristallo.’’ Sorrise con il mio stesso accento di eccitazione.
‘’E qualcosa mi dice che tu non sbagli affatto, per la prima volta nella tua vita, è sono sorpresa’’
‘’Ehy, quello è il mio istinto femminile, beh allora ti decidi a parlare o devo pescarti le parole non abbiamo tutto il tempo allora, porca merda?’’ Ancora tutta quella finezza, Lindsay sei un amore.
‘’L’ho sfidato, stasera verrà a casa mia, saremo soli, io lui e Samara Morgan’’
‘’Cosa? Cosa centra Samara Morgan adesso?’’
‘’Fa parte della sfida, Lindsay’’ gli feci un occhiolino, ma sembrò confusa, poi però torno sulla terra ferma dopo un giro sulla luna, e collego la cronologia dei fatti, grazie al cielo, dio esiste e sta vegliando su Lindsay.
‘’Io ci vedo un bacio alla fine di Samara Morgan e poi anche un trattamento alla Horan sul divano’’ solita Lindsay, addio miracolo, era più perversa di me quella ragazza.
Poi feci un respiro profondo e vuotai il sacco, si come quando non riesci a tenerti quel peso che ti lacera l’anima, devi per forza confidarti con qualcuno altrimenti scoppi, anche se un po’ mi imbarazzava questa cosa, l’avevo fatta succedere io stessa perciò niente scuse.
‘’I patti sono questi se vinco io, mi accompagnerà a scuola tutte le mattine, se perdo in cambio ha chiesto un bacio e d’invitarmi a cena’’ le parole si accavallavano affannandosi come anche la mia voce, e mi bloccai per respirare. A quel punto Lindsay, fece col fare l’ammiccante con un consiglio, o forse per meglio dire un ordine incastrato in una domanda-trappola maliziosamente.
‘’E tu, cosa aspetti a perdere?’’ Ecco la sentenza.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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1.
Tanto vinco io, Niall Horan, non perde mai le sfide.

‘’Jimperkly vorresti condividere la tua arte con tutta la classe?’’

‘’No, prof ..io stavo solo..’’ Mattew, sbuffa guardando il soffitto, e tamburellando insistentemente la matita sul banco, fino a spezzarne la punta, e raggiungere il cestino della carta straccia, per temperarla nuovamente.

‘’Risparmia il fiato Jimperkly’’ Risponde finalmente la signora Lens dopo essere stata distratta per il chiasso che aveva procurato Mattew pochi istanti fa.

La signora Lens non è altro che la mia professoressa di fisica, con la sua chioma riccia che ha una certa somiglianza con un nido increspato di vespe, secondo me quando si lava i capelli grida di più di quando manda Mattew dalla preside Nilman, cioè vale a dire ogni santo giorno delle sue ore di lezione, mi sembra strano infatti che oggi non l’abbia ancora fatto, nonostante l’episodio della matita, che l’ha irritata come ovviamente aveva fatto trasparire, perché alla fine la verità è che, ogni cosa che fa Mattew l’irrita estremamente troppo, senza una ragione precisa aggiungerei. Hanno un’apatia in comune la Lens e Mattew, ed io che avevo sempre sfottuto quest’ultimo, dicendo che una ipotetica chimica tra loro poteva nascere, nonostante la nostra professoressa di fisica, aveva la grazia di un ippopotamo. La Lens è una zitella di sessantaquattro anni tondi tondi, e le ci stanno tutti nei pantaloni a zampa di elefante dei jeans, non mi stupirei se dicesse che vivesse con i suoi quaranta quattro gatti sfornando torte solo per loro e leggendogli anche le storie per la buonanotte, che poi i gatti sono allergici alla cioccolata, e sembra anche che non possano ingerire nessun tipo di dolce, e tutte le altre sostanze dolce, che so, a partire dal miele per esempio. Mattew, è il mio gemello, zigote, o non so come si chiamano due gemelli per niente identici, ma comunque tra noi scorre lo stesso sangue e io non posso fare niente per impedirlo, a parte prendere una macchina del tempo, e fermare mia madre e mio padre prima che lo concepissero due minuti esatti prima di me, esatto mi ha fregato per la bellezza di due minuti insignificanti, con lui passo ogni minuto della mia giornata, purtroppo, in quella casa di matti, la mia casa di matti, mio padre è sempre fuori per lavoro, è un giornalista e gira il mondo, mamma ha un negozio di verdura all’angolo della scuola, e mia nonna ormai ceca e sulla sedia a rotelle, vive con noi, il che non mi da alcun fastidio, adoro mia nonna, però certe volte mi rendo conto di essere una delle sue badanti invece che sua nipote, non la sto di certo incolpando dicendo questo, però le sue bave se le pulisse da sola, per carità, e come anche il suo di dietro, quando è stitica, il che fortunatamente per me è a periodi, ma continua ad irrritarmi, con tre ‘r’ come se io stessa avessi il ciclo. Però la sua vita non è stata delle migliori, e allora quasi mi sento in colpa, il nonno è partito per l’Africa tantissimo tempo fa, poco dopo che era nata mia madre, la quale non sa nemmeno che faccia abbia perché come si dice ‘E’ fuggito prima di svenire al parto’ e per quanto ne so io mia madre avrebbe preferito che svenisse e non che mancasse alla sua nascita, ma nessuno può biasimarlo, neanche lui stesso, è sempre stato un militare e non aveva tanto tempo per nessuno a quanto pareva, anche se il tempo di fare ‘il primo passo’ con mia nonna l’aveva avuto è come, e da come lo racconta mia nonna è stata proprio una cosa alla ‘69’ non che l’avessi mai vista. Ma nonostante la mia pietà mia nonna si ostina a raccontare a tutti appena ne ha l’occasione della sua storia d’amore con Leonard Rick, il suo primo vero amore,quel burlone del nonno conosciuto nel periodo della guerra, dove lei faceva l’infermiera per curare i soldati vittima di bombardamenti, o che si erano amputati qualche parte del corpo, in un’infermeria nel campo di battaglia proprio vicino all’esercito. Mi ha mostrato una foto mesi fa, che ritraeva lei e quell’Leonard, che in teoria era sempre mio nonno, ma che non riesco ancora oggi a definire tale, per consolarmi neanche mia madre l’ha perdonato dopo la sua fuga e perciò non riesce a chiamarlo ‘padre’, e non c’è da biasimarla, solo che nonna non capisce che deve smettere di raccontare le sue vicende amorose di quando faceva l’infermiera di battaglia, o roba simile, sono deprimenti e poco consoni, per non dire ‘erotici’ al massimo della potenza. Per fare un ennesimo esempio la mia cara nonna è andata a letto con degli uomini proprio fighi, dedotto dalle foto, anche più fighi di quell’ Leonard (mio nonno) che però gli aveva fatto breccia nel cuore, che cosa romantica. Okay. No. Vomitevole. Voltastomaco. Ogni santo giorno, bacia la sua foto, perché è l’unico ricordo che ha di lui, sembra quasi la vecchia del Titanic, alla fine del film, e che non fosse una coincidenza mi ha costretto ha vedere quel film una cinquatina di volte o forse più, perché dice che Rose è identica a lei, ineffetti in parte è vero, quando era giovane era un vero schianto, capelli rossicci, di un ramato speciale, leggermente mossi, e non troppo lunghi, ma quello non importava dato che li portava sempre legati in un elegantissimo champignon, beh era la moda di quel tempo, per lo meno, e dopo aver visto quella foto mille volte, quasi che davvero mi venisse da rimettere, mi accorgo che nonna aveva gli occhi simili ai miei, due iridi di cristallo, come le chiama mia mamma. Stranamente in famiglia sono l’unica ad avere gli occhi azzurri, persino Mattew ha gli occhi scuri, come quelli di mia madre e mio padre, pare proprio che ho ereditato quasi tutto da mia nonna eccetto i capelli, che i miei erano di un castano chiaro, quasi biondo. Ma basta deprimerci con le storie di mia nonna, sarà che le avrò sentite troppe volte, che le ho assorbite bene, come una spugna, e adesso non posso fare a meno di ripeterle, ma prima o poi smetterò. Lo prometto. Ah, già ho dimenticato delle cose importanti, sulla mia vita super banale.

‘’Cloe! Ma ti si è andato in puttane il cervello?!’’ Oh, ecco, ecco appunto, vi presento la unica inimitabile, okay basta fare l’idiota, quella è Lindsay, la mia migliore amica, eh sì se molti di voi non lo sapessero mi chiamo Cloe, ma il mio nome completo non lo rivelo a nessuno, perciò sentitevi importanti. Cloe Jimperkly. Ho cambiato idea è troppo imbarazzante, non ve lo dico. Oh, giusto la mia migliore amica mi sta chiamando da tre ore, con la finezza di una balena in calore, il che dubito che si possa mettere una balena facilmente in cinta, boh casi eccezionali, tornando a Lindsay, adesso mi attacca alla trave della palestra, e io soffro di vertigini cristo santo. ‘’Lindsay!’’ risposi, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

‘’Basta fare l’appello cogliona, allora hai chiesto ai tuoi del concerto, e poi gli hai detto che dormi da me? Ho affittato dei film troppo fighi, beh sai c’è Chad Michael Murray!’’ Avevo dubbi? ‘’Fammi indovinare, Cinderella Story, quello con Hilary Duff? Non di nuovo quello ti prego, è la trecentoquarantasettesima volta circa che lo vediamo, fino alla fine consumiamo il Dvd, Lindsay.’’ Ed era vero, l’avevamo visto quasi quel numero di volte che avevo appena pronunciato.

‘’Certo che no! Hilary Duff non può averselo tutto per se, è un altro film, uno nuovo, ma non cambiare argomento allora Cloe? Pianifichiamo questo concerto da mesi, abbiamo i biglietti da mesi, quando credi di dirlo ai tuoi?’’ Ah, già in concerto, porca merda, i SuperDotati, vengono in città, che band, e quanto ridere che fanno, sono del posto, e sono pure fighi, e per la prima volta avevamo un culo pazzesco a scroccare i biglietti, in realtà non fi poi così tanto un impresa, la mamma di Lindsay lavora in una biglietteria.

‘’ L’avevo dimenticato, ma il cartellone l’ho fatto, giuro che l’ho fatto.. anche se non è del tutto terminato, posso lavorarci oggi pomeriggio, e prometto che parlerò con i miei, dopo cena, videochiamiamo papà su skype, ci saremo tutti’’ E quale altro momento perfetto, di tutta la famigliola riunita per la cena?

‘’Oh Cloe, porca santissima di quella mucca in calore, ti prego non mi dirai che hai bisogno anche del via libera da tua nonna, per andare ad un concerto? Hai sedici anni dio boia.’’ Ecco appunto, la sua finezza, mi commuove ancora di più.

‘’Tradizioni Lindsay, cose che tu non capirai mai’’ Ed era vero, non l’avrebbe mai capito, era per questo che io ero la mente e lei il fisico da urlo, mi sentivo quasi come mio fratello, io la mente, lui l’idiota, oppure peggio.

‘’Beh, c’è qualcosa di positivo ad avere i genitori divorziati almeno.’’ Già, i suoi genitori erano divorziati da quando lei aveva otto anni, direi che non la mai sofferto perché è una ragazza che sa il fatto suo, e anche da bambina, non è cambiata di una virgola e lo dico sul serio, è sempre stata quella forta a differenza di me, e quella tutta peperina che non prendeva due di picche con i ragazzi, a differenza mia, ma non ero gelosa, lei era sempre stata la mia migliore amica e nonostante qualche volta si desse delle arie, solo io potevo capirla fino in fondo, anche quando sembrasse non avere nessuna traccia di materia grigia, il che capitava spesso, ma non glielo facevo mai notare, beh a meno che non se ne accorgeva da sola, e prima o poi sarebbe successo o almeno così speravo, da buon amica.

‘’Ti viziano troppo per esempio’’ La risposi a tono, lei era l’unica che mi dava il permesso di farlo, e io sfruttavo la cosa, a mio vantaggio per non farmi vedere come quella debole senza carattere.

‘’Quella è la parte migliore!’’ mi strillò lei quasi rompendomi i timpani delle mie povere ed esili orecchie.

‘’Forse l’unica, aggiungerei’’ dissi con tono di rimprovero.

‘’Oh è smettila! Sei noiosa Cloe! Come pretendi di andare al prom, con…..oh, cacchio Horan ore dodici!’’

‘’Cosa?’’ quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva che avevo in gola, ma mandai giù senza darlo a vedere.

‘’Dietro di te, Cloe’’ continuo lei, indicando qualcuno.

‘’Porca Giuggola Lindsay, non indicare! Invece, renditi utile, per tutte le parrucche di mia nonna e della Lens, come cazzo sto?’’ Era chiaro, ero andata in iperventilazione, e purtroppo sapevo la causa, o meglio chi mi faceva questo effetto. Touchè, Jimperkly, Touchè. Porca Merda. Porca Paletta. Porca di quella balena ancora in calore e di quella mucca che aveva appena partorito, ecco come mi riduco. Forse Lindsay non è la sola con le rotelle fuori posto. Ah è comunque senza allarmarvi troppo, né la Lens che mia nonna indossavano una parrucca, ma chi se ne frega adesso? Beh, era solo per precisare, non vorresti essere scortese? Ma mettitela nel culo adesso la cortesia, dio boia c’è Horan! Non uno qualsiasi! Horan! Cioè Niall, Niall James, Horan. Capito razza di cervello bacato? Chiaro e forte, tonta, l’avrai ripetuto mille e trecento volte, neanche in cinque secondi. Adesso anche tu devi farmi la predica? Okay, hai ragione ti lascio sognare ad occhi aperti, mentre balli la conga, Oh è non dimenticarti che c’è Horan, è sta venendo verso la tua direzione, con affetto, vado e mi dileguo, buona sfortuna, cioè fortuna. Consiglio? Troppo tardi, neanche la mia coscienza mi era di aiuto, era una stronza anche lei, neanche fosse un grillo parlante tutto pignolo, come ce l’aveva Pinocchio.

‘’Sciogliti i capelli, e buona fortuna’’ Lindsay si prese il fermaglio e scappò via, senza che neanche riuscissi a fermarla. Chiaro, avevo il cervello in pappa.

‘’Ma, come? Lindsay, torna subito qui!’’ Invano, le mie urla si spargevano per il corridorio, con il rischio di perdere presto le corde vocali.

‘’Ciao, Cloe come stai?’’ Oh mio dio, Oh mio dio, Cloe respira, respira, respira, respira, respira, dì una frase sensata per l’amore del cielo, non balbettare, Cloe per tutti gli dei di Zeus, non balbettare, non renderti più ridicola di quanto non lo sei già, lui è davanti a te, sorridi, ma non mostrare tutti i denti, è da dentona, sorridi, non fare l’indifferente, Cloe per tutti gli unicorni, gli elfi, e gli arcobaleni fa qualcosa, cavolo è Niall Horan, so che l’avreste già sentito mille volte oggi ma proprio non posso fare a meno di perdermi nei suoi occhi, e non è tutto cari lettori, ho una cotta per lui, dal settimo grado, da quando il suo Bat-man e la mia barbie girl avevano avuto effusioni amorose nella casetta sull’albero. Ma perché mi nota solo adesso? Cioè voglio dire Bat-man e Barbie-girl hanno avuto un figlio, si sono sposati e hanno il loro happy ending, e non posso dire lo stesso per noi, anche se ho sognato che come le nostre bambole ci sposassimo nella stessa casa sull’albero. Troppa fantasia, Cloe, troppa. Oh, ma cosa ti importa adesso? E’ andata come andata, semplicemente perché forse è così che doveva andare. Stupido e insolente destino, che non si fa i cazzi suoi, a leggere teleromanzi seduto al cesso. Il che è solo un ipotesi. Beh almeno mi sta salutando magari mi chiede se vado a prom con lui, già me l’immagino sarebbe ancora più attraente in cravatta o papillon e smoking. Dio santo, sudo già al pensiero, di lui sulla soglia di casa mia con un mazzo di rose e una vaschetta di sushi. Ma bando alle ciance, ti decidi a risponderlo? devi solo rispondere con un ‘sto bene, e tu?’ non è difficile Cloe, potrebbe andarsene, avanti adesso, o mai più. Ecco appunto, mai più. Coniglia. No questa è prudenza. Aspetta che ti castro le ovaie, è la vedrai tu la prudenza. Ehy coscienza del cazzo, quanto mi sei mancata. E’ reciproco, adesso non perderai l’occasione della tua vita, ripetiamo il copione Ora o Mai più. Ora.

‘’Io..mh S-s-s-to b-e-enlindtodonatuent?’’ Bella mossa, l’aramaico è proprio simile all’inglese, e lui avrà capito tutto, ma dico io, si può essere più stupide di così? La risposta è ovviamente no. Fai di meglio.

‘’Ehm, scusa Cloe, non parlo altre lingue, diverse dall’inglese, bel cappello, comunque’’ Ma ovvio, sei irlandese, che lingua dovresti parlare? Ehy, non prendertela con lui, è il mio deo grego. Zzz. Errore. Cloe, lui è il tuo deo del sesso. Si giusto, in ogni caso non dare rogna. Ma se io sono invisibile, idiota di una Jimperkly.

‘’Già, Jimperkly, proprio un bel cappello, anche se siamo a luglio, aggiornati, i cappelli di lana sono per l’inverno, ma suppongo tu non lo sappia’’ No, quella decisamente non era la voce di Niall. Ma proprio adesso, deve venire quell’oca di Aveleen? Proprio adesso che stavo avendo una conversazione con Niall Horan? Cioè erano solo tre parole, ma è già qualcosa, significa che esisto, almeno per lui.

‘’Scusa, Aveleen, stavo parlando io con Cloe, e non mi sembra che invece si indossino gli occhiali da sole, per passeggiare tra i corridori della scuola, mi sa che Cloe non è l’unica che ha bisogno di aggiornarsi’’ La liquida il biondo, con fare trasgressivo. Ma non gli riesce perché è troppo dolce per sembrarlo.

No, aspetta è proprio Niall James Horan, che sta parlando? E mi sta difendendo, per giunta? Da Aveleen? Okay, questa è semplicemente la giornata più bella di tutta la mia vita, ma meglio non affrettare i tempi. Mentre Aveleen gira i tacchi, verde di rabbia, il bellissimo Horan, con quei suoi occhi più azzurri dei miei, e quei capelli color biondo cenere, ma nello stesso tempo platino perché quando il sole gli sfiorava con i suoi raggi luminosi, illuminavano anche i suoi capelli, anche se scintillavano anche senza il sole stesso, non so se mi spiego, un angelo, uno di quelli che il cielo aveva perso, e aveva raggiunto l’Irlanda, Mullingar, ed era stato catapultato qui da me a Londra, dicevo ecco che lui tornò da me non curandosi affatto di nessun’altro. Magari adesso mi invita, ne sono sicura. Prepara i manifesti, e i fuochi d’artificio.

BAAAANG. Delusione ore dodici, undici, dieci, nove, otto. Ma mentre aspetto, torniamo a quel ragazzo, era capace di stregarmi con un solo sguardo seppure da lontano, l’avevo sempre sognato, era diverso da tutti gli altri, lui era lui, era unico, i suoi lineamenti erano perfetti, il modo in cui i suoi capelli biondi arrivavano alla nuca e salivano con un ciuffo increspato, non troppo lungo, ma al punto giusto da poterlo soprannominare Goku, ci stava tutto quel soprannome, e lui, l’aveva acquisito dal quinto grado. Poi è diventato popolare, perché era diventato un’atleta, e dio solo sa, quanto è perfetto il suo corpo, addominali al punto giusto, tartaruga non troppo evidente, ma necessaria a far sbavare tutte, compresa me, Ah dimenticavo, Niall è il migliore amico di quello sfigato di mio fratello, ma sono completamente diversi, almeno per come la penso io, mio fratello Mattew è l’acidità in persona, mentre Niall è un miele, un ipotetico Winnie the Pooh senza pancia, ma con un corpo da modello, e con un faccino così dolce, da far sciogliere perfino un pupazzo di neve, e okay sto delirando, come sempre quando parlo di lui, come nei miei sogni. Forse mi sono perfino scordata che quel Michelangelo scolpito davanti ai miei occhi, mi fissa interrogativo, e si starà facendo una brutta impressione di me, sicuramente mi pensa una psicopatica, anzi senza sicuramente. Ritorno alla realtà, pronta a quella delusione imminente, che non tardò ad arrivare. Quelle cose le fantasticherò stanotte, sola e immersa nei miei pensieri poco casti su quella statua di porcellana.

‘’Allora Cloe?’’ Ma brava, lui parlava e tu pensavi alle vacche svizzere, no aspetta pensavi a lui, ma non hai lo stesso ascoltato, non ti distrarre più, oppure sono guai.

‘’Ehm.. s-c-c-usa dicevi?’’ Brava al quadrato, così sembri ancora più rintronata di prima.

‘’Mi sai dire dov’è finito Mattew? dalla preside Nilman, non c’era’’ Eccola qui la delusione, dritta, dritta come un pugnale.

‘’Forse, è a cercare di instaurare un rapporto poco casto con la professoressa Lens’’ Oddio, l’avevo detto davvero? Sì, stupida Cloe l’avevi fatto, brava alla terza, ti sei meritata l’Oscar per la stupidità, i miei complimenti Jimperkly. Notevole.

‘’Ahahahaha, mi spaventi Cloe!’’ E con quella sua risata stavo per sciogliermi io al posto del pupazzo di neve, ma dettagli.

‘’Non sono mica Samara Morgan, Niall’’ Beh, avevo visto The Ring con Mattew, l’altra volta, è mi è venuto spontaneo.

‘’Aah, non ricordarmi, quella faccia! E’ spaventosa.’’

Okay, a volte Niall James Horan si qualificava come il fifone, e il goloso del gruppo, anche se era popolare, faceva battute squallidissime, ma c’erano tutti che ridevano comunque, compresa me ovviamente, altri dettagli.

‘’Andiamo, Niall. Ti sfido!’’

Oddio, ma d’un tratto avevo tutto sto coraggio? Mi ero sempre nascosta in un angolo, e lui non mi aveva mai notata, cioè veramente mi chiedeva solo di mio fratello come questa mattina e per la cronaca posso anche somigliare a lui, anche se poi siamo gemelli diversamente simili, ma una cosa è più che certa, io e lui non siamo uguali, per niente. Quello sta morto e vivo a giocare alla play station, e a mangiare come un porco schifezze dalla mattina alla sera, il divano del soggiorno e diventato pompato, non oso immaginare cosa ci sia dentro, probabilmente pop-corn oppure sandwich ammuffiti, Bleah, non ci voglio nemmeno pensare. Io invece ero l’opposto, gentile, volenterosa, anche un po’ perversa per essere una ragazza ma i miei ovviamente erano al buio di tutto ciò, oh dov’ero? Servizievole, adeguata, lodata e non dimentichiamoci che a scrivere ero praticamente una poeta. E tutto ciò mi porta semplicemente a sottolineare il fatto che: Lui è un perfetto idiota, io sono l’artista, l’intelligente, sì tranne in matematica, perché la detesto ma altri dettagli futili.

‘’Sentiamo, signorina Jimperkly in cosa vorresti sfidarmi?’’ Cazzo, no mi andava stra bene Cloe, perché adesso devi rovinarmi tutto? Il cognome no, non lo sopporto, mi ricorda che sono imparentata a quell’idiota di Mattew.

Ma fortunatamente fui distratta da altro, come sempre Niall inarcò il sopracciglio, era così sexy quando lo faceva, si mise a braccia conserte, era così sexy quando lo faceva anche quello. Ecco vedete, queste sono distrazioni. Oh Cloe, la vuoi piantare? Piuttosto adesso, che hai sfidato Horan, con un coraggio che sembrava non avessi, potresti rispondergli? Hai fatto un bel guaio, Cloe Jimperkly, adesso subisci le conseguenze. Bene, perfetto e adesso, non ritornare a balbettare per favore.

‘’Io te, e Samara Morgan, in teoria, un suo film, al buio, a casa mia, stasera stessa, troppa paura Horan?’’ Sì, adesso mi vendico, cognome, cognome, cognome. Ma il suo cognome è così adorabile non come il mio che sembra quello di una psicopatica in persona, mi chiedo come fossero tutti i miei antenati, speravo vivamente che non fossero come la mia dolce ed esaurita ma amorevole nonna.

‘’Mi vuoi morto per caso? Ma sappi che Niall Horan, vuole un premio se vince una sfida, e Niall Horan vince tutte le sfide, non ne ha mai persa una allora quale sarebbe il mio? E’ quale pegno dovrai pagare tu, in caso di sconfitta?’’

Ecco, sei nei pasticci come sempre, beh visto che non hai la più pallida idea, di come questa stessa idea sia saltellata nella tua stupida zucca vuota, adesso aggiusta la cosa, almeno provaci. E con questo non dico che avrai la speranza di farlo.

‘’Scegli tu, sono accorto di idee’’

Bella mossa, Cloe! Preparati ad essere derisa da tutta la scuola, Horan non scherza. Ma tanto ormai, più umiliata di così, cosa potrà farmi fare di così tanto ridicolo?

‘’Perfetto. Allora questi sono i patti, se vinci tu, ti verrò a prendere tutte le mattina da casa tua per portarti a scuola, se vinco io invece voglio un bacio, ed invitarti a cena, ci stai?’’

No, no che non ci sto, mi vuoi far mettere la testa in un gabinetto? Cosa? Aspetta cos’ha detto? Un bacio e un invito a cena? Ma, sto sognando? No, l’ha detto davvero, mi sta porgendo la mano. ‘’Ci sto’’ dico facendomi trasparire decisa come non mai e a sto punto che la sfida abbia inizio, posso dire addio al suo bacio e alla cena tanto so già di vincere, ma un passaggio non mi dispiacerebbe per niente, mi strinse la mano anche lui e mi sorrise, ma dico aveva deciso di uccidermi? Ma mentre continuavo il mio monologo, tipo adesso, mi accorsi di essere estremamente in ritardo per la lezione di matematica, sì la mia materia preferita Yuppy, ero ironica, si ero sarcastica, lasciamo stare. La professoressa Tania, mi fulminò con gli occhi, io gesticolai qualcosa in senso di scusa e farfugliai in aramaico, e poi finalmente verso il suo sguardo vigilante, (non prometteva niente di buono) raggiunsi il mio posto vicino a Lindsay. ‘’Allora hai qualcosa da dirmi, tipo giustificarti per questo ritardo? Mi ha interrogato quella, ho preso un insufficienza, e tu non c’eri, neanche Mattew è riuscito a suggerirmi le risposte, dal secchione’’ Ah già ecco dov’era Mattew, mistero risolto, ma non aveva importanza.

‘’Spero per te che abbia una buona ragione’’ continuò con il broncio.

‘’Se te la dicessi, non ci crederesti’’ sorrisi sornione a quell’affermazione.

‘’Qualcosa mi dice che centra un ragazzo biondo con gli occhi di cristallo.’’ Sorrise con il mio stesso accento di eccitazione.

‘’E qualcosa mi dice che tu non sbagli affatto, per la prima volta nella tua vita, è sono sorpresa’’

‘’Ehy, quello è il mio istinto femminile, beh allora ti decidi a parlare o devo pescarti le parole non abbiamo tutto il tempo allora, porca merda?’’ Ancora tutta quella finezza, Lindsay sei un amore.

‘’L’ho sfidato, stasera verrà a casa mia, saremo soli, io lui e Samara Morgan’’

‘’Cosa? Cosa centra Samara Morgan adesso?’’

‘’Fa parte della sfida, Lindsay’’ gli feci un occhiolino, ma sembrò confusa, poi però torno sulla terra ferma dopo un giro sulla luna, e collego la cronologia dei fatti, grazie al cielo, dio esiste e sta vegliando su Lindsay.

‘’Io ci vedo un bacio alla fine di Samara Morgan e poi anche un trattamento alla Horan sul divano’’ solita Lindsay, addio miracolo, era più perversa di me quella ragazza.

Poi feci un respiro profondo e vuotai il sacco, si come quando non riesci a tenerti quel peso che ti lacera l’anima, devi per forza confidarti con qualcuno altrimenti scoppi, anche se un po’ mi imbarazzava questa cosa, l’avevo fatta succedere io stessa perciò niente scuse.

‘’I patti sono questi se vinco io, mi accompagnerà a scuola tutte le mattine, se perdo in cambio ha chiesto un bacio e d’invitarmi a cena’’ le parole si accavallavano affannandosi come anche la mia voce, e mi bloccai per respirare. A quel punto Lindsay, fece col fare l’ammiccante con un consiglio, o forse per meglio dire un ordine incastrato in una domanda-trappola maliziosamente.

‘’E tu, cosa aspetti a perdere?’’ Ecco la sentenza. BAANG, DOONG. In effetti, se avrei perso ci avrei guadagnato parecchio, ma per come ero fatta io, anche se si trattava di Niall James Horan, non avrei ammesso una sconfitta, l’orgoglio mi uccideva, una sconfitta non l’avrei digerita proprio, anche se fosse stata per una buona causa, ma Lindsay aveva ragione, e poi anche la mia conoscenza aveva ragione per quanto alle volte la credessi insensata ed egoista. Ehy io sono ancora qui, nonostante non te ne fossi accorta. Beh era affettuosamente, dovevo pur dire qualcosa sul tuo conto. Vabbè in tal caso, fai pure, ma ti tengo d’occhio. Comunque dicevo, se avessi perso alla fine, ci avrei guadagnato molto di più che di un inutile passaggio ogni mattina, beh in teoria non era proprio inutile, ma l’altra proposta mi allettava molto di più, vada per la sconfitta me ne farò una ragione, pensando alle sue labbra, magari e al sapore di che sanno. Menomale, ho pensato casto alla fine del primo capitolo, devo dire che non è da me. Però ecco ci sarebbe da dire che… oh, ci risiamo. Al prossimo capitolo cari lettori, non ditemi che non avete l’acquolina in bocca, e la curiosità di sapere di Samara Morgan? Se non lo fate, le prenoto un volo sotto il vostro letto, avete percaso un Niall che vi protegge? Io si, o almeno credo. Con tutto il sarcasmo, vi saluto. A presto, e Samara vi manda un bacio.

Giusi’s place:

Ciaaaaaow, ragazze!! E nel caso ci fossero, anche ragazzi. Eccomi qua con questo capitolo, morivo dalla voglia di fare una fan fiction su Niall, ed eccomi qui, le altre fan fiction le ho temporaneamente abbandonate, e mi concentrerò su questa, e non mi odiate. Che vi va di mettere una piccola ricensione anche se minuscola? Mi fareste davvero felice. :3 coooomunque visto, il banner? Ci ho messo tre ore per farlo ma almeno è decente. E se vi chiedete perché c’è anche Harry, lo scoprirete presto. Adesso vi spiego un po’: Cloe, beh me la sono immaginata come Debby Ryan ma con gli occhi azzurri, Lindsay come appunto Lindsay Lohan, Niall resta Niall :3 e Mattew come Sean Flyn (l’attore che fa Chase in Zoey 101) nel caso non l’aveste riconosciuto con quei capelli, e poi in questa storia non è riccio perché se no avrebbe fatto concorrenza al nostro Styles, e non voglio che succeda :3 no, la risposta è no, gli altri non ci sono ma non sono sicura che ci saranno :3 adesso mi dileguo, perché questo sta diventanto il secondo capitolo ahahah, ciao samara ti voglio bè. No vabbè, al prossimo. Vado a Nanna:3 sogni d’Horan.

GiùJ

  
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