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Autore: Vanessa190    07/07/2012    8 recensioni
Santana ha 22 anni, il divorzio dei genitori che le pesa ancora sulle spalle e poca fede nell'amore.
Tuttavia quando decide di passare le vacanze estive dalla sua migliore amica ,Quinn Fabray, la sua vita prende una svolta imprevista che comincia con un caffè latte e una brioche alla marmellata di pesche.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ok, di chi è stata la fantastica idea di mangiare in giardino?- chiesi mentre scacciavo l’ennesimo insetto.

-Devi sempre lamentarti di qualcosa?-

-Esatto Microbo; non siamo tutti fortunati come te, gli insetti vengono imprigionati dal gel che hai in testa e non ti ronzano davanti, quindi non rompere se io rompo- trattenni una risata quando vidi che Blaine prese lo specchio per controllare se i suoi capelli erano a posto.

-Chiudendo l’argomento “insetti” credo di parlare a nome di tutti quando dico che Santana ci deve delle spiegazioni- Rachel appoggiò la forchetta nel piatto e iniziò a fissarmi

-Che vi devo io?-

-Rachel ha ragione Santana, è una settimana che esci di casa tutti i giorni alle sei e mezzo in punto e ricompari all’ora di pranzo- disse Kurt

-Hai persino smesso di insultare me e la mia sveglia-

-Se ti mancavano i miei insulti potevi dirmelo subito Nana, comunque perché state addosso a me e non a Quinn che sparisce per metà giornata tutti i giorni?- dissi sperando di riuscire a spostare l’argomento altrove.

La mia amica mi fulminò con lo sguardo stringendo la presa sul suo coltello, dolce come sempre.

-Andiamo, Quinn fa sempre cose di questo genere, siamo abituati- spiegò Rachel saccente –Tu invece sei la persona più pigra del mondo, non ti alzeresti dal letto alle sette nemmeno se la casa stesse andando a fuoco…o meglio, non ti saresti alzata. Allora? Ci degni di dirci  che succede?-

Sbuffai e feci segno di avvicinarsi –La verità è…- iniziai quando tutti si furono sporti verso di me       –...che il divano di Quinn è posseduto da uno spirito maligno che si risveglia al sorgere del sole, così devo scappare per non essere divorata viva-

Quinn sbuffò sonoramente imitata dopo qualche istante da tutti gli altri

-E ora, se volete scusarmi- dissi alzandomi –Vado a fare un paio di sacrifici al demone-divano per non essere uccisa nel sonno nel caso lo spirito si svegli stanotte -

Entrai velocemente in casa e tirai un piccolo sospiro di sollievo, insomma Santana Lopez ha una reputazione da difendere che sarebbe crollata a picco nell’istante in cui i miei amici avrebbero scoperto che mi alzavo ogni mattina per andare al bar dove Brittany faceva il primo turno e che ormai da una settimana le offrivo tutti i giorni la colazione e rimanevo seduta per tutta la mattinata solo per parlare con lei.

“Cavolo Lopez, anche solo a pensarci suona terribilmente sdolcinato…ti stai rammollendo.”  sentenziò l’irritante vocina  nella mia testa che ormai mi accompagnava da giorni.

 

 

-San? Stai dormendo?- Quinn mi scosse delicatamente la spalla

-Si Bionda, sto dormendo profondamente- mugugnai in risposta

-Possiamo parlare?- chiese la mia amica.

-No Q , non posso parlare se sto dormendo-

-Se accetti di parlare con me ti faccio dormire nel mio letto-

Tempo cinque secondi e la stavo già trascinando verso camera sua.

 

-Allora Quinn, cosa ti porta a svegliarmi all’una e mezza di notte e arrivare a ricattarmi con questo morbido materasso? Hai finalmente deciso di insegnarmi ad aprire il divano letto? No perché mi servirebbe davvero saperlo-

-Vuoi chiudere il becco per un attimo San?-

Feci il gesto di chiudermi la bocca a chiave e la fissai in attesa

-Dove vai sempre la mattina?- mi chiese dopo una lunga pausa

-E tu?-

Quinn arrossì lievemente –Mi vedo con un ragazzo…- balbettò

-Ah si, lo conosco?- chiesi divertita

Lei annuì –E’ Sam…-

Spalancai la bocca -Sul serio Q? Sam Evans? L'unica cosa che quello ha più grande delle labbra è la sua propensione per le battute orrende e per i film che non vede nessuno-

Lei arrossì ancora di più –Non è quella la cosa più grande delle labbra che ha, fidati…-

-Non voglio ulteriori dettagli, grazie- borbottai facendo una faccia schifata -E poi che ci fa qui?-

-Sta passando l’estate da suo nonno che abita in un paesino qua vicino-

Incredibile coincidenza.

-Io ti ho risposto, ora tocca a te-

Abbassai lo sguardo all’improvviso –Vado al bar…- risposi incerta.

Quinn mi guardò perplessa per qualche istante prima di scoppiare a ridere.

-Tu ti alzeresti alle sette di mattina per andare al bar? Ok, o la tua dipendenza dall’alcol è peggiorata o hai leggermente omesso  di dirmi qualcosa-

Sbuffai mentre lei continuava a guardarmi insistentemente –Ok Bionda lo confesso, vado al bar dove Brittany fa il turno di mattina per farle compagnia; non era un reato l’ultima volta che ho controllato-

-Tu...- Quinn parve riflettere sulle mie parole –Cos’è, una nuova strategia di conquista? Dov’è finito il buon vecchio “la faccio ubriacare e me ne vado la mattina dopo” ?-

le lanciai un’occhiataccia

-Con lei è diverso Fabray, e comunque mi sono offesa per la bassa opinione che hai di me-

-La bassa opinione te la sei meritata Lopez, e perché mai con lei dovrebbe essere diverso?-

Lo scetticismo nelle sue parole era davvero un amore.

-Prometti di non dirlo alla Berry o alle fatine gay, ok? Non voglio che si facciano strane idee-

Lei annuì un po’ confusa e io continuai:

-Mi piace fare colazione e parlarci; non è l’uso della bocca che di solito mi aspetto dalle ragazze con cui “esco” ma stranamente con lei risulta ugualmente piacevole-

Rimasi in silenzio studiando la sua espressione a metà fra l’incredulo e il divertito

-Sai San, queste erano le ultime parole che mi aspettavo di sentire da te, ma tornando al discorso colazione….-

-Tutte le mattine le offro un caffè latte e una brioche e parliamo fino alla fine del suo turno, tutto qui-

-Wow- sussurrò solo –Santana Lopez è innamorata-

-Mi sa che la Berry ti ha prelevato quel poco di cervello che ti rimaneva per farci il suo frullato mattutino Bionda- borbottai –Santana Lopez non si innamora ne si innamorerà mai-

-Fino a qualche tempo fa avresti giurato che “Santana Lopez non offre la colazione alle ragazze che vuole portarsi a letto ne mai lo farà- un sorrisetto divertito le si dipinse sul volto

-Per quanto mi ricordo Fabray non ho mai avuto bisogno di offrirti la colazione per portarti a le…-

Una sua mano sulla bocca mi impedì di continuare

-Non cambiare discorso- disse rossa in viso –Piuttosto perché non chiedi alla tua biondina di uscire?-

-Non è la mia biondina- borbottai –E se poi mi dicesse di no?-

-Da quando hai paura di un no?-

-Da quando…- non seppi rispondere perché in realtà non sapevo la risposta nemmeno io; da quando avevo paura di un no? –Da quando mi importa davvero la sua risposta- borbottai alla fine.

La mia amica fece un sorrisetto –All’inizio avevo detto anche io di no mi pare, e sappiamo entrambe come è andata a finire-

-Bionda, queste frasi sussurrate mentre siamo nello stesso letto possono suonare come provocatorie, lo sai?-

Un cuscino dritto sulla mia faccia mise fine alla nostra discussione.

 

 

-Possibile che la senta solo io quella maledetta sveglia?-

Quinn si girò verso di me spingendomi giù dal letto col piede  -Sparisci dalla tua biondina e lasciami dormire San-

–Buongiorno anche a te Quinn- sbuffai alzandomi –Inizio a pensare che dormire su quel divano sia più comodo che su questo letto a prendermi i tuoi calci-

Uscii dalla stanza per evitare l’oggetto non identificato che mi aveva lanciato contro, fortuna che almeno la mattina la sua mira faceva schifo.

 

 

Come ogni mattina entrai nel bar alle sette in punto e individuai subito la mia biondina, “accidenti a Quinn che mi ha messo in testa quel soprannome”, seduta sul bancone del bar con le gambe che dondolavano nel vuoto

-Ehi- la salutai notando piacevolmente il grande sorriso che le si dipinse sul volto

-Ciao- salutò allegra mentre mi sedevo al mio solito tavolo

-Cosa ti porto?- chiese come ogni mattina

-Il solito- risposi con un sorriso seguendola poi con lo sguardo mentre spariva in cucina.

Approfittai della sua assenza per guardarmi intorno, come sempre c’era solo il solito tizio mezzo addormentato.

-Ma quello vive qui?- domandai indicandolo con la testa quando Brittany tornò con le ordinazioni

-Dici Sebastian? Probabile, non so chi lo faccia entrare ma quando arrivo è già seduto li…- alzò le spalle porgendomi il mio caffè

-Non so ancora come ringraziarti per tutte le colazioni che mi hai offerto- disse all’improvviso

Perché non chiedi alla tua biondina di uscire?”

La voce di Quinn mi risuonò in testa.

Coraggio Lopez, è la tua occasione”

-Un modo ci sarebbe- iniziai

Lei mi guardò incuriosita

-Esci con me questo sabato- finii tutto di un fiato

-Noi due sole?- chiese un po’ titubante

Ok Santana calmati” mi dissi mentre cercavo di capire se volesse che rispondessi si oppure no

“Nella peggiore delle ipotesi…potrai sempre prendere Quinn a calci per averti incoraggiata a chiederle di uscire”

-Ehm…si, solo noi due-

Lei mi regalò uno dei suoi magnifici sorrisi, buon segno.

-Va bene, sabato non lavoro-

“Lo so biondina, ho passato tutta la notte a ripassare gli appunti mentali di ciò che mi hai detto in questi giorni, turni di lavoro compresi, fra un calcio e l’ altro di Quinn” pensai

-Perfetto!- dissi invece –Potremmo andare al lago, non ci sono ancora stata-

Sorrise di nuovo –Ok; posso passare a prenderti io, stai da Quinn giusto?-

Annuii in risposta

-A che ora posso passare?-

-Quando vuoi tanto qualcosa mi dice, e per qualcosa intendo l’odiosa sveglia della Berry, che alle sette sarò già in piedi-

Lei ridacchiò divertita –Un giorno devi farmela conoscere questa Rachel…-

-Il giorno in cui riuscirà a portare l’anello a Mordor e tornare viva te la farò conoscere, sempre che non decida di restare a vita tra i suoi amici hobbit-

Si portò la tazza di caffè latte alle labbra per nascondere un sorriso divertito.

 

 

-Allora?- chiese Quinn appena entrai in casa

-Te l’ho mai detto che, calci nel sonno a parte, sei la mia seconda biondina preferita?- risposi con un sorriso sulle labbra.

-La seconda?- alzò un sopracciglio

-Già, subito dopo quella con cui ho un appuntamento sabato-

-Ah! Te l’avevo detto che avrebbe accettato! Quinn Fabray ha sempre ragione-

-Grazie Bionda- dissi sarcastica –E’ bello sentire che sei felice per me…come? Hai detto che non avevi dubbi che dicesse di si perché sono una ragazza stupenda con un corpo da favola e una bellissima personalità? Oh andiamo Q , così mi fai arrossire-

Quinn mi tirò uno scappellotto sulla nuca interrompendo il mio monologo

-Non mi chiedi com’è andata con Sam?-

La scrutai per un attimo –Deduco che sia andata bene visto che la tua testa è ancora al suo posto e non è stata risucchiata dalle sue fauci spaventosamente enormi mentre tentava di baciarti…-

Evitai un altro scappellotto e mi accoccolai accanto a lei sul divano.

Stemmo in silenzio per un po’

-Quinn?- dissi all’improvviso

-Uhm?-

-La mia biondina è più bella del tuo biondino-

Riuscii a evitare il terzo scappellotto della mattinata prima che Kurt ci chiamasse per il pranzo.

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Come avrete notato c'è stato un piccolo saltello temporale.
E si, nonostante questo sia solo il 4° capitolo siamo già al primo appuntamento e mi rendo conto che questo possa risultare come uno sviluppo troppo affrettato della storia quindi mi sento in dovere di informarvi che la trama non tratterà solo dei tre mesi di vacanza che Santana passa da Quinn, che in effetti si consumeranno tutti in questi primi capitoli, ma di un arco di tempo molto più lungo che dovrebbe essere intorno ai 6 anni...spero che la storia continui a piacervi, vi augurerei buona lettura se non fosse la fine della pagina quindi vi auguro buon qualsiasi cosa stiate per fare.
  
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