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Autore: RondineSapientina    07/07/2012    3 recensioni
"Nella sua mente lo vide ridere, per qualcosa che lei aveva detto e che, come suo solito, non era riuscita a trattenere.
Che bella che era la sua risata, pensò lei, mentre la voce di Remus le risuonava beatamente nelle orecchie."

Una breve one-shot su quanto sia sconfinato l'amore di Tonks per Remus!
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ebbene sì, sono tornata! Lo so, penserete che è l’ennesima ff su Lupin e Tonks che racconta quanto quest’ultima si affranta per le sue pene d’amore.
Ma che ci volete fare, se io mi rispecchio sempre di più in lei e nella sua situazione? E se ascolto canzoni meravigliose, come “On my own” dei Miserabili, che mi ispirano, ricordandomi quanto “miserabile” sia la mia situazione?
Prima di farvi leggere questa mia nuova creazione, volevo solo scusarmi con tutti coloro che leggono le mie fan fiction e che lasciano anche dei commenti: mi dispiace di non aver risposto a tutti e di avervi trascurati (sì, potete tirarmi dietro il computer con tutto il modem) e vi ringrazio per avermi continuato a seguire!
Ora vi lascio alla lettura di questa “cosa” che ho scritto e che non credo sia un granchè!
Un bacio
Abby_nigel






On my own
 

 

“On my own
Pretending he's beside me
All alone, I walk with him till morning”

 

 
Secondi, minuti, ore.
Tonks ormai non sapeva nemmeno più quanto tempo fosse passato. Stava lì, distesa sul letto, a guardare impassibile il soffitto della sua stanza, ad osservare come le piccole crepe dell’intonaco si inseguissero a vicenda. Dove finiva una, ne cominciava un’altra, come fossero state una cosa sola.
Adesso anche le benedette crepe la prendevano in giro e la facevano sentire sola e convinta che prima o poi l’uomo della sua vita avrebbe bussato alla sua porta e le avrebbe detto quanto in realtà l’amasse.
Tonks sbuffò, irritata da quella situazione, e si girò su un fianco.
 

“I feel his arms around me
And when I lose my way I close my eyes
And he has found me”

 
Chiuse lentamente gli occhi. Non aveva sonno, ma voleva soltanto lasciarsi cullare dalla dolce e rassicurante sensazione che in realtà Remus fosse lì, accanto a lei.
Immaginò che fosse disteso anche lui su di un fianco e che le stesse cingendo la vita con il braccio, attirandola maggiormente a sé. Ninfadora poteva sentire le labbra di Remus, che le sfioravano delicatamente la nuca, facendola rabbrividire; il suo respiro, che a intervalli regolari le solleticava l’incavo tra il collo e la spalla; e le sue dita, che dolcemente le accarezzavano il dorso della mano e le infondevano calore in tutto il corpo.
Nella sua mente lo vide ridere, per qualcosa che lei aveva detto e che, come suo solito, non era riuscita a trattenere.
Che bella che era la sua risata, pensò lei, mentre la voce di Remus le risuonava beatamente nelle orecchie.
 

“I love him
But when the night is over
He is gone, the river's just a river”

 
Tonks riaprì gli occhi e tutte quelle sensazioni scomparvero, lasciandole tutto attorno un vuoto opprimente ed insopportabile.
Strinse le dita attorno al cuscino, cercando di non lasciarsele sfuggire quelle sensazioni e di aggrapparsi ad esse con tutta la sua forza, sperando anche solo di poterne avere delle briciole.
Quelle briciole che avrebbe conservato come fossero il tesoro più prezioso e raro del mondo.
Ma, ormai, era già troppo tardi .
 

“Without him the world around me changes
The trees are bare and everywhere
The streets are full of strangers”

 

Improvvisamente gli occhi cominciarono a pizzicarle per colpa delle lacrime. Tonks se le asciugò con il dorso della mano e cercò di ricacciarne indietro altre.
Dopo qualche secondo si girò, rivolgendo nuovamente lo sguardo al soffitto, che si stava allegramente beffando di lei e della sua debolezza.
Provò a non pensare a quanto, improvvisamente, tutta quella solitudine le pesasse sul petto come un enorme macigno, a quanto in realtà la sua vita sembrasse insulsa e banale senza di lui.
Senza i suoi sorrisi dolci e comprensivi e i suoi occhi color dell’ambra.
Senza il suo odore di cioccolata e libri vecchi e le sue parole elaborate e rassicuranti.
 

“Without me his world will go on turning
A world that's full of happiness
That I have never known”

 
Non poteva lasciarsi abbattere in quel modo.
Insomma lei era Ninfadora Tonks, una dei migliori e più giovani Auror del Ministero della Magia, conosciuta da tutti per la sua impertinenza e audacia.
Aveva già visto molte volte la Morte in faccia e non aveva avuto paura.
Presa da un moto di rabbia, sbatté violentemente il pungo contro il materasso e imprecò a denti stretti.
Non avrebbe permesso a Remus Lupin di farla sentire così indifesa e vulnerabile.
Sarebbe andata da lui e glielo avrebbe detto, non poteva portare quel peso tutto da sola.
 

“I love him, I love him
I love him,
But only on my own.”

 
Mentre con un balzo scattava in piedi e si fiondava verso la porta per correre da lui, si rese conto di una cosa.
Lo amava, lo amava con tutta se stessa.
E non le importava come sarebbe andata a finire, perché lo avrebbe amato comunque.
 
 




  
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