Poi succede qualcosa, e tu ti fai una domanda, l'unica domanda che assilla l'umanità da sempre, fin dal primo sprazzo di coscienza.
“Perché.”
Visioni infernali ti affollano la mente.
Cerchi di controllarti, mentre le mani incominciano a tremare con forza.
Cerchi un senso in tutto questo, ma è impossibile.
Non lo trovi.
Non lo troverai mai.
Neppure i più grandi geni, scienziati e filosofi ci sono riusciti.
Perché dovresti – o potresti – riuscirti tu?
Quindi, sconfitto e umiliato, rinunci.
Poi maledici te stesso e quel pezzo di Tetris che si è andato a incastrare nel posto sbagliato.