-Gli piace il caffè.- mormora sognante.
-Interessante.-
Mathias si passa la mano tra i capelli oro, sospirando sul cuscino.
-Sei ossessionato.-
-Lui è bellissimo, non puoi capire.-
-Lui non lo conosci.-
-Lui è tutto quello che voglio, Jan.-
-Viziato.-
Lukas osserva la ragazza accoccolarsi contro il suo petto.
Corruccia la fronte. Un grillo insistente nella sua testa lo rende pensoso.
Le passa le dita sui fianchi morbidi e chiari per distrarsi.
Deve dimanticarsene. L’alcool ha aiutato. A lui non piacciono i ragazzi.
Lo spaventa capire che non gli pesa averla tradita. Non è il problema principale.
Ha Mathias costantemente in testa. Quello lo preoccupa.
-Vieni sempre in questo bar?-
Lukas stringe la tazza tra le dita, riconoscendo la voce e serrando gli occhi.
-Mi spii?-
-Come sei acido.-
La sua risata che gli spacca i timpani dà fastidio.
Lo vede sedersi accanto a lui, sorridente.
-Ti avviso: ho una reputazione. E una ragazza.- azzarda, allontanandosi bruscamente.
-E quindi?-
-Mathias.- sospira, passandosi una mano in faccia. –Una notte. Non è stato niente. Fatti una vita, lasciami in pace.-
Gli sembra amareggiato.
-Si vede che sei un puttaniere.- aggiunge, seccato. –Cercati una ragazza. Evita la mia.-
Mathias corruccia la fronte, lasciandosi andare sulla sedia.
Lukas si alza ed esce, in quel silenzio troppo strano.
Mathias sussurra che lo ama.
Ma è già troppo lontano.