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Autore: aria    08/07/2012    6 recensioni
John Watson odia le casse automatiche, è più forte di lui. Vorrebbe solo comprare delle carote...e invece litiga.
Questa fan fiction partecipa allo Sherlock Summer Fest 2012, indetto da http://sherlockfest-it.livejournal.com.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Watson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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automatic cash
Questa fan fiction partecipa allo Sherlock Summer Fest 2012, indetto da http://sherlockfest-it.livejournal.com.


Automatic Cash





"Articolo non riconosciuto."

John prende un respiro e ripassa il codice a barre delle carote di fronte alla luce rossa.

"Articolo non riconosciuto."

Odia quella voce metallica che esce da un punto imprecisato della cassa e lo fa sentire uno scolaretto al primo anno di scuola. E' un uomo adulto, un medico, non può averla vinta quella cosa lì.
Ripassa le carote più lentamente, stavolta.

"Articolo non riconosciuto."

Vorrebbe infilare le dita nella pellicola, strapparla e lanciare gli ortaggi in aria come se fossero coriandoli. Preme con decisione sull'opzione Inserisci l'articolo manualmente. Si prepara a digitare il codice a barre ma invece della tastiera numerica, la voce gli parla di nuovo. "Rivolgersi ad un addetto."

Su guarda intorno. Deve esserci un commesso di Sainsbury's a cui rivolgersi. Deve. Richiama l'attenzione di una ragazza e mentre gli si avvicina, capisce che ha chiamato la persona sbagliata. Troppo giovane, nervosa. Neo assunta. John sorride compiaciuto. Il tempo passato con Sherlock gli ha fatto imparare qualcosa.

"Come posso esserle utile signore?"

Signore. Non è così vecchio, la cosa lo innervosisce. Ed era già nervoso per la cassa. "Vorrei finire di fare la spesa. Mi servono le carote, devo preparare il sugo per..." sta per dire il mio compagno, si ferma. Quelli sono affari suoi. "Devo preparare il sugo."

La ragazza gli sorride. Cerca di essere incoraggiante, ma John non si sente incoraggiato. Forse doveva prendere l'autobus e andarsene al mercato. Lì lo scontrino lo fanno ancora gli esseri umani. La ragazza preme tasti, passa il tesserino, gira delle chiavi. "Mi dispiace, signore, credo che dovrà ricominciare da capo...o potrebbe fare la fila ad una delle casse aperte."

"Sono quasi le otto. Non posso preparare la cena per colazione." La sua voce è più scontrosa di quanto avrebbe voluto. Ma dover litigare, e perdere, contro una cassa automatica è una cosa che trova inaccettabile. Farsi mettere nel sacco da una macchina. " 'Fanculo, sono stato in Afghanistan. Mi faccio bloccare da una slot machine che non mi fa comprare le carote. Ridicolo."

Borbotta e la ragazza non capisce cosa dice. Ma capisce che è alterato. Ripassa il manuale mentalmente: mostrati sempre gentile. "Mi dispiace, signore, ma questa cassa è andata in blocco."

Se quella ragazzina gli dice un'altra volta "mi dispiace" si mette ad urlare. "Senta, non importa. Lasciamo perdere, le lascio la spesa, le carote comprese, e stasera ordineremo una pizza. Che ne dice?"

Il sorriso della ragazza è immobile. Non sa cosa rispondere. John si volta ed esce dal supermercato, borbottando di nuovo.

" 'Fanculo. Io ho vinto un Bafta."



Fine



Questa storia è in parte vera. Io e le mie amiche litigammo davvero con la cassa automatica di Sailsbury's, a Londra. Vagamente umiliante.
Quando ho visto il prompt
:
John/Cassa automatica

"'Fanculo, sono stato in Afghanistan"
Se inserite "Fuck you, I won a Bafta" vi do' un premio
ho pensato che dovevo scriverci.
Baci,
Aria
Per qualsiasi cosa, mi trovate QUI
   
 
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