Chiedo
venia per il terribile ritardo con cui pubblico questo capitolo, ma
sono stata tremendamente occupata in questo periodo! La maturità
riesce a mandare fuori di testa qualsiasi persona: studiare quando
fuori c'è un caldo terribile e un sole che spacca le
pietre? Da pazzi!
Ora però si è tutto concluso e sono libera di tornare a scrivere e a pubblicare tutto quello che voglio! Aggiornerò, risponderò a recensioni e commenterò e tutto, piano piano, tornerà come prima! :)
SosiaOra però si è tutto concluso e sono libera di tornare a scrivere e a pubblicare tutto quello che voglio! Aggiornerò, risponderò a recensioni e commenterò e tutto, piano piano, tornerà come prima! :)
[Fisher]
Il
film preferito da Colin Fisher era decisamente Avatar. Ricordava quella
volta che aveva fatto ore e ore di coda davanti al cinema con Hodgins e
Sweets: si erano piantati davanti alla porta con una tenda da
campeggio, poi la loro pazienza era stata ricompensata da tre bei
biglietti.
Dopo quell’avventura, era andato a vedere il film al cinema un’altra volta, poiché la prima sembrava non essergli bastata. Poi, quando era uscito il DVD, era stato uno dei primi ad acquistarlo.
Fisher all’inizio non aveva capito per quale preciso motivo amasse quel film. Probabilmente per gli effetti speciali, si era detto, che hanno trasformato Sam Worthington in un omone blu alto tre metri. Oppure per la tecnologia 3D, che mi ha fatto sentire partecipe in prima persona nell’avventura narrata dal lungometraggio.
Ma alla fine, dopo lunghe riflessioni, aveva capito il motivo preciso.
Non era stato il 3D a coinvolgerlo.
Fisher aveva davvero partecipato a quel film.
La prima volta che l’aveva visto al cinema non se n’era reso conto – anche se Hodgins e Sweets non avevano fatto altro che ripeterglielo per tutto il tempo –, ma l’attore che interpretava Norm Spellman era identico a lui.
“Ma dai!”, aveva esclamato. “Non dite sciocchezze!”.
“Te lo giuriamo, Fisher”, aveva detto Sweets. “Quell’attore è la tua fotocopia”.
“Oppure quello sei davvero tu, ma non ricordi di aver girato il film perché il regista ti aveva drogato!”, aggiunse Hodgins. “Sei stato vittima di un complotto tra James Cameron e il Governo!”.
Fisher, all’inizio, aveva davvero preso in considerazione l’ipotesi di Hodgins. Poi, per un attimo, aveva messo da parte il suo pessimismo, che era stato troppo gonfiato dalle teorie di complotto dell’entomologo, e si era messo l’anima in pace.
Non poteva essere stato drogato per girare un film, era una cosa assurda! E poi, chi avrebbe voluto uno come lui per recitare in un colossal del genere?
Fisher si era convinto di avere un sosia.
E, a quel punto, il pessimismo era tornato.
Ah, com’è ingiusto l’universo, aveva sospirato, scuotendo la testa, mentre guardava il DVD di Avatar per l’ennesima volta. Sono certo che su questa terra esista un sosia per ognuno di noi... ma proprio il mio doveva essere più talentuoso dell’originale?
Poi si era messo a fissare il fermo-immagine di Norm Spellman. E se fossi io il sosia?, si era chiesto.
In quel momento, le teorie di Hodgins sui complotti tornarono a sembrargli meno stravaganti.
Dopo quell’avventura, era andato a vedere il film al cinema un’altra volta, poiché la prima sembrava non essergli bastata. Poi, quando era uscito il DVD, era stato uno dei primi ad acquistarlo.
Fisher all’inizio non aveva capito per quale preciso motivo amasse quel film. Probabilmente per gli effetti speciali, si era detto, che hanno trasformato Sam Worthington in un omone blu alto tre metri. Oppure per la tecnologia 3D, che mi ha fatto sentire partecipe in prima persona nell’avventura narrata dal lungometraggio.
Ma alla fine, dopo lunghe riflessioni, aveva capito il motivo preciso.
Non era stato il 3D a coinvolgerlo.
Fisher aveva davvero partecipato a quel film.
La prima volta che l’aveva visto al cinema non se n’era reso conto – anche se Hodgins e Sweets non avevano fatto altro che ripeterglielo per tutto il tempo –, ma l’attore che interpretava Norm Spellman era identico a lui.
“Ma dai!”, aveva esclamato. “Non dite sciocchezze!”.
“Te lo giuriamo, Fisher”, aveva detto Sweets. “Quell’attore è la tua fotocopia”.
“Oppure quello sei davvero tu, ma non ricordi di aver girato il film perché il regista ti aveva drogato!”, aggiunse Hodgins. “Sei stato vittima di un complotto tra James Cameron e il Governo!”.
Fisher, all’inizio, aveva davvero preso in considerazione l’ipotesi di Hodgins. Poi, per un attimo, aveva messo da parte il suo pessimismo, che era stato troppo gonfiato dalle teorie di complotto dell’entomologo, e si era messo l’anima in pace.
Non poteva essere stato drogato per girare un film, era una cosa assurda! E poi, chi avrebbe voluto uno come lui per recitare in un colossal del genere?
Fisher si era convinto di avere un sosia.
E, a quel punto, il pessimismo era tornato.
Ah, com’è ingiusto l’universo, aveva sospirato, scuotendo la testa, mentre guardava il DVD di Avatar per l’ennesima volta. Sono certo che su questa terra esista un sosia per ognuno di noi... ma proprio il mio doveva essere più talentuoso dell’originale?
Poi si era messo a fissare il fermo-immagine di Norm Spellman. E se fossi io il sosia?, si era chiesto.
In quel momento, le teorie di Hodgins sui complotti tornarono a sembrargli meno stravaganti.
404 parole
*Nota dell'autrice*
Fisher
è - credo - il mio preferito tra gli assistenti di Bones. Riesce a
far diventare qualsiasi cosa noiosa, solo gli esperimenti di Hodgins lo
fanno tirare un po' su di morale. Il suo pessimismo è
così profondo da essere comico! XD
Questa volta non è stato difficile trovare l'idea per il capitolo: non mi sono avvalsa del solito aiuto del dizionario, ma mi sono basata sul fatto che Joel Moore, l'attore che interpreta Fisher, ha anche recitato in Avatar come Norm Spellman. Così ho pensato: perchè non legare i due personaggi, aggiungere un po' di teorie sui complotti di Hodgins e un po' di pessimismo di Fisher?
Questo è il risultato, spero vi sia piaciuto! :)
Al prossimo capitolo!
Chiara
Questa volta non è stato difficile trovare l'idea per il capitolo: non mi sono avvalsa del solito aiuto del dizionario, ma mi sono basata sul fatto che Joel Moore, l'attore che interpreta Fisher, ha anche recitato in Avatar come Norm Spellman. Così ho pensato: perchè non legare i due personaggi, aggiungere un po' di teorie sui complotti di Hodgins e un po' di pessimismo di Fisher?
Questo è il risultato, spero vi sia piaciuto! :)
Al prossimo capitolo!
Chiara