Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: despicableandri    08/07/2012    27 recensioni
STORIA COMPLETA - Niente è come sembra, e quasi sempre la prima impressione è sbagliata.
'non giudicare un libro dalla copertina' mi dicevano, ma non gli avevo mai dato peso. Si può passare davvero dalle famose 'stalle' alle 'stelle'? Si può amare qualcosa che ti ha già distrutto ma che ce la mette tutta a fare di te a persona più felice del mondo, ora?
probabilmente, si.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Justin Bieber, Kenny, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"non so come chiamarlo" s corner. (?)
ottttimo, come promesso sono riuscita ad aggiornare entro dieci giorni, anzi, credo che anche questa volta sono in anticipo LOL
questo capitolo è luuunghissimo, ed è il primo che va fuori trama. ovvero, avevo in mente una trama ben precisa, ma poi ho visto che ci sono storie simili e quindi non vorrei accuse di plagio o comunque rotture di maroni, quindi l'ho cambiata.
infatti devo trovare anche un nuovo nome per la storia çç ma vabbeeeeh
mi dispaice rompere i vostri cuori, ma qui justin fa la poarte del cattivo e a tutte quelle che me lo scrivono nelle recensioni vorrei dire che molto probabilmente non avrà un lieto fine come quello che immaginate. uu.
HAHAHAHAH mi dispiace davvero çç
vi ringrazio, per tutte le recensioni, i preferiti e tutto çç siete meravigliose.
spero che vi piaccia, e che lasciate recensioni per farmi capire cosa ve ne paare. 
ci si rivede tra dieci giorni uu.

withlove, 

-Andrea.
( @believinmyidol ) ♥
 

Chiunque lo abbia detto ha ragione, l’essere umano è masochista.
Ci lamentiamo di cosa ci succede ma non cerchiamo mai di migliorarlo, piangendo sul latte versato.
Ma io credo di essere più masochista di tutti gli altri messi insieme, accettando qualsiasi condizione pur di stargli vicina, vederlo e poter ascoltare la sua voce, o farlo sorridere grazie a qualche mia battuta.
Masochista e stupida, ecco cosa sono.. ma ormai sono nella sua trappola, tanto vale aspettare la salvezza o continuare a soffrire. Per lui.

 

6.



“Quindi parti davvero?” mi chiede Justin, Che domande. Infilo il beauty nel trolley e ovviamente quando vado a chiuderlo non riesco neanche a far muovere la cerniera.
 “No, caro. Faccio le valigie per tenermi in allenamento. E chiudi tu il trolley che ho già perso tutte le mie energie per riempirlo” sussurro buttandomi a peso morto sul letto.
Alla fine avevo accettato di andare con zio Kenny da mia madre per il weekend, forse per prendermi 48 ore di pausa dalla mia vita abituale che ultimamente non mi dava tregua.
“A che ora parti?” chiede ancora, chiudendo molto semplicemente la cerniera per poi abbandonandosi anche lui sul letto. Controllo l’orologio, sono le undici e tra una mezz’oretta mio zio verrà a bussare alla porta della mia camera per caricare le valigie nell’auto e trasportarmi in aeroporto. Chiunque noterebbe che non c’è neanche un briciolo di volontà nelle mie azioni. Se non fosse che non vedo mia madre da quasi tre mesi e i miei due fratelli, insieme a Shereen, rimarrei volentieri qui.
“Tra un po’ zio Kenny verrà a bussare. Come mai tutte queste domande?” rispondo curiosa. Sembra quasi che non voglia che parti.
“Ah. E quando pensi di tornare?” come suo solito, ignora le mie domande. Sbuffo e gli rispondo comunque.
“Lunedì per quell’intervista in tv dovrei esserci, tranquillo”
“Non ero preoccupato per l’intervista!” sbotta con tono offeso. Ma cosa sta succedendo?
“Sembra che tu non voglia che io parta” dico improvvisamente. Non so chi me l’abbia fatto dire, ma l’ho detto. Sento le parole bruciare ancora il gola.
“Un po’ è così. Mi mancherai” e mi guarda dritto negli occhi. Occhi color nocciola contro occhi fatti d’erba fresca.
Dio, non guardarmi più così o potrei morire. Da quando penso queste cose?!
Ritorno in me scuotendo leggermente la testa. Come a scacciare una mosca fastidiosa.
“Dominique ti terrà distratto, non preoccuparti..” rispondo sprezzante e fredda. Cambia immediatamente sguardo, e da quasi dolce passa a distaccato e vuoto. Entrambi rizziamo a sedere, percorsi da una scossa di adrenalina.
“Ultimamente sei sempre così fredda. Ti da così fastidio che io esca con qualcuno?!” urla quasi. Se mi da fastidio?! Ma sta impazzendo?
“Ma ti senti quando parli? Facciamo sesso da mesi, abbiamo una sottospecie di relazione, anche se solo di letto e all’improvviso esce questa puttanella. Come dovrei sentirmi?!” gli urlo contro, lasciando fuoriuscire le parole senza controllarle. Dove le ho trovate tutte queste parole ora?
“Ma quale relazione. Tra me e te è sempre stato solo sesso, i patti erano chiari!” stiamo alzando i toni e il mio cuore ha smesso di battere.
“Smettila di ripetere che sono solo sesso per te, e poi non c’erano patti, nessuna stretta di mano, nessun accordo” gli ricordo e non sa cosa rispondere. Siamo entrambi dalla parte del torto e il mio cuore continua a non battere, come morto. Perché dentro sono morta. Morta e sepolta.
Mi sta uccidendo lentamente mentre io non riesco neanche a scalfirlo con un graffietto.
“Tu smettila di essere gelosa per Dominique, mi sembra che io non ti abbia mai detto niente quando ti sentivi con Tom e gli mandavi un messaggio subito dopo aver provato piacere grazie a me!”
Fatelo smettere di parlare, vi prego.
“Vuoi sapere una cosa? Tom è mio fratello e ti ho mentito per – aspetta, com’è che hai detto l’altro ieri? – vedere qual’era la tua reazione. Volevo solo vedere se ti interessasse di me, e la risposta è stata negativa. Quindi non conta”
“Ma io sapevo che ci uscivi, mica sapevo che era tuo fratello!” perché ci stiamo urlando contro?
Neanche il tempo di replicare che tre colpi secchi alla porta ci fanno ammutolire, mentre le nostre urla sono ancora sospese sulle nostre teste. Zio Kenny irrompe sempre. Grazie a Dio.
“Abby è tutto pronto, prendo le valigie e ti aspetto in macchina” dice velocemente, ammiccando a Justin nell’ultima parte come se si aspettasse che ci dovessimo salutare con tanto di abbracci.
Mentre io e Justin restiamo in silenzio ai due lati del letto a fissarci, mio zio sempre velocemente afferra il trolley e le trasporta con facilità fuori la stanza, socchiudendo poi la porta con un piede.
“Perfetto, allora vado. Divertiti. Ci vediamo lunedì” dico queste frasi meccanicamente, come se fossi un robot senza emozioni. Dentro sono completamente svuotata dalla vitalità. Morta, come mi riduce sempre.
“Ti chiamerò” sospira mentre mi avvicino alla porta, tenendo in spalla la mia borsa.
“Non togliere tempo alla tua bambolina” rispondo mimando i suoi lunghi capelli lisci e biondi con le mani.
“Eddai Abby..” sento solo questo perché poi gli sbatto la porta in faccia e chiudo con lui per due fottuti giorni.

Sono da poco arrivata a casa dei miei, ed è esattamente come l’ho lasciata sette mesi fa.
Tutto intorno a me sa d’infanzia e adolescenza passata. Innocenza e purezza.
Salutare i miei genitori dopo tutto questo tempo mi fa sentire finalmente piena di vita, felice. A casa.
Avevo dimenticato cosa si provasse a sedersi tutti a tavola, mia madre, mio padre e i miei due fratelli più zio Kenny e abboffarci del roast beef, piatto preferito di tutta la famiglia nonché specialità della mamma.
Quasi mi sembra che la vita che ho fatto per sette mesi – viaggi in continuazione, valigie mai realmente disfatte, disordine, hotel, interviste e studi televisivi ogni giorni, centri commerciali sempre diversi, stress e troppo movimento – si perda nella tranquillità del cielo azzurro quasi senza nuvole e nella voce calda di papà,a  cui sto raccontando cosa ho fatto nell’ultimo periodo.
Quando vado a dormire sono un pò intontita, visto che lo stomaco pieno di cibo e la mente piena delle chiacchiere della mamma, però mi ricordo comunque di aver lasciato il cellulare in carica e di non averlo controllato per tutta la giornata.
Ed ecco che Justin e  il suo tono quasi pentito nel dire ‘ti chiamerò’ tornano in mente.
Quasi mi spavento quando leggo di avere due messaggi in segreteria, e una decisa di messaggi.
Li apro con mano tremante come se avessi paura che un Justin dall’espressione da cucciolo abbandonato esca da uno di quei messaggi ed io non potrei resistergli. Sospiro e inizio a leggerli.
Sono tutti simili a ‘scusa se ti ho ferita, davvero già mi manchi’. Pft, a prendere per il culo è sempre stato bravissimo. Anche i due messaggi in segreteria sono simili, e si sente ancora quel tono pentito.
Nel secondo dice ‘sto andando a dormire, ti chiamo domani, rispondi’. Quanto sto odiando il fatto che c’è solo un ora di fuso orario tra me e lui e non posso dirgli che mentre lui dorme io sono sveglia e mentre lui è sveglio, io dormo.
Spengo il cellulare dopo aver mandato un sms a She per avvisarla che domani sarei andata a trovarla e poi vado a dormire, cercando di non pensare a Justin.
La mattinata seguente era passata velocemente. Avevo fatto colazione a casa di Sheeren mentre mi chiedeva di parlare di tutto ciò che avevo visto e fatto durante i mille viaggi fatti ; appena accennò a Justin notò il mio cambiamento d’espressione e capii che non volevo parlarne.
Adoro la mia migliore amica. Mi aveva portato a fare shopping in un nuovo centro commerciale che aveva aperto due mesi prima e avevo speso quasi il doppio del mio stipendio solo in accessori e scarpe.

A pranzo siamo in una pizzeria vicino casa sua con i miei fratelli. Mi fa ancora strano vedere lei e Derek abbracciarsi o tenersi per mano. Si sono anche scambiati un bacio parecchio appassionato mentre io e Thomas guardavamo il menù.
Continuano ad essere due contrasti viventi ma li invidio quasi. Stanno così bene insieme che mettono allegria solo a vederli.
Ho il sorriso stampato in faccia. Non mi succedeva da così tanto..

Vorrei che il weekend fosse stato più lungo. Sono già in macchina con zio Kenny mentre messaggio con Sheeren,che a sua volta sta parlando con Derek e Tom al telefono. Già mi mancano.
Sto completamente ignorando le chiamate e gli sms di Justin. Per una volta sono io la superficiale, ed ho ancora bisogno della serenità che mi infondono la mia famiglia e la mia migliore amica. Ho bisogno di non pensare a quanto io sia presa da lui e a quanto lui riesce a farmi mettere da parte me stessa per lui.
Però ad essere sincera mi manca. Mi manca, ed anche tanto.
Saluto Sheeren e i miei fratelli per abbandonarmi al mio iPod, e lasciando la musica scorrere cerco di non pensarci.

Appena poggio il trolley sul parquet tirato a lucido della mia camera nell’appartamento che Justin aveva fittato, mi rendo conto di quanto quelle quattro mura non hanno niente che mi ricordi casa.
Quando sento bussare ho quasi il terrore di voltarmi, ma lo faccio comunque.
Solo nel momento nel quale i nostri occhi si incatenano di nuovo, mi piomba addosso la consapevolezza di quanto mi sia mancato, nonostante tutto.
La mia pelle inizia a fremere, alla ricerca della sua, e potrei giurare di sentire le mie mani urlare il bisogno di toccarlo.
“Mi sei mancata” l’ha già detto troppe volte ultimamente. probabilmente ha passato il weekend con l’iPhone in mano facendo copia e incolla.
“Anche tu” dico poi, sincera. Lo vedo sorridere.
“Allora perché mi hai completamente evitato?”
“Perché volevo farlo. Basta. Sei pronto per l’intervista?” chiedo voltandomi di nuovo.
“Si, certo ma.. vieni qui!” dice e all’improvviso mi fa voltare abbracciandomi. Cosa diamine sta succedendo?! Mi trovo così vicina a lui e so che tra un po’ mi bacerà e poi faremo quello che abbiamo sempre fatto, e dopo ancora dovremo cercare una scusa plausibile per il ritardo. ma niente di tutto questo accade, anzi, mi lascia andare continuando a sorridere.
“Perché non mi hai baciato?” la curiosità mi uccide.
“Perché ho deciso che non vale la pena distruggere i tuoi sentimenti, quindi voglio solo esserti amico. Voglio averti vicina, anziché litigare” oh mio dio. Ma che sta dicendo? Non era questo che intendevo, no ti prego.
“Avermi vicina c-come amica, intendi? Come amica e basta?” balbetto ed annuisce felice. Ommioddio. Ditemi che è uno scherzo.
“Ottimo” sussurro, cercando di fingere un tono felice almeno un briciolo del suo, ma non credo di esserci riuscita.
“Quindi resterai con Dominique..” e più che una domanda è un affermazione. Annuisce ancora, mentre ci dirigiamo alla sua auto per andare all’intervista.
Avrei preferito che continuasse a prendermi in giro, a tutto questo.. qualcuno mi aiuti. 
 

love me, love me, say that you love me
fool me, fool me, oh how you do me
kiss me, kiss me, say that you miss me
tell me what I wanna hear
tell me you love me





PUBBLICITA' a fanfic che mi hanno colpita ultimamante:

 A day, i'll be your girlfriend. di drewsmile 

 I will be rising from the ground, like a Skyscraper. di xdemijonas 

   
 
Leggi le 27 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: despicableandri