Because now, you are my drug .
Zayn
ci aveva provato,in tutti i modi,ma a malincuore aveva capito che
quello che
stava cercando di sconfiggere era un nemico troppo grande da affrontare
da
solo.
A
volte si chiedeva perchè.
Si chiedeva spesso
perché Dio lo aveva creato
se non aveva nulla di buono in serbo per lui?
Era
un essere inutile,e di questo ne era consapevole fin dalla
più giovane
età,quando tutti i bambini ‘normali’
giocavano con le macchinine,o litigavano
con le bimbe credendole delle mutanti provenienti da un altro
pianeta,costruivano
castelli con le costruzioni e imparavano a scrivere il proprio nome.
Lui
non aveva mai potuto provare questo genere di sensazioni.
Perchè alla sua età
era costretto ad assistere alle sfuriate del padre ubriaco che si
sfogava sulla
povera madre.
Al
solo pensiero dei fragili gemiti della mamma la sua schiena veniva
attraversata
da un brivido,non uno di quelli causati dal freddo,o dal piacere ma uno
di
quelli causati da un ricordo che ti perseguita da una vita.
Una
vita la sua,rovinata da un uomo,se poteva essere considerato tale, che
ormai
non vedeva e che non aveva mai visto come suo padre.
Quell’essere
di vita non aveva rovinato solo la sua,ma anche quella della madre
costretta a
subire orribili umiliazioni.
Cominciando
a crescere,aveva cercato,invano,di proteggerla dalle grinfie
dell’uomo che gli
aveva donato una vita alla quale spesso,lui stesso aveva cercato di
porre fine.
L’unico
risultato che era riuscito ad ottenere erano pugni,calci e
quant’altro che
invece di essere imposti alla madre,venivano inflitti a lui.
Di
questo lui era ben contento,riusciva a sorvolare le enormi fitte di
dolore
causategli su tutto il corpo,al pensiero del viso felice e non
martoriato della
donna che tanto lo amava,nonostante tutto.
L’unica
cosa in cui Zayn trovava conforto era la droga,il suo nemico,che nei
momenti
peggiori sapeva essere il migliore degli amici.
Lo
aveva conosciuto per caso,quando aveva solo quattordici anni,dopo
essere stato
ridotto in pessime condizioni.
Quella
polverina bianca,apparentemente innocua, sapeva come farlo sentire
meglio.
Con gli anni,il padre si era
stufato di quella
situazione.
‘Sono
stufo,stufo. Non ho più intenzione di spaccarmi la schiena
per far vivere un errore,perché
è quello che sei. Stupida tua madre che ti ha voluto
tenere,stupido io che
ancora sono qui’ aveva detto prima di sparire completamente
dalla sua vita.
Lui
era sparito,ma la droga no, lei c’era ancora e sembrava non
avere nessuna
voglia di andarsene .
Quella
sera,allo stremo delle forze,tremante e agonizzante aveva finalmente
compreso che quella
sostanza che lo faceva stare bene era
pericolosa e che magari la sua vita,come quella della madre ora
convivente con
un buon uomo,poteva essere ancora salvata,bastava trovare un motivo,un
solo
motivo che ancora gli permettesse di respirare.
Lui
lo aveva trovato il suo motivo,ed era sicuro che quello era il motivo
più bello
che avesse mai visto.
*
FLASH BACK*
-Potrei
usare il telefono?-una voce fine si fece spazio nelle sue orecchie e un
dolce
profumo di lavanda inebriò le narici del pakistano.
Con
cautela si girò verso la fonte di quel dolce profumo e
davanti agli
occhi,illuminata dalla fioca luce emanata dalle lampadine del
pub,trovò il suo
motivo,la causa per cui valeva la pena lottare,ma che ancora non aveva
identificato come tale.
-Beh,potresti
ma mi dovresti un favore poi..-la viscida voce del barista cinquantenne
e calvo,mista
ad un velo di malizia le sussurrò
all’orecchio,sfiorandole con la mano ruvida
la guancia arrossata.
La
ragazza,sveglia e spigliata capendo le intenzioni dell’uomo
provò ad allontanarsi,ma
lui,probabilmente esperto già la stringeva tra
le braccia flaccide e tatuate.
Una
rabbia lo assalì,portando a galla spiacevoli ricordi.
Strinse
forte i pugni,fino ad avere le nocche bianche.
-Lasciala,verme-
sibilò tra i denti.
-Faresti
meglio a farti gli affari tuoi,ragazzino- ridacchiò il
cinquantenne sputando
dalla bocca un vecchio stuzzicadenti.
Uno
dei pugni del ragazzo colpirono lo zigomo dell’uomo,che
stremato da un solo
misero colpo si allontanò borbottando.
-Non
sono un ragazzino che non reagisce..non più-non trattene una
frase di sfogo,e con
delicatezza prese le mani della ragazza tremante,portandola alla luce
del sole.
Li
potè vederla meglio,i morbidi boccoli castani le ricadevano
sulle piccole
spalle,gli occhi verdi e luminosi,resi cupi da un velo di
paura,l’esile corpo
tremante.
Istintivamente
l’abbracciò -So quello che stai provando,ma ora
sei al sicuro- le sussurrò
piano.
-Zayn-
disse staccandosi piano,porgendole la mano una volta calmata.
-Ho..Hope-
balbettò lei,sorridendo sforzata.
*FINE
FLASH BACK*
Dopo
quell’incontro inaspettato si erano rivisti e
lui,sorprendendosi da solo,gli
raccontò la sua storia e la sua dura battaglia contro un
nemico molto più
grande di lui.
Lei
non si era spaventata,ma si era offerta di aiutarlo,aiutarlo a cambiare.
Quella
sera,lei era lì,in quella stanza bianca.
Lui
delirante e sudaticcio steso in una brandina,anch’essa
rigorosamente bianca
come tutto quello che si trovava negli ospedali,le stringeva la mano.
-Ce
la faremo insieme- gli sussurrò,sorridendogli lei.
Ed
ora eccoli,eccoli li..finalmente felici e vittoriosi.
Le
loro labbra giocavano tra loro,incastonandosi perfettamente come i
pezzi dello
yng yang,quelle di lei candide e morbide,quelle di lui screpolate e mal
ridotte.
-Sei
stata la mia ancora di salvezza Hope,ma tu non mi hai guarito,mi hai
solo reso
schiavo di una sostanza migliore… perchè adesso
sei tu,la mia droga- gli
sussurrò Zayn,stringendola tra le braccia muscolose e
sfoggiando quel sorriso stupendo
che da anni ormai non spuntava sul suo viso perfetto.
MACCIAO
BELLE …
Lo
so adesso vi starete chiedendo ‘ma questa la domenica
pomeriggio non c’ha
niente da fare,invece di scrivere ste
cazzate?’
Ebbene
no,non ho nulla da fare e quindi vi rompo un pò le scatole :3
Vabbè
non c’ho molto da dire visto che ho scritto quello che mi
passava per la testa.
Magari
è anche una cavolata questa ‘cosa’
perché soltanto chi lo prova davvero può
realmente sapere come ci si sente,comunque visto che questo
è un momento non
tanto bello per me ho deciso di scrivere sta cosa qua.
Ora
vado,vi prego ditemi cosa ve ne pare..mi farebbe davvero piacere e
magari
passate alle mie Long?No eh,chiedo troppo ora.
Anyway,grazie
per aver letto fin qui.